Documento di Autonomie e Ambiente sulle elezioni politiche del 25 settembre 2022

Dichiarazione di Autonomie e Ambiente
sulle imminenti elezioni politiche del 25 settembre 2022
e sulle elezioni regionali siciliane

Udine, 1 agosto 2022

01. Autonomie e Ambiente (AeA), in quanto tale, non presenterà liste alle imminenti elezioni politiche del 25 settembre 2022, ma le forze territoriali che ne fanno parte e che sono in rete con noi non rimarranno in silenzio o in disparte in questo momento storico così difficile.

02. AeA condanna il modo disordinato con cui i vertici istituzionali hanno voluto porre precipitosamente fine alla legislatura, quando erano necessari e possibili importanti provvedimenti di fine anno ed era ancora più necessaria una minima manutenzione della legge elettorale, per aumentare il pluralismo della proposta politica e per restituire agli elettori fiducia nella partecipazione alla vita politica della Repubblica.

03. Nei diversi territori - spesso pateticamente nella migliore tradizione del trasformismo italiano – alcuni avranno la sfrontatezza di definirsi “civici, ambientalisti, autonomisti”, ma i nostri gruppi, attivisti, elettori sapranno riconoscere i millantatori, senza peraltro rinunciare a sostenere qualche personalità veramente indipendente e sinceramente impegnata per la Repubblica delle Autonomie personali, sociali, territoriali.

04. Tutte le forze territoriali della nostra rete manterranno rigidamente le distanze da candidati e liste portatrici di proposte presidenzialiste, centraliste, nazionaliste.

05. I principi autonomisti della Costituzione e gli Statuti di autonomia sono ancora largamente inattuati e di tutto la Repubblica e i territori hanno bisogno, fuorché di una ulteriore verticalizzazione del potere.

06. Dobbiamo invece lottare per autonomie locali ancora più forti, come indispensabile presidio di libertà, corresponsabilità, solidarietà, in questi tempi di centralismo autoritario, guerra e disinformazione, crisi sociale e sanitaria, stagnazione e inflazione.

07. Se vogliamo che giustizia fiscale e monetaria, assistenza sociale agli ultimi, innovazione tecnologica, transizione ambientale, siano perseguite con moderazione ed equità, esse devono essere portate avanti da autorità locali vicine alle persone e alle comunità, non da alte e lontane tecnocrazie centrali, tanto meno da multinazionali.

08. Autonomie e Ambiente esprime il proprio convinto sostegno alle candidature autonomiste che saranno presentate nei collegi uninominali della Valle d’Aosta.

09. Per le prossime elezioni regionali della Sicilia, AeA appoggia convintamente le liste del movimento Siciliani Liberi e la candidata presidente Eliana Esposito, portatrici di un coraggioso programma di piena attuazione dello Statuto siciliano, ricostruzione di una economia e di una finanza locali con il progetto della Zona Economica Speciale Integrale (ZESI), impegno contro lo spopolamento e l’impoverimento della Sicilia, che sono la dolorosa conseguenza di ciò che non esitiamo a chiamare con il suo nome: colonialismo interno.

10. Gli impegni di lungo termine che le forze di Autonomie e Ambiente e gli alleati civici, ambientalisti, autonomisti avevano preso con l’Appello 2023 saranno mantenuti e portati avanti.

11. Proseguiremo il nostro lavoro politico ed elettorale per dare attuazione ai principi autonomisti che furono ripristinati dai padri e dalle madri costituenti, oltre che per spingere l’Europa intera verso ideali di “autogoverno per tutti dappertutto”, pace, giustizia, salvaguardia del creato, libertà e responsabilità verso le generazioni future.

 

A cura della presidenza di Autonomie e Ambiente - AeA

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Il documento è frutto dei contributi che le forze sorelle e altre realtà in dialogo con Autonomie e Ambiente hanno dato ai lavori del seminario politico-elettorale dello scorso 30 luglio 2022.

Gli aspiranti faraoni d'Italia riparlano di ponte sullo stretto

I se-dicenti competenti del centralismo stanno di nuovo pensando a una opera faraonica, il ponte sullo Stretto di Messina. Finisce per essere sempre evocata da coloro che vogliono autocelebrarsi, dai regimi che vogliono consolidarsi, ma questa HYBRIS (ὕβϱις) resta invisa ai popoli di Calabria e Sicilia, di dubbia realizzabilità tecnica, controversa per gli scienziati della terra, oltre che totalmente incompatibile con una seria svolta ambientale. Chi invece vuole riportare autogoverno e buongoverno, come il Movimento Siciliani Liberi, si occuperà di cose che solo un forte e competente governo territoriale può fare, come raddoppiare il binario unico tra Messina e Palermo e completare le infrastrutture necessarie per liberare le enormi potenzialità dell’economia locale siciliana.

Pubblichiamo qui integralmente, in proposito, un intervento dell’architetto Ciro Lomonte, in dialogo con il prof. Nikos Salíngaros, apparso su Il Covile, prestigiosa testata di riflessione critica sui guasti della modernità.

Lo Stretto di Messina è sempre piú largo

Pubblicato su Il Covile – rivista diretta da Stefano Borselli - https://www.ilcovile.it/

ANNO XVI N°925 - 10 OTTOBRE 2016

L’articolo di Nikos Salíngaros a proposto del Ponte sullo Stretto di Messina mostra che questa grande sfida dell’ingegno umano, se venisse vinta, potrebbe produrre vantaggi a flussi di comunicazione che non tengono in considerazione le reali necessità dei due territori che si fronteggiano. Forse. Il prof. Salíngaros considera un asse verticale che piegherebbe a Sud verso Palermo.

Altri considerano che si potrebbe dare vita ad un asse orizzontale Tunisi – Palermo – Messina – Bari – Durazzo – Atene – Istanbul, intersecantesi con il primo.

Ci sono ragioni di opportunità politica da tenere in considerazione. Ma ci sono anche questioni tecniche non risolte. Sotto lo Stretto passano diverse faglie di carattere distensivo. Tali strutture tettoniche sono caratterizzate da particolari movimenti orizzontali dovuti ai continui spostamenti delle tre placche continentali interessate. Le problematiche di sicurezza non riguardano soltanto i violenti terremoti che periodicamente si verificano in quella zona. L’ultimo è stato quello del 1908,

che ha cancellato la Messina dei Vicerè.

Il mito greco di Scilla e Cariddi ha il suo fondamento nel fenomeno macroscopico dei venti che soffiano forte in quella zona e delle correnti marine che costringono i piloti delle navi a governarle prudentemente alla deriva quando l’attraversano.

Questa è la ragione per cui non si possono realizzare piloni al centro dello Stretto. Ciò rende necessaria la costruzione di una campata unica, quasi il doppio della piú lunga realizzata sino ad oggi.

Gli stessi venti renderebbero difficile l’apertura costante del Ponte, anche perché si tratta di un viadotto pensato sia per il traffico gommato sia per quello su rotaie. Le forti oscillazioni di un ponte strallato, con le forze centrifughe che ne derivano, specie per i treni, costringerebbero a tenerlo chiuso per un numero totale di giorni all’anno stimato in sei mesi.

C’è davvero la sicurezza di possedere già le conoscenze e la tecnologia necessarie per realizzare un Ponte a campata unica di 3.300 metri? Qualunque governo che si volesse lanciare nell’impresa lo farebbe per motivi propagandistici, con il rischio verosimile di lasciarla incompleta.

Aldilà delle conseguenze che il Ponte avrebbe su Reggio Calabria (che non è visitata neppure da chi usa i traghetti, anche se adesso c’è il richiamo del Museo Archeologico, con i Bronzi di Riace) e Messina (che invece attualmente ha un qualche rapporto con i turisti in transito), questa megastruttura è mal rapportata alla viabilità delle due Regioni che unirebbe. La ferrovia Messina-Palermo è ancora a binario unico! Un treno che passasse a velocità sostenuta sul Ponte sarebbe poi costretto a fermarsi ad ogni stazione per attendere il passaggio di altri convogli. In generale le ferrovie siciliane sono un disastro. Pochi pendolari prendono il treno, perché i tempi di percorrenza sono biblici. Tutto ciò ha favorito (e forse dietro c’è una volontà precisa) la diffusione enorme dei veicoli privati. I tragitti fra i vari centri dell’Isola si realizzano in pullman privati (sovvenzionati dalla Regione) o in automobile. È chiaro cosa questo comporti per il traffico, soprattutto nella fase di ingresso nelle città. In Calabria la situazione non è migliore.

È pur vero che un’opera di tale impatto potrebbe stimolare la costruzione di infrastrutture adeguate. Si diceva che alcuni per es. sognano un nuovo asse commerciale Palermo–Bari. Ma c’è ragione di essere scettici, per il semplice motivo che il Sud è trattato come una colonia da politici e finanzieri e la sua gente non ha ancora imparato a fare la voce grossa. Non sarebbe automatico lo sviluppo delle due testate del Ponte.

Le autostrade siciliane sono insufficienti anche al traffico veicolare. Solo un triangolo parziale è abbastanza ben collegato: Messina con Catania, Catania con Palermo (con tratti pessimi in perenne manutenzione), Palermo con Messina. C’è poi la Palermo–Mazara del Vallo, che – nel tratto dopo Trapani – è usata molto poco. I Graziano Delrio di turno diranno che è uno spreco. Ma glisseranno sul fatto che, se questa autostrada continuasse per Agrigento, Ragusa, Siracusa, Catania, le merci circolerebbero a velocità decente, come avviene oggi in Lombardia. I trasporti in Sicilia sono un disastro, anche solo fare una gita in Sicilia orientale è una scelta audace per un palermitano.

Alcuni rincareranno la dose: «È tutta colpa della Regione Siciliana!». Senza ricordare che l’Autonomia Siciliana del 1946 è un bluff che ha permesso alla nascente Repubblica Italiana di evitare che le tensioni indipendentiste mai sopite nell’Isola portassero ad una definitiva separazione. Il carrozzone che ne è nato (assistenzialismo, pubblico impiego e precariato in cambio di voti a favore dei grandi partiti nazionali) ha messo in ginocchio l’economia siciliana, incrementando il fe-

nomeno dell’emigrazione delle migliori menti. A beneficio dei governi centralisti, che hanno frenato le forze centrifughe con un perverso sistema clientelare.

Il vento sta cambiando. L’adesione crescente della gente al Movimento Siciliani Liberi attesta che il malcontento verso partiti sordi alle necessità reali cresce e la consapevolezza di essere stati derubati pure. A parte il fatto che il Sud ha ricevuto le briciole di ciò che è stato investito al Nord (con l’aggravante di sentirsi oggetto di elemosine non dovute), le infrastrutture in Sicilia non sono state realizzate perché non le si voleva realizzare.

In queste condizioni il Ponte sullo Stretto sarebbe un monumento velleitario di cui potrebbero rimanere due piloni incompleti – uno per ciascuna riva dello Stretto di Messina – a imperitura memoria. Molto meglio lavorare sulla condizione di insularità della Sicilia riconosciuta dall’Unione Europea e ricavarne tutti i vantaggi fiscali che condurrebbero ad una sostanziale ripresa economica.

 

Ciro Lomonte*

* Al momento in cui ripubblichiamo questo articolo (mercoledì 11 agosto 2021), l’architetto Ciro Lomonte è segretario del Movimento Siciliani Liberi, appena riconfermato dal II Congresso nazionale (https://www.autonomieeambiente.eu/news/50-ii-congresso-nazionale-siciliani-liberi).

Nota: L’immagine a corredo dell’articolo è un particolare del quadro “Ulisse affronta le Sirene e passa lo stretto di Scilla e Cariddi”, olio su tela di Ruggiero de' Ruggieri da Primaticcio, anch’esso estratto dal citato numero de Il Covile.

 

II Congresso nazionale Siciliani Liberi

Si è tenuto oggi, domenica 18 luglio 2021, il II Congresso nazionale del Movimento Siciliani Liberi, forza sorella di Autonomie e Ambiente. L'assise ha riunito in presenza e attraverso la rete i delegati eletti in tutti i distretti della Sicilia, attraverso una lunga e impegnativa stagione congressuale, che ha visto una grande partecipazione, in particolar modo giovanile.

Ciro Lomonte è stato rieletto segretario. A lui e a tutto il Movimento i nostri complimenti e i più sinceri auguri da parte di tutta la rete di Autonomie e Ambiente.

Per approfondire i contenuti del Congresso si visiti il link:

https://www.sicilianiliberi.org/2-congresso-nazionale/

Pubblichiamo qui un estratto della mozione con la quale Ciro Lomonte si è ripresentato al Congresso:

Bonu Statu e Libirtati!

I punti cardine del nostro progetto a breve

Attuazione integrale dello Statuto, con priorità alla parteeconomico-fnanziaria dello stesso: devoluzione agenzia delleentrate e di tutte le entrate maturate in Sicilia (salvo quantoserve allo Stato per la difesa, la rappresentanza diplomatica ela partecipazione al costo degli organi costituzionali centrali),fiscalità di vantaggio deliberata autonomamente dall’Assemblea Regionale Siciliana, perequazione infrastrutturale.

Sicilia Zona Economica Speciale Integrale (ZESI) da unpunto di vista doganale, fscale, fnanziario, compatibilmentecon quanto previsto dalTrattato sul Funzionamento dell’Unione Europea.

Moneta fiscale complementare,per immettere liquidità nelmercato siciliano, favorire il consumo dei prodotti locali (Km 0)ed aumentare di conseguenza il gettito fiscale regionale.

Devoluzione integrale di tutta l’amministrazione pubblica,inclusa la Polizia, e con la sola esclusione delle Forze Armate,costituite tuttavia in comandi separati.

La Sicilia è la nostra Nazione

Uno degli aspetti più inquietanti della globalizzazione è la distruzione dell’identità dei popoli.Siciliani Liberi si caratterizzacome partito di raccolta dell’Identità Siciliana e su questo non deve esserci alcuna ambiguità.

Esso potrà trovare punti di convergenza, sul piano economico esociale, con le regioni vittime del colonialismo interno italiano, ma nonpotrà mai esserci alcuna confusione politica con il meridionalismo o con ilrevanscismo neo-borbonico. La Sicilia ha bisogno della sua voce distintanelle istituzioni, e non potrà andare al traino di alcuna forza nazionale italiana, mentre può e deve ragionevolmente disporre, sul piano tattico,quelle alleanze e trattative che saranno necessarie alla nostra causa.

La difesa della nostraNazione è anche e soprattutto un fatto culturale ed etnico. Noi, e purtroppo solo noi sicilianisti, difendiamo ilPopolosiciliano da sicura estinzione, per assimilazione di modelli culturali anonimi e globali, per mancata difesa dei nostri confni meridionali marittimi dalla destabilizzazione in atto, per la distruzione delle nostre famiglie, per losvuotamento dei centri rurali e montani.

A questo bisogna contrapporre una valorizzazione della nostra storia, dei nostri beni culturali, della nostra identità nazionale, paralizzata,quasi atrofzzata, dal 1816 ad oggi. Ma noi non vogliamo costruire unmodello diNazione Siciliana ripiegata solo sulla nostra tradizione, per quanto unica al mondo, ma innestarci in questa tradizione per renderlacreativa e proiettata nel mondo di oggi. Le nostre città e i nostri borghi, il nostro modello di società e di cultura, il nostro patrimonio linguistico, letterario, artistico, musicale, dovrà trovare uno speciale impulso. Mai piùmitologia delle “dominazioni” o di “luogo di incontro tra popoli ma senza identità propria”, ma – al contrario – “Civiltà siciliana”, nata dalla felice sintesi tra Occidente e Oriente unica al mondo.

* * *

Parole vive per le autonomie e l'ambiente - Tutti gli interventi e le conclusioni politiche

Sabato 11 marzo 2023 si è tenuto il seminario online organizzato dal Forum 2043, in collaborazione con Autonomie e Ambiente, sul tema "Parole vive per le autonomie e l'ambiente - Rilettura integrale della Carta di Chivasso". Siamo già entrati nell'ottantesimo anno da quando la Carta fu scritta, nel 1943, eppure le parole di Chivasso sono vive, giovani, profumano di primavera per la democrazia, le autonomie, l'ambiente, la pace,  la libertà. Sono ancora essenziali per coloro che credono nella Repubblica delle Autonomie, nell'Europa dei popoli, in un mondo liberato da autoritarismi, colonialismi e militarismi.

Com'era nelle intenzioni degli organizzatori, il seminario ha rafforzato tutti i movimenti civici, ambientalisti, storicamente autonomisti, modernamente decentralisti, che hanno partecipato. Essi hanno il compito di portare avanti la visione del partigiano e martire Émile Chanoux e promuovere gli ideali di autogoverno dei territori, sussidiarietà verticale e orizzontale, autonomie personali, sociali e territoriali, che sono incisi nella Costituzione italiana, grazie all’impegno di padri costituenti come Giulio Bordon, Piero Calamandrei, Tristano Codignola, Andrea Finocchiaro Aprile, Emilio Lussu, Aldo Spallicci, Tiziano Tessitori.

Le due sessioni, di un'ora ciascuna circa, sono state registrate e sono disponibili attraverso l'archivio politico multimediale di Radio Radicale:

https://www.radioradicale.it/scheda/693128/parole-vive-per-le-autonomie-e-lambiente

Sul canale YouTube di Autonomie e Ambiente è stata pubblicata, in estratto, la lettura pubblica integrale della Carta di Chivasso.

Come ha sintetizzato Roberto Visentin (presidenza Autonomie e Ambiente, AeA) nelle sue conclusioni, la Carta di Chivasso è ciò che ci unisce e ci definisce. I suoi valori ci sostengono e ci consentono di essere come acqua nel deserto della politica di questa incompiuta "Repubblica delle Autonomie". Le nostre sconfitte sono lezioni. Le nostre differenze sono attrezzi per affrontare e realizzare davvero, territorio per territorio, il grande cambiamento ambientale che ci aspetta.

Hanno partecipato, fra gli altri, Massimo Moretuzzo (nella foto), candidato alla presidenza del Friuli - Venezia Giulia alle elezioni dei prossimi 2-3 aprile 2023, esponente autonomista, civico, ambientalista del Patto per l'Autonomia, sostenuto da gran parte del centrosinistra. E' intervenuto anche Erik Lavevaz, già presidente della Valle d'Aosta, ed esponente dell'Union Valdôtaine, fortemente impegnato nel profondo rinnovamento in corso all'interno dello storico Mouvement e per la ricomposizione delle posizioni autonomiste, che devono riunirsi contro l'eterno ritorno del centralismo.

La rete di Autonomie e Ambiente (AeA) è una larga e inclusiva sorellanza di forze e gruppi politici territoriali attivi nelle varie regioni e province autonome della Repubblica Italiana. Con la collaborazione della famiglia politica europea degli autonomisti, l'Alleanza Libera Europea (ALE - European Free Alliance, EFA), si sta organizzando per la partecipazione alle elezioni europee del 2024.

Di seguito la sinossi completa dell'evento:

2022 07 06 repubblica delle autonomie ancora diversificata FORUM 2043 piccola

Sabato 11 marzo 2023 ore 16-18

Seminario pubblico

PAROLE VIVE

PER LE AUTONOMIE
E L'AMBIENTE

Evento organizzato dal Forum 2043
in collaborazione con Autonomie e Ambiente

Interventi

Parte prima ore 16-17

Mauro Vaiani (OraToscana – segreteria di Autonomie e Ambiente – coordinamento Forum 2043) - Apertura lavori

Eliana Esposito (Siciliani Liberi) – Canto dell’autogoverno

Mauro Vaiani – Introduzione

Sara Borchi e Stefano Fiaschi – Lettura integrale della Carta di Chivasso

Massimo Moretuzzo (Patto per l’Autonomia Friuli-Venezia Giulia)

Erik Lavevaz (Union Valdôtaine – già presidente della Valle d’Aosta)

Silvia Fancello "Lidia" (rappresentante EFA-ALE e referente AeA in Sardegna)

Alfonso Nobile, "Alessandro" (Siciliani Liberi)

Andrea Aquarone (autonomista ligure e animatore di "Che l'inse!")

Claudia Zuncheddu (Sardigna Libera, attivista per l'autogoverno e per la salute in Sardegna)

Parte seconda ore 17-18.00

Samuele Albonetti (Rumâgna Unida, già coordinatore del Movimento per l’Autonomia della Romagna)

Maria Luisa Stroppiana (Assemblada Occitana - Valadas)

Gino Giammarino (editore e attivista per l'autogoverno di Napoli e del Sud, Forum 2043)

Walter Pruner (autonomista trentino)

Silvia Fancello "Lidia" (rappresentante EFA-ALE e referente AeA in Sardegna)

Giovanna Casagrande (Sardegna Possibile)

Alfonso Nobile, "Alessandro" (Siciliani Liberi)

Milian Racca (Liberi Elettori Piemonte)

Roberto Visentin (vicepresidente europeo EFA-ALE, presidente AeA) – Conclusioni politiche

Mauro Vaiani – Saluti finali

A conclusione dell'evento si è lanciato un appello per le donne, la vita, la libertà di tutti, e per la pace, dappertutto, con l’ascolto della canzone Baraye di Shervin Hajipour nella versione remix di DJ Siavash (fonti: https://youtu.be/I0bEMX6Avp0 - https://djsia.com/)

Hanno mandato un messaggio perché non sono potute intervenire le persone amiche:

Alfredo Gatta (Pro Lombardia, vicepresidente di AeA)

Lucia Chessa (RossoMori - Sardegna)

Luana Farina Martinelli (Caminera Noa)

* * *

Per seguire gli sviluppi dell'evento è indispensabile iscriversi al canale Telegram del Forum 2043: https://t.me/Forum2043

Si ringrazia per la collaborazione tecnica e creativa: Renzo Giannini - Il Lampone - https://www.youtube.com/lorenxman

Informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Raccolta firme per Siciliani Liberi

San Lorenzo, 10 agosto 2022

Le elezioni regionali siciliane si svolgeranno lo stesso giorno delle elezioni politiche, domenica 25 settembre 2022. Autonomie e Ambiente sostiene l'importante sforzo politico, organizzativo ed elettorale della forza sorella Siciliani Liberi, che sta raccogliendo le firme per presentarsi in tutte e nove le circoscrizioni siciliane e per candidare alla presidenza della regione autonoma l'intellettuale e attivista Eliana Esposito. Rilanciamo qui alcune parole scritte dalla candidata presidente alcuni giorni fa:

Ho accettato di candidarmi alle regionali consapevole di tutte le difficoltà, consapevole degli ostacoli, delle polemiche, degli attacchi gratuiti. Ho accettato perché credo nella nostra causa e credo che l'autosufficienza alimentare, economica, energetica, monetaria e l'indipendenza politica della Sicilia siano la soluzione a tutti i nostri problemi. Ho accettato perché abbiamo un progetto così valido che può diventare un modello anche per i popoli delle altre regioni d'Italia e del mondo. Ho accettato perché deve essere il coraggio a guidarci e non la paura di non entrare all'Ars o la paura che il nostro progetto possa non essere compreso.
Del resto, chi vota per gli altri non potrebbe votare per noi. Per noi possono votare quelli che sono pronti a lasciare andare i vecchi schemi, le vecchie dinamiche, la vecchia mentalità, la vecchia politica, per noi possono votare quelli che hanno una visione nuova, quelli che non hanno nessuna intenzione di accontentarsi, quelli che non sono disposti a rinunciare a nessun articolo dello Statuto, quelli che non hanno paura di un insuccesso. Per noi possono votare i siciliani veramente liberi da ogni impegno o bisogno o attaccamento o paura. Qualunque cosa accada, il cambiamento è già in atto e noi dobbiamo avere solo il coraggio di assecondarlo.
Che i siciliani siano i pionieri di una nuova visione di umanità, che la Sicilia sia il luogo da cui questa visione parta. Che sia l'amore a fomentarci e non l'odio, che sia la saggezza ad animarci e non il tornaconto personale, che sia questa visione di bellezza il nostro motore e non le nostre egoistiche visioni, che sia il cuore ad armarci e l'anima a illuminarci. Che sia "il coraggio il nostro signore".
Stiamo con le radici ben piantate a terra ma consapevoli del fatto che solo chi ha il coraggio di sfidare l'impossibile può riuscire nell'impresa di realizzarlo. Solo i visionari possono cambiare il mondo. E se non noi, vorrà dire che stiamo lavorando per preparare la strada a quelli che verranno dopo di noi. Procediamo sicuri e fiduciosi con la Sicilia nel cuore.
Antudo

Note: L'ARS è l'Assemblea regionale siciliana, il parlamento dell'isola; ANTUDO è l'acronimo di "Animus Tuus Dominus" (il coraggio sia il tuo signore), motto storico di rivolta in Sicilia, sin dai tempi dei Vespri.

Per seguire e sostenere i Siciliani Liberi: https://www.sicilianiliberi.org/

Su Telegram seguite il canale del professore Massimo Costa, economista e intellettuale di grande rilievo, fondatore e mentore del movimento Siciliani Liberi:

https://t.me/massimo_costa

Siciliani Liberi membro EFA

Da ieri, 15 ottobre 2021, il Movimento Si­ci­lia­ni Li­be­ri è diventato mem­bro ef­fet­ti­vo dell'Alleanza Libera Europea, ALE (Eu­ro­pean Free Al­lian­ce, EFA). Così ha deciso all'unanimità l'assemblea generale riunita a Bruxelles.

Alfonso Nobile (conosciuto anche amichevolmente come Alessandro), delegato del movimento siciliano, ha raccontato la storia giovane ma promettente di questo movimento per l'autogoverno della Sicilia, che ha radici profonde nell'indipendentismo anticolonialista dell'isola. Siciliani Liberi di­vie­ne il 49° mem­bro della famiglia politica europea che accoglie le istanze delle nazioni senza stato, gli autonomismi, i decentralismi e i localismi d'Europa.

Nobile ha voluto ringraziare anche tutta la presidenza di Autonomie e Ambiente, in particolare il presidente Roberto Visentin (Patto per l'Autonomia) e il vicepresidente segretario Mauro Vaiani (Comitato Libertà Toscana), per l'impegno che hanno profuso per il raggiungimento di questo traguardo.

Siciliani Liberi, oltre a essere già parte fondamentale del progetto di Autonomie e Ambiente per fermare il centralismo e l'autoritarismo nella Repubblica Italiana, diventa ora decisivo nell'impegno comune di tutta la famiglia EFA per fermare la deriva tecnocratica dell'Unione Europea e rafforzare la solidarietà internazionale tra i popoli e i territori.

I Siciliani Liberi, e le forze sorelle di Autonomie e Ambiente insieme a loro, sottolineano che questo importante passo avviene in coincidenza con il giorno - questo 15 ottobre 2021 - in cui è iniziata la resistenza nonviolenta di milioni di cittadini contro la sinistra deriva dello stato di emergenza e dell'imposizione discriminatoria del #GreenPass nello stato italiano.

Link al vi­deo con la pre­sen­ta­zio­ne di SL e la vo­ta­zio­ne una­ni­me del­l’As­sem­blea:

https://fb.watch/8F99vg7K8L/

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Siciliani votate per Siciliani Liberi

 

 

 

The Siciliani Liberi (Free Sicilians) political movement, SL, represents a decent, ancient, profound anti-colonialism of the largest island in the Mediterranean.

SL is the voice of those who resist decades of internal colonialism, depopulation, resource extraction, a scary decline for which Italian State’s centralism is responsible.

SL is the choice of those who demand a return to the letter of the Statute, which established a full self-government status of Sicily.

SL is the political tent of those who intend to work, with competence, moderation, realism, for a local economy capable of full water, food and energy self-sufficiency, as well as for the protection of the Sicilian environment and culture for future generations.

SL is the political umbrella for all citizens who still believe in personal, social and territorial autonomies, after having rejected the excesses of authoritarian centralism and, in particular, the infamous “greenpass”
(a sinister foretaste of universal surveillance and discrimination).

Sicilians, do not let yourself be gaslighted either by long-time politicians or by void, populist, centralist slogans.

Do not waste your vote!

Now it is time to vote

 

Il movimento politico Siciliani Liberi, SL, rappresenta un dignitoso, antico, profondo anticolonialismo dell'isola più grande del Mediterraneo.

SL è la voce di chi resiste a decenni di colonialismo interno, spopolamento, estrazione di risorse, un pauroso declino di cui è responsabile il centralismo dello Stato italiano.

SL è la scelta di chi pretende un ritorno alla lettera dello Statuto, che sanciva un pieno status di autogoverno della Sicilia.

 SL è la tenda politica di chi intende operare, con competenza, moderazione, realismo, per un'economia locale capace di piena autosufficienza idrica, alimentare ed energetica, nonché per la tutela dell'ambiente e della cultura siciliana per le generazioni future.

SL è l'ombrello politico per tutti i cittadini che credono ancora nelle autonomie personali, sociali e territoriali, dopo aver rifiutato gli eccessi del centralismo autoritario e, in particolare, il famigerato “greenpass” (un sinistro assaggio di sorveglianza e discriminazione universali).


Siciliani, non fatevi abbagliare né da politici di lungo corso, né da slogan vuoti, populisti, centralisti.


Non sprecate il vostro voto!

Ora è tempo di votare

SICILIANI LIBERI

https://www.sicilianiliberi.org/
Candidata presidente: Eliana Esposito - https://twitter.com/ElianaEspositoS
Candidato vicepresidente: Massimo Costa - https://t.me/massimo_costa

Per sostenere la campagna di Siciliani Liberi per le elezioni regionali 25/09/2022
DONATE: IBAN IT19K0623004609000015386713

 

 

Un'alleanza per salvare Palermo

Riceviamo dalla Segreteria del Movimento Siciliani Liberi e volentieri rilanciamo:

UN'ALLEANZA PER SALVARE PALERMO

Domenica 21 novembre 2021 si è svolto un incontro, l'ennesimo, in vista delle prossime elezioni amministrative di Palermo a Palazzo Varvaro Pantelleria.

È da circa un anno che l'arch. Ciro Lomonte, il segretario di Siciliani Liberi, partecipa a incontri con varie realtà di Palermo e dialoga, nel segno del civismo, con associazioni di cittadini, gruppi di volontariato, in vista dell'appuntamento di giugno 2022 per il rinnovo dell'amministrazione della città.

La riunione di domenica è stata aperta dall'appello del segretario a ragionare sul metodo, più che sui programmi. La coalizione cui si prova a dare vita vuole essere un'alternativa seria ai partiti italiani.

Il dibattito è stato animato da Giuseppe Vizzolo, Marcello Muratore e Pippo Catalano (Forza Palermo); Fabio Alfano, Liboria Ribaudo, Rita Barbera, Gaspare Citarrella (Bene Collettivo - Progetta Palermo); Nadia Spallitta, candidata sindaco nel 2017; Danilo Lannino, Francesco Raffa (Rigeneriamo Palermo); Claudio Fogazza; Giulia Argiroffi, attuale consigliere; Giovanni Moncada, presidente Associazione Comitati Civici; Marco Lo Dico, vicesegretario Siciliani Liberi. Erano presenti fra gli altri Giacomo Pillitteri, Filippo Occhipinti (ex consigliere comunale), Fabrizio Romeo. Hanno inviato dei messaggi, in quanto stavolta non potevano essere presenti, Daniele Pirrello (Sicilia, Futuro e Rinascita) e Alessandro Fontanini (Palermo merita di più).

Si punta a creare un comitato che coordini la coalizione, con le tre donne più rappresentative: Nadia Spallitta (vicepresidente del consiglio comunale nel periodo 2012-2017), Giulia Argiroffi (nota per la sua opposizione sempre ben argomentata in consiglio comunale), Rita Barbera (direttrice di carceri, fra cui il Pagliarelli). Questo comitato terrà le fila, in attesa di scegliere una o un candidato sindaco di comune accordo, con un programma di rinascita di Palermo condiviso da tutte le realtà dell'alleanza.

Per seguire questo cammino di autogoverno politico e amministrativo di Palermo:

https://www.sicilianiliberi.org/2021/11/21/unalleanza-per-salvare-palermo/

Una pietra sopra il ponte di Messina

 Un breve ma fulminante intervento contro il ponte sullo Stretto di Messina del professore Massimo Costa, mentore del movimento politico Siciliani Liberi, in campagna elettorale per le regionali siciliane del 25 settembre 2022, come candidato vicepresidente a fianco di Eliana Esposito, candidata presidente dei Siciliani Liberi. Parlare del ponte è il diversivo di tutti i politici che non sanno più cosa dire al popolo siciliano, un vero e proprio strumento di distrazione di massa.

Il ponte è un progetto faraonico, dai costi improponibili, contrario a ogni prospettiva di transizione ambientale. E' irrealizzabile ma se anche lo fosse sarebbe da respingere come progetto colonialista e centralista, che renderebbe la Sicilia ancora più periferica e marginale, un'area da cui continuare a estrarre risorse e da cui far emigrare manodopera per lo sviluppo delle capitali economiche italiane.
Autonomie e Ambiente diffonde questo conciso e duro intervento del professore Massimo Costa, perché il no a questa opera faraonica è un tema largamente condiviso nella nostra rete e già trattato sul nostro sito con un intervento dell'arch. Ciro Lomonte, segretario politico dei Siciliani Liberi.

Fermare la follia del ponte di Messina non è solo un dovere dei Siciliani Liberi e di Eliana Esposito, l'unica candidata presidente che si oppone (gli altri cinque - tutti subalterni al sistema politico centralista e privi di cultura dell'autogoverno - hanno già detto sì).

E' una scelta che necessariamente riguarda e coinvolge tutti i movimenti civici, ambientalisti, autonomisti, decentralisti d'Italia e d'Europa.

 


Autonomie e Ambiente
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