Skip to main content

OraToscana

Civismo toscano autonomo: appuntamento per sabato 28 giugno 2025

Il prossimo appuntamento del nuovo civismo autonomo toscano, raccolto nel coordinamento L'Altra Toscana, è a Firenze per sabato 28 giugno 2025, alle ore 9.30 presso l'Hotel Florence Metropole in Via del Cavallaccio 36 a Firenze.

Sarà presentato il manifesto della nuova rete, con gli interventi di Giovanni Bellosi (Scandicci Civica), Claudio Lucii (Vivi Poggibonsi), Mauro Vaiani (Ora Toscana - Civici di Prato per le autonomie), Renzo Luchi (Cittadini per Fiesole), Francesco Carbini (Liste Civiche Sangiovannesi).

Ci saranno i saluti di Anna Trassi (sindaca civica di Lamporecchio), David Saisi (sindaco civico di Gallicano), Alessandro Polcri (sindaco civico di Anghiari e presidente della provincia di Arezzo). 

Coordinano il dibattito Anna Ravoni (già sindaca di Fiesole) e Federico D'Anniballe (Cambiamo Ponsacco).

Conclude il sindaco di Viareggio, Giorgio del Ghingaro, garante del coordinamento.

 

Colloquio con Pierluigi Piccini sulle speranze di un civismo che è qui per restare

Pierluigi Piccini, sindaco di Siena alla fine del XX secolo e da vent'anni mentore del civismo di Siena e oltre, a colloquio con Mauro Vaiani, vicepresidente segretario di Autonomie e Ambiente e garante di OraToscana. Il colloquio rilancia valoci civici, competenza amministrativa, sussidiarietà, democrazia, amore per gli altri e per i propri territori, sacrificio e candore dell'impegno politico, autonomia personale, sociale, territoriale. Questo colloquio fra Pierluigi Piccini e Mauro Vaiani è dedicato alle nuove generazione di leader territoriali.

E’ stato possibile grazie all’amicizia fra Per Siena, OraToscana, Autonomie e Ambiente, EFA.

Pierluigi Piccini era già intervenuto sul Forum 2043 di Autonomie e Ambiente:Il civismo che è qui per restare

Per conoscere il movimento Per Siena:https://www.persiena.it/

Il blog di Pierluigi Piccini, una vera miniera di cultura politica, civismo, filosofia e arte:https://pierluigipiccini.it/

Per conoscere OraToscana, forza sorella di Autonomie e Ambiente ed EFA in Toscana:https://www.biancorosso.me/

Per conoscere la rete Autonomie e Ambiente, partner di EFA nella Repubblica Italiana:https://www.autonomieeambiente.eu

Grazie a Renzo Giannini DJ (Youtube: Il Lampone -   / @il_lampone  ) per la collaborazione.

I contenuti del canale di Autonomie e Ambiente sono liberamente utilizzabili e ridistribuibili secondo i termini della licenza CC BY-SA. Registrazione realizzata il 18 giugno 2025 e pubblicata il 21 giugno 2025.

 

Concluso a Strasburgo il congresso ALE-EFA

Si è concluso ieri a Strasburgo il congresso di Alleanza Libera Europea-European Free Alliance (ALE-EFA), la famiglia politica europea dei popoli, dei territori, delle regioni, di coloro che credono nella sussidiarietà, nell'autodeterminazione, nelle autonomie personali, sociali, territoriali, resistendo a ogni forma di centralismo. I lavori si sono svolti il 13 e il 14 ottobre 2023, nella storica capitale dell'Alsazia, città simbolo della riconciliazione e della costruzione della casa comune europea.

Per ALE-EFA è stato il primo raduno congressuale politico-elettorale nella sua storia ultraquarantennale (come prevedono gli statuti, il partito politico europeo ha sin qui celebrato delle assemblee generali che coinvolgevano un pubblico molto più ristretto di soli delegati delle forze politiche assorellate).

Il congresso ha ratificato all'unanimità un agile manifesto per le elezioni europee del prossimo 9 giugno 2024, che sarà reso pubblico a breve.

Inoltre sono state scelte e presentate all'opinione pubblica europea due persone che saranno il ticket degli autonomisti europei per la presidenza della prossima Commissione europea, cioè quelli che la stampa europea chiama gli "spitzenkandidaten" (nella foto sotto): la giovane attivista Maylis Roßberg (Rossberg) del partito regionale Südschleswigsche Wählerverband (SSW), che rappresenta l'autonomismo danese dello stato dello Schleswig-Holstein (uno dei sedici Bundesländer della Repubblica Federale Tedesca);  Raül Romeva i Rueda, economista e dottore di relazioni internazionali, già parlamentare civico-ecologista europeo dal 2004 al 2014 (gruppo Verdi-Ale), già consigliere agli affari esteri della Generalitat (il governo regionale della Catalogna) ai tempi del referendum per l'indipendenza catalana del 1 ottobre 2017 (consultazione duramente repressa dallo stato post-franchista), perseguitato politico imprigionato dalla Spagna per due anni, dalla fine del 2017 alla fine del 2019, oggi aderente al partito Esquerra Republicana de Catalunya (ERC).

2023 10 14 Maylis e Raul spitzenkandidaten ALE EFA

Maylis Roßberge Raül Romeva i Ruedahanno ottenuto il consenso unanime, anzi l'entusiasmo dal congresso, per il loro impegno per un'Europa diversa, per tutti non per pochi (#ForAll è stato uno degli hashtag più popolari del congresso).

Non senza fatica, il congresso ha lavorato su un documento di approfondimento e lavoro politico, non impegnativo per tutte le formazioni politiche che fanno parte dell'Alleanza ma che ha ottenuto il consenso della maggioranza delle forze sorelle. La basca presidente ALE-EFA, Lorena López de Lacalle Arizti, il catalano segretario generale Jordi Solé i Ferrando (che è anche il capogruppo dei parlamentari europei di ALE-EFA, che sono una componente del gruppo Verdi-ALE nel Parlamento europeo) e il giovane consulente politico scozzese Paul Butcher hanno supervisionato questo delicato momento di confronto politico-programmatico. Segnaliamo alcune questioni su cui il dibattito è stato complesso e l'apporto delle forze politiche territoriali della Repubblica Italiana è stato particolarmente ficcante: l'impegno per il superamento del nucleare (non solo per i suoi rischi intrinseci, ma anche per le sue connessioni con il centralismo politico-economico);  il nitido rifiuto di ogni forma di presidenzialismo europeo (l'elezione diretta di capi politici europei sarebbe dominata dai media e dalle lobby, una caricatura della democrazia); la necessità di passare dal pur necessario supporto all'Ucraina all'ancora più urgente "cessate il fuoco", per evitare non solo la distruzione dei territori contesi, ma pericoli ancora più grandi per l'Europa e per il pianeta.

Il congresso ha confermato la solidarietà internazionale come cifra costitutiva dell'identità dell'Alleanza. C'è stato un commosso omaggio agli Armeni dell'Artsakh (Nagorno-Karabakh), che sono stati cacciati dalle loro terre ancestrali dallo sciovinismo azero, una tragedia che non sarà dimenticata, come vorrebbero i fascisti centralisti delle grandi potenze. E' stato confermato il supporto di ALE-EFA per la causa dell'autogoverno della RASD (Repubblica Araba Saharawi Democratica) e dei curdi. E' stata espressa piena solidarietà per le vittime israeliane e palestinesi della violenza, del terrorismo, della guerra, auspicando che si continui a lavorare per la pacifica convivenza fra Gaza, Israele e Cisgiordania.

Sono stati ricordati con commozione dal congresso una madre e un padre del nostro movimento europeo per l'autogoverno di tutti dappertutto: Winifred Margaret (Winnie) Ewing (1929–2023), a lungo deputata europea per la Scozia, che meritò il nomignolo di Madame Écosse; Max Simeoni (1929–2023), medico e politico còrso, già parlamentare europeo per la Corsica, uno dei padri della rinascita dell'autogoverno dell'isola.

Ricordiamo infine i partecipanti provenienti dalla Repubblica Italiana. Erano rappresentate tre forze politiche territoriali cruciali per il futuro della Repubblica delle Autonomie, da Sicilia, Valle d'Aosta e Sardegna.

Il Movimento Siciliani Liberi è stato rappresentato da Elena Gumino (Giuvintú Siciliana Lìbira), Alfonso (Alessandro) Nobile ed Eliana Esposito (foto sotto).

2023 10 14 delegazione Siciliani Liberi

Per la Valle d'Aosta era presente la Union Valdôtaine (UV), rappresentata da Frédéric Piccoli, Diego Bovard e dalla giovane Sylvie Hugonin.

Infine, per il Friuli-Venezia Giulia, era presente il Patto per l'Autonomia (PA-F-VG), rappresentato da Roberto Visentin (che è anche vicepresidente EFA e presidente della nostra rete Patto Autonomie e Ambiente) e, per il giovanile, Gabriele Violino.

Il Patto per l'Autonomia F-VG ha voluto portare al congresso due delegati da altri territori in cui non ci sono ancora forze politiche territoriali strutturate e assorellate a EFA: Silvia (Lidia) Fancello, che in Sardegna è la rappresentante di EFA e AeA; Mauro Vaiani, il garante di OraToscana e, nel Patto Autonomie e Ambiente, impegnato a coordinare la segreteria interterritoriale.

Nella foto di gruppo in alto a sinistra, di corredo al post, da sinistra: Diego Bovard (UV), Gabriele Violino (PA-F-VG), Sylvie Hugonin (UV), Maylis Rossberg (EFA spiztenkandidatin), Frédéric Piccoli (UV), Silvia Lidia Fancello (EFA-AeA in Sardegna), Mauro Vaiani (OraToscana).

A cura della segreteria interterritoriale - Prato, 15 ottobre 2023

 

Da Livorno e Firenze: il civismo toscano per leggi elettorali più giuste

Riceviamo e volentieri pubblichiamo, dalla Toscana, una dichiarazione congiunta sulla necessità di riprenderci la rappresentanza e ricostruire la democrazia dal basso, resa da importanti esponenti dell'autonomismo e del civismo.

Livorno –Firenze,2 maggio 2024

Civismo toscano: uniti per riprenderci la democrazia

Comunicato congiunto di
Città Diversa Livorno, RiBella Firenze, OraToscana (Autonomie e Ambiente-EFA)

La lista civica Città Diversa (Livorno), la lista civica RiBella Firenze e la rete territorialista OraToscana (membro della rete Autonomie e Ambiente-EFA) si sono incontrate per rafforzare la propria collaborazione civica interterritoriale.

La democrazia italiana sta declinando vistosamente. Ne è un ulteriore conseguenza l’assenza dalle schede elettorali europee, di molti movimenti ed anche di quella lista europea dei territori che tanti movimenti civici, ambientalisti, autonomisti, stavano preparando, con la famiglia politica europea dei territori, EFA (European Free Alliance), prima che la maggioranza di centrodestra intervenisse con il decreto taglia-liste (decreto-legge n. 7 / 29 gennaio 2024, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 38 / 2024). Le regole del gioco sono state sinistramente cambiate a partita iniziata, nel silenzio assordante dei media e di gran parte del sistema politico italiano.

Non necessariamente il nostro mondo civico toscano avrebbe presentato una lista in più, ma avrebbe potuto contribuire, con pari dignità e con esponenti preparati, in coalizione con altre forze sociali e territoriali, alle importanti elezioni europee del prossimo 8-9 giugno, che si tengono contemporaneamente alle nostre elezioni comunali.

Il prossimo Parlamento europeo dovrà prendere decisioni importanti per una Europa meno burocratica, meno dominata dagli interessi della grande finanza, più democratica, più rispettosa delle diversità e degli interessi dei territori, delle comunità locali, delle piccole imprese, delle famiglie, delle persone comuni.

La voce della Toscana, e in particolare del nostro civismo toscano, con le regole cambiate in corsa, non potrà essere presente direttamente. Speriamo comunque nell’elezione in Italia e in Europa di persone che credono nei territori, nella pace, nel lavoro, nelle autonomie, ma in ogni caso non resteremo in disparte: continueremo il nostro lavoro politico, nei nostri comuni e con nuove forme di collaborazione interterritoriale.

Per ripristinare la democrazia, per riprenderci la rappresentanza, per trasmettere i valori civici, ambientalisti, territorialisti alle generazioni future, abbiamo deciso insieme di partecipare – grazie alla generosità e al senso civico di tante persone - alle elezioni comunali di Livorno (con la lista Città Diversa), a Firenze (con la lista RiBella Firenze), oltre che essere di aiuto e di sostegno alle decine di altre liste civiche indipendenti che si sono attivate, dal basso, per il bene del proprio comune.

Abbiamo inoltre deciso di aderire al Comitato Referendario per la Rappresentanza, che ha depositato il 23 aprile scorso quattro quesiti per abbattere il famigerato Rosatellum (a suo tempo voluto da tutti i partiti, di sinistra, centro e destra, e mai da essi messo in discussione).

Diciamo basta ai parlamentari “nominati” da pochi capi di partito. E’ tempo di riprenderci la rappresentanza e di tornare a far scegliere ai cittadini i loro rappresentanti, territorio per territorio.

Il Comitato Referendario per la Rappresentanza si ispira alle lotte dell’avvocato Felice Besostri, che per il suo impegno contro le leggi elettorali ingiuste e incostituzionali si è guadagnato la fama di “difensore dei diritti elettorali dei cittadini”. Besostri è spirato a Milano il 6 gennaio scorso, ma il suo lavoro per avere in Italia e in Europa più democrazia e più autonomie personali, sociali, territoriali, per tutti, continua!

 

p.Città Diversa Livorno
Marco Cannito

p. RiBella Firenze
Riccardo Galimberti

p. OraToscana (Autonomie e Ambiente-EFA)
Mauro Vaiani

 

Forme nere sopra Firenze

Le forme nere che sono spuntate sui tetti di Firenze, in pieno centro storico (zona "Unesco") hanno almeno un merito: hanno reso evidente a una vasta opinione pubblica mondiale ciò che da anni viene denunciato da pochi dissidenti ma regolarmente silenziato dal conformismo dei media.

L'ennesima operazione turistico-immobiliare, fatta dopo aver distrutto il bellissimo teatro comunale, se non fossero spuntate quelle forme che sono chiamate il "cubo grigio", "the black cube", la "torre nera", sarebbe passata sotto silenzio, come decine altre.

Centinaia di appartamenti dedicati al turismo di lusso, agli affitti brevi, al turismo mordi-e-fuggi, ecco cosa si è voluto, sulle rovine del teatro come in molti altri posti. Non si trovano mai, invece, spazi e risorse per appartamenti popolari, giardini, cortili, servizi, spazi sociali, giardini, alberi adulti, per far restare famiglie fiorentine a vivere nel centro storico di Firenze.

Grazie al voto pigro di poche decine di migliaia di persone "tifose" e "fedeli" (a ciò che viene loro fatto credere sia ancora "centrosinistra"), restano al potere le persone che da anni stanno avallando queste decisioni sbagliate, nell'interesse di pochissimi (ormai solo grandi imprese straniere con sede legale in qualche paradiso fiscale internazionale, che a Firenze pagano tasse ridicole).

Politicamente parlando, siamo al trionfo dell'ipocrisia. Prendono le distanze dal cubo coloro che erano al potere fino a ieri (Nardella e renziani), coloro che si accingono ad andare al potere con Giani nelle prossime regionali (rossoverdi, pentastellati), coloro che sono al potere oggi con la loro retorica "Green" (la giunta Funaro, che è sulla buona strada per essere ricordata come una delle più incompetenti di sempre a Firenze).

Né possiamo fare a meno di condannare l'inerzia - se non complicità - di coloro che per legge (la Sovrintendenza) o per investitura politica (i consiglieri comunali del centrodestra), avrebbero potuto e dovuto mettersi di traverso contro lo scempio. 

Per inciso, un invito: non perdiamoci d'animo! Un po' di democrazia ancora c'è. Usiamola. Si possono ancora candidare persone civiche, moderate, competenti, soprattutto indipendenti. Ci saranno anche nelle liste delle prossime regionali del 12-13 ottobre 2025. Cerchiamo di conoscerle e farle conoscere. Non perdiamo l'occasione di far tornare a votare - e a votare in modo indipendente - tante persone di Firenze che hanno perso ogni fiducia e si sono perse nell'astensionismo.

Se l'indignazione internazionale non sarà ridotta al silenzio (dalla corruzione che è sempre possibile da parte dei grandi capitali internazionali che sono stati investiti a Firenze), restano solo due soluzioni: l'abbattimento delle forme nere, oppure la cacciata (a furor di popolo o di magistratura) della giunta Funaro.

Speriamo avvengano entrambe le cose.

Dai moderatori di OraToscana 

Firenze, 29 agosto 2025

Approfondimenti:

 logo 2024 AeA OraToscana

In memoria di Renzo Giannini, un amico impegnato per le autonomie personali, sociali, territoriali

Renzo Giannini, classe 1963, è mancato per un malore improvviso nei giorni scorsi, subito dopo il suo onomastico, San Lorenzo, 10 agosto 2025. Vogliamo ricordarlo per un lato della sua vita che non tutti conoscono, la sua amicizia con Autonomie e Ambiente e il suo impegno spirituale e culturale per le autonomie personali, sociali, territoriali.

E' stato un popolare e creativo DJ per generazioni di giovani, specialmente nella sua città, Prato, in altri locali della Toscana e, per un certo periodo della sua vita, anche a Ibiza nelle Baleari. Negli ultimi anni aveva lavorato come creativo di contenuti digitali. Per farsi un'idea della sua eclettica curiosità, ironia, creatività, consigliamo di visitare il suo canale YouTube: https://www.youtube.com/@il_lampone/ .

Il suo sostegno ad Autonomie e Ambiente è stato continuo, sempre volontario e gratuito.

Una delle cose più importanti che gli dobbiamo è la registrazione e il montaggio della lettura integrale del testo della Carta di Chivasso:

https://autonomieeambiente.eu/forum-2043/114-lettura-pubblica-integrale-della-carta-di-chivasso

La sua cultura cristiana e libertaria ha reso Renzo Giannini un critico lungimirante e spesso sorprendente delle tendenze centraliste e autoritarie del nostro tempo, sempre con ironia e leggerezza. Vogliamo segnalarvi alcuni suoi video, per chi volesse ricordarlo o conoscerlo meglio:

-- una sua meditazione del 2020 sulla disumanizzazione che stiamo subendo e che sarebbe corretto chiamare per quello che è: ASSERVIMENTO  

 

-- un po' d'ironia sulla storia che si ripete dal 1920 al 2020... E' così difficile vedere che coloro che governano la NAZIONE hanno bisogno di sudditi, più che cittadini?

 

-- uno dei suoi contributi alla resistenza civile contro il famigerato obbligo di "Green Pass" imposto dal governo Draghi a partire dal 15 ottobre 2021

 

Autonomie e Ambiente esprime le sue più sentite condoglianze per la prematura perdita di Renzo Giannini a tutti i suoi amici più stretti (fra di loro Mauro Vaiani, vicepresidente segretario di AeA e garante di OraToscana).

Prato, 15 agosto 2025, festa di Santa Maria Assunta e Ferragosto

A cura della segreteria interterritoriale

 

 

 

L'Alleanza Libera Europea si allarga in altre storiche regioni d'Europa

La nostra famiglia politica europea, EFA, ha tenuto oggi 19 marzo 2025 un'assemblea straordinaria online, a cui hanno partecipato circa 70 fra attivisti e delegati di decine di movimenti territorialisti, regionalisti, civici e locali d'Europa.

EFA ha accolto oggi tre nuovi movimenti regionali. Due di essi, Rumâgna Unida e OraToscana, sono forze sorelle di Autonomie e Ambiente, la rete italiana a cui fanno riferimento i movimenti territoriali attivi nella nostra Repubblica e che condividono i valori e la storia dell'Alleanza Libera Europea. Toscana e Romagna, due storiche regioni d'Europa, hanno ora un punto di riferimento in più nella politica europea. La terza forza politica è Chunta Aragonesista, una forza politica per l'autogoverno della storica Aragona, comunità autonoma del Regno di Spagna.

E' stato un momento importante, per l'avanzamento del nostro ideale di una Europa delle Regioni, dei territori, dei popoli, che rappresenta l'unica Europa possibile, nella sussidiarietà e contro ogni centralismo, per l'autogoverno di tutti dappertutto.

Firenze - Ravenna, 19 marzo 2025, festa di San Giuseppe e del babbo (il padre di famiglia, come si chiama in Toscana e in Romagna) - a cura della segreteria interterritoriale

 

 

 

L'uso partigiano del potere d'indizione delle elezioni

Cinque regioni a statuto ordinario sono avviate verso le elezioni, a fine anno o all'inizio del 2026: Veneto, Campania, Puglia, Marche, Toscana. Era atteso un accordo fra le cinque giunte regionali uscenti e il ministero dell'interno, perché s'immaginava di vederle andare al voto in una unica tornata. Questa intesa non pare in vista e anzi si assiste, da parte di alcuni presidenti uscenti, a uno sconcertante uso partigiano del loro potere d'indizione delle elezioni regionali.

Particolarmente imbarazzante l'atteggiamento di Eugenio Giani (uscente di centrosinistra in Toscana) e di Francesco Acquaroli (uscente di centrodestra nelle Marche), perché essi intendono ricandidarsi. Hanno dichiarato di voler indire le elezioni in tutta fretta entro ottobre, con la conseguenza che candidature civiche, indipendenti, nuove, che volessero sfidare le due piramidi politiche del centrosinistra e del centrodestra sarebbero costrette a raccogliere le firme in pieno agosto.

Qui una presa di posizione degli amici di OraToscana contro questo balletto sempre più strumentale sulle date delle elezioni.

Riceviamo e pubblichiamo integralmente un comunicato di denuncia di queste manovre antidemocratiche, da parte dei civismi toscani riuniti in L'Altra Toscana, rete di cui è garante il sindaco di Viareggio Giorgio Del Ghingaro.

- - - - -

IL BALLETTO DELLE DATE PER LE REGIONALI È UNO SCHIAFFO ALLA DEMOCRAZIA

Il balletto stucchevole sulle date delle prossime elezioni regionali in Toscana, con il presidente Giani che continua a lanciare ipotesi e proclami senza alcuna ufficialità, è ormai diventato uno spettacolo indecoroso, un insulto alla partecipazione democratica.

A oggi non esiste ancora una data certa, non ci sono candidati ufficiali, solo proclami a orologeria dettati da logiche di potere, non da senso istituzionale.

Da settimane assistiamo a un valzer di date ipotetiche, dichiarazioni ambigue e silenzi strategici: non c’è ancora, nessun calendario trasparente, nessun elenco di candidati: l’intero processo elettorale appare più come una manovra di palazzo che un percorso democratico trasparente.

Ma c’è di più, e di peggio.

Se davvero si andrà al voto a ottobre, come ventilato, si configura una vera e propria violazione dello spirito democratico: i soggetti politici che non sono rappresentati in Consiglio regionale oggi — e che quindi devono raccogliere le firme per presentare le proprie liste — si troveranno con tempi strettissimi per farlo, nel cuore dell’estate, quando la partecipazione popolare è naturalmente più difficile.

Un ostacolo non casuale, ma scientificamente progettato per tagliare fuori ogni voce scomoda o alternativa.

Non è la prima volta che accade: già in passato, in Toscana e in altre regioni, il sistema di raccolta firme è stato usato come barriera più che come garanzia. Nel 2010 diverse liste furono escluse dalla competizione regionale proprio per cavilli legati alla tempistica e alla validazione delle sottoscrizioni. L’Associazione Luca Coscioni da anni denuncia l’impossibilità per nuovi soggetti politici di partecipare ad armi pari, e nel 2022 ha chiesto senza successo la digitalizzazione delle firme, oggi ampiamente praticabile ma ancora ignorata dal legislatore.

Anche in occasioni recenti, come le elezioni europee del 2024, l’Italia è finita nel mirino delle istituzioni europee per aver modificato le regole elettorali a pochi mesi dal voto, imponendo una raccolta firme onerosa e opaca, in violazione dei più elementari principi democratici.

Si parla tanto di mancata partecipazione della gente alla vita pubblica e di astensionismo e poi si fa di tutto per allontanare ancor di più i cittadini e comprimere le forme di democrazia.

È un ostacolo pratico che diventa un ostacolo politico. Si impedisce, nei fatti, la partecipazione di nuove forze, si ostacola il pluralismo, si chiude la porta in faccia a chi vuole rappresentare un’altra idea di Toscana.

Quando la burocrazia diventa arma politica, la democrazia è sotto assedio. Quello che sta accadendo in Toscana è grave: non è solo negligenza, è una manovra consapevole per piegare le regole all’interesse di pochi. Si impedisce la nascita di alternative, si soffoca il pluralismo, si chiude la porta al cambiamento.

L’Altra Toscana c’è, e ci sarà. Chiediamo chiarezza, subito. Chiediamo tempi certi e accessibili per tutti. Chiediamo che non si giochi sulla pelle della democrazia.

La Toscana merita molto di più di questo teatrino. E merita, come è stato in altri momenti della sua storia, trasparenza, equità e rispetto delle regole comuni.

 

Giorgio Del Ghingaro

Sindaco di Viareggio e garante del coordinamento civico L’Altra Toscana

 

Viareggio, 4 luglio 2025

 

Manifestazione contro l'aeroporto-ecomostro di Firenze

Riceviamo e volentieri aderiamo all'invito della forza sorella OraToscana di aderire a una manifestazione popolare unitaria contro l'ultimo ecomostro che classi dirigenti centraliste, autoritarie, prepotenti vorrebbero costruire: un nuovo aeroporto nella già martoriata Piana di Pistoia-Prato-Firenze. Sarebbe un'orgia di movimento terra, cemento, ferro, un'altra follia faraonica stile Ponte di Messina, più piccola ma non meno drammatica per il suo impatto sulla vita quotidiana di un milione di Toscani. Un'avventatezza che preoccupa profondamente, ancor più immotivata se si considera che la Toscana ha già un aeroporto intercontinentale sottoutilizzato a Pisa.

A cura della segreteria interterritoriale - Campi Bisenzio, 26 settembre 2023

Per approfondire:

https://x.com/rete_aea/status/1706643331483115943/

https://diversotoscana.blogspot.com/2023/09/manifestazione-contro-laeroporto.html

 

Nuovi leader "glocal" in cui la Toscana può credere

Riceviamo e volentieri pubblichiamo, pressoché integralmente, una nota dalla rete civica "L'Altra Toscana", a cui partecipano OraToscana e i gruppi civici amici di Autonomie e Ambiente e di EFA. La pubblicazione di una ricerca demoscopica (nella foto sotto una delle schede diffuse) ha fatto molto rumore in Toscana. Ne è emerso che fra i Toscani c'è molta disponibilità verso nuovi leader civici indipendenti dai due poli, quelli che dominano (ed erodono) la democrazia nella Repubblica italiana. Fra di essi spicca Giorgio Del Ghingaro (foto a sinistra), operoso e stimato sindaco di Viareggio (e prima ancora di Capannori), che è il garante dell'aggregazione di realtà civiche "L'Altra Toscana".

2025 05 15 chi conoscono i toscani giani delghingaro tomasi

Toscana 2025: i cittadini chiedono una terza via che parte dal basso. Appuntamento a Giugno per la presentazione del Manifesto programmatico de L'altra Toscana.

Nel cuore della Toscana, a pochi mesi dalle elezioni regionali del 2025, un recente sondaggio realizzato da Winpoll racconta con chiarezza un cambiamento profondo in atto nel tessuto politico regionale: i cittadini toscani mostrano una crescente insofferenza verso i due blocchi tradizionali, centrodestra e centrosinistra, e manifestano una domanda forte e diffusa di una terza via. Una via che parta dal basso, che sia autonoma, libera, concreta.

Il dato più significativo è che il 55% degli intervistati si dice pronto a votare un candidato civico, indipendente dalle alleanze partitiche. Questo consenso è trasversale a generazioni, aree geografiche e sensibilità politiche: tra gli under 30 raggiunge il 58%, supera il 60% tra gli elettori di Lega, 5 Stelle e Forza Italia, e arriva a picchi come il 66% a Livorno e il 63% a Lucca. È la fotografia nitida di un popolo che chiede rappresentanza fuori dagli schemi e lontana dalle vecchie logiche di apparato.

A rispondere a questa richiesta crescente è in corso un importante coordinamento regionale di realtà civiche toscane, che, pur nella loro autonomia locale, stanno costruendo una rete capace di affrontare le sfide regionali con uno sguardo nuovo, pragmatico e condiviso. Questo coordinamento mira a portare in Regione una visione civica autentica, fondata sulla partecipazione dei cittadini, la competenza amministrativa e la concretezza delle proposte.

A guidare questa prospettiva di rinnovamento è Giorgio Del Ghingaro, sindaco civico di lungo corso, esperto, competente e dalla forte personalità, che ha fatto del civismo un sistema di governo libero, trasversale e profondamente radicato nei territori, ottenendo risultati eccellenti nella gestione della cosa pubblica. La sua figura rappresenta oggi un punto di riferimento per chi crede che sia possibile amministrare con serietà, visione e autonomia dai partiti.

Il sondaggio mostra inoltre una crescente personalizzazione del voto: il 64% degli elettori afferma che sceglierà in base sia al candidato che alla lista, mentre quasi un elettore su cinque (19%) afferma che voterà esclusivamente per la persona, a conferma di quanto sia centrale oggi il tema della leadership credibile e riconoscibile.

In un quadro in cui i cittadini indicano come priorità assolute sanità (62%), sicurezza (31%), lavoro (24%) e costo della vita (19%), emerge chiaramente il desiderio di una politica vicina, concreta, non ideologica. Ed è proprio qui che si colloca la proposta civica: una terza via che parte dal basso, costruita sui territori, e guidata da chi ha già dimostrato di saper fare buona amministrazione.

Un cambiamento arriva, questa volta, dal basso, dalla società civile, da una nuova generazione di leader - locali, ma "glocal" -  ancorati a una visione lungimirante, per il bene delle generazioni future.

. . . . .

A cura della segreteria interterritoriale
Firenze - Lucca - Livorno, 15 maggio 2025 (Festa della Madonna di Montenero, patrona della Toscana)
 

OraToscana

Promossa membro effettivo dalla III assemblea generale del 10 giugno 2023

Associazione di fatto - Membro osservatore dal giugno 2022 (raccoglie attivisti toscani che hanno partecipato alla fondazione di Autonomie e Ambiente, quindi è ad honorem fondatore)

OraToscana

rete di amicizia politica, civismo, ambientalismo, autonomismo,
per l’autogoverno della Toscana

OraToscana si è costituita come associazione politica di fatto il 4 ottobre 2021, dopo il buon esito della nostra partecipazione come attivisti civici, ambientalisti e autonomisti alle elezioni comunali di Vecchiano, impegnati per la lista “Un Cuore per Vecchiano” (7,24% dei voti in una comunità di circa 12.000 abitanti).

Non siamo tuttavia nuovi alla politica. Siamo piuttosto gli eredi di un impegno civico, ambientalista, autonomista di lungo corso, che risale in modo diretto al civismo ambientalista movimentista degli anni ‘90 e degli anni 2000, ma ha in realtà radici ancora più profonde nel socialismo autonomista di Tristano Codignola, nell’autonomismo che era presente in tutti i partiti popolari del secondo dopoguerra del XX secolo, nell’esperienza antifascista e anticentralista del CTLN (Comitato Toscano di Liberazione Nazionale).

In tempi più recenti siamo stati protagonisti del comitato “Toscani per il No” nel confronto referendario che portò alla bocciatura, il 4 dicembre 2016, del centralismo della orrenda riforma Renzi-Boschi-Verdini.

Siamo stati gli animatori degli anni del Comitato Libertà Toscana 2017-2020, esperienza confederale terminata nel 2021 (non da noi). Una esperienza che non rinneghiamo e di cui anzi stiamo conservando i principi e i programmi e portando avanti le azioni.

I nostri attivisti sono stati promotori, tra le altre iniziative politico-elettorali, del Patto per la Toscana 2020. Dopo la nostra ingiusta esclusione dalle elezioni regionali di quell'anno, abbiamo continuato il dialogo con le altre reti civiche toscane, come i Liberi Fiorentini di Fabrizio Valleri, esponenti storici dell'ambientalismo toscano, alcune figure di Orgoglio Toscana e Toscana Civica, il gruppo dei Socialisti Autonomisti della Toscana, il Polo Civico di Siena, l'esperienza di Onda Etica di Pistoia e tante altre realtà toscane, ai confini della Toscana e oltre.

Sosteniamo quelle che sono state le più importanti riscoperte autonomiste dell'inizio del secolo: la rivoluzione paesana e la rivoluzione rionale. Nel XXI si stanno definitivamente affermando, in ogni territorio del mondo, capacità di autogoverno dal basso al più basso livello possibile, quello del proprio vicinato, villaggio, suburbio, quartiere, contrada, rione. Per le sue intuizioni e capacità, per averci aiutato a riscoprire un antico autonomismo toscano, oltre che una moderna visione decentralista internazionale, Mauro Vaiani, intellettuale e attivista, oltre che uno dei fondatori della rete Autonomie e Ambiente, è il nostro garante.

Stiamo lavorando perché le intuizioni di Mauro Vaiani per un "autogoverno di tutti dappertutto" e per una “Toscana che si autogoverni almeno come il Trentino” diventino una realtà politica per il bene delle generazioni future.

Con il pretesto delle emergenze sanitarie e della guerra, si sta rafforzando un greve centralismo autoritario, che mette in pericolo la Repubblica delle Autonomie personali, sociali, territoriali in Italia, l’Europa delle regioni, dei popoli, dei territori, oltre che la pace e la giustizia tra i popoli del mondo. OraToscana lavora per fermare questa pericolosa deriva.

Settarismo ed estremismo ci sono assolutamente estranei e non coltiviamo certo l’idea della politica come una marcia solitaria e autoreferenziale, ma siamo e restiamo liberi da ogni condizionamento o anche solo influenza da parte di ogni partito centralista italiano.

Ci manteniamo collegati tra di noi principalmente attraverso il canale Telegram: https://t.me/OraToscana, ma ci trovate sulla maggior parte dei social. Il sito web è https://www.biancorosso.me.

Il 5 maggio 2022 abbiamo chiesto ad Autonomie e Ambiente di accoglierci come osservatori. Il procedimento si è chiuso il 14 giugno 2022. Le forze sorelle di Autonomie e Ambiente ci conoscono e sanno di poter contare su di noi.

Il nostro simbolo, che ha come sfondo le tre pale bianche in campo rosso, ispirate dalla antica "Bella insegna" del barone Ugo di Toscana, i cui colori sono stati poi conservati negli stemmi delle repubbliche di Firenze, Pisa, Siena, Lucca e di moltissimi liberi comuni toscani, è stato creato dalla scrittrice e attivista sarda Silvia Lidia Fancello.

Da Lucca, presentazione del 15 giugno 2022

Contatti:

https://t.me/OraToscana - https://twitter.com/oratoscana - https://www.facebook.com/OraToscana - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

A cura di Ione Orsini, Vecchiano (comoderatrice) e di Cristiano Pennesi, Santa Luce (comoderatore)

 

 

 

Parole nuove da L'Altra Toscana

A Firenze, sabato mattina 28 giugno 2025, si sono riuniti ottanta amministratori locali e attivisti de "L'Altra Toscana", per la presentazione del proprio manifesto politico-culturale. Due pagine scritte con parole semplici e nuove, che potete leggere integralmente qui o qui.

Da persone nuove, non solo giovani ma anche con una mentalità diversa da coloro che sono in "carriera" nelle piramidi della politica toscana e italiana, non potevano che uscire parole nuove. La Toscana del 2025 ne ha un urgente bisogno: "chiede un linguaggio politico nuovo. I modelli del passato, basati su appartenenze rigide e su un potere distante dai territori, hanno esaurito la loro spinta propulsiva. In questo vuoto si afferma una nuova pratica: il civismo. Un civismo autentico, radicato, autonomo. Non un’ideologia, ma un metodo. Non una bandiera, ma un progetto collettivo. Una politica che nasce dal basso, dalla concretezza delle esperienze locali, e che torna ai cittadini con risultati visibili e verificabili.". Questo è l'incipit del manifesto.

Meno di un anno fa, a Scandicci, alcuni giovani leader locali di questo nuovo civismo autonomo e libero avevano iniziato questo percorso fra cittadini toscani di diverse esperienze, generazioni, territori. Fra di loro le persone attiviste e amiche di OraToscana. Subito è iniziato un dialogo fecondo con molte altre realtà, comunali e intercomunali, fino alla decisione di costituire insieme la rete "L'Altra Toscana".

Il coordinamento, che ormai conta aderenti da tutte le province toscane e da una cinquantina di comuni, è affidata al coordinamento di Giorgio Del Ghingaro (nella foto), l'operoso, stimato, indipendente e "scomodo" sindaco di Viareggio.

Hanno presentato il manifesto: Giovanni Bellosi (Scandicci Civica), Claudio Lucii (Vivi Poggibonsi), Mauro Vaiani (Ora Toscana - Civici di Prato per le autonomie), Renzo Luchi (Cittadini per Fiesole), Francesco Carbini (Liste Civiche Sangiovannesi).

A inizio lavori hanno portato un saluto Serena Bavuso, assessora a Lamporecchio (che ha sostituito la sindaca civica Anna Trassi, all'ultimo momento impossibilitata); David Saisi (sindaco civico di Gallicano), Alessandro Polcri (sindaco civico di Anghiari e presidente della provincia di Arezzo).

Il dibattito è stato coordinato da Anna Ravoni (già sindaca di Fiesole) e Federico D'Anniballe (Cambiamo Ponsacco).

Ha concluso i lavori Giorgio Del Ghingaro, con un intervento di grande respiro sulla necessità di una nuova stagione di buongoverno della Toscana. Siamo in attesa di rendere disponibile integralmente il suo discorso, insieme ad altri materiali e documenti dell'incontro.

Prato, 30 giugno 2025 - A cura dei moderatori di OraToscana

Approfondimenti:

 

Parole vive per le autonomie e l'ambiente - Tutti gli interventi e le conclusioni politiche

Sabato 11 marzo 2023 si è tenuto il seminario online organizzato dal Forum 2043, in collaborazione con Autonomie e Ambiente, sul tema "Parole vive per le autonomie e l'ambiente - Rilettura integrale della Carta di Chivasso". Siamo già entrati nell'ottantesimo anno da quando la Carta fu scritta, nel 1943, eppure le parole di Chivasso sono vive, giovani, profumano di primavera per la democrazia, le autonomie, l'ambiente, la pace,  la libertà. Sono ancora essenziali per coloro che credono nella Repubblica delle Autonomie, nell'Europa dei popoli, in un mondo liberato da autoritarismi, colonialismi e militarismi.

Com'era nelle intenzioni degli organizzatori, il seminario ha rafforzato tutti i movimenti civici, ambientalisti, storicamente autonomisti, modernamente decentralisti, che hanno partecipato. Essi hanno il compito di portare avanti la visione del partigiano e martire Émile Chanoux e promuovere gli ideali di autogoverno dei territori, sussidiarietà verticale e orizzontale, autonomie personali, sociali e territoriali, che sono incisi nella Costituzione italiana, grazie all’impegno di padri costituenti come Giulio Bordon, Piero Calamandrei, Tristano Codignola, Andrea Finocchiaro Aprile, Emilio Lussu, Aldo Spallicci, Tiziano Tessitori.

Le due sessioni, di un'ora ciascuna circa, sono state registrate e sono disponibili attraverso l'archivio politico multimediale di Radio Radicale:

https://www.radioradicale.it/scheda/693128/parole-vive-per-le-autonomie-e-lambiente

Sul canale YouTube di Autonomie e Ambiente è stata pubblicata, in estratto, la lettura pubblica integrale della Carta di Chivasso.

Come ha sintetizzato Roberto Visentin (presidenza Autonomie e Ambiente, AeA) nelle sue conclusioni, la Carta di Chivasso è ciò che ci unisce e ci definisce. I suoi valori ci sostengono e ci consentono di essere come acqua nel deserto della politica di questa incompiuta "Repubblica delle Autonomie". Le nostre sconfitte sono lezioni. Le nostre differenze sono attrezzi per affrontare e realizzare davvero, territorio per territorio, il grande cambiamento ambientale che ci aspetta.

Hanno partecipato, fra gli altri, Massimo Moretuzzo (nella foto), candidato alla presidenza del Friuli - Venezia Giulia alle elezioni dei prossimi 2-3 aprile 2023, esponente autonomista, civico, ambientalista del Patto per l'Autonomia, sostenuto da gran parte del centrosinistra. E' intervenuto anche Erik Lavevaz, già presidente della Valle d'Aosta, ed esponente dell'Union Valdôtaine, fortemente impegnato nel profondo rinnovamento in corso all'interno dello storico Mouvement e per la ricomposizione delle posizioni autonomiste, che devono riunirsi contro l'eterno ritorno del centralismo.

La rete di Autonomie e Ambiente (AeA) è una larga e inclusiva sorellanza di forze e gruppi politici territoriali attivi nelle varie regioni e province autonome della Repubblica Italiana. Con la collaborazione della famiglia politica europea degli autonomisti, l'Alleanza Libera Europea (ALE - European Free Alliance, EFA), si sta organizzando per la partecipazione alle elezioni europee del 2024.

Di seguito la sinossi completa dell'evento:

2022 07 06 repubblica delle autonomie ancora diversificata FORUM 2043 piccola

Sabato 11 marzo 2023 ore 16-18

Seminario pubblico

PAROLE VIVE

PER LE AUTONOMIE
E L'AMBIENTE

Evento organizzato dal Forum 2043
in collaborazione con Autonomie e Ambiente

Interventi

Parte prima ore 16-17

Mauro Vaiani (OraToscana – segreteria di Autonomie e Ambiente – coordinamento Forum 2043) - Apertura lavori

Eliana Esposito (Siciliani Liberi) – Canto dell’autogoverno

Mauro Vaiani – Introduzione

Sara Borchi e Stefano Fiaschi – Lettura integrale della Carta di Chivasso

Massimo Moretuzzo (Patto per l’Autonomia Friuli-Venezia Giulia)

Erik Lavevaz (Union Valdôtaine – già presidente della Valle d’Aosta)

Silvia Fancello "Lidia" (rappresentante EFA-ALE e referente AeA in Sardegna)

Alfonso Nobile, "Alessandro" (Siciliani Liberi)

Andrea Acquarone (autonomista ligure e animatore di "Che l'inse!")

Claudia Zuncheddu (Sardigna Libera, attivista per l'autogoverno e per la salute in Sardegna)

Parte seconda ore 17-18.00

Samuele Albonetti (Rumâgna Unida, già coordinatore del Movimento per l’Autonomia della Romagna)

Maria Luisa Stroppiana (Assemblada Occitana - Valadas)

Gino Giammarino (editore e attivista per l'autogoverno di Napoli e del Sud, Forum 2043)

Walter Pruner (autonomista trentino)

Silvia Fancello "Lidia" (rappresentante EFA-ALE e referente AeA in Sardegna)

Giovanna Casagrande (Sardegna Possibile)

Alfonso Nobile, "Alessandro" (Siciliani Liberi)

Milian Racca (Liberi Elettori Piemonte)

Roberto Visentin (vicepresidente europeo EFA-ALE, presidente AeA) – Conclusioni politiche

Mauro Vaiani – Saluti finali

A conclusione dell'evento si è lanciato un appello per le donne, la vita, la libertà di tutti, e per la pace, dappertutto, con l’ascolto della canzone Baraye di Shervin Hajipour nella versione remix di DJ Siavash (fonti: https://youtu.be/I0bEMX6Avp0 - https://djsia.com/)

Hanno mandato un messaggio perché non sono potute intervenire le persone amiche:

Alfredo Gatta (Pro Lombardia, vicepresidente di AeA)

Lucia Chessa (RossoMori - Sardegna)

Luana Farina Martinelli (Caminera Noa)

* * *

Per seguire gli sviluppi dell'evento è indispensabile iscriversi al canale Telegram del Forum 2043: https://t.me/Forum2043

Si ringrazia per la collaborazione tecnica e creativa: Renzo Giannini - Il Lampone - https://www.youtube.com/lorenxman

Informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Per la dignità del consigliere comunale

  • Autore: A cura di OraToscana - lunedì dell'Angelo, 10 aprile 2023

Un appello da OraToscana nel Forum 2043 per tutti i consiglieri comunali della Repubblica

Prato – Santa Luce – San Vincenzo – Siena – Vecchiano, lunedì dell’Angelo, 10 aprile 2023

Introduzione

Alle persone che vengono elette nei consigli di ogni comune vorremmo che fossero restituiti dignità e poteri, necessari non a loro ma alle comunità locali, nell’interesse di molti oggi e delle generazioni future, per migliorare concretamente le cose.

Chi conosce la storia delle gloriose istituzioni comunali, sa bene che nulla garantisce nel tempo una saggia amministrazione quanto la conoscenza reciproca, l’intimità vorremmo dire, la condivisione dello stesso destino fra governanti e governati, esattamente quella che è possibile, appunto, in un comune.

Coloro che possono ascoltare questo appello, discuterlo, migliorarlo, farlo proprio, diventarne attivisti e promotori, militanti solidali fra di loro fino al punto da trasformarsi in un movimento interterritoriale capace d’imporre le riforme necessarie, sono primariamente coloro che consiglieri comunali lo sono, lo sono stati, abbiano tentato di diventarlo, o almeno siano stati vicini a una persona investita di questo gravoso e, oggi, ingrato incarico.

logo Autonomie e Ambiente AeA OraToscana

Proposte

  1. Il consigliere comunale deve godere di permessi dal lavoro durante il suo mandato (e di un sostegno al suo reinserimento lavorativo al termine dello stesso); di un compenso adeguato all’entità del suo impegno; di una tutela previdenziale e assicurativa; di un ufficio da cui condurre la sua attività istituzionale, oltre che portare avanti le proprie convinzioni e battaglie politiche.
  2. Ogni consiglio comunale è in grado di decidere da sé, considerando le risorse e le dimensioni del suo territorio, di quanti consiglieri debba essere composto.
  3. Solo il consigliere comunale eletto deve essere impiegato a tempo pieno nell’amministrazione (come assessore o in altri incarichi).
  4. Ogni consiglio comunale è in grado di decidere in autonomia quanti dei suoi membri debbano essere amministratori a tempo pieno e garantire loro un compenso adeguato.
  5. Ferma restando la centralità ordinamentale della figura del primo cittadino, ai consigli comunali deve essere consentito adottare una forma di governo direttoriale (collegiale, quindi con consigli che siano anche giunte), specie nelle comunità più piccole.
  6. Come raccomanda da ottant’anni la Carta di Chivasso, si dovrebbe essere elettori o eleggibili solo dopo un certo periodo che si è residenti e contribuenti del proprio comune, lasciando allo statuto comunale di determinare la lunghezza di tale periodo.
  7. Premesso che l’unico modo per imparare davvero a fare il consigliere comunale è quello di farlo, chi si candida al consiglio comunale dovrebbe aver dimostrato conoscenza delle lingue locali, parlate e scritte, ed avere - almeno - la formazione e la buona condotta richieste al giudice popolare.
  8. Per quanto le persone siano (giustamente) diffidenti nel dare il potere a chi non ha un mestiere o una istruzione, si deve prendere atto che nella vita politica sono indispensabili esperienza, competenza e anzianità: per qualcuno la politica può diventare una professione, non solo una vocazione, e di questo ogni comunità dovrebbe tenere conto nel decidere i pur necessari limiti ai mandati (consecutivi o non consecutivi).
  9. La carica di consigliere comunale dovrebbe essere incompatibile con ogni altra e sarebbe opportuno che nessuno potesse essere eletto o nominato in istituzioni superiori senza prima essere stato eletto consigliere comunale.
  10. L’espressione di candidature al consiglio comunale dovrebbe essere resa possibile a tutti coloro che ne abbiano i requisiti, con il minimo di formalità, eventualmente stabilendo un numero minimo di concittadini che la supportino.
  11. La campagna elettorale comunale dovrebbe essere organizzata e pagata dall’amministrazione, assicurando a tutti le stesse opportunità e gli stessi spazi, imponendo divieti, o almeno limiti e controlli rigorosi, alla spesa privata o di parte.
  12. La scelta dei consiglieri comunali deve essere fino in fondo nelle mani dei cittadini, quindi ogni elettore dovrebbe, obbligatoriamente, votare non più solo un simbolo o uno schieramento, ma prima di tutto una persona (massimo due, di genere diverso), fra i candidati della sua circoscrizione, trovandone i nomi già sulla scheda.
  13. I comuni devono potersi aggregare in libere associazioni intercomunali, in modo tale da garantire l’esercizio di funzioni associate, secondo principi di sussidiarietà; è opportuno che gli organi di tali associazioni di comuni siano eletti dai consiglieri comunali stessi.
  14. In tutti i casi in cui il comune, per dimensione demografica o per estensione geografica, sia composto di più comunità distinte (municipi, quartieri, frazioni, altro), si lasci alle popolazioni locali la possibilità di trasformarlo in una unione di comunità.
  15. Si deve riprendere, con ritrovato entusiasmo per l’autogoverno comunale e territoriale, l’abolizione delle prefetture e di ogni altra istituzione intermedia fra le regioni (o le province autonome) e le libere associazioni o unioni di comuni.
  16. Al comune, singolarmente o in associazione con altri del territorio, deve tornare il potere di cambiare concretamente le cose, secondo Costituzione, ponendo fine alla paralisi provocata dalla metastasi normativa regionale, statale, europea.

Note

A coloro che si preoccupano delle risorse, ricordiamo che siamo impegnati per la territorializzazione delle imposte, perché esse restino sui territori e perché ci siano fondi di perequazione. I comuni, peraltro, non devono vivere di soli Euro: possono e quindi dovrebbero essere create monete locali complementari, per creare uno scambio di beni e servizi all’interno della comunità o dei territori: l’autonomia energetica con fondi rinnovabili; la produzione sostenibile di cibo lobale; asili e scuole a cui i bambini possano andare a piedi; ambulatori medici di vicinato; riuso del patrimonio abitativo esistente e affitti equi; servizi pubblici locali, fondati sul lavoro cooperativo locale, staccati dal mercato dove tutto si misura in Euro.

Guardiamo con ammirazione a tante iniziative che puntano a restituire risorse alle nostre democrazie locali, come, in ultimo, la campagna "Riprendiamoci il Comune", ma a tanti amministratori, consiglieri, attivisti, gruppi, comitati, noi chiediamo di fare, insieme, qualcosa di molto più radicale: una lunga marcia per decentrare il potere, distribuire le risorse oggi centralizzate, delegificare, restituire dignità e poteri a ciascun comune e ai territori.

Le autorità comunitarie europee e lo stato (e, di riflesso, le regioni e le province autonome) devono finirla di alimentare la metastasi legislativa, che sta paralizzando senza assicurare protezione. Devono, per essere ancora più nitidi, smettere di legiferare sovrapponendosi sulle stesse materie, in plateale disprezzo al principio della sussidiarietà. Devono trattenersi dall’emanare “grida” per tutti i comuni, imponendo le stesse regole a municipi come Santa Luce, San Vincenzo, Vecchiano, Siena, Livorno, Prato, Firenze, come se fossero uguali.

Nel nostro mondo civico, ambientalista, autonomista, confederalista, siamo ostili ai leaderismi, ai presidenzialismi (anche quelli dei presidenti-governatori regionali e dei sindaci-podestà), alle tifoserie mediatiche, all’antipolitica, al populismo, al giustizialismo, all’antistatalismo tardoliberista, a irragionevoli proibizionismi, che riempiono il dibattito pubblico riducendolo a un fatuo chiacchiericcio mediatico, conducendo la Repubblica delle Autonomie alla rovina.

A noi pare evidente che i consiglieri comunali eletti devono urgentemente riprendersi dignità e poteri, perché essi possano davvero fare la differenza, essendo vicini alle persone, alle comunità, al territorio. Poteri e ovviamente doveri, perché eleggendo consiglieri comunali come accade ora, persone senza radici, senza cultura, senza consenso, senza responsabilità, stiamo sprofondando nella palude del ciarlatanismo politico.

Ai comuni è stato imposto, dal 1992 a oggi, di abbandonare beni comuni, di chiudere servizi pubblici universali, di rinunciare a svolgere funzioni economiche, sociali, ambientali, di lasciare potere a opache tecnocrazie (pubbliche ma sempre più spesso private). Ai politici dei comuni è stato imposto di lasciare potere a “tecnici”, che sono diventati un opaco mandarinato, a cui nessuno può chiedere mai di rendere conto. Questo svuotamento dei comuni e questa cancellazione della politica, però, tanto più moltiplica aziende esternalizzate, enti funzionali, agenzie, commissariati, sovrintendenze, autorità, garanti, agende, progetti, conferenze, piani, pubblicazioni, raccomandazioni, circolari, tanto meno protegge concretamente le persone, le comunità, i territori.

Qualcuno ricorderà il 1981 non solo per una sciagurata scelta di privatizzazione dei debiti pubblici, ma anche per un importante documento dei vescovi cattolici italiani sulle prospettive del paese. Da allora, dobbiamo ammetterlo con franchezza, ogni tentativo di fermare il declino agendo sul potere centrale italiano (o europeo) è sostanzialmente fallito. La Repubblica, schiacciata da troppe leggi ma senza più legge, sta letteralmente sprecando la vita di decine di migliaia di funzionari pubblici, spesso qualificati lavoratori del diritto e della conoscenza, ma ormai persone perse, che ricevono stipendi, magari importanti, ma il cui lavoro nelle burocrazie del centralismo è totalmente inutile se non controproducente per le comunità e per i territori.

Siamo debitori, per questo appello, ai costituenti che hanno voluto sancire i principi di “sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza” (art. 118 della Costituzione); a coloro che ispirarono, scrissero, attuarono la rivoluzionaria, per i tempi, legge 142 del 1990 (onoriamo il ricordo di persone come Fiorenzo Narducci e Alfredo Gracili); ai fondatori delle liste verdi storiche (in particolare l’avventuara umana, politica e amministrativa di Giannozzo Pucci); alle tradizioni politiche della Firenze che è stata la città di Giorgio La Pira e dalla sua “giunta parallela”, composta da Mario Fabiani, Tristano Codignola, Romano Bilenchi; ai pionieri della rivoluzione paesana e rionale; alle tante realtà civiche che sono riuscite a vincere la guida del proprio comune, con le proprie forze, senza l’aiuto di alcun partito o di alcun potentato (o che ci stanno provando, come il Polo Civico di FabioPacciani nella Siena di questa primavera 2023); a coloro che, come i socialisti di Vecchiano, custodiscono le migliori tradizioni della politica dei partiti popolari della Repubblica delle Autonomie; a coloro che contribuiscono al Forum 2043 e che si stanno impegnando per costruire un grande movimento interterritoriale per le autonomie e l’ambiente.

Un caveat conclusivo

Siamo in una situazione grave: stiamo invecchiando, impoverendoci, spopolandoci nei nostri territori periferici rispetto alla globalizzazione; siamo minacciati dalla nostra stessa civiltà industriale che distrugge l’ambiente e disumanizza la vita; in poche mani sono concentrati strumenti di digitalizzazione e virtualizzazione talmente potenti da cancellare la stessa realtà, sostituendola con un sinistro conformismo planetario, un orwelliano appiattimento culturale e spirituale; le elite della finanza globale concentrano ricchezze immense e praticano un capitalismo predittivo che ci telecomanda nei nostri consumi e, in una prospettiva paurosa, nei nostri stessi pensieri e desideri; pochi poteri politici praticano la sorveglianza universale, con una pervasività mai vista prima nella storia; i loro apparati militari-industriali ci ordinano di amare gli oppressori e odiare gli oppressi, rendendo accettabili ai nostri occhi le loro guerre infinite. Non c’è più tempo da perdere: è il momento di una riscossa popolare.

Non possono farla gli ultimi, i troppo anziani, i malati, gli oppressi, i rifugiati, gli sradicati, i diseredati della Terra. Nemmeno la faranno coloro che sono integrati nella mentalità dominante, né, d’altra parte, coloro che sono stati abbagliati da prospettive settarie, cospirazioniste, apocalittiche. Come scrive Mauro Vaiani nel suo Cosmonauta Francesco, la rivoluzione la devono fare i penultimi: le persone che ancora hanno una cultura, una memoria, un’identità, un lavoro, una loro proprietà o un’attività economica privata, una capacità di comprendere in modo critico la parola scritta, una minima connessione alle reti sociali globali contemporanee, una capacità “donmilianiana” di avanzare i propri dubbi con parole chiare e appropriate, una spiritualità se non una fede. Persone che sanno distinguere se una cosa funziona meglio in Svizzera piuttosto che in Cina o negli Stati Uniti, a San Marino piuttosto che a Bruxelles, con un’anima libertaria e una cultura riformista, ma ancorate a una etica della responsabilità, piuttosto che della fanatica convinzione.

Sorgano quindi cavalieri di civismo, ambientalismo, autonomismo del XXI secolo, in difesa dei molti, contro i pochi, perché la vita resti umana e il pianeta abitabile: una nuova generazione di leader locali, a chilometro zero, capaci di generosità e sacrificio, disposti a concorrere alle loro elezioni locali e determinati a vincere.

* * *

Per aderire a questo appello e trasformarlo insieme in azione politica, elettorale, legislativa:

Se - e solo se - siete in grado di impegnarvi con una lista civica nel vostro comune in Toscana e volete essere parte della rete di OraToscana:

Per partecipare, con Autonomie e Ambiente, alla costruzione del movimento per l’autogoverno dei territori del XXI secolo:

  • iscrivetevi alla nostra lista postale
  • seguiteci sulle reti sociali di Autonomie e Ambiente
  • scriveteci a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Per la pace si riparta dal cessate il fuoco

Nella nostra rete di forze territoriali abbiamo avuto e abbiamo ancora posizioni articolate su come arrivarci, ma non ci sono dubbi su dove dobbiamo andare: l'Europa deve gettare il proprio peso politico ed economico nell'arrivare al più presto a un cessate il fuoco in questa terribile guerra tra la Federazione Russa e l'Ucraina. Questo conflitto ormai decennale (che dalla prima mattinata del 24 febbraio 2022 è diventato una operazione militare su larga scala, ma che risale almeno al 2014), deve essere fermato.

Tutto è possibile, dopo il cessate il fuoco: salvaguardare la sovranità e la natura democratica della repubblica di Ucraina; restituire ai cittadini dei territori contesi una speranza e una voce sul loro futuro; frenare la deriva militarista e nazionalista nella Federazione Russa, i cui popoli non sono nemici dell'Europa e nemmeno nemici del popolo ucraino; riaprire il dialogo a tutto campo, in tutto il mondo, con tutte le potenze, sul disarmo e contro la proliferazione nucleare.

Per questo molti nostri attivisti dell'Italia centrale partecipano alla marcia della pace Perugia-Assisi di oggi domenica 21 maggio 2023.

Per questo la nostra forza sorella Siciliani Liberi ha aderito all'iniziativa dei referendum contro la guerra e per la sanità pubblica. Per un approfondimento su questa iniziativa popolare, consigliamo l'ascolto di questa "tribuna" con il prof. Ugo Mattei, ospitata da Radio Radicale: https://www.radioradicale.it/scheda/698585/dibattito-sui-tre-referendum-sanita-e-guerra

A cura della segreteria interterritoriale

Firenze, 21 maggio 2023

 

 

Precisazione di OraToscana rispetto ad altre formazioni

Riceviamo e volentieri pubblichiamo da OraToscana

Atraverso la stampa e i media si è saputo che alle prossime elezioni regionali della Toscana potrebbe presentarsi una lista con un nome simile al nostro. Anche nel panorama politico nazionale circolano ipotesi di nuove realtà politiche che abbiano nel proprio nome la parola "ora".

"Ora" è una parola importante in italiano e per come si parla l'italiano in Toscana. OraToscana non ne è proprietaria in alcun modo. Tuttavia riteniamo utile precisare:

  • OraToscana è una formazione politica nata il 4 ottobre 2021, appartenente alla rete Autonomie e Ambiente e alla famiglia politica europea delle autonomie, la European Free Alliance.
  • Diffidiamo chiunque dall'accostare OraToscana alla costituenda lista del candidato presidente Tomasi (segretario regionale di Fratelli d'Italia e probabile candidato del centrodestra in Toscana). Lo diciamo nel massimo rispetto della persona del sindaco di Pistoia: la distanza fra il mondo delle autonomie e questo governo centralista è incolmabile.
  • Agiremo, con tutti gli strumenti giuridici possibili, contro chiunque, nella politica toscana e italiana, usasse elementi verbali o grafici che possano indurre confusione nell'opinione pubblica. OraToscana ha diritto a non essere copiata, confusa, danneggiata, come ogni altra formazione politica.

Aggiungiamo che OraToscana sta valutando la situazione politica regionale, in vista delle elezioni toscane del 12-13 ottobre 2025, insieme al coordinamento L'Altra Toscana, di cui è co-promotrice e parte integrante. Il garante de L'Altra Toscana, lo ricordiamo, è il sindaco di Viareggio Giorgio Del Ghingaro.

Prato - Firenze - Pontedera - Livorno
12 agosto 2025

I moderatori di OraToscana

Per approfondire:

https://autonomieeambiente.eu/rete/oratoscana

https://www.biancorosso.me/

 

 

Qualcosa di nuovo, di concreto, dal basso: l'Altra Toscana

Grazie all'incontro fra diverse reti, gruppi e liste civiche attive in Toscana, fra le quali la nostra realtà sorella OraToscana, si è costituito nella regione il coordinamento civico "L'Altra Toscana".

Dopo mesi di preparazione, il coordinamento si è presentato pubblicamente a Firenze sabato 5 aprile 2025. Referente, portavoce e garante dell'iniziativa è stato nominato il sindaco civico di Viareggio Giorgio Del Ghingaro, uno degli amministratori più dinamici, competenti, autonomi della Toscana. Un cammino è iniziato e dobbiamo augurarci che arrivi lontano.

Questa iniziativa civica dal basso, avviata con uno stile confederale, è un segno di speranza, anche in vista delle regionali che si terranno nel periodo 2025-2026.

E' un esempio che ci auguriamo trovi imitatori in ogni territorio, per combattere le piramidi della politica centralista, le loro leggi elettorali ingiuste, la loro ossessione per la spartizione dei posti fra i loro fedelissimi, la loro incapacità di selezionare competenze e promuovere innovazione e riforme, l'erosione continua della democrazia.

Particolarmente significativa è stata, nella giornata toscana, la meditazione del prof. Stefano Rolando sulle città, i territori, le regioni come cellule vive e pulsanti dell'Europa, e come argine al ritorno dei nazionalismi.

Un approfondimento su questa importante iniziativa toscana può essere letto qui:

https://diversotoscana.blogspot.com/2025/04/laltra-toscana-ce.html

Prato, 6 aprile 2025 - A cura della segreteria interterritoriale

 

Toscana, animo!

Riceviamo e volentieri pubblichiamo da OraToscana

Nella notte fra il 2 e il 3 novembre 2023 molte comunità della Toscana hanno affrontato i pericoli e le sofferenze dell'alluvione, pochi mesi dopo la sorella Romagna, pochi giorni dopo altri territori, come il Milanese e il Parmigiano.

Il fattore scatenante è stato una pioggia insistente e violenta, portata dalla perturbazione Ciaran, sulla zona più abitata e cementificata della Toscana, da Pontedera alla piana di Pistoia-Prato-Firenze, fino all'imbocco della Val di Bisenzio. E' importante essere consapevoli, prima di addentrarci nei confronti con il passato, che inmezzo secolo la cementificazione dei suoli si è quadruplicata (si veda questo studio WWF) e nelle zone interessate da questa crisi la situazione è forse anche peggiore.

In poche ore è caduta acqua quanto nel lontano e terribile 1966 ne avevamo avuta nell'arco di intere lunghe giornate. I cumulati del 2 novembre 2023 sono arrivati fino a 200 mm in tre-quattro ore. Nel novembre 1966 la stazione di Badia Agnano, nell'alta valle dell'Arno, registrò un valore record di oltre 430 mm, ma in 48 ore, non in 4.

Non importa essere esperti per capire che 20 cm di pioggia in un'area coperta di edifici diventano rapidamente un metro d'acqua davanti alla porta di casa.

Non è inutile ricordare che molti si sono ritrovati allagati non per la rottura di qualche argine, ma perché le fognature e gli scarichi si sono trasformati in fontane che restituivano i liquami in eccesso. Questo è accaduto anche in edifici relativamente recenti come l'ospedale di Prato o il centro commerciale dei Gigli di Campi Bisenzio.

Nel Forum 2043 abbiamo pubblicato riflessioni approfondite sulla serietà e la gravità del riscaldamento dell'atmosfera terrestre (quello che i media comunicano, spesso banalizzandolo, come cambiamento climatico con riferimento alla moltiplicazione di eventi estremi e che, per inciso, non risolveremo certo comprandoci delle macchine elettriche).

E' davanti ai nostri occhi una cruda realtà: se sul suolo c'è più cemento e nell'atmosfera c'è più energia, siamo di fronte non a una disgrazia imprevedibile, ma a una situazione permanentemente pericolosa.

Non è il momento delle polemiche, ma della necessaria solidarietà verso coloro che hanno avuto danni (e lutti, sette vittime al momento in cui diffondiamo questo scritto), oltre che della gratitudine per la rete della protezione civile territoriale, che non va mai confusa con il cialtronismo e l'incompetenza del governo centralista e dei suoi improbabili ministri. Soprattutto nei piccoli comuni, la protezione civile locale, fatta di volontari, pompieri, forze dell'ordine, tecnici delle diverse amministrazioni, esperti e scienziati conoscitori del posto, è stata ancora una volta determinante per salvare vite.

Verrà il momento in cui i rappresentanti che abbiamo eletto negli enti locali, dovranno spiegare se e cosa avrebbero potuto fare meglio, riguardo ai loro doveri di manutenzione quotidiana dell'esistente, di gestione degli allarmi, di organizzazione degli aiuti, di programmazione a breve termine dell'uso del territorio. Dare la colpa solo al fato o alla meteorologia (che non è una scienza esatta), non sarà più sufficiente. Una manutenzione migliore è sempre possibile e può fare la differenza (basti pensare all'impegno per la pulizia dell'alveo del fiume-torrente Bisenzio, che risale ai tempi di Fabrizio Mattei), ma, come ci permettiamo di dire più avanti, non è certo sufficiente.

Una cosa va detta con chiarezza al presidente Eugenio Giani e al sindaco metropolitano Dario Nardella: sarebbe molto grave se nemmeno dopo questa crisi prendesse avvio un ripensamento rispetto ai loro progetti di ulteriore cementificazione della piana tra Firenze e Prato, in particolare (ma non solo) per la sciagurata idea di un nuovo aeroporto a Peretola.

Tuttavia, di fronte alla pericolosità della situazione, non bastano la pur necessaria frenata su qualche progetto folle, né una mera messa a punto della manutenzione dell'esistente.

Occorre una svolta politica e culturale profonda, che a nome di OraToscana, rete di civismo, ambientalismo, autonomismo e territorialismo, vorremmo sintetizzare in due punti:

1) restituzionedi spazio all'acqua, con un programma audace di allargamento degli alvei,  riapertura dei corsi d'acqua e delle gore tombate, rinaturalizzazione del territorio (con conoscenza della storia e dell'ambiente, con competenza scientifica, con progetti a lungo termine, con serietà, insomma);

2) riappropriazione da parte delle comunità locali, dei singoli comuni o delle loro associazioni intercomunali, di tutte le competenze che oggi sono frammentate, oltre che delle risorse che oggi sono scarse ma purtroppo anche disperse fra troppi attori.

Sull'adesione a questi due punti OraToscana è pronta a sostenere, nella primavera del 2024 in cui vanno al rinnovo centinaia di enti locali in Toscana e in tutta la Repubblica, ogni candidatura che si dimostri capace di rinnovamento civico, ambientalista, territorialista.

Non è più il tempo di essere "green" a chiacchiere, di progetti assurdi di ulteriore cementificazione, di svendita di beni comuni, di esternalizzazione di servizi pubblici essenziali in società anonime con la testa lontana dal territorio (come la c.d. "multiutility" in formazione in Toscana).

Non c'è un solo strumento edilizio in vigore in Toscana che possa restare così come oggi. Non è più accettabile che ci sia una frammentazione di competenze in aziende verticalizzate ed esternalizzate (una con il compito di pulire sotto un tombino, l'altra con il compito di pulire sopra il caditoio, come avviene oggi).

Saremo al fianco di quanti si sentiranno impegnati per un cambiamento profondo e andremo di traverso a tutti gli altri. Contateci.

Prato, sabato 4 novembre 2023 - aggiornato domenica 5 novembre 2023

Mauro Vaiani Ph.D.

garante di OraToscana

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.