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Iran

Donna, vita, libertà e pace

Il Forum 2043 ha tenuto sabato 11 marzo 2023 scorso il seminario online "Parole vive della Carta di Chivasso per le autonomie e l'ambiente", in collaborazione con Autonomie e Ambiente. I lavori si sono conclusi con l'ascolto di una delle canzoni più popolari della resistenza iraniana per la donna, la vita, la libertà: "BARAYE" di Shervin Hajipour. Abbiamo ascoltato "BARAYE" nella versione remix di DJ Siavash (https://djsia.com/). L'abbiamo dedicata non solo alle donne, ai giovani, alle minoranze curde, baluche, azere, arabe che lottano per un nuovo Iran libero e federale, ma a tutti i popoli senza stato e senza libertà del mondo, dal Tibet al Tigrè, dal Biafra a Zanzibar, dallo Yemen ai territori contesi fra Ucraina e Federazione Russa. L'abbiamo dedicata al bisogno di decentralismo internazionale, perché le persone, le comunità, i popoli vivano e vivano in pace, fra di loro e con l'ambiente.

 

 

Solidarietà con gli innamorati d'Iran

Udine, 16 novembre 2022 - Autonomie e Ambiente esprime la propria solidarietà con la protesta popolare nonviolenta che sta attraversando ormai da oltre due mesi lo stato dell'Iran, al grido di "donna, vita, libertà" (Zhen, Zhian, Azadi - in persiano; Jin, Jiyan, Azadi - in curdo). La rivolta dei giovani e delle donne di questo autunno è esplosa a seguito della terribile vicenda della giovane curda Mahsa Amini.

Esprimiamo la nostra profonda preoccupazione per la scarsa eco che questa ribellione sta avendo nella politica e nei media italiani, con poche lodevoli eccezioni, fra le quali le iniziative del Partito Radicale Transnazionale.

Nel campo dell'informazione segnaliamo lo straordinario lavoro svolto dal giornalista Mariano Giustino, corrispondente da Istanbul di Radio Radicale.

Lo stato dell'Iran e lo stato italiano sono uniti da rapporti amichevoli di vecchia data, oltre che da importanti legami economici (come è stato dimostrato una volta di più dalla recente liberazione di una turista italiana che era stata arrestata in coincidenza con l'esplosione delle proteste), ma questo non dovrebbe impedire, ma piuttosto consentire più incisive azioni di solidarietà con le vittime della repressione e con le istanze popolari.

Lo stato dell'Iran deve tornare a essere una repubblica per tutti gli Iraniani, ai quali devono essere restituite più ampie autonomie personali, sociali e territoriali.

Tutti gli Iraniani sono stanchi degli aspetti più deteriori del regime. Noi, per il nostro impegno per l'autogoverno di tutti dappertutto, non possiamo dimenticare che la repressione degli ambienti clericali più retrivi e corrotti e delle loro squadracce paramilitari (i criminali Basiji delle cosiddette "Guardie Rivoluzionarie"), colpisce più duramente nel nord il popolo curdo del territorio del Rohilat (il Kurdistan d'Iran) e nel sud il popolo baluchi della provincia del Sistan-Baluchistan.

Come ha scritto Mariano Giustino, questa rivoluzione vincerà e cambierà il volto dello stato e, considerate le dimensioni, l'importanza e l'influenza dell'Iran, cambierà profondamente anche la storia del Medio Oriente, del Levante, dei rapporti fra Occidente e Persia, del mondo intero.

La rivolta potrebbe vincere, perché è fondata sull'amore: gli Iraniani si ribellano cantando, ballando, baciandosi per strada, non solo bruciando il velo (lo Hijab) o gridando slogan politici contro il dittatore Khamenei e gli aspetti più repressivi del regime d'ispirazione islamica scita conservatrice.

https://www.facebook.com/AutonomieeAmbienteUfficiale/posts/pfbid02owz62N831HEHfKs6q8NkNKmrjtMttwqYdvaVUn7jdAzmHxLmMgQ8KYxoQnaZxn6sl

 

 

 

Un anno di rivoluzione e di speranza

L'Iran e tutti i suoi popoli, un anno dopo la morte di Mahsa Amini, non sono ancora stati domati. Il regime dovrà cedere alla realtà che le persone, le comunità, i territori, i popoli vogliono più libertà e più giustizia. Il motto "donna vita libertà" risuona ancora e milioni di donne si rifiutano d'indossare il velo.

Il prezzo, in vite umane spezzate per strada e dalle impiccagioni sommarie, in accecamenti e altre violenze inenarrabili, in persecuzioni degne dei peggiori regimi totalitari, è altissimo, ma l'esito è certo. I preti corrotti, i loro lacché, le loro milizie, sono destinati a essere sconfitti e la transizione, in un modo o nell'altro, inizierà.

Segnaliamo alcuni approfondimenti:

  • Radio Radicale, come sempre, anche grazie alle preziose corrispondenze di Mariano Giustino, è sempre in prima linea nella solidarietà con i popoli dell'Iran
  • Attraverso Facebook sono contattatibili i principali gruppi di esiliati attivi in Italia per raccogliere aiuti e solidarietà per gli oppressi dal centralismo autoritario iraniano
  • Su altri siti si possono navigare notizie sul Rojhilat (Kurdistan orientale, provincia curda inclusa nello stato iraniano)
  • Più difficile è avere notizie dalla regione abitata dal popolo dei Beluci (o Baluci), il Sistan-Baluchistan, soggetta al centralismo di Teheran

Il Patto Autonomie e Ambiente sosterrà sempre le libertà di tutti i popoli dell'Iran, in un futuro stato confederale o come essi decideranno, con gradualità e pragmatismo, alla fine di questa lunga e dolorosa rivolta nonviolenta.

Roma, 16 settembre 2023 - a cura della segreteria interterritoriale