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Leggi elettorali più giuste per tutti

La piattaforma pubblica facilita la sottoscrizione delle iniziative anti-Rosatellum

Il 25 luglio 2024 è finalmente partita la piattaforma pubblica per la sottoscrizione di referendum e leggi d'iniziativa popolare. Le iniziative del Comitato Besostri contro il Rosatellum sono state le prime a essere caricate, grazie al generoso volontariato della segreteria (grazie in particolare a Thomas Agnoli). In due giornate scarse di funzionamento, la piattaforma ha attratto 10.000 cittadini attorno all'iniziativa per la rappresentanza, contro il Rosatellum, per porre fine all'odioso ventennio dei "nominati".

Non perdiamo questa occasione. Continuiamo a firmare e a far firmare per la campagna #IoVoglioScegliere. Qui alcune indicazioni operative (da copiare e diffondere con tutti i mezzi):

Campagna #IoVoglioScegliere

📣 Finalmente è possibile firmare online a sostegno del referendum per l’abrogazione parziale della legge elettorale detta "Rosatellum"!

1️⃣ Apri il link https://pnri.firmereferendum.giustizia.it/ e accedi con lo SPID, la CIE o la CNS.

2️⃣ Seleziona queste iniziative dall’elenco:

✏️ “ABROGAZIONE DEL VOTO CONGIUNTO TRA CANDIDATI E LISTE PLURINOMINALI” (il numero dell’iniziativa è 500004) https://pnri.firmereferendum.giustizia.it/referendum/open/dettaglio-open/500004
✏️ “ABOLIZIONE PLURICANDIDATURE: OGNI CANDIDATO IN UN SOLO COLLEGIO UNINOMINALE E/O PLURINOMINALE” (il numero dell’iniziativa è 500008) https://pnri.firmereferendum.giustizia.it/referendum/open/dettaglio-open/500008
✏️ TUTTI I PARTITI, ANCHE QUELLI IN PARLAMENTO, DEVONO RACCOGLIERE LE FIRME PER LE CANDIDATURE (il numero dell’iniziativa è 500006) https://pnri.firmereferendum.giustizia.it/referendum/open/dettaglio-open/500006
✏️ NIENTE SOGLIE DI ACCESSO PER LISTE AUTONOME E COALIZIONI (il numero dell’iniziativa è 500005) https://pnri.firmereferendum.giustizia.it/referendum/open/dettaglio-open/500005
✏️ LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE «Modifiche al testo unico di cui al D.P.R. 30 marzo 1957, n. 361, e al testo unico di cui al d.lgs. 20 dicembre 1993, n. 533, in materia di elezione della camera dei deputati e del senato della repubblica.» (il numero dell’iniziativa è 500013) https://pnri.firmereferendum.giustizia.it/referendum/open/dettaglio-open/500013

3️⃣ Premi su sostieni iniziativa, clicca su continua e nuovamente su sostieni iniziativa.

4️⃣ Dopo aver firmato, torna in Homepage e seleziona l’iniziativa successiva, oppure accedici tramite i link sopra.

📲 Condividi per fare passaparola, inoltra questo messaggio ai tuoi contatti e fai firmare anche loro!

 

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A cura della segreteria interterritoriale di Autonomie e Ambiente e della segreteria del Comitato Referendario per la Rappresentanza - Roma, 27 luglio 2024

 

La prima campagna contro i nominati: ombre e luci

Il Comitato Referendario per la Rappresentanza, alla chiusura di questa prima campagna contro i nominati, le liste bloccate, la legge elettorale detta Rosatellum, comunica che, malgrado l'impegno profuso, purtroppo non si sono raccolte le 500.000 firme necessarie per inviare i quesiti referendari proposti al vaglio della Corte Costituzionale.

Le firme raccolte, tuttavia, sono state consegnate alla Corte di Cassazione e questo per diversi motivi. 

Il primo è che il Comitato, ispirato alle idee e alle lotte di Felice Besostri, è fiero di aver sollevato il tema della rappresentanza parlamentare nel dibattito politico nazionale. Un tema la cui importanza è direttamente proporzionale alla testardaggine che quasi tutti i partiti hanno messo nell'ignorare l'iniziativa. Hanno evitato non diciamo di criticarla, ma persino di citarla, sistematicamente, in modo che i media non fossero minimamente tentati dall’idea di offrire spazio alla comunicazione delle finalità referendarie.

Scrive il Comitato, nel suo comunicato stampa finale, diffuso a Roma il 30 settembre 2024, dopo la consegna delle firme in Cassazione, che la congiura del silenzio, che ci si aspettava dall'inizio ma non a questo livello, e l'occasionale "sbandierare" l’esigenza di intervenire sulla legge elettorale per reinserire le preferenze, senza però fare mai riferimento alla raccolta firme in corso, è la prova di quanto i partiti abbiano “temuto” l’iniziativa del Comitato Referendario per la Rappresentanza.

Il secondo motivo è il rispetto dei numeri, dietro ai quali ci sono cittadini attivi e generosi:

  • 54.389 firme per il primo quesito contro l'odioso voto congiunto
  • 24.126 per il secondo (abolizione delle soglie elettorali farlocche, che fanno passare partitini con lo "zero virgola" e lasciano fuori liste che hanno ottenuto quorum utili nei loro territori
  • 27.366 per il terzo, contro le modalità assurde di presentazione delle candidature (facili per i potenti, impervie per gli outsider)
  • 36.140 per il quarto, contro l'abuso delle pluricandidature

Sono poche, certo, a confronto delle firme raccolte da altri quesiti, ma in effetti la campagna è stata fatta con scarse risorse finanziare (letteralmente poche migliaia di Euro); poche centinaia i volontari che si sono attivati in piena estate; l'oscuramento mediatico è stato tombale. Tuttavia, scrive il Comitato, ci sono 50.000 cittadini che hanno dato un importante messaggio politico.

Si ringraziano le adesioni arrivate al Comitato da alcune piccole organizzazioni politiche (dal mondo socialista a Possibile, da Insieme a diversi esponenti del mondo cristiano-sociale). Si ringraziano le reti che hanno promosso il Comitato, in particolare EUMANS, Partecipazione Attiva, Autonomie e Ambiente, per citarne solo alcune.

Stride invece l'ipocrisia di quelle organizzazioni più grandi (PD e CGIL, per esempio), i cui leader solo per “immagine” hanno dichiarato di voler eliminare il Rosatellum e rendere ai cittadini la possibilità di scegliere i propri rappresentanti in Parlamento, ma hanno fatto di tutto perché questa campagna del Comitato Besostri fosse silenziata.

Nel Comitato tutti sapevamo che sarebbe stato difficile e che sarebbe stata necessaria una preparazione maggiore, ma far partire questa prima campagna era urgente. Si doveva tentare questa "profilassi" democratica contro l'avvelenamento in corso. La democrazia in Italia viene erosa dalla pericolosa presunzione che ogni carica esecutiva debba avere, attraverso "marchingegni elettorali", come li ha definiti il presidente Mattarella, una maggioranza assicurata nella propria assemblea.

Era necessario seminare almeno qualche dubbio contro questa follia, anche per prepararci a resistere contro l'elezione diretta del premier e contro la pretesa che il nuovo podestà d'Italia debba poter contare su un Parlamento di nominati da lui o lei.

La vigente legge per le elezioni parlamentari, scrive ancora il Comitato, è incompatibile con i principi della democrazia rappresentativa e dell'antifascismo, quello vero e vissuto, non quello recitato e ostentato.

Il Comitato conclude facendo una osservazione acuta: nella primavera del 2025, quando qualche referendum più "famoso" e più "gradito" ai media e ai salotti buoni della sinistra, probabilmente, avrà problemi a raggiungere il quorum, si sentirà la mancanza di uno o due quesiti che sono vitali per arginare la crisi di una Repubblica in cui nessuno vuole più votare, perché non crede più che il suo voto conti qualcosa.

Ringraziamo comunque tutti coloro che pur essendo elettori e sostenitori di quei partiti che non hanno aderito, si sono impegnati nella campagna.”dichiara Elisabetta Trenta, Presidente del Comitato promotore del Referendum per la Rappresentanza (Co.Re.Ra) “Allo stesso modo, ringraziamo chi ha avuto il "coraggio" di occuparsi della nostra iniziativa, informando i lettori. Quindi, La7, Il Fatto Quotidiano, Avvenire, Fan Page, La Gazzetta del Mezzogiorno, La Sicilia,Il Tirreno,MicroMega, Nuovo Giornale Nazionale, Paese Italia Press, Radio Radicale, Radio Cusano, Radio Capri, Radio Centro Musica, RadioSanto Stefano, Ottolina TV, Irpinia TV, Tele Mia, Lazio TV ed altri, soprattutto impegnati nell'informazione locale e territoriale. Ringraziamo infine chi ha dato il proprio supporto professionale gratuitamente, credendo in questa iniziativa, buttando il cuore oltre l’ostacolo insieme a noi.”

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Roma, 3 ottobre 2024 - Redazionale a cura della segreteria territoriale di Autonomie e Ambiente
Per informazioni e contatti con il Comitato:
Andrea Lamberti Zanardi – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Sito: https://www.iovoglioscegliere.it

 

 

 

La truffa taglialiste passa dal Senato alla Camera

Come in una Federazione Russa qualsiasi, la Repubblica Italiana è diventata un posto dove si cancellano le liste elettorali minori e i loro sgraditi candidati.

Il decreto truffa dove, con un emendamento promosso da Fratelli d'Italia, si sono cambiate le regole del gioco a meno di 90 giorni dal voto, passa dal Senato alla Camera.

Una mezza dozzina di liste, fra cui la nostra del PATTO AUTONOMIE AMBIENTE, promossa da Autonomie e Ambiente e da EFA, si sono ritrovate dalla sera alla mattina private di condizioni d'accesso alle elezioni che erano in vigore da ormai un decennio.

Mai perdere la speranza che una maggioranza di avventati possa rinsavire, ma la verità è che il danno è stato fatto e sarà difficilmente rimediabile.

In tutti i territori nostre figure rappresentative stanno valutando la possibilità di scendere in campo come indipendenti in altre liste.

Tutta la rete Autonomie e Ambiente lotterà, se possibile con ancora maggiore determinazione, per porre fine a questo sinistro bipolarismo, alle sue leggi elettorali ingiuste, alle sue ipocrisie, alle sue truffe.

Qui potete trovare la documentazione sul decreto truffa voluto dai senatori di Fratelli d'Italia.

Qui la presa di posizione di EFA.

Qui le nostre proteste.

Qui un approfondimento sui dettagli del decreto truffa, sull'autorevole sito del dott. Gabriele Maestri, I simboli della discordia.

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Milano - Venezia - Roma - Napoli - Palermo, 17 marzo 2024 - a cura della segreteria interterritoriale

 

Lacrime, ma di speranza

Buon San Lorenzo e auguri di pace e bene per la settimana di Ferragosto, che culminerà nel ponte delle feste dell'Assunta e di San Rocco. Saranno giorni di vacanza per molti, speriamo per quanto possibile sereni, anche per le persone più fragili e più anziane, e meno frenetici per tutti.

Ci riposeremo per qualche giorno e magari qualcuno, che avrà la fortuna di trovarsi in un territorio meno inquinato dalle luci artificiali, potrà emozionarsi per l'eterno ritorno delle Perseidi, le lacrime di San Lorenzo.

I media e le reti sociali continueranno a bombardarci di notizie "acchiappa-clic", funzionali a distrarci e a intrattenerci, oltre che far loro guadagnare introiti pubblicitari. Le poche testate di servizio pubblico veramente indipendenti dalla pubblicità, come Radio Radicale, faranno quello che possono per informarci sulle cose importanti, a partire dalle terribili guerre che sono in corso. O per ricordarci che esistono problemi, come il disastro delle carceri, che nessuno di coloro che si sono succeduti al potere ha mai voluto o saputo affrontare.

La nostra sorellanza di Autonomie e Ambiente, insieme a esponenti di altre reti di cittadinanza attiva di varia estrazione politica e culturale, continuerà a sostenere la campagna #IoVoglioScegliere, del Comitato Referendario per la Rappresentanza. La rivista autonomista "Il Passo Giusto" ha pubblicato in proposito una guida riassuntiva efficace.

Sommessamente, agli attivisti di tante battaglie locali e generali, agli esponenti di tutti i partiti, a coloro che sono scandalizzati dallo stato miserevole della democrazia e dell'informazione in Italia e in Europa, a coloro che si considerano alternativi allo status quo e ai conformismi dominanti, vogliamo ricordare che NESSUNA DELLE VOSTRE BATTAGLIE AVRA' SUCCESSO, SE NON TORNIAMO AD AVERE LEGGI ELETTORALI PIÙ GIUSTE.

Il lavoro del Comitato ispirato dalle idee e dalle lotte di Felice Besostri per convincere 50.000 persone a firmare per il ritorno al voto personale ai nostri rappresentanti, è cruciale per il ritorno a un rapporto diretto fra elettori ed eletti.

L'impegno per convincere almeno 500.000 concittadini, soprattutto attraverso la nuova piattaforma pubblica, a firmare per quattro quesiti parzialmente abrogativi dell'odiosa legge elettorale detta "Rosatellum", è necessario (i nostri quesiti anti-Rosatellum sono i primi quattro visibili sulla piattaforma).

Che l'attacco alla legge elettorale vigente sia importante è dimostrato proprio dal silenzio assordante con cui questa iniziativa è stata accolta dai media conormisti e dai capi della maggior parte dei partiti. Se non venisse considerata "pericolosa" per le attuali elite al potere, i media ne parlerebbero!

Non molleremo, fino all'ultimo giorno utile, perché la nostra opposizione al Rosatellum è solo l'inizio di una campagna culturale e politica di lungo termine, contro la velenosa tentazione di introdurre nella Repubblica l'elezione diretta di un "podestà d'Italia", il quale, peraltro, una volta eletto, dovrebbe poter contare su un parlamento di "nominati" a lui fedeli.

Contro questo travestimento della democrazia, contro questo attacco al pluralismo politico, contro questa distruzione di autonomie personali, sociali, territoriali, siamo e restiamo determinati.

Roma, 10 agosto 2024 - San Lorenzo - A cura della segreteria interterritoriale

 

No Rosatellum - Aggiornamenti dal costituendo Comitato referendario

Riceviamo e volentieri pubblichiamo un aggiornamento dal costituendo comitato referendario per l'abrogazione di alcune parti del Rosatellum, legge elettorale ingiusta e incostituzionale che deve essere abbattuta ora, in questa stagione politica, con una campagna referendaria parallela a quella per le amministrative e per le Europee, in modo tale da mettere al sicuro un po' di democrazia e rappresentatività degli eletti prima del possibile avvento del "podestà" d'Italia.

Il documento aggiornato predisposto dal costituendo comitato anti-Rosatellum è scaricabile qui.

Questo il link al sito dei promotori del comitato:

https://coordinamentoperlarappresentanza.blogspot.com/2024/02/perche-oggi-un-referendum-sulla-legge.html

Qui altri contatti importanti:

Per la Rappresentanza <Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

https://coordinamentoperlarappresentanza.blogspot.com/ 

Comitato per la rappresentanza e contro il rosatellum

in continuità e ricordo di Felice Carlo Besostri 

Firenze, 4 marzo 2024 - A cura della segreteria interterritoriale

 

 

Non vota più nessuno perché non ci fanno scegliere i nostri rappresentanti

Non vota più nessuno? In realtà i tifosi di pochi leader pompati dai media continuano a votare, sempre più polarizzati e schierati come tifosi. I risultati, peraltro, sono davanti agli occhi di tutti: Berlusconi, Monti, Renzi, Grillo, Salvini, Conte, Draghi, Meloni, sono stati di volta in volta incensati con un conformismo rivoltante. Man mano che diventa evidente alla gente comune che questi pesonaggi soli al comando non sono stati facilitatori di riforme e compromessi, ma solo più o meno arroganti esecutori di agende bigotte e miopi, il loro declino mediatico ed elettorale è inevitabile, ma anche il crescere di una delusione popolare.

L'unica vera secessione che mette in pericolo la nostra Repubblica è quella degli elettori da questa politica bipopulista e ambidestra, estremizzata e polarizzata oltre ogni buon senso, tanto verbalmente retorica o addirittura violenta, quanto impotente e inconcludente.

Per iniziare a riparare la democrazia, è partito l'impegno per il referendum contro il Rosatellum, legge elettorale sbagliata e ingiusta, l'ultima di una serie che da vent'anni si stanno succedendo.

Di come potrebbe finire il ventennio dei nominati, parlano Elisabetta Trenta, Raffaele Bonanno, Enzo Palumbo, Sergio Bagnasco nel canale YouTube "La Miniera" di Ivan Grieco. La registrazione è stata fatta lunedì 1 luglio scorso. Ne consigliamo calorosamente l'ascolto:

Firenze, 3 luglio 2024 - a cura della segreteria interterritoriale

 

 

Nulla di ciò che ci sta a cuore sarà possibile se non finisce il ventennio

L'ufficio stampa del Comitato Referendario per la Rappresentanza ha diffuso una nota, in vista dell'apertura, domani sabato 15 giugno 2024, della raccolta di firme sui quattro quesiti di un referendum popolare parzialmente abrogativo dell'odiosa legge elettorale nota come Rosatellum.

“Domani, sabato 15 giugno, parte la raccolta delle firme per il Referendum contro l’attuale legge elettorale, il cosiddetto Rosatellum. Sarà possibile firmare sulla piattaforma attraverso lo spid oppure ai banchetti che saranno indicati sul sito https://www.iovoglioscegliere.it che raccoglie informazioni sulle attività del Comitato Referendario” ha dichiarato Elisabetta Trenta (già ministro e presidente del Comitato Referendario per la Rappresentanza - CO.RE.RA.).

“Il comitato ha raccolto il testimone delle lotte del compianto Senatore Felice Besostri, scomparso a gennaio, che aveva dedicato tante energie alle battaglie per una legge elettorale democratica che riconsegnasse ai cittadini la possibilità di scegliere i propri rappresentanti. Entro i confini consentiti dallo strumento referendario, chiediamo, appunto, la cancellazione di parti indigeribili del Rosatellum”.

Si ricorda che Presidente d’onore del Comitato è Giorgio Benvenuto, mentre i vice presidenti sono Raffaele Bonanni, Sergio Bagnasco ed Enzo Palumbo. Ne fanno parte, tra gli altri, Paolo Antonio Amadio, Roberto Biscardini, Nicola Bono, Francesco Campanella, Marco Cappato, Vittorio Delogu, Giuseppe Gargani, Giuseppe Gullo, Matteo Emanuele Maino, Mario Walter Mauro, Erminia Mazzoni, Enzo Paolini, Mario Tassone, Nella Toscano, Mauro Vaiani.

Ricordiamo che i quattro quesiti su cui si raccolgono firme riguardano:

1) abolizione del vergognoso voto "congiunto"

2) abrogazione delle soglie di accesso, che impediscono a liste locali e candidati indipendenti di accedere alle istituzioni

3) abolizione dell'esenzione dalla raccolta di firme per i partiti già parte del sistema (la raccolta delle firme viene resa sempre più difficile per i nuovi movimenti, perché coloro che già fanno parte del sistema se ne sono esentati)

4) abrogazione delle scandalose multicandidature (che con la scusa di valorizzare in campagne mediatiche i leader, producono l'effetto perverso di togliere all'elettore ogni visibilità su chi sarà veramente eletto al posto del "caro leader")

Si potrà dire che sono solo delle picconate alle attuali elite politiche, ma questo è quanto possibile con lo strumento del referendum abrogativo. Il Comitato Referendario ha incoraggiato anche la presentazione di una legge di iniziativa popolare per introdurre nelle circoscrizione la possibilità per l'elettore di scegliere una donna e un uomo (non si tratta di un ritorno alle antiche preferenze che i cittadini abolirono nel 1991, sia chiaro!). Per approfondimenti si consulti il sito del Comitato: https://www.iovoglioscegliere.it/.

Mauro Vaiani, vicepresidente segretario di Autonomie e Ambiente, insieme a molti altri leader della rete autonomista, firmeranno già domani. Vaiani ha dichiarato: "Nulla di ciò che sta a cuore a chi conduce battaglie politiche nella Repubblica sarà possibile, se non si pone fine al ventennio dei 'nominati'. Dal 2005, anno di entrata in vigore del Porcellum, il Parlamento non è più composto da rappresentanti, ma da nominati selezionati dai rispettivi capo-partito. Siano essi stati di sinistra, centro, tecnici competenti o populisti impreparati, i risultati dei 'nominati' sono davanti agli occhi di tutti: da oltre vent'anni la politica non produce più riforme, ma solo slogan che avvelenano l'opinione pubblica. Sempre meno cittadini vanno a votare. Troppi elettori si sono ridotti a tifosi dell'uno o dell'altro leader che occupa la scena mediatica. Picconiamo il Rosatellum per riprenderci il diritto di eleggere, territorio per territorio, una nuova generazione di rappresentanti.".

"Un Parlamento composto in gran parte da persone che non devono rendere conto ai propri elettori - continua Vaiani - non può produrre nulla di buono e anche questo crediamo sia evidente a molti. Cerchiamo 500.000 concittadini, di ogni convinzione e cultura politica, che comprendano la gravità della crisi della rappresentanza e che siano disposti a unirsi in una battaglia per riparare la democrazia italiana.".

Tutte le forze sorelle e le persone associate di Autonomie e Ambiente si sono impegnate in questa campagna, che durerà tutta l'estate, per concludersi il 15 settembre.

Prato, venerdì 14 giugno 2024 - a cura della segreteria interterritoriale

 

 

Ora è tempo di avere coraggio, più che mai dopo il decreto #taglialiste

Nell'assordante silenzio dei media e delle elite politiche dominanti, abbiamo subito l'ennesima ingiustizia elettorale, il cosiddetto decreto taglialiste. Il nostro progetto "PATTO AUTONOMIE AMBIENTE", che stavamo costruendo da un anno insieme alla nostra famiglia politica europea EFA, è stato escluso dalle elezioni, assieme a un'altra mezza dozzina di movimenti europei minori.

I media ignorano le molte ingiustizie elettorali in Italia (ce ne sono anche altrove in Europa, ma l'Italia sfigura anche nel confronto con paesi che siamo abituati a considerare poco democratici).

Con tutti i problemi che abbiamo, ci viene detto, abbiamo ben altre priorità! Proviamo tuttavia a ribaltare il ragionamento: da ormai vent'anni abbiamo leggi elettorali verticiste, partitocratiche, centraliste, fondate sulla cooptazione, generatrici di corruzione. Nello stesso ventennio si sono aggravati tutti i nostri problemi: il declino dei servizi pubblici, l'abbandono dei beni comuni, l'inquinamento, l'impoverimento dei ceti medio-bassi, lo spopolamento dei territori marginali ed emarginati, la crisi della sanità pubblica, la guerra. La produzione legislativa non è mai stata così poderosa, siamo ormai alla metastasi normativa, sia in Europa, che in Italia, a ogni livello, ma la qualità non è mai stata così bassa. Tutte le autonomie personali, sociali, territoriali vengono messe in discussione da vertici politici che appaiono incapaci di produrre riforme, ma assolutamente in grado di produrre oppressione e povertà.

Il fatto che non abbiamo più consigli, assemblee, parlamenti, dove possiamo eleggere nostri rappresentanti che abbiano reali poteri, siamo sicuri che non c'entri nulla con questa rovina della Repubblica e dell'Europa? Il fatto che le minoranze politiche e culturali più creative non possano più varcare la soglia delle istituzioni, siamo sicuri che non abbia avuto conseguenze nefaste? Ci possiamo davvero dichiarare soddisfatti di questa lunga stagione politica in cui abbiamo eletto solo capi, persone (soprattutto uomini ma anche donne) sole al comando?

Ora è il momento di reagire, con più politica, non meno, perché politica è "sortirne insieme", avrebbe detto don Milani, mentre disprezzare le regole e rifiutarsi di fare politica sarebbe solo un miope egoismo.

Che fare, da subito?

Nel mondo di Autonomie e Ambiente si sta pensando a lungo termine, promuovendo la formazione e l'impegno di una nuova generazione di giovani leader locali, per le prossime elezioni comunali e regionali.

Si sta pensando anche a medio termine, aderendo massicciamente all'iniziativa del referendum anti-Rosatellum (e anti-premierato), insieme al costituendo comitato "Besostri".

Si deve infine pensare anche a breve e brevissimo termine, alle prossime europee dei giorni 8-9 giugno 2024. Se ci sono ancora delle possibilità, per candidati autonomisti seri, di esserci, queste possibilità vanno colte. Per questo abbiamo guardato con favore al coraggioso appello degli autonomisti del Nordovest perché la forza sorella della Union Valdôtaine, che ne ha ancora la possibilità, non rinunci a partecipare alle elezioni europee con una iniziativa autonomista per l'Europa. Per questo stiamo guardando con rispetto al coraggio di coloro che, nelle altre circoscrizioni, potrebbero impegnarsi personalmente in liste che siano chiaramente distinte e distanti dal trucido "bipolarismo all'italiana" e che frenino sulla scivolosa deriva di chi ci vuole portare all'elezione del "podestà d'Italia".

Per chi volesse aderire al comitato referendario anti-Rosatellum, cliccare qui.

Per chi volesse aderire all'appello degli autonomisti del Nordovest, che sarà aperto ancora per poche ore, cliccare qui.

Firenze, 3 aprile 2024 - A cura della segreteria interterritoriale

 

 

Passato Ferragosto, i "nominati" continueranno a far nulla

Passato il ponte di Ferragosto, anche se siamo stati bombardati di chiacchiere, sappiamo bene cosa succederà: i "nominati" continueranno a far nulla.

I parlamentari scelti dai loro capi con il Rosatellum non hanno forza politica personale e quindi non possono portare avanti alcuna riforma.

Il Comitato Referendario per la Rappresentanza, ispirato dalle idee e dalle lotte di Felice Besostri, continuerà a ripetere, opportune et importune, che si deve mettere in discussione il Rosatellum, l'ultima di una serie di leggi elettorali ingiuste, iniziata ormai vent'anni fa dal Porcellum di Calderoli.

Ci resta un mese scarso di campagna, ma fino all'ultimo giorno utile continueremo la nostra battaglia culturale e politica contro i nominati: #IoVoglioScegliere.

Non è giusto che i capi dei partiti riempiano il Parlamento di fedelissimi. Ci hanno promesso più e più volte di porre fine a questo disastro e la loro ignavia sta distruggendo la democrazia e allontando sempre più cittadini dalla partecipazione politica.

Finirà il silenzio assordante dei "giornaloni" e delle televisioni su questa crisi della rappresentanza? Alcuni media, almeno i più indipendenti e anticonformisti, parleranno della nostra iniziativa per porre fine al ventennio dei nominati? Svegliamoci!

Dobbiamo raggiungere 50.000 firme sulla proposta di legge per ripristinare il voto alle persone nei collegi plurinominali: https://pnri.firmereferendum.giustizia.it/referendum/open/dettaglio-open/500013.

E' indispensabile la sottoscrizione dei quattro quesiti referendari abrogativi proposti dal Comitato Besostri, per aggredire i peggiori difetti del Rosatellum:

Riprendiamoci la speranza di poter eleggere una nuova generazione di leader locali. Riprendiamoci la rappresentanza!

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Roma, 19 agosto 2024 - A cura della segreteria interterritoriale di Autonomie e Ambiente, in sostegno al Comitato Referendario per la Rappresentanza

 

 

 

Perché la democrazia risorga

Siamo tutti impegnati nelle nostre battaglie per le autonomie personali, sociali, territoriali, che ovviamente per noi sono prioritarie. Ci restano poche forze, poco tempo, forse. Tuttavia, approfittando anche della gioiosa pausa pasquale, fermiamoci a riflettere.

Se non facciamo qualcosa, qui e ora, per far ripartire il cuore pulsante della democrazia nella Repubblica Italiana, ogni nostro altro impegno civile e politico corre il rischio di essere vanificato!

Non è forse vero che proprio noi del mondo delle autonomie siamo stati cancellati dalle prossime elezioni europee? Non è abbastanza chiaro che cancellare alcuni cittadini dalle elezioni, non è che un altro sinistro passo avanti verso l'emarginazione e l'asservimento di tutti?

La nostra Repubblica era già malata ma dal momento in cui fu varata nel 2005 la legge elettorale nota come Porcellum, poi seguita da altre almeno altrettanto disastrose (Italicum, Rosatellum), la democrazia è entrata in una agonia drammatica. Non c'è speranza di rimettere in moto alcun riformismo nelle nostre regioni, in Italia e in Europa, se non torniamo a scegliere democraticamente dal basso i membri del Parlamento.

Bisogna porre fine all'era sinistra dei nominati dalle oligarchie delle due ali speculari del bipolarismo italiano. Bisogna rimediare al disastro provocato dall'antipolitica la quale, avendo tagliato il numero dei nostri rappresentanti, ha reso ancora più potenti e prepotenti i vertici di tre o quattro soli partiti.

Invitiamo tutti ad aderire al costituendo comitato referendario per attaccare questa legge elettorale vergognosa, nota come Rosatellum. A questo link il modulo per dare una prima disponibilità per il proprio territorio.

CLICCATE QUI PER DARE LA DISPONIBILITÀ A PARTECIPARE AL COMITATO ANTI-ROSATELLUM!

Il comitato nasce su iniziativa di un pugno di coraggiosi che hanno lavorato per anni con Felice Besostri, nelle sue battaglie per abbattere le leggi elettorali incostituzionali.

Il comitato "Besostri" ha già raccolto adesioni ampie e trasversali, fra cui quelle del nostro vicepresidente segretario Mauro Vaiani (OraToscana) e del vicepresidente Samuele Albonetti (Rumâgna Unida).

Saranno depositati, subito dopo Pasqua, diversi quesiti referendari abrogativi. Fra i più cruciali ci saranno le richieste di abolire il vergognoso "voto congiunto" e le inaccettabili "pluricandidature", che sono gli strumenti usati dai capi dei partiti per pre-definire la composizione del Parlamento, che essi riempiono di persone da loro nominate.

Per seguire da subito l'iniziativa per la partecipazione, contro le nostre infami regole elettorali: https://t.me/ReferendumBesostri .

Sì, viviamo in tempi oscuri. Siamo minacciati dalla guerra, dalla distruzione, dall'inquinamento, da vecchie e nuove forme di centralismo autoritario. Sarà molto difficile richiamare l'attenzione dei cittadini sulle questioni elettorali, ma dobbiamo tentare e anzi dobbiamo riuscire, perché se il cuore della Repubblica - il Parlamento - non ricomincia a battere, l'intero corpo morirà.

Questa battaglia referendaria per il ripristino dell'autonomia e della dignità degli elettori e degli eletti, ricordiamolo in conclusione, è un vero argine che possiamo alzare, qui e ora, contro la deriva verso cui ci stanno trascinando gli aspiranti "sindaci" d'Italia (che ne vogliono diventare i "podestà"), "napoleoni" d'Europa, tiranni della globalizzazione.

Coraggio! Buona Pasqua!

Milano - Roma, 29 marzo 2024, Venerdì santo

A cura della segreteria interterritoriale

 

Perché un referendum contro il Rosatellum

Quella per riavere nella Repubblica italiana leggi elettorali più giuste per tutti è una battaglia che Autonomie e Ambiente persegue sin dalla sua nascita.

Leggi elettorali più democratiche sono urgenti a ogni livello. Critica è la situazione del parlamento italiano, che è formato da "nominati" che si stanno rivelando servili, impreparati, avventati, come si sta vedendo in questi giorni in cui vengono modificate le regole del gioco, mentre la partita delle elezioni europee è già iniziata.

In tutta la rete di Autonomie e Ambiente e fra gli associati e gli alleati con cui stiamo costituendo la lista PATTO AUTONOMIE AMBIENTE per le elezioni europee si stanno moltiplicando le adesioni all'iniziativa del costituendo Comitato referendario per la partecipazione e contro il Rosatellum, animato da Sergio Bagnasco ed ispirato alle lotte e agli ideali di Felice Besostri.

Il costituendo Comitato Besostri sta raccogliendo adesioni trasversali da ogni campo politico, sociale, culturale, oltre che da tutti i territori, con un senso di urgenza, responsabilità e coesione, che non esitiamo a definire ammirevole.

Questo colpo al Rosatellum deve essere dato ora, entro l'estate 2024, perché, come ricorda sempre Sergio Bagnasco, si deve mettere al sicuro la Repubblica dal pericolo che anche le prossime elezioni politiche si svolgano con questa legge elettorale liberticida, in cui tutti i parlamentari sono nominati da pochi capi di partito.

Per noi, storicamente autonomisti e nuovi territorialisti, l'impossibilità di scegliere i nostri rappresentanti è un pericolo mortale. Quella contro il Rosatellum e quella contro il centralismo autoritario sono la stessa lotta, per noi e per tutti coloro che credono in una democrazia minimamente funzionante.

Questa iniziativa referendaria è anche una necessaria profilassi contro la sciagurata iniziativa dell'attuale maggioranza Meloni-Salvini-Tajani per l'introduzione dell'elezione diretta del presidente del consiglio. Si tratterebbe di una elezione meramente mediatica, un plebiscito a cui avrebbero accesso solo pochi candidati espressione di forti concentrazioni di ricchezza e di potere. L'elezione diretta del "podestà" d'Italia sarebbe la fine della Repubblica delle Autonomie così come la conosciamo. Se la maggioranza imponesse la riforma entro quest'anno, nel 2025 saremmo tutti mobilitati per sconfiggere questa deformazione della Costituzione in un referendum confermativo. Combatteremo il "podestà" come e quanto abbiamo combattuto la "repubblica alla turca" che ci venne proposta nel 2016 da Renzi-Boschi-Verdini.

Sarebbe opportuno, nella stessa stagione politica in cui ci batteremo contro il "podestà" elettivo, poter abbattere anche il Rosatellum, per creare almeno la possibilità che il prossimo parlamento non sia più eletto con il Rosatellum, sperando quindi di ripristinare una democrazia rappresentativa minimamente dignitosa in Italia

Nell'area documenti del nostro sito abbiamo messo a disposizione di tutti i primi documenti del costituendo Comitato anti-Rosatellum:

https://autonomieeambiente.eu/files/9/Documentazione/36/2024-01-21-SCHEDA-REFERENDUM.pdf

https://autonomieeambiente.eu/files/9/Documentazione/35/2024-02-09-PercheUnReferendumSullaLeggeElettorale09feb2024.pdf

https://autonomieeambiente.eu/files/9/Documentazione/37/2024-02-19-Perche-OGGI-un-referendum-sulla-legge-elettorale.pdf

Roma, 25 febbraio 2024 - A cura della segreteria interterritoriale

 

 

 

 

 

 

 

Persone e comunità, cuore della democrazia, firmate!

Le principali campagne di raccolta firme sulla nuova piattaforma governativa, quelle che hanno avuto il sostegno dei media e di alcune organizzazioni, si sono concluse.

Tuttavia sono ancora in corso alcune raccolte di firme su interessanti proposte di legge di iniziativa popolare, davvero utili a chi vuole fermare l'erosione della democrazia in Italia e in Europa.

Persone, comunità, tirate fuori il vostro cuore, fatelo battere, andate sulla piattaforma, valutate e, se siete d'accordo, firmate.

Segnaliamo, fra le altre:

Ritorno delle preferenze

Non i vecchi o meno vecchi trucchetti, con i numeri e le cordate, ma un voto libero, diretto, personale, segreto, uguale da parte di ogni cittadino a un uomo e a una donna, per la Camera e per il Senato. E' un messaggio in bottiglia contro gli incompetenti e i prepotenti delle liste bloccate del Rosatellum:

https://pnri.firmereferendum.giustizia.it/referendum/open/dettaglio-open/500013

Trasparenza dei partiti

La proposta di legge si intitola “La Tua Politica. Scelte per la Democrazia – Democrazia interna e Trasparenza dei Partiti Politici”. Mira a garantire una maggiore democraticità e trasparenza all’interno dei partiti politici italiani. C'è bisogno di aggiungere altro? E' un altro bel segnale da mandare in un Parlamento dominato da partiti leaderistici, verticali, centralisti, autoritari.

https://pnri.firmereferendum.giustizia.it/referendum/open/dettaglio-open/500022

Assemblee civiche

Questa proposta si chiama “La Tua Politica. Scelte per la Democrazia – Partecipazione Democratica e Assemblee Partecipative”. Prevede la creazione di assemblee partecipative a livello nazionale, regionale e locale. L’intento è valorizzare la partecipazione attiva dei cittadini nel processo decisionale democratico, permettendo loro di contribuire all’elaborazione delle politiche pubbliche. La proposta si ispira alle raccomandazioni europee e dell’OCSE in materia di partecipazione civica.

https://pnri.firmereferendum.giustizia.it/referendum/open/dettaglio-open/500023

* * *

Queste iniziative hanno il sostegno di un mondo non certo potente, ma ricco di cultura, passione, generosità. Il ritorno delle preferenze è un segnale voluto da tantissimi esponenti del Comitato Besostri contro il Rosatellum. Le altre due proposte sono una iniziativa delle ACLI e di Argomenti 2000, a cui stanno aderendo esponenti cattolici che hanno partecipato alla recente Settimana Sociale di Trieste, dell'Azione Cattolica, del Movimento Politico per l’Unità, di Agesci, Masci, Base Italia e altre.

Trieste, 24 ottobre 2024 - a cura della segreteria interterritoriale

 

Rompiamo il silenzio, picconiamo il Rosatellum

COMUNICATO STAMPA - GIORNATA PER ROMPERE IL SILENZIO
sul referendum per cambiare la legge elettorale.

ROMA, martedì 10 settembre 2024

Il Comitato Referendario per la Rappresentanza (CO.RE.RA.) organizza a Roma, martedì 10 settembre, una giornata di informazione sulle proprie iniziative referendarie contro il Rosatellum il cui scopo è restituire ai cittadini la possibilità di scegliere i propri rappresentanti in Parlamento.

 

Ore 11:00 – 13:00 Conferenza Stampa e Raccolta firme davanti alla sede RAI di V.e Mazzini
14, interverranno Elisabetta Trenta e Marco Cappato

Ore 15:30 – 16:30 Raduno a Piazzale Flaminio (Lato Tram)

Ore 17.30 – 18:30 Comizio in piazza Santi Apostoli e Raccolta firme. Interverranno i membri del Comitato per la Rappresentanza e i rappresentanti dei partiti che appoggiano la campagna (fra cui Mauro Vaiani, vicepresidente di Autonomie e Ambiente).

 

Il Comitato Referendario per la Rappresentanza promuove l’abrogazione dei punti più critici del Rosatellum: il voto congiunto, le soglie di sbarramento, l’esenzione della raccolta firme per presentare le liste elettorali solo per i Partiti già presenti in Parlamento, le pluricandidature, tutti meccanismi che rendono impossibile per gli elettori sapere chi sarà eletto con il proprio voto. Difetti che sono già sotto lo scrutinio dei giudici, in Italia e davanti alla CEDU (grazie alla causa promossa da Mario Staderini), perché sono gravi e inaccettabili in un’Europa fondata sul diritto dei cittadini alla conoscenza e alla trasparenza.

Il Comitato Referendario per la Rappresentanza, composto da cittadini e cittadine di diversa provenienza e cultura politica, si è formato il 17 aprile 2024 ed il 23 aprile ha presentato in Corte di Cassazione i 4 quesiti referendari. E’ presieduto da Elisabetta Trenta, già Ministro della Difesa (Governo Conte 1), il Presidente d’Onore è Giorgio Benvenuto, i vicepresidenti sono Enzo Palumbo, Sergio Bagnasco e Raffaele Bonanni.

Purtroppo del Referendum della Rappresentanza, proposto da cittadini, non è stata data alcuna diffusione nelle reti radiofoniche e/o televisive a differenza degli altri, proposti dai partiti e da altri movimenti politici. Questa iniziativa referendaria contro il Rosatellum è stata sin qui oscurata dai maggiori media! Restano pochi giorni perché l’opinione pubblica sia informata.

Il "claim" della campagna è #iovoglioscegliere e tutto il materiale che lo riguarda è sul sito https://www.iovoglioscegliere.it, da dove è anche possibile firmare con lo SPID o con la CIE.

I quattro quesiti referendari intendono abrogare il voto congiunto obbligatorio, le soglie di sbarramento, l'esenzione della raccolta delle sottoscrizioni per i soli partiti che sono già in parlamento e l'abrogazione delle pluri-candidature.

Quella contro il Rosatellum è una battaglia trasversale che abbraccia tutta la società italiana e tutti i territori, poiché, come affermato anche dal Presidente della Repubblica Mattarella, "il principio un uomo un voto non può essere distorto attraverso (....) marchingegni che alterino la rappresentatività e la volontà degli elettori.”

I proponenti non scelgono una legge elettorale specifica ma intendono correggere quella attuale, nella speranza che il prossimo Parlamento sia eletto sulla base di una legge elettorale non incostituzionale.

“Al momento non abbiamo avuto alcuna opportunità di un passaggio televisivo su una rete nazionale.Nel rispetto della direttiva europea per la democrazia partecipativa e deliberativa, che impegna gli Stati membri attraverso i progetti esecutivi finanziati con il PNNR, a favorire la partecipazione dei cittadini alla vita politica del paese, riteniamo che il referendum popolare, la legge di iniziativa popolare e la petizione popolare siano, per la nostra Costituzione, gli strumenti a disposizione della cittadinanza attiva per l’attuazione della democrazia diretta. Essa difficilmente si potrà realizzare se non è accompagnata da una puntuale informazione da parte del servizio pubblico radiotelevisivo”. (Elisabetta Trenta, Presidente del Comitato Referendario per la Rappresentanza).

Per maggiori informazioni e contatti stampa:
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Ricevuto dal Comitato Besostri e pubblicato a cura della segreteria interterritoriale di Autonomie e Ambiente - Roma, 9 settembre 2024

 

 

Siamo persone d'altri tempi, quelli futuri

Un approfondimento sui lavori del 16 maggio 2024, giovedì scorso, a Milano, presso Slow Mill (quartiere Isola), nell'incontro promosso da EUROPEAN FREE ALLIANCE (EFA) e AUTONOMIE E AMBIENTE (AeA) - a cura dell'ufficio stampa (Alberto Mazzotti)

A Milano ci siamo ritrovati per una lunga giornata di lavoro, dimostrando ancora una volta che siamo persone d'altri tempi, quelli futuri. Siamo andati ben oltre l'agenda di protesta democratica e civile, contro tutte le leggi elettorali ingiuste e in difesa delle autonomie locali di fronte al governo italiano più centralista della storia, che era pianificata.

Il viticoltore ravennate Giovanni Poggiali, da sempre sostenitore dell’autonomia romagnola e candidato nelle liste di Azione-Siamo Europei alle prossime elezioni europee, è stato presentato ufficialmente nel nostro evento internazionale del 16 maggio scorso. Giovanni Poggiali è il principale punto di riferimento per l’impegno EFA e AeA per la democrazia, la sussidiarietà, il federalismo in Italia e in Europa.

L’incontro si è aperto, come sempre accade nella rete Autonomie e Ambiente, con l'appello alla liberazione di tutti coloro che soffrono: gli ostaggi, i civili straziati dalla forza degli eserciti moderni, di tutti i prigionieri politici.

Ha avuto come principali protagonisti la presidente di EFA, la basca Lorena Lopez, e la giovanissima leader europea Maylis Rossberg, della minoranza danese nel nord della Germania. Accanto a loro, il vicepresidente e segretario di Autonomia e Ambiente, Mauro Vaiani, e i membri di movimenti autonomisti di varie regioni d’Italia, dalla Lombardia alla Sardegna, dal Friuli al Veneto, dalla Romagna alla Toscana.

Mauro Vaiani ha introdotto l’incontro con una denuncia politica. “La rete autonomista europea EFA, con il proprio braccio italiano Autonomie e Ambiente, stava lavorando da un anno per partecipare alle Elezioni Europee con una proposta che sarebbe stata largamente inclusiva e rappresentativa di tutte le componenti più progressiste, liberali, popolari del territorialismo del XXI secolo. Ma la legge 38 del 25 marzo 2024 ha escluso dalle elezioni, a meno di due mesi dalla presentazione, una mezza dozzina di famiglie politiche europee più piccole, fra cui la nostra”.

L’incontro di Milano ha confermato però che Autonomie e Ambiente ha reagito con la veraforza di un sorriso a questa ingiustizia, mettendo in campo tante azioni positive e costruttive.

 1989 smiling boy ragazzo che sorride

Prima di tutto, AeA parteciperà comunque con un proprio rappresentante alle imminenti elezioni europee: il viticoltore romagnolo Giovanni Poggiali, un autonomista di prestigio italiano e internazionale, è candidato nella circoscrizione Nord-Est all’interno della lista “Azione-Siamo Europei”.

Inoltre, Autonomie e Ambiente ha promosso e sostiene centinaia di liste civiche e autonomiste presentatesi alle elezioni comunali in tutta Italia. Ne hanno parlato Riccardo Galimberti di RiBella Firenze, e soprattutto, come movimento ospite, Giuseppe Olivieri ed Enrico Chiapparoli di Lombardia Civica.

Infine, la rete autonomista ha aderito al Comitato Referendario per la Rappresentanza che, ispirandosi alle lotte dell'avvocato Carlo Felice Besostri per i diritti elettorali dei cittadini, propone l'abrogazione delle parti più deteriori del  Rosatellum.

“EFA è una delle dieci famiglie politiche europee riconosciute dall’Unione, l’unica che rappresenti davvero le autonomie regionali. Associa 40 partiti in 20 stati diversi.” – ha spiegato la presidente Lorena Lopez, che assieme alla giovane spitzenkandidatin Maylis Rossberg sta girando l’Europa in queste settimane, incontrando le reti autonomiste in varie regioni, dalla Tracia alla Macedonia, dalla Carinzia alla Catalogna, dall’Alsazia alla Corsica.

“Anche se una sinistra decisione della attuale maggioranza parlamentare italiana ha impedito a EFA di presentare una propria lista in Italia, siamo onorati di poter vedere comunque rappresentata la nostra rete grazie alla candidatura di Giovanni Poggiali. Noi continueremo a batterci per vari obiettivi che sono vitali per un futuro democratico europeo: il riconoscimento delle diversità territoriali e regionali all’interno degli stati membri e un processo decisionale che sia fondato su autentica sussidiarietà.” ha continuato Lorena Lopez.

Maylis Rossberg, la "spitzenkandidatin" di EFA per la prossima presidenza europea, ha spiegato: “La nostra è una candidatura simbolica, visti i rapporti di forza, ma incarna le minoranze, i territori, gli interessi delle comunità locali, a partire dalle più piccole e marginali. Stiamo ricevendo un seguito sempre maggiore in tutta Europa.”.

“Sono orgoglioso di rappresentare, unico in Italia, la rete di Autonomia e Ambiente alle elezioni europee.” – ha detto Giovanni Poggiali - “Essere riusciti a far partecipare le autonomie in una coalizione riformista seria e plurale come quella di Azione-Siamo Europei è già una vittoria per tutti noi. Credo fermamente che serva un’Unione Europea più forte e unita, ma basata sempre più sulle diversità dei singoli territori. L’esempio del vino – il mondo che conosco da sempre – va proprio in questa direzione: si diventa più forti quanto più si è in grado di evidenziare le singole specificità di ogni territorio”.

Mauro Vaiani ha sottolineato: "E' convinzione delle nostre reti di storico autonomismo e moderno territorialismo, impegnate per le autonomie personali, sociali, che l'Europa sia incompatibile con le concentrazioni di potere. Con questi 27 stati che esercitano insieme un centralismo europeo, senza rinunciare al proprio centralismo statale, non andiamo da nessuna parte. La nostra Europa sarà una confederazione di 270 popoli, territori, regioni. Questa sarà l'unica Europa possibile.".

La responsabile EFA-AeA in Sardegna, Silvia Lidia Fancello, ha portato a Milano un circostanziato e drammatico appello del mondo politico autonomista e identitario sardo contro il centralismo autoritario che vuole svendere la Sardegna alla speculazione dell’eolico facendone la “dinamo” d’Italia.

Thomas Agnoli, giovane attivista veneto, uno dei segretari del Comitato Referendario per la Rappresentanza, ha spiegato la natura dei quesiti con cui un ampio schieramento trasversale di attivisti per la democrazia si propone di abbattere il Rosatellum, una delle leggi elettorali più ingiuste di sempre (che non per nulla verrà esaminata anche dalla CEDU, la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, a seguito del ricorso presentato dallo storico attivista radicale Mario Staderini).

Sono stati presenti ai lavori di Milano esponenti di movimenti e reti di attivismo amiche delle autonomie, fra cui DEMOS, con lo storico ambientalista Piervito Antoniazzi; hanno inviato un messaggio di saluto Adalberto Notarpietro e Mattia Molteni di INSIEME.

Marco Cappato e Francesco Vecchi del movimento paneuropeo per la partecipazione dei cittadini, EUMANS, sono venuti ad incontrare i leader europei e italiani delle autonomie e a porre delle basi di collaborazione per iniziative comuni, dal referendum contro il Rosatellum in Italia, a nuove iniziative civiche dal basso in Europa.

Sul sito e nelle reti sociali di Autonomie e Ambiente sono disponibili ulteriori approfondimenti, materiali video e foto.

Nella foto in alto, da sinistra a destra:

Thomas Agnoli (Comitato Referendario per la Rappresentanza)

Mauro Vaiani (toscano, vicepresidente segretario Autonomie e Ambiente)

Silvia Lidia Fancello (rappresentante EFA-AeA Sardegna)

Lorena López de Lacalle (basca, presidente di EFA)

Maylis Roßberg (danese-tedesca, Spitzenkandidatin EFA)

Enrico Chiapparoli (Lombardia Civica)

Riccardo Galimberti (RiBella Firenze - civismo toscano)

Giovanni Poggiali (fondatore di Romagna Unita, autonomista candidato nel Nordest per la lista "Azione-Siamo Europei")

Giuseppe Olivieri (Lombardia Civica, civismo milanese)

* * *

Ufficio stampa: Alberto Mazzotti, 338 8556129  - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

da Milano, sabato 18 maggio 2024, vigilia di Pentecoste

 

Sul degrado delle procedure elettorali in Italia

Abbiamo già dato conto della sinistra modifica delle leggi elettorali, voluta dal centrodestra nel silenzio assordante dei media e di gran parte della politica italiana. Quando si sono aperti gli uffici elettorali per le elezioni europee 2024, presso le Corti d'appello di Milano, Venezia, Roma, Napoli e Palermo, è successo di tutto e il degrado della nostra democrazia, se possibile, si è ulteriormente aggravato. Sono stati ammessi ciarlatani e avventurieri di ogni tipo (anche sé-dicenti "autonomisti", vergognosamente asserviti a coloro che praticano il centralismo autoritario e si stanno preparando a far eleggere direttamente il "podestà" d'Italia).

Per contribuire a rimediare a questo scempio dello stato di diritto e della correttezza democratica, abbiamo scelto di aderire massicciamente al Comitato Besostri contro il Rosatellum, che ha degradato il Parlamento a pollaio di "nominati", contribuendo alla morte della rappresentanza e del pluralismo.

A coloro che sono interessati a comprendere nei dettagli quanto sia degradata la nostra democrazia a causa di leggi elettorali scritte male, applicate peggio (o addirittura disapplicate da burocrati e magistrati che paiono privi di competenza, forse anche di equità), raccomandiamo di ascoltare questa intervista al dott. Gabriele Maestri (nella foto) con Lanfranco Palazzolo, dal sito di Radio Radicale:

https://www.radioradicale.it/scheda/727633/europee-la-battaglia-delle-firme-e-dei-nomi-intervista-a-gabriele-maestri

Lasciamo parlare il dott. Maestri, come sempre pacato e rispettoso, perché le sue riflessioni sono definitive.

Qui il suo ultimo post, aggiornato alle ultime discutibili decisioni prese dall'Ufficio elettorale centrale:
https://www.isimbolidelladiscordia.it/2024/05/europee-alternativa-popolare-ripescata.html

Roma, 4 maggio 2024 - A cura della segreteria interterritoriale

 

 

 

 

Trenta, presidente Comitato Besostri, sull'abolizione delle pluricandidature

Elisabetta Trenta, presidente del Comitato Referendario per la Rappresentanza, contro il degrado portato nella Repubblica dal Rosatellum, ha stigmatizzato il fenomeno tutto "italiano" delle pluricandidature.

L'abolizione delle pluricandidature è l'obiettivo di uno dei quesiti depositati dal Comitato per l'abrogazione parziale dell'odioso Rosatellum (nella foto Sergio Bagnasco, Elisabetta Trenta, Enzo Palumbo, Raffaele Bonani, nella conferenza stampa alla Camera il giorno del deposito in Cassazione dei quesiti, lo scorso 23 luglio).

Ha dichiarato la presidente Trenta che i capi dei partiti si candidano in quasi tutti i collegi delle elezioni europee per attirare voti, sapendo e anzi dichiarando che non andranno mai al Parlamento europeo. Le pluricandidature, se usate in modo spinto dai capi dei partiti, finiscono per impedire anche la libera competizione fra gli altri candidati della circoscrizione, limitando il diritto di scegliere dei cittadini.

Il Comitato Referendario per la Rappresentanza (noto anche come CO.RE.RA. o anche semplicemente come Comitato Besostri, in ricordo del grande difensore dei diritti elettorali dei cittadini, Felice Besostri), con i quesiti parzialmente abrogativi del Rosatellum, ha iniziato una lotta per  riportare uguaglianza fra i cittadini e correttezza democratica.

Roma, 4 maggio 2024 - Fonte: Ufficio stampa del Comitato Besostri e le principali agenzie - A cura della segreteria

 

Truccate le regole del gioco a meno di 90 giorni dalle Europee

Il Senato ha cambiato, a meno di 90 giorni dal voto europeo, le regole di presentazione delle liste.

Per i dettagli tecnico-giuridici rimandiamo alla lettura di uno dei pochi siti dove la questione è stata affrontata con la necessaria competenza: https://www.isimbolidelladiscordia.it/2024/03/senato-laula-discute-sul-decreto.html .

Il dimezzamento delle firme necessarie per la partecipazione (da 150.000 a 75.000), per le due o tre forze che le stavano raccogliendo da mesi, è una consolazione minima e avvelenata dall'ipocrisia. Le regole del gioco sono state alterate e questo è un vulnus irrimediabile.

Anche se nelle prossime settimane la Camera, o magari anche il Quirinale, decidessero di intervenire, il danno è già fatto: molti gruppi di sinistra (presenze storiche nel Parlamento europeo), di destra (anche estrema destra), Volt e altri gruppi di attivisti per la democrazia europea, vari gruppi dissenzienti, infine anche noi di Autonomie e Ambiente e di EFA, sono stati privati dell'esenzione di cui godevano praticamente da un decennio.

Nessuna forza (non solo le minori) può mettere in piedi una raccolta di candidature e di firme, ora.

L'iniziativa di Fratelli d'Italia, appoggiata dal resto della maggioranza, è stata portata avanti con una insopportabile leggerezza e, precisiamolo, nel silenzio della stampa. Anche i media più politici e più orientati al servizio pubblico hanno dedicato ben poco spazio a questa vergogna.

Viviamo in un mondo dove non mancano problemi ben più drammatici di questo, ma non dimentichiamo un'antica lezione liberale e radicale: fai strame del diritto e, prima o poi, farai strage di persone e comunità.

Prendiamo atto di questa continua erosione della democrazia, le cui cause remote, sia chiaro, non sono solo nell'avventurismo e nell'antiparlamentarismo del centrodestra. Il problema è ben più grave e più profondo e sia il centrodestra che il centrosinistra (con i pentastellati) hanno gravi responsabilità.

I media sono al servizio di un bipolarismo che è una competizione a chi è più ignorante e strumentale. Silenziano ogni voce dissenziente.

Le autonomie territoriali, personali, sociali sono strangolate dalla metastasi legislativa europea e statale.

Il personale politico è cooptato da vent'anni attraverso la vergogna del Rosatellum (e delle "porcate" che lo hanno preceduto).

Dappertutto, da destra e da sinistra, si chiede l'allentamento persino delle scarse regole esistenti di limitazione dei mandati (e di freno ai conflitti di interesse).

Gli elettori sono letteralmente spinti verso l'astensionismo. Che votino solo i tifosi, così non si metteranno mai in discussione le attuali elite.

Il tutto in una società che è percorsa da sinistre pulsioni centraliste e autoritarie.

È convinzione di chi scrive che le forze sorelle, associate, alleate, amiche di Autonomie e Ambiente e di EFA, costrette ad archiviare il proprio "PATTO AUTONOMIE AMBIENTE", dovranno intensificare la propria solidarietà e la propria capacità di collaborazione, dalla Valle d'Aosta al Salento, dalla Sicilia al Sudtirolo, pena la propria scomparsa.

È possibile che possano restare in campo alcune nostre voci, magari ospitate in altre liste che si offrissero come scialuppa di salvataggio pro-democrazia e aperte alle esigenze dei nostri territori. Non siamo persone facili, né fungibili, né arrendevoli. Vedremo.

Intanto è nostra modesta convinzione che questo ruvido attacco alla libertà di voto ci spingerà a moltiplicare il nostro impegno civico nei comuni della Repubblica, contro il Rosatellum, contro il conformismo dei media, contro questo bipolarismo fra ciarlatani e prepotenti, contro gli aspiranti "sindaco d'Italia" (che ne diventerebbero i "podestà"), contro i napoleoni d'Europa e i tiranni della globalizzazione.

Andiamo avanti, con umiltà, per una Repubblica di Autonomie personali, sociali, territoriali, e per una Europa di popoli, territori, regioni.

Prato, 14 marzo 2024 

Nota di
Mauro Vaiani - vicepresidente AeA per OraToscana - segreteria interterritoriale - comitato elettorale Patto Autonomie Ambiente

 

Un Primo Maggio contro gli ipocriti manipolatori delle leggi elettorali

Oggi la festa del Primo Maggio è una giornata di lavoro per le cinque Commissioni elettorali circoscrizionali, costituite rispettivamente presso le Corti d'Appello di Milano, Venezia, Roma, Napoli e Palermo.

Viviamola con serenità, ma ricordiamoci che siamo retti da una classe politica ipocrita che ha escluso una mezza dozzina di famiglie politiche europee - fra cui la nostra EFA - dalle elezioni europee. Ricordiamoci che questo è avvenuto nel silenzio assordante dei media e della gran parte dei leader nazionali - comprese le sedicenti opposizioni.

Esprimiamo la nostra solidarietà alle comunità politiche che, nonostante la truffa votata da Fratelli d'Italia, Forza Italia, Lega Salvini, hanno comunque lottato fino all'ultimo per essere presenti alle elezioni europee.

Ci ricorderemo, invece, di coloro che hanno ignorato o assistito con ignavia a questa vergogna, compresi tanti sedicenti "autonomisti", che, in una situazione così brutta, si sono accodati a forze centraliste e autoritarie, oppure se ne sono stati rintanati a braccia conserte. Si meritano le norme Calderoli-Meloni, costoro. Si meritano di essere imbrogliati da una legge che s'intitola "autonomia differenziata" e in realtà contiene il seme di un neocentralismo penetrante, che metterà in pericolo non solo le sospirate autonomie ulteriori, ma tutte le autonomie esistenti.

Viviamola con coraggio, questa giornata. Abbiamo reagito all'ipocrisia e all'ignavia in tanti modi:

  • ci siamo impegnati in una grande iniziativa popolare, il referendum anti-Rosatellum;
  • si stanno moltiplicando le liste civiche pervase di valori territorialisti e localisti, come quelle di Lombardia Civica;
  • abbiamo avuto la bella notizia della candidatura di Giovanni Poggiali (Romagna Unita), nella circoscrizione Nordest (Sud Tirolo, Trentino, Friuli, Venezia Giulia, Veneto, Emilia, Romagna) nella lista allargata di Azione-Siamo Europei.

Della nostra resistenza contro la deriva anti-democratica del sistema politico e dell'informazione italiana, di tutte queste nostre iniziative e della prosecuzione  del nostro impegno politico-culturale per la Repubblica delle Autonomie e per l'Europa delle Regioni parleremo insieme a Milano, il prossimo 16 maggio, nell'iniziativa con  Maylis Roßberg. Animo!

Prato, Primo Maggio 2024, Festa dei lavoratori - a cura della segreteria interterritoriale

 

 

Una legge elettorale più giusta per tutti

Autonomie e Ambiente

Per una legge elettorale più giusta per tutti

Udine, sabato 9 gennaio 2021

L’avvenuto taglio del numero dei parlamentari impone che il Parlamento attualmente in carica vari una legge elettorale più giusta per tutti.

La questione è drammatica, perché la crisi sanitaria, economica e sociale ci ha colti mentre eravamo già dentro una crisi della rappresentanza.

I cittadini, a causa di una deriva antidemocratica che è iniziata ben prima del “Rosatellum”, sono da troppo tempo impediti dallo scegliere i loro rappresentanti in Parlamento.

Ogni altra questione istituzionale e costituzionale deve essere rimandata a quando saranno elette, con una legge più rispettosa dei cittadini elettori, le nuove camere.

Avendo brutalmente tagliato il Parlamento, non si agitino più gli spauracchi della “frammentazione” e della “mancanza di governabilità”, problemi che esistono e anzi si amplificano non perché il nostro sistema è “poco maggioritario”, ma al contrario perché, almeno dai tempi dell’abolizione del “Mattarellum”, i cittadini non solo non scelgono più i loro eletti, ma nemmeno sono messi in grado di giudicarli alla fine del mandato.

Pretendiamo ciò che è possibile nella maggior parte d’Europa e oltre:

1) siano istituite circoscrizioni elettorali di dimensioni contenute, nelle quali gli elettori possano votare per candidati riconoscibili;

2) le circoscrizioni siano disegnate nel rispetto delle diversità territoriali e culturali, delle autonomie riconosciute dalla Costituzione nonché dei diritto di rappresentanza delle minoranze linguistiche, già previsto dalle leggi in materia; in nessun caso esse devono essere più grandi delle regioni e delle province autonome;

3) nelle circoscrizioni plurinominali, all’elettore deve essere data la possibilità di scegliere non solo la lista ma anche le persone (in alcune leggi elettorali regionali, per esempio, i nomi di tutti i candidati sono stampati sulla scheda e l’elettore può sceglierne due, un uomo e una donna);

4) la raccolta delle sottoscrizioni e la presentazione di simboli, liste e candidature devono essere rese più semplici e consentite anche per via telematica;

5) si evitino ipocrisie come la presentazione di “alleanze pre-elettorali”, “candidati premier”, “capi politici”, che sono incompatibili con l’ordinamento della Repubblica parlamentare, oltre che con la realtà politica, che sono ingannevoli nei confronti degli elettori e che ci rendono ridicoli di fronte all’opinione pubblica europea e internazionale.

Chiediamo infine che, indipendentemente dall’introduzione di norme manipolative (quorum o premi di maggioranza per la Camera, quorum regionali per il Senato) e ferma restando la tutela delle minoranze linguistiche riconosciute e tutelate da specifiche leggi, in ogni circoscrizione sia garantita l’elezione dei candidati che hanno raggiunto un quorum utile, (un esempio concreto: se a una circoscrizione si assegnano 10 seggi e una lista ottiene il 10%, essa deve poter eleggere il suo rappresentante, indipendentemente da ogni altro meccanismo correttivo si sia deciso di istituire).

Il nodo dell’adozione di un sistema elettorale più rappresentativo deve essere sciolto ora, quando saremmo ancora in tempo a rispettare le raccomandazioni della Commissione di Venezia del Consiglio d’Europa (di lasciar passare, cioè, almeno un anno tra le riforme e lo svolgimento delle successive elezioni).

Ogni ulteriore ritardo sarebbe da considerarsi avventato, al punto da mettere in pericolo la Repubblica.

https://www.venice.coe.int/

Aderiscono tutte le forze di Autonomie e Ambiente:

Patto per l’Autonomia – Friuli V.G. -Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

ALPE Valle d’Aosta -Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Comitato Libertà Toscana -Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Movimento Siciliani Liberi -Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Patrie Furlane -Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Patto per l’Autonomia – Veneto -Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Pro Lombardia Indipendenza -Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Slovenska skupnost (Ssk) -Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Liberi Elettori PiemonteQuesto indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

Movimento Autonomia Romagna (MAR) - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Aderiscono le seguenti forze in dialogo con AeA:

Meridionalisti Democratici Federalisti Europei (MeriDem) - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

Confederazione Movimenti Identitari (CMI) - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Liberu - Liberos Rispetados Uguales - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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Vi sblocchiamo un ricordo...

Il ventennio dei nominati finirà solo con una mobilitazione popolare. Per questo Autonomie e Ambiente ha aderito alla campagna #IoVoglioScegliere. Si firma online su https://www.iovoglioscegliere.it . Potete fidarvi dei "cari leader"? Vi sblocchiamo il ricordo di quello che ci avevano promesso a margine del referendum sul taglio dei parlamentari, nel 2020. Guardate e datevi da soli una risposta.

Diffuso dal canale del Comitato Referendario per la Rappresentanza l'11 luglio 2024 - https://www.iovoglioscegliere.it