Cresce nell'esagono l'aspirazione all'autogoverno dei territori
Anche in Francia, l'esagono, lo stato modello di ogni centralismo giacobino e napoleonico, ci sono aspirazioni al decentramento, all'autonomia, al pieno autogoverno delle colonie interne e dei territori d'oltremare.
Nell'Assemblea nazionale appena rieletta queste istanze saranno rappresentate dal gruppo "Libertés Indépendants Outre-mer et Territoires" (LIOT), composto da 16 deputati (un numero destinato a crescere).
Non meraviglia la collaborazione fra anticolonialisti e moderati esponenti del regionalismo, per chi conosce la storia e la cultura politica francese.
Nella storia del socialismo liberale e moderato francese spicca l'esperienza della « deuxième gauche » di Michel Rocard e del rapporto del 1966 "Décoloniser la province : la vie régionale en France", erede di una tradizione che qualcuno si spinge a ricollegare fino al pensiero girondino nel periodo rivoluzionario.
Fra i moderati nessuno può dimenticare che lo stesso generale Charles De Gaulle tentò la regionalizzazione della Repubblica, per liberarla dalle catene del centralismo burocratico.
Più recentemente, la rete dei decentralisti e localisti francesi, la federazione Régions et Peuples Solidaires ha saputo allargare la propria capacità di dialogo politico e collaborazione sia fra i politici locali delle province, che fra gli ecologisti, che fra i nuovi movimenti civici.
Ricordiamo anche che gli eletti del gruppo LIOT sono tutti eletti in collegi uninominali, quindi sono persone fortemente radicate nei loro territori, esperte, provate e stimate.
Qui alcuni articoli di approfondimento di questa originale e felice esperienza di collaborazione fra decentralisti di diversa origine, storia, cultura:
https://fr.wikipedia.org/wiki/Groupe_Libert%C3%A9s,_ind%C3%A9pendants,_outre-mer_et_territoires