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Giorno della memoria

Memoria e liberazione

 

Il Giorno della memoria del 27 gennaio 2023 viene ricordato dalle forze civiche, ambientaliste, autonomiste, come momento di consapevolezza che furono i grandi stati centralisti e autoritari ad organizzare persecuzioni, deportazioni e sterminio. Senza una enorme stato burocratizzato, industrializzato, militarizzato, interamente mobilitato, capace di invadere e occupare per anni l'intera Europa, non ci sarebbe stato l'abisso della "soluzione finale", non sarebbe stata possibile la Shoah. Non dobbiamo deflettere dal nostro sostegno a tutti i popoli del mondo in cammino verso la liberazione, in lotta contro.l'oppressione che è sempre possibile nei grandi stati centralisti. Vale per tutti i territori, non solo per chi resiste, si ribella e muore in Russia, Ucraina, Cina, Iran, Etiopia, Nigeria, America Latina. Vale anche per le nostre lotte decentraliste in Italia, in Europa e nei paesi dell'Occidente.

Massimo Moretuzzo, candidato civico, ambientalista, autonomista, alla presidenza della regione Friuli Venezia Giulia, ha ricordato il nostro impegno per una memoria che sia risveglio e liberazione, partecipando alla cerimonia di commemorazione per le vittime della Shoah alla Risiera di San Sabba,a Trieste.

In Toscana, gli esponenti civici, ambientalisti, autonomisti, raccogliendo un suggerimento della lista Un Cuore per Vecchiano e della rete OraToscana, celebrano la Giornata della memoria ricordando che siamo entrati nell'85° anno da quando furono firmate le infami leggi razziali del 1938, dall'infame Savoia, nella reggia di San Rossore (qui un post storico).

In Piemonte il mondo civico, ambientalista, autonomista, di difesa delle culture e delle lingue alpine, coordinato dai Liberi Elettori Piemonte, si avvia a promuovere, insieme con il Forum 2043, un anno di studi e celebrazioni dell'80° anniversario della Carta di Chivasso, che contiene parole vive, oggi più attuali che mai, contro il centralismo autoritario e per la promozione dell'autogoverno di tutti dappertutto.

Alla riflessione contro il centralismo autoritario, che fa strage di diritti e quindi di popoli, hanno contribuito i recenti incontri di Forlì del Movimento per l'Autonomia della Romagna (XXIV assemblea del 21 gennaio 2023, con la commemorazione di Stefano Servadei), e l'assemblea di Siciliani Liberi a Pergusa (22 gennaio 2023, nel settimo anniversario della loro costituzione).

 

 

No, non dimenticheremo

Viviamo il Giorno della memoria 2025 con una particolare intensità. Ottanta anni fa, il 27 gennaio 1945, i soldati sovietici dell'Armata Rossa varcarono l'ingresso del campo di sterminio di Auschwitz, liberando i superstiti e portando alla luce gli orrori del genocidio nazista. Nel corso dell'anno ricorderemo anche l'80° anniversario della fine della Seconda guerra mondiale e, in Italia, dellaLiberazione.

No, non dimenticheremo, perché noi promotori di autonomie personali, sociali, territoriali, araldi della Carta di Chivasso, siamo consapevoli che si tratta di vita o di morte. Gli stati centralisti e autoritari vanno battuti con la veraforza della nonviolenza, in quanto responsabili di grandi macelli. Hanno spazzato via intere comunità e dispongono tuttora di armamenti sufficienti a distruggere decine di volte la vita umana su tutta la Terra. Devono essere smontati, tutti, per il bene di tutti e nell'interesse delle generazioni future.

Come ha detto la senatrice Liliana Segre, abbiamo un compito: superare le difficoltà, mettendo una gamba davanti all'altra, andando avanti, per non morire.

Approfondimento:

https://www.rainews.it/video/2025/01/liliana-segre-superare-le-difficolta-con-una-gamba-davanti-allaltra-per-non-morire--esce-il-docufilm-2bccffa4-5ccb-4b7c-8881-e9ca1a7a3034.html

Sant'Anna di Stazzema, 26 gennaio 2025, vigilia della Giornata della memoria 2025 - A cura della segreteria interterritoriale di Autonomie e Ambiente