Comitato Charta di Melfi
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Comitato di associati, associandi, alleati e simpatizzanti del Sud (Abruzzi, Molise, Puglie, Salento, Napoli e Campania, Lucania, Calabrie), creato a Melfi il 27 ottobre 2023 - Il referente, Gino Giammarino, assume lo status speciale e personale di vicepresidente.
Nella sala convegni dell’Hostel Il Tetto di Melfi il 27 ottobre 2023 si sono svolti i lavori di Melfi 2023, promossi dal Patto Autonomie e Ambiente, in collaborazione con l’Alleanza Libera Europea (European Free Alliance, EFA), i promotori della Charta di Melfi, attivisti e dirigenti di diversi movimenti del Sud, oltre a intellettuali e cittadini del Melfitano e della Lucania.
Il Patto Autonomie e Ambiente, sorellanza di territorialistidella Repubblica Italiana, fa riferimento alla famiglia politica europea EFA, dove sono presenti i movimenti delle nazioni e dei popoli senza stato, nonché autonomisti civici dell'intero continente.
Il Patto Autonomie e Ambiente parteciperà alle elezioni europee del prossimo 9 giugno 2024. L’incontro di Melfi, città simbolo di cultura, tradizioni, libertà del Sud, è stata una tappa importante di preparazione.
Attraverso la Charta di Melfi del 2019, gli attivisti territorialistidel Sud hanno fatto sintesi fra i valori della Carta di Chivasso del 1943 e i principi internazionalisti e anticolonialisti della Carta di Algeri del 1976. Forti di queste radici profonde essi promuovono in tutto il Sud un nuovo, competente, coraggioso territorialismo civico, ambientalista, identitario.
Cruciale per l'impegno politico ed elettorale è la piattaforma economico-sociale discussa a Melfi, molto innovativa, per molti versi audace, messa a fuoco attraverso lunghi mesi di confronto, finalizzata alla difesa delle diversità e biodiversità e alla promozione delle autonomie personali, sociali, territoriali, queste ultime come via maestra per l’emancipazione e il riscatto del Sud e di tutti i territori emarginati, oppressi, spopolati e impoverita d’Europa e del mondo.
Tra i temi trattati e le posizioni espresse, la radicale contrapposizione alle concentrazioni di potere finanziario e industriale, l’adesione a proposte innovative come la Petizione europea 941/2018 (primo firmatario l’economista Canio Trione), sulla necessità di dare credito a persone, imprese e comunità a tassi d’interesse diversi a seconda delle diversità territoriali, il rifiuto della Zona economica speciale unitaria per il Sud, la Sicilia, la Sardegna (ZES), che i territorialisti vedono come un nuovo e pericoloso vicereame centralista.
Dalle tesi discusse a Melfi è emerso con chiarezza che non esistono ricette centraliste, grandi progetti, opere faraoniche che possano risolvere magicamente i problemi dei territori che sono impoveriti dalla globalizzazione. Anzi, gli esponenti della sorellanza territorialista hanno voluto sottolineare con forza come il centralismo continui a favorire solo le grandi imprese costruttrici settentrionali, la ulteriore penetrazione dei prodotti del Nord o delle multinazionali, orge di ferro e cemento come il Ponte di Messina, quindi ulteriori perdite di buona terra, paesaggio e identità.
Semplificazioni, resistenza al centralismo digitale, amministrazione locale dei servizi pubblici e dei beni comuni, controllo locale della produzione di energia rinnovabile, “compro Sud”, riforme nella gestione degli immensi debiti pubblici che sono insostenibili e rendono l’Europa schiava di una dipendenza tossica da ossessioni austeritarie sono stati gli altri temi discussi e che resteranno all’ordine del giorno dei prossimi incontri di lavoro del Patto Autonomie e Ambiente nel Sud.
A Gino Giammarino, attivista, editore, referente del Patto Autonomie e Ambiente per il Sud, è stato affidato il compito di coordinare tutte le persone, i gruppi, le realtà politiche del Sud, associate, associande, alleate, simpatizzanti del Patto Autonomie e Ambiente, attraverso il Comitato Charta di Melfi.
Non è un caso che nei simboli di EFA e delle forze della rete del Patto Autonomie e Ambiente ci sia una “E” rovesciata (orientata a sinistra invece che a destra): si tratta del simbolo della volontà dei territorialisti di promuovere – da europeisti convinti – un profondo cambiamento del modello di Europa attuale, attraverso l’autodeterminazione dei popoli, dei territori, delle regioni.
La cronaca della giornata di fondazione: https://www.autonomieeambiente.eu/news/201-a-melfi-al-lavoro-per-una-europa-diversa
Contatti
Segreteria interterritoriale:
Gino Giammarino, referente del Patto Autonomie e Ambiente nel Sud:
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Ultimo aggiornamento pagina: Melfi, 29 ottobre 2023