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Referendum Besostri

"Firma Dai" soprattutto il referendum più cruciale, quello contro il Rosatellum

E' ormai un ventennio che sono al potere i "nominati". Ci rivolgiamo quindi con fiducia ai molti cittadini che, proprio perché li conoscono, sono impermeabili alla loro martellante propaganda e ne vogliono vedere la fine politica. Il momento di incrinare il loro potere, fondato su leggi elettorali ingiuste, è questo. C'è tempo fino a settembre. Non perdiamo questa occasione.

La legge detta "Porcellum" entrò in vigore alla fine del 2005. La firmò e se ne assunse la paternità lo stregone in capo del ciarlatanismo leghista, Roberto Calderoli. Da allora, nonostante le lotte vittoriose di persone come Felice Besostri, che hanno buttato giù prima il Porcellum e poi anche l'Italicum di Renzi, i "nominati" hanno fatto quadrato e hanno difeso la loro casamatta, varando il Rosatellum.

Nel corso degli anni i "nominati" sono stati criticati da tutti, ma nessuno li ha messi seriamente in discussione. L'ultima volta che ci fecero grandi promesse fu in occasione del taglio dei parlamentari, nel 2020 (qui un video che ci sblocca alcuni ricordi).

Quest'anno è stata approvata un'altra legge Calderoli, quella sulla cosiddetta autonomia differenziata. E' un altro grande imbroglio politico, di cui abbiamo già parlato e da cui ci teniamo, come autonomisti e territorialisti, distinti e distanti. Allora la domanda dovrebbe essere: come è possibile che, vent'anni dopo, una persona come Calderoli sia sempre al potere? E' possibile grazie a sistemi come il Rosatellum.

Da quando il Comitato Referendario per la Rappresentanza, di cui Autonomie e Ambiente è copromotrice, ha avviato la preparazione di quesiti referendari contro il Rosatellum, l'idea si è rivelata contagiosa. Si è compreso che nella primavera del 2025 ci sarebbe stato lo spazio politico per una stagione di partecipazione referendaria. La CGIL ha proposto con successo alcuni quesiti sociali. Le forze di opposizione stanno raccogliendo con tutte le loro forze firme contro l'ultima legge Calderoli. Autonomie e Ambiente ha iniziato la lunga e difficile ma necessaria battaglia contro l'elezione diretta del "podestà d'Italia". Si sono moltiplicati i "Firma Day", per informare su tutte queste iniziative, che sono stati chiamati simpaticamente "Firma Dei" a Trieste e "Firma Dai" a Prato.

E' stata finalmente avviata la piattaforma pubblica per la raccolta delle firme, dal 25 luglio (una vittoria frutto di lunghe battaglie per la democrazia che vengono da lontano, condotte da Mario Staderini, Riccardo Magi, Marco Cappato, Lorenzo Mineo e molti altri).

A questo punto non ci sono più ostacoli alla firma, che è più semplice e totalmente gratuita:

https://pnri.firmereferendum.giustizia.it/referendum/open

Questa firma digitale può essere fatta da casa, in vacanza, anche dall'estero. Sulla piattaforma ci sono già molte iniziative meritevoli di considerazione, ma non dimentichiamoci di sottoscrivere le più cruciali, quelle sulla rappresentanza! Se coloro che criticano da sempre il Rosatellum e le altre leggi elettorali ingiuste non mandano un segnale chiaro, Calderoli e il calderolismo continueranno a imperversare. Il Rosatellum è anche sub iudice davanti a molte istanze giuridiche italiane ed europee, ma questo non toglie, ma anzi aumenta la responsabilità delle reti di cittadinanza attiva che si oppongono alle leggi elettorali ingiuste.

La paralisi del Parlamento e il dominio incostratato di pochi leader mediatici (che sono tiranni dei loro partiti) vanno fermati aggredendo le radici del problema, non limitandosi a combattere questo o quello dei loro disegni avvelenati. Picconare il Rosatellum è cruciale e forse proprio questo la campagna unitaria e trasversale #IoVoglioScegliere è stata così sistematicamente censurata dai media conformisti.

Ricordiamo le cinque iniziative del Comitato Referendario per la Rappresentanza, che vanno firmate una per una:

✏️ “ABROGAZIONE DEL VOTO CONGIUNTO TRA CANDIDATI E LISTE PLURINOMINALI” (il numero dell’iniziativa è 500004) https://pnri.firmereferendum.giustizia.it/referendum/open/dettaglio-open/500004

✏️ “ABOLIZIONE PLURICANDIDATURE: OGNI CANDIDATO IN UN SOLO COLLEGIO UNINOMINALE E/O PLURINOMINALE” (il numero dell’iniziativa è 500008) https://pnri.firmereferendum.giustizia.it/referendum/open/dettaglio-open/500008

✏️ LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE PER IL RITORNO ALLE PREFERENZE AI CANDIDATI  «Modifiche al testo unico di cui al D.P.R. 30 marzo 1957, n. 361, e al testo unico di cui al d.lgs. 20 dicembre 1993, n. 533, in materia di elezione della camera dei deputati e del senato della repubblica.» (il numero dell’iniziativa è 500013) https://pnri.firmereferendum.giustizia.it/referendum/open/dettaglio-open/500013

✏️ TUTTI I PARTITI, ANCHE QUELLI IN PARLAMENTO, DEVONO RACCOGLIERE LE FIRME PER LE CANDIDATURE (il numero dell’iniziativa è 500006) https://pnri.firmereferendum.giustizia.it/referendum/open/dettaglio-open/500006

✏️ NIENTE SOGLIE DI ACCESSO PER LISTE AUTONOME E COALIZIONI (il numero dell’iniziativa è 500005) https://pnri.firmereferendum.giustizia.it/referendum/open/dettaglio-open/500005

Grazie e buona firma a tutti, per la rappresentanza.

Firenze, 31 luglio 2024 - A cura della segreteria interterritoriale di Autonomie e Ambiente

 

2024 - 07 - People want to choose

EFA (European Free Alliance) gave resonance to Italian campaign for democracy "Io voglio scegliere" ("I want to choose [my representative]"). EFA member parties united in the "Autonomie e Ambiente" network are co-promoter of the campaign. Promoters want a referendum to cancel unfair, baroque, sinister electoral rules that place Italy far below European standards of democracy.

Read more on EFA website: https://e-f-a.org/2024/07/04/an-initiative-for-a-more-democratic-europe-sign-the-petition-in-italy/

Read also this protest against Italian unfair electoral rules:

https://e-f-a.org/2024/02/20/italy-changing-electoral-rules-months-before-eu-elections-means-an-attack-on-italian-and-european-democracy/

Bruxelles, 5 July 2024 - by the interterritorial secretariat

 

 

 

Al cuore della democrazia, la rappresentanza

Al via oggi la 50° Settimana Sociale dei cattolici d'Italia, a Trieste. Il tema guida di questa edizione è particolarmente suggestivo e tempestivo: AL CUORE DELLA DEMOCRAZIA.

La crisi della democrazia inizia dalla riduzione della partecipazione elettorale, come spiega in un suo contributo Gabriella Calvano (membro del Comitato scientifico e organizzatore delle Settimane Sociali). Siamo di fronte all'esclusione dalla rappresentanza politica delle fasce sociali più fragili, dei giovani e delle donne. Gli esclusi non vedono più nel voto e nella partecipazione politica uno strumento di riscatto e di miglioramento delle condizioni di vita proprie e del proprio gruppo di riferimento.

E' peraltro difficile, ci permettiamo di notare, che coloro la cui quotidianità è irta di ostacoli materiali, segnata dall'impoverimento, disseminata di nuove barriere fisiche e digitali, bombardata da incessante ondate di conformismo mediatico (continue semplificazioni che sono il brodo di coltura di ogni populismo), possano riscattarsi attraverso la partecipazione politica.

Quanto ai pochi che vanno ancora a votare, la Calvano giustamente sottolinea che anch'essi sono prigionieri di logiche sterili di polarizzazione. I momenti in cui gli elettori si ribellano allo status quo, con una forte mobilità del voto verso nuovi leader, non sono affatto costruttivi, come peraltro è apparso chiaro in questi ultimi vent'anni italiani.

Passare da un leader mediatico all'altro non aiuta affatto a recuperare senso civico, buona amministrazione quotidiana, a comporre interessi, a scrivere riforme.

La 50a Settimana Sociale dei Cattolici in Italia è stata pensata come un laboratorio di partecipazione aperto a tutti, con il coinvolgimento non solo dei delegati provenienti dalle diocesi, ma di tante buone pratiche, cittadini e cittadine che desiderano essere presenti e portare il loro contributo.

Saranno quindi presenti anche molte voci di ispirazione cristiano-sociale (e molte autonomiste), le quali, con umiltà ma anche con determinazione, porteranno il proprio contributo per riaffermare la necessità e la centralità della rappresentanza, contro la deriva culturale del "podestà" d'Italia.

Ricordiamo che è in pieno svolgimento una iniziativa apparentemente modesta eppure cruciale: la raccolta di 500.000 firme  promossa dal Comitato Referendario per la Rappresentanza per alcuni quesiti contro il Rosatellum, l'ultima di una lunga serie di leggi elettorali ingiuste, contro le quali ci aspettiamo di trovare mobilitato il mondo dei cattolici impegnati in politica, come hanno chiesto e stanno in prima persona facendo gli amici di Insieme.

A cura della segreteria interterritoriale - Trieste, 3 luglio 2024

 

 

 

 

 

 

Appello al mondo del lavoro per la democrazia e contro il Rosatellum

 Riceviamo dall'ufficio stampa del Comitato Referendadio per la Rappresentanza:

Roma, Primo Maggio 2024

"Il mondo del lavoro sostenga i referendum contro la legge elettorale, anche per combattere la sua marginalità nel rapporto con le istituzioni e la politica" - Appello di Raffaele Bonanni, ex segretario nazionale Cisl, vicepresidente del Comitato promotore del referendum abrogativo della legge elettorale.

Raffaele Bonanni ricorda che lo scorso 23 aprile il Comitato promotore del referendum per l'abrogazione parziale delle attuali leggi elettorali per la Camera e per il Senato, il cosiddetto Rosatellum, ha depositato i quesiti referendari presso la Corte di Cassazione.

Il comitato è costituito da persone di diverso orientamento politico e formazione culturale, accomunate dal proposito di restituire a ciascun di noi il diritto di scegliere chi debba rappresentarlo. L'iniziativa venne avviata dal compianto Carlo Felice Besostri e sta riscuotendo molte adesioni trasversali agli schieramenti politici e culturali, incontrando l'appoggio di gruppi spontanei di cittadini, associazioni della società civile e figure pubbliche della più diversa estrazione.

"In questi anni le leggi elettorali sono servite a trasformare i soggetti politici in fortini chiusi - ricorda ancora Bonanni - a vantaggio dei leader di turno che scelgono a loro discrezione i parlamentari a scapito della efficienza della politica e del sacro diritto dell'elettore di scegliersi il proprio rappresentante, svilendo cosi' la rappresentanza politica e giocoforza anche quella sociale".

Il comitato, ricorda ancora la nota, è presieduto da Elisabetta Trenta; Giorgio Benvenuto è presidente d'onore; vicepresidenti sono Vincenzo Palumbo, Raffaele Bonanni, Sergio Bagnasco. La segreteria organizzativa è formata da Riccardo Mastrorillo, Luigi Spanu e Thomas Agnoli; tesoriere è Pietro Morace.

Tra i numerosi componenti figurano: Enzo Paolini, Marco Cappato, Nella Toscano, Paolo Antonio Amadio, Nicola Bono, Erminia Mazzoni, Mario Walter Mauro, Francesco Campanella, Matteo Emanuele Maino, Vittorio Delogu, Giuseppe Gullo, Roberto Biscardini, Giuseppe Gargani, Mario Tassone e Mauro Vaiani (vicepresidente segretario di Autonomie e Ambiente, nella foto).

 

Ascoltiamo su Radio Radicale la registrazione dell'evento di Milano sul referendum Besostri

Ascoltiamo, grazie all'archivio di Radio Radicale, la registrazione dell'evento di Milano di venerdì 18 giugno 2024, per il lancio del referendum contro il #Rosatellum, proposto dal Comitato referendario per la rappresentanza. Tutti gli interventi sono stati davvero incisivi. Raccomandiamo in particolare di ascoltare attentamente Elisabetta Trenta, Marco Cappato, Raffaele Bonanni, Domenico Galbiati, Paolo Antonio Amadio:

https://www.radioradicale.it/scheda/732296/presentazione-della-campagna-referendaria-io-voglio-scegliere

Ricordiamo anche che è in pieno svolgimento la campagna twitter (ora X) attorno al tag #iovoglioscegliere:

https://x.com/mauro_vaiani/status/1807310360019366265

Come ha scritto Mauro Vaiani, è un bene che stia tornando la voglia di referendum, su tanti temi (lavoro, sanità, contro Calderoli, contro il premierato), ma nessuna battaglia politica o sociale avrà successo se non si pone fine al ventennio dei nominati.

Prato, 30 giugno 2024 - a cura della segreteria interterritoriale

 

 

Conferenza stampa #IoVoglioScegliere: è il momento di avere "schiena dritta", contro il Rosatellum, per la rappresentanza

Il Comitato Referendario per la Rappresentanza (CO.RE.RA.), promotore della campagna #IoVoglioScegliere contro il Rosatellum, ha tenuto una conferenza stampa a Roma, al Centro europeo "David Sassoli", oggi mercoledì 25 luglio 2024.
Il Comitato è ispirato dalle lotte del compianto Felice Besostri contro le leggi elettorali ingiuste. A partire dalla fine dello scorso giugno il Comitato ha avviato la raccolta firme su quattro quesiti parzialmente abrogativi del Rosatellum (più una proposta di legge di iniziativa popolare che solleva il problema della restituzione ai cittadini del potere di scelta delle persone che li rappresentano).
Un mese dopo ci si è resi conto che l'iniziativa è stata oscurata dai grandi media. E' stata lanciata quindi una iniziativa politica di dialogo con i promotori di altri importanti referendum (sulle questioni sociali, contro l'imbroglio della legge Calderoli sulla sedicente "autonomia differenziata"), con tutti i partiti, con i media, per superare questo oscuramento.
La conferenza è stata resa possibile grazie al supporto organizzativo e politico di EUMANS e della Lista Referendum. Sono intervenuti: Lorenzo Mineo (Eumans), Marco Cappato (che è co-presidente di Eumans, oltre che alla guida di altre importanti battaglie civili e membro del Comitato), Elisabetta Trenta (presidente del Comitato Besostri anti-Rosatellum), Raffaele Bonanni (vicepresidente del Comitato), Riccardo Magi (segretario di Più Europa). In diretta sono arrivate adesioni importanti anche dal mondo socialista.
Da oltre un ventennio il Parlamento è formato da "nominati", scelti da pochi (e opachi) vertici di partito. Il Rosatellum è sub iudice davanti a molte corti nazionali e internazionali. Tutti dicono di disprezzare quelli che il presidente Mattarella ha definito i "marchingegni" che impediscono all'elettore di sapere, letteralmente, chi ha eletto. La crisi della partecipazione sta raggiungendo livelli di guardia. La riforma del cosiddetto "premierato" immaginata dal centrodestra dà per scontato che il "podestà" eletto dell'intera Italia potrà contare su un parlamento di fedelissimi, cosa che concentrerebbe il potere nelle mani di pochi leader mediatici.

Se tutto questo è vero, allora quello contro il Rosatellum è il referendum dei referendum e si deve riconoscerne la centralità per il futuro della democrazia in Italia e in Europa.

Radio Radicale ha già reso disponibile la registrazione integrale della conferenza stampa al link https://www.radioradicale.it/scheda/734878 (1 ora di ascolto). Qui il frame incorporato

 

 

Si può firmare online e sostenere l'iniziativa sul sito del Comitato: https://www.iovoglioscegliere.it

A cura della segreteria interterritoriale di Autonomie e Ambiente - Roma, 25 luglio 2024

Contro il mostro ambidestro creato dal bipolarismo all'italiana

Fra i molti libri che ci raccontano l'erosione della democrazia, l'agile pamphlet di Antonello Licheri, "Elettori silenziati - Democrazia a rischio" (Carlo Delfino Editore, 2023), merita una attenzione particolare. Autonomie e Ambiente ed EFA, attraverso l'impegno delle persone raccolte nel coordinamento Sardigna Pro S'Europa, hanno organizzato un incontro con l'autore a Olbia, venerdì 12 luglio 2024 alle 18, presso la sede CGIL di Via Del Piave.

La collaborazione con la CGIL è particolarmente necessaria in questa stagione in cui essa si è fatta promotrice di alcuni referendum sui diritti dei lavoratori. Si torna, da più parti, a organizzare referendum perché la democrazia è bloccata e non abbiamo più adeguate forme di rappresentanza. E' esattamente per questo che il mondo di Autonomie e Ambiente ha aderito alla campagna "IO VOGLIO SCEGLIERE" per abrogare le parti più indigeribili del Rosatellum. L'attuale legge elettorale è l'ultima e forse la peggiore di una serie di norme che da un ventennio stanno impedendo ai cittadini di scegliere i propri rappresentanti. L'impegno per la raccolta firme contro il Rosatellum continuerà tutta l'estate, anche online: https://www.iovoglioscegliere.it/ .

Antonello Licheri, scrittore e saggista di Banari, classe 1964, ha dedicato la sua vita alla politica e alla buona amministrazione, nella tradizione del comunismo autonomista sardo. Nel suo libro propone di ripartire dalla Costituzione, ripensando e rivedendo tutte le istituzioni attuali, criticamente e autocriticamente, senza scorciatoie o furbizie. I sistemi elettorali vanno ripensati ab imis come elemento di garanzia per tutti, in primis dei cittadini e poi delle loro organizzazioni politiche.

A Olbia con l'autore Antonello Licheri dialogheranno: Silvia Fancello (Lidia), la referente AeA-EFA in Sardegna; Giovanna Casagrande, Sardegna Possibile - Autonomie e Ambiente; Danilo Deiana, segretario generale della CGIL Gallura.

Nel corso della manifestazione si raccoglieranno sia firme contro il Rosatellum, sui quattro quesiti depositati dal Comitato Referendario per la Rappresentanza, ispirato dalle idee e dalle lotte di Felice Besostri, sia firme sui referendum sociali della CGIL, fra cui quello contro il "Jobs Act".

Questo ventennio di leggi elettorali ingiuste ha escluso ormai oltre la metà dei cittadini dalla democrazia. Le reti di cittadinanza attiva della Sardegna stanno reagendo, contro il Rosatellum, con il Comitato Besostri, e contro la loro legge elettorale regionale, una delle più ingiuste.

Stiamo vivendo una polarizzazione forzata degli elettori con continui plebisciti fra pochi leader, spesso imposti da opache piramidi politiche e pompati da un sistema mediatico sempre più concentrato in poche mani. Il bipolarismo all'italiana crea una prigione che è la stessa per tutti, solo che è divisa in tre celle: una per i tifosi di sinistra, l'altra per i tifosi di destra, la terza per i cittadini che si sono rassegnati a non votare più. Non siamo mai di fronte a competizioni leali, fra diversi corpi politici e sociali. Il bipolarismo all'italiana ha concentrato il potere in quello che potrebbe essere visto come un unico mostro ambidestro (così lo ha chiamato Giovanna  Casagrande),  che ci manovra tutti come burattini.

Se non troviamo il mondo di ridare potere ai cittadini, spazio alle minoranze, rappresentanza ai territori, voce agli indipendenti e alle minoranze, finiremo per ritrovarci con il solo potere, ogni cinque anni, di scegliere fra i due "podestà" che ci saranno proposti e imposti dalle concentrazioni di potere finanziario, tecnologico, mediatico.

Gli elettori silenziati devono ritrovare la loro voce, qui e ora.

Olbia, 4 luglio 2024 - a cura della segreteria interterritoriale

 

Costituito il Comitato Referendum per la Rappresentanza

Riceviamo dai promotori del neonato Comitato Referendum per la Rappresentanza l'annuncio della propria costituzione formale, avvenuta il 17 aprile 2024, a Roma. Il Comitato è ispirato al lavoro del compianto Felice Besostri, che ha sempre lottato contro le leggi elettorali incostituzionali.

Roma, 17 aprile 2024

Si è costituito oggi, presso lo Studio Notarile Fanfani-Pellegrino di Roma, il Comitato promotore del referendum per l’abrogazione parziale delle attuali leggi elettorali per la Camera e per il Senato (il cosiddetto Rosatellum). Ne ha dato notizia l’ex senatore liberale Enzo Palumbo che, con Paolo Antonio Amadio e Sergio Bagnasco e in sinergia col compianto sen. Carlo Felice Besostri, ha curato la stesura dei quesiti referendari. Il nome ufficiale del comitato è Comitato Referendario per la Rappresentanza (sui media è già stato chiamato semplicemente "Comitato Besostri", oppure con l'acronimo Co.Re.Ra.). Martedì 23 aprile, alle ore 17:30, presso la sala stampa di Montecitorio, i promotori del referendum presenteranno agli organi d’informazione i quesiti referendari e la campagna per la raccolta delle firme.

Fra i promotori il nostro Mauro Vaiani, vicepresidente segretario di Autonomie e Ambiente e garante di OraToscana (nella foto con Sergio Bagnasco e Paolo Antonio Amadio, dopo la costituzione del comitato).

Segnaliamo che sono già aperte le adesioni, con una raccolta di disponibilità che è essenziale per il successo di questo referendum abrogativo che picconerà il Rosatellum e fermerà gli aspiranti podestà d'Italia e napoleoni d'Europa. Trovate tutti i link utili qui:

https://autonomieeambiente.eu/news/275-perche-la-democrazia-risorga

Per maggiori informazioni:

https://coordinamentoperlarappresentanza.blogspot.com/2024/04/si-costituisce-il-comitato-referendario.html

In alto a sinistra una foto di gruppo degli intervenuti alla costituzione del Comitato. Fra di loro si riconosce Enzo Paolini, storico collaboratore di Felice Besostri. Molte altre importanti personalità saranno presto cooptate nel Comitato.

Nella foto sotto, in senso orario: Luigi Spanu (segreteria del Comitato), Mauro Vaiani, Pietro Morace (tesoriere e coordinatore dell'organizzazione del comitato)

2024 04 17 gruppo organizzativo anti Rosatellum

 

Da Livorno e Firenze: il civismo toscano per leggi elettorali più giuste

Riceviamo e volentieri pubblichiamo, dalla Toscana, una dichiarazione congiunta sulla necessità di riprenderci la rappresentanza e ricostruire la democrazia dal basso, resa da importanti esponenti dell'autonomismo e del civismo.

Livorno –Firenze,2 maggio 2024

Civismo toscano: uniti per riprenderci la democrazia

Comunicato congiunto di
Città Diversa Livorno, RiBella Firenze, OraToscana (Autonomie e Ambiente-EFA)

La lista civica Città Diversa (Livorno), la lista civica RiBella Firenze e la rete territorialista OraToscana (membro della rete Autonomie e Ambiente-EFA) si sono incontrate per rafforzare la propria collaborazione civica interterritoriale.

La democrazia italiana sta declinando vistosamente. Ne è un ulteriore conseguenza l’assenza dalle schede elettorali europee, di molti movimenti ed anche di quella lista europea dei territori che tanti movimenti civici, ambientalisti, autonomisti, stavano preparando, con la famiglia politica europea dei territori, EFA (European Free Alliance), prima che la maggioranza di centrodestra intervenisse con il decreto taglia-liste (decreto-legge n. 7 / 29 gennaio 2024, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 38 / 2024). Le regole del gioco sono state sinistramente cambiate a partita iniziata, nel silenzio assordante dei media e di gran parte del sistema politico italiano.

Non necessariamente il nostro mondo civico toscano avrebbe presentato una lista in più, ma avrebbe potuto contribuire, con pari dignità e con esponenti preparati, in coalizione con altre forze sociali e territoriali, alle importanti elezioni europee del prossimo 8-9 giugno, che si tengono contemporaneamente alle nostre elezioni comunali.

Il prossimo Parlamento europeo dovrà prendere decisioni importanti per una Europa meno burocratica, meno dominata dagli interessi della grande finanza, più democratica, più rispettosa delle diversità e degli interessi dei territori, delle comunità locali, delle piccole imprese, delle famiglie, delle persone comuni.

La voce della Toscana, e in particolare del nostro civismo toscano, con le regole cambiate in corsa, non potrà essere presente direttamente. Speriamo comunque nell’elezione in Italia e in Europa di persone che credono nei territori, nella pace, nel lavoro, nelle autonomie, ma in ogni caso non resteremo in disparte: continueremo il nostro lavoro politico, nei nostri comuni e con nuove forme di collaborazione interterritoriale.

Per ripristinare la democrazia, per riprenderci la rappresentanza, per trasmettere i valori civici, ambientalisti, territorialisti alle generazioni future, abbiamo deciso insieme di partecipare – grazie alla generosità e al senso civico di tante persone - alle elezioni comunali di Livorno (con la lista Città Diversa), a Firenze (con la lista RiBella Firenze), oltre che essere di aiuto e di sostegno alle decine di altre liste civiche indipendenti che si sono attivate, dal basso, per il bene del proprio comune.

Abbiamo inoltre deciso di aderire al Comitato Referendario per la Rappresentanza, che ha depositato il 23 aprile scorso quattro quesiti per abbattere il famigerato Rosatellum (a suo tempo voluto da tutti i partiti, di sinistra, centro e destra, e mai da essi messo in discussione).

Diciamo basta ai parlamentari “nominati” da pochi capi di partito. E’ tempo di riprenderci la rappresentanza e di tornare a far scegliere ai cittadini i loro rappresentanti, territorio per territorio.

Il Comitato Referendario per la Rappresentanza si ispira alle lotte dell’avvocato Felice Besostri, che per il suo impegno contro le leggi elettorali ingiuste e incostituzionali si è guadagnato la fama di “difensore dei diritti elettorali dei cittadini”. Besostri è spirato a Milano il 6 gennaio scorso, ma il suo lavoro per avere in Italia e in Europa più democrazia e più autonomie personali, sociali, territoriali, per tutti, continua!

 

p.Città Diversa Livorno
Marco Cannito

p. RiBella Firenze
Riccardo Galimberti

p. OraToscana (Autonomie e Ambiente-EFA)
Mauro Vaiani

 

Depositati i quattro quesiti anti-Rosatellum

DEPOSITATI IERI IN CASSAZIONE I QUATTRO QUESITI REFERENDARI

Roma, Palazzo Montecitorio 24 aprile 2024

Ieri (23 aprile), alla Camera dei Deputati, il neocostituito comitato promotore del referendum per l’abrogazione parziale delle attuali leggi elettorali per la Camera e per il Senato (il cosiddetto Rosatellum) ha presentato i quesiti referendari appena depositati al competente Ufficio presso la Suprema Corte di cassazione.

Ricordiamo che è necessario registrarsi per aiutare il neonato "Comitato Besostri":

https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSevfwm6gxcPfaJdWSwzQ90PCkD7vqaKnED82DSjAoemScGWXg/viewform?pli=1

Il comitato è costituito da cittadini, di diverso orientamento politico e formazione culturale, accomunati dal proposito di restituire a ciascun italiano il diritto di scegliere chi debba rappresentarlo.

Con il Rosatellum, una minoranza sempre più esigua di elettori, finisce per trasformarsi in una maggioranza parlamentare. Onde possiamo dire che oggi, come ieri, a governare il paese non è la maggioranza dei cittadini, ma la meno debole delle minoranze. -ha spiegato il senatore Enzo Palumbo, vicepresidente del Comitato - A questo punto, visto che ogni tentativo per via giurisdizionale è risultato vano, l'unica possibilità di evitare che anche le prossime elezioni si svolgano con una legge elettorale invisa alla maggior parte dei cittadini, è per l'appunto il tentativo di fare pronunziare proprio i cittadini attraverso un referendum popolare, sui punti più palesemente incostituzionali di questa legge”.

I quesiti referendari sono quattro e intervengono su specifici aspetti della normativa in vigore:

1) ABOLIZIONE DEL VOTO CONGIUNTO TRA CANDIDATI UNINOMINALI E LISTE PLURINOMINALI, per consentire al cittadino elettore la libera scelta tra lista proporzionale e candidato uninominale;

2) VIA LE SOGLIE ELETTORALI PER LISTE AUTONOME E COALIZIONI, per ridurre la dispersione di voti validi e garantire, a chi ha un quorum utile anche in un solo collegio o in una sola circoscrizione, di essere rappresentato;

3) TUTTE LE LISTE DEVONO RACCOGLIERE LE FIRME PER PROPORRE CANDIDATURE, ponendo fine al privilegio dell'esonero dalla raccolta di firme per i partiti già presenti in Parlamento, ponendo tutte le liste in condizione di partire alla pari nella competizione elettorale;

4) FINE DELLE PLURICANDIDATURE, per impedire agli apparati di partito di predeterminare la composizione del Parlamento (contenendo il numero dei "nominati").

“A questa iniziativa, che sconta inevitabilmente i paletti costituzionali che la limitano all’essenziale, se ne accompagnerà un’altra: -ha concluso nel suo intervento Enzo Palumbo - una legge d’iniziativa popolare per consentire l’introduzione delle preferenze, in modo che il Parlamento cessi di essere il luogo dei nominati e diventi invece il luogo degli eletti dal popolo, con una nuova legge elettorale che, se approvata tramite il referendum, potremmo anche chiamare “Besostrellum”,  come postumo omaggio a chi l'ha voluta fino a morirne”.

Nel corso della Conferenza stampa è stato proiettato un video di Giorgio Benvenuto,presidente d’onore del Comitato, che era impossibilitato a partecipare.

Da anni in Italia, di elezione in elezione –ha affermato la presidente Elisabetta Trenta nel suo intervento – i votanti sono sempre di meno e, quindi, il Parlamento eletto, meno rappresentativo, perde progressivamente il suo potere a favore del potere esecutivo e di quella che chiamano governabilità. L’attuale legge elettorale nega uno dei principi della Costituzione e cioè che il voto dovrebbe essere personale ed uguale.  I cittadini lo hanno capito e per questo non vanno più a votare, perché non siamo noi a scegliere coloro che ci devono rappresentare ma i capi dei partiti”.

Le sottoscrizioni saranno effettuate anche con l’utilizzo della firma elettronica mediante piattaforme private, a causa del ritardo nella messa a disposizione della piattaforma pubblica.

Questa iniziativa referendaria, ispirata dal compianto Carlo Felice Besostri, sta riscuotendo molte adesioni trasversali agli schieramenti politici e culturali, incontrando l’appoggio di gruppi spontanei di cittadini, associazioni della società civile e gruppi eterogenei di personalità pubbliche.

Sergio Bagnasco, uno dei principali ispiratori del Comitato Referendario per la Rappresentanza (questo il nome ufficiale del comitato promotore) ha spiegato come questa iniziativa anti-Rosatellum sarà un modo di dare voce ai cittadini in cerca di rappresentanza, delusi ed esclusi dall'attuale degrado delle leggi elettorali della Repubblica.

Mauro Vaiani, vicepresidente segretario di Autonomie e Ambiente, membro fondatore del Comitato e uno dei tredici firmatari del deposito in Cassazione, ha ricordato come ormai da vent'anni siamo privi di leggi elettorali che consentano ai cittadini la scelta dei propri rappresentanti (dai tempi del Porcellum, quindi in pratica dal 2004): "I giovani qui presenti non hanno mai visto nella loro vita una elezione libera e competitiva per la scelta del rappresentante del loro territorio. Picconare il Rosatellum è necessario per frenare la deriva dell'elezione diretta di capi, in particolare del podestà d'Italia".

Enzo Paolini, ha ricordato Felice Besostri (di cui è stato uno storico collaboratore) il quale, in occasione di un dibattimento in Calabria in difesa della minoranza etnico-culturale Arbaresh, gli consegnò uno scritto sulla lotta per la rappresentanza che sarà presto pubblicato. Le parole di Besostri sono state lette, nella commozione generale, e sono state sentite da tutti come un vero testamento spirituale del grande difensore dei diritti elettorali dei cittadini.

Ricordiamo che la segreteria organizzativa del comitato è affidata a Riccardo Mastrorillo, Luigi Spanue Thomas Agnoli. Il tesoriere è Pietro Morace. Oltre ai già citati, ricordiamo che del comitato fanno già parte personalità come Marco Cappato, Nella Toscano, Paolo Antonio Amadio, Nicola Bono, Erminia Mazzoni, Mario Walter Mauro, Francesco Campanella, Mat teo Emanuele Maino, Vittorio Delogu, Giuseppe Gullo, Roberto Biscardini, Giuseppe Gargani, Mario Tassone, Marco Perduca.

Sul canale YouTube del COMITATO REFERENDARIO PER LA RAPPRESENTANZA sono già visibili un importante contributo video di Paolo Pagliaro e la registrazione della conferenza stampa alla Camera dei Deputati.

I quesiti appariranno ad horas sulla Gazzetta Ufficiale (https://www.gazzettaufficiale.it/attiAssociati/1/?areaNode=3):

Per info e contatti:Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - 348 9044343 - www.iovoglioscegliere.it

Fonti:

  • Ufficio stampa del Comitato Referendario per la Rappresentanza
  • Testimonianze dirette dalla giornata romana del 23 aprile 2024 (genetliaco di Felice Besostri)
  • Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana

 

Documentazione video conferenza stampa EFA-AeA a Milano (16 maggio 2024)

Donare e aiutare per riprenderci la democrazia, abbattendo il Rosatellum

Molti di noi saranno ancora per due settimane impegnati per le elezioni dei propri comuni. Nel Nordest tanti di noi siamo impegnati a sostenere Giovanni Poggiali, unico candidato autonomista in campo alle elezioni europee 2024, contro il centralismo, le ipocrisie del bipolarismo, la deriva verso cui ci spingono gli aspiranti podestà d'Italia e napoleone d'Europa.

Eppure dobbiamo trovare il coraggio e quindi il tempo di aderire in massa alla grande campagna referendaria per la rappresentanza, quella della raccolta di firme per i referendum contro il Rosatellum, nel ricordo e nella continuazione delle lotte del grande difensore dei diritti elettorali dei cittadini, Felice Besostri.

Nessuno più di noi attivisti del civismo, dell'autonomismo storico, del moderno territorialismo, dell'ambientalismo come grande rinnovamento economico e sociale dal basso, sa quanto gravi siano le conseguenze del vivere sotto leggi elettorali ingiuste. Abbiamo un disperato bisogno di una svolta per riprenderci la democrazia e ridonarci la possibilità di scegliere una nuova generazione di leader locali.

Quindi attiviamoci. La raccolta delle firme partirà subito dopo il voto dei giorni 8-9 giugno 2024, ma da subito dobbiamo

DONARE un po' di soldi per la democrazia

https://www.iovoglioscegliere.it/donazioni

Inviate subito contributi, non importa quanto piccoli, direttamente sul conto corrente:

Comitato Referendario per la Rappresentanza

IBAN:  IT96Q0304801600000000082708 (Banca del Piemonte)

 

DONARE tempo, organizzando un comitato locale

https://www.iovoglioscegliere.it/contatti

 

Firenze, 25 maggio 2024 - a cura della segreteria interterritoriale

 

 

 

Enzo Palumbo (Comitato Besostri) sul 25 aprile

Riceviamo dall'ufficio stampa del Comitato Referendario per la Rappresentanza e volentieri diffondiamo:

Co. Re. Ra. - COMITATO REFERENDARIO PER LA RAPPRESENTANZA

(comitato promotore di referendum parzialmente abrogativi del Rosatellum, ispirato al pensiero e all'azione di Felice Besostri)

Comunicato stampa

Enzo Palumbo, vicepresidente vicario del Comitato referendario per la Rappresentanza, ha dichiarato:

I partigiani di ogni colore politico che, dopo l’8 settembre 1943, sono insorti contro l’occupazione nazifascista per riscattare l’onore dell’Italia da una sciagurata guerra di aggressione voluta dal regime fascista, hanno rischiato e spesso perduto la propria vita per dare alle nostre comunità una Costituzione che assicurasse a tutti i cittadini la possibilità di essere liberamente rappresentati nelle istituzioni, dal più piccolo degli enti locali sino al Parlamento.

Grazie alla Costituzione repubblicana, così è stato sino a quando la ventata maggioritaria della c. d. seconda Repubblica ha cominciato a introdurre nel Paese leggi elettorali sempre più incostituzionali che poco alla volta hanno introdotto sistemi elettorali sostanzialmente autocratici, in cui la democrazia si esaurisce in un plebiscito quinquennale verso una sola persona (che sia sindaco, presidente-governatore, premier), che diventa l’unico titolare del potere di decidere le sorti della comunità che l’ha espresso.

Nel momento in cui l’Italia celebra la fine dell’occupazione nazista e della dittatura fascista, il Comitato Referendario si è assunto il compito di restaurare una parte degli istituti di democrazia liberale smarriti negli ultimi decenni proponendo quattro quesiti referendari che mirano a restituire ai cittadini il sacrosanto diritto di eleggere liberamente i propri rappresentanti in Parlamento.

...

Roma, 25 aprile 2024

...

Nella foto, da sinistra, Sergio Bagnasco, Elisabetta Trenta, Enzo Palumbo, Raffaele Bonanni, alla conferenza stampa di presentazione dei referendum anti-Rosatellum, alla Camera, lo scorso 23 aprile 2024

 

 

 

Il Comitato Referendum per la Rappresentanza si organizza

Il Comitato Referendario per la Rappresentanza si organizza e si appresta a depositare in Cassazione i quesiti per abbattere il Rosatellum e frenare la deriva autoritaria, centralista, presidenzialista. Riceviamo e volentieri pubblichiamo dall'ufficio stampa del Comitato Besostri. Ricordiamo a tutti che è possibile DARE LA PROPRIA DISPONIBILITÀ al Comitato attraverso questo modulo raccolta dati.

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IL COMITATO REFERENDARIO CONTRO IL ROSATELLUM SI ORGANIZZA

Roma, 18 aprile 2024

Si è costituito il 17 aprile, presso lo Studio Notarile Fanfani-Pellegrino di Roma, il Comitato promotore del referendum per l’abrogazione parziale delle attuali leggi elettorali per la Camera e per il Senato, il cosiddetto Rosatellum.

Ne hanno dato notizia l’ex senatore Enzo Palumbo, Paolo Antonio Amadio e Sergio Bagnasco, che sono stati fra i principali promotori dell'iniziativa, in continuità con il lavoro di Carlo Felice Besostri.

Il comitato promotore ha scelto Giorgio Benvenuto come presidente d'onore (nella foto).

2024 04 17 Giorgio Benvenuto presidente onore anti Rosatellum

La presidenza e rappresentanza legale è stata affidata a Elisabetta Trenta (nella foto).

Foto Ministro Trenta 

Vicepresidenti sono stati nominati Vincenzo (Enzo) Palumbo, Raffaele Bonanni, Sergio Bagnasco.

La segreteria organizzativa è stata affidata a Riccardo Mastrorillo, Luigi Spanu e Thomas Agnoli. Il tesoriere è Pietro Morace.

Tra i numerosi componenti figurano Enzo Paolini (storico collaboratore di Felice Besostri), Marco Cappato, Marco Perduca, Nella Toscano, il già citato Paolo Antonio Amadio, Nicola Bono, Erminia Mazzoni, Mario Walter Mauro, Francesco Campanella, Mauro Vaiani (vicepresidente segretario di Autonomie e Ambiente), Matteo Emanuele Maino. Molte altre persone di rilievo saranno cooptate ad horas nel comitato.

Nella mattina di martedì 23 aprile prossimo i quesiti saranno depositati in Cassazione. Alle ore 17:30, presso la sala stampa di Montecitorio, i promotori del referendum presenteranno agli organi d’informazione i quesiti referendari e la campagna per la raccolta delle 500.000 firme necessarie per abbattere il #Rosatellum, legge elettorale ingiusta e incostituzionale, contribuendo così a frenare la deriva centralista e autoritaria del c.d. "premierato" (che sarebbe l'elezione diretta di una sorta di podestà d'Italia).

Nella foto sotto: Mauro Vaiani, Sergio Bagnasco, Enzo Palumbo, Enzo Paolini, in un momento dei lavori di costituzione del Comitato Besostri.

 2024 04 17 un momento della costituzione anti Rosatellum

 

Fonte: Ufficio Stampa del Comitato Referendario per la Rappresentanza

Per info e contatti

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E' già aperta una pagina del comitato sulle reti sociali:

https://www.facebook.com/profile.php?id=61558308164893

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Iniziativa per il dialogo fra i promotori dei diversi referendum

Il Comitato Referendario per la Rappresentanza ha diffuso il testo di una lettera aperta ai movimenti e ai partiti promotrici di altri referendum e iniziative popolari, in particolare al largo schieramento che si propone di abolire la legge Calderoli (l'ennesimo imbroglio che viene da quel mondo di ciarlatani, falsi autonomisti, veri neocentralisti, che è quello dei salviniani).

La lettera è stata firmata dalla presidente Elisabetta Trenta, dal presidente onorario Giorgio Benvenuto, dagli altri esponenti di presidenza, dai membri del Comitato Besostri. Il testo integrale della lettera aperta è disponibile qui.

Diffusa alla vigilia del compleanno del presidente della Repubblica Sergio Mattarella la lettera si apre con la citazione di un suo recente intervento alla Settimana sociale dei cattolici in Italia: “…il principio 'una persona un voto' non può essere distorto attraverso […] marchingegni che alterino la rappresentatività e la volontà degli elettori”, S. Mattarella, Trieste, 3 luglio 2024.

Il Comitato Besostri sta cercando di reagire all'oscuramento che sta colpendo da settimane la campagna per la parziale abrogazione del Rosatellum e chiede una interlocuzione pubblica e urgente alle forze politiche e sociali che si sono impegnate su altri temi, come i referendum sociali della CGIL o i quesiti contro la legge Calderoli sulla presunta "autonomia differenziata" (per comprendere l'inutilità e anzi la potenziale pericolosità di questa legge rimandiamo alle numerose prese di posizione di Autonomie e Ambiente).

I promotori dei quesiti parzialmente abrogativi del Rosatellum chiedono apertamente alle altre realtà politiche e sociali di includere nella loro mobilitazione estiva anche la loro campagna #IoVoglioScegliere (https://www.iovoglioscegliere.it/), in modo da arricchire le proposte riformatrici che potrebbero essere votate nella primavera del 2025, in quella che potrebbe trasformarsi in una grande stagione referendaria di rilancio della partecipazione popolare, proprio assicurando agli elettori la possibilità di esprimersi contro le parti più deteriori del Rosatellum per riprendersi la possibilità di scegliere i propri rappresentanti in Parlamento.

Siamo alla vigilia - secondo fonti autorevoli - dell'avvio della piattaforma pubblica per la partecipazione popolare, che sarà sicuramente di grande impulso per i cittadini attivi. Nessuno però, soprattutto fra coloro che pubblicamente si sono sempre detti contrari alle leggi elettorali ingiuste degli ultimi vent'anni, può sottrarsi al dovere di cooperare perché l'opinione pubblica sia informata e possa conseguentemente attivarsi per restituire sostanza alle forme democratiche della Repubblica.

A cura della segreteria interterritoriale - Roma, 23 luglio 2024

 

 

 

 

 

 

Io Voglio Scegliere - Incontro a Milano

Venerdì 28 giugno 2024 al teatro Franco Parenti di via Pier Lombardo 14, a Milano, alle ore 21, avete la possibilità di incontrare in persona diversi esponenti del Comitato Referendario per la Rappresentanza. Interverranno il presidente onorario Giorgio Benvenuto, la presidente Elisabetta Trenta, il vicepresidente Raffaele Bonanni, Marco Cappato (presidente Eumans e membro del Comitato), Stefano Zamagni (il presidente di Insieme per), Mario Staderini (il fondatore di Democrazia Radicale). Interverranno altri esponenti del Comitato e delle associazioni che hanno abbracciato questa iniziativa unitaria e trasversale per porre fine al degrado della democrazia italiana ed europea, fra cui Paolo Antonio Amadio, che, fra le molte cose che fa per il Comitato, è anche il punto di riferimento per la raccolta delle firme in Lombardia.

Il tema della serata è la presentazione dei quesiti referendari per l'abrogazione degli aspetti più critici del Rosatellum, ispirati dalle idee e dalle lotte di Felice Besostri, per rimettere "LA RAPPRESENTANZA PARLAMENTARE AL CENTRO DELLA POLITICA".

Autonomie e Ambiente ha aderito convintamente alla campagna per la rappresentanza, con tutte le sue forze sorelle.

Quiun estratto della partecipazione del vicepresidente segretario Mauro Vaiani (membro del comitato e uno dei primi firmatari dei quesiti) a una conduzione di Canale Italia dedicata all'iniziativa referendaria, con il giornalista Massimo Martire.

Questo è il link per informarsi e firmare: https://www.iovoglioscegliere.it/ .

 

Milano, 26 giugno 2024 - a cura della segreteria interterritoriale

La piattaforma pubblica facilita la sottoscrizione delle iniziative anti-Rosatellum

Il 25 luglio 2024 è finalmente partita la piattaforma pubblica per la sottoscrizione di referendum e leggi d'iniziativa popolare. Le iniziative del Comitato Besostri contro il Rosatellum sono state le prime a essere caricate, grazie al generoso volontariato della segreteria (grazie in particolare a Thomas Agnoli). In due giornate scarse di funzionamento, la piattaforma ha attratto 10.000 cittadini attorno all'iniziativa per la rappresentanza, contro il Rosatellum, per porre fine all'odioso ventennio dei "nominati".

Non perdiamo questa occasione. Continuiamo a firmare e a far firmare per la campagna #IoVoglioScegliere. Qui alcune indicazioni operative (da copiare e diffondere con tutti i mezzi):

Campagna #IoVoglioScegliere

📣 Finalmente è possibile firmare online a sostegno del referendum per l’abrogazione parziale della legge elettorale detta "Rosatellum"!

1️⃣ Apri il link https://pnri.firmereferendum.giustizia.it/ e accedi con lo SPID, la CIE o la CNS.

2️⃣ Seleziona queste iniziative dall’elenco:

✏️ “ABROGAZIONE DEL VOTO CONGIUNTO TRA CANDIDATI E LISTE PLURINOMINALI” (il numero dell’iniziativa è 500004) https://pnri.firmereferendum.giustizia.it/referendum/open/dettaglio-open/500004
✏️ “ABOLIZIONE PLURICANDIDATURE: OGNI CANDIDATO IN UN SOLO COLLEGIO UNINOMINALE E/O PLURINOMINALE” (il numero dell’iniziativa è 500008) https://pnri.firmereferendum.giustizia.it/referendum/open/dettaglio-open/500008
✏️ TUTTI I PARTITI, ANCHE QUELLI IN PARLAMENTO, DEVONO RACCOGLIERE LE FIRME PER LE CANDIDATURE (il numero dell’iniziativa è 500006) https://pnri.firmereferendum.giustizia.it/referendum/open/dettaglio-open/500006
✏️ NIENTE SOGLIE DI ACCESSO PER LISTE AUTONOME E COALIZIONI (il numero dell’iniziativa è 500005) https://pnri.firmereferendum.giustizia.it/referendum/open/dettaglio-open/500005
✏️ LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE «Modifiche al testo unico di cui al D.P.R. 30 marzo 1957, n. 361, e al testo unico di cui al d.lgs. 20 dicembre 1993, n. 533, in materia di elezione della camera dei deputati e del senato della repubblica.» (il numero dell’iniziativa è 500013) https://pnri.firmereferendum.giustizia.it/referendum/open/dettaglio-open/500013

3️⃣ Premi su sostieni iniziativa, clicca su continua e nuovamente su sostieni iniziativa.

4️⃣ Dopo aver firmato, torna in Homepage e seleziona l’iniziativa successiva, oppure accedici tramite i link sopra.

📲 Condividi per fare passaparola, inoltra questo messaggio ai tuoi contatti e fai firmare anche loro!

 

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A cura della segreteria interterritoriale di Autonomie e Ambiente e della segreteria del Comitato Referendario per la Rappresentanza - Roma, 27 luglio 2024

 

La prima campagna contro i nominati: ombre e luci

Il Comitato Referendario per la Rappresentanza, alla chiusura di questa prima campagna contro i nominati, le liste bloccate, la legge elettorale detta Rosatellum, comunica che, malgrado l'impegno profuso, purtroppo non si sono raccolte le 500.000 firme necessarie per inviare i quesiti referendari proposti al vaglio della Corte Costituzionale.

Le firme raccolte, tuttavia, sono state consegnate alla Corte di Cassazione e questo per diversi motivi. 

Il primo è che il Comitato, ispirato alle idee e alle lotte di Felice Besostri, è fiero di aver sollevato il tema della rappresentanza parlamentare nel dibattito politico nazionale. Un tema la cui importanza è direttamente proporzionale alla testardaggine che quasi tutti i partiti hanno messo nell'ignorare l'iniziativa. Hanno evitato non diciamo di criticarla, ma persino di citarla, sistematicamente, in modo che i media non fossero minimamente tentati dall’idea di offrire spazio alla comunicazione delle finalità referendarie.

Scrive il Comitato, nel suo comunicato stampa finale, diffuso a Roma il 30 settembre 2024, dopo la consegna delle firme in Cassazione, che la congiura del silenzio, che ci si aspettava dall'inizio ma non a questo livello, e l'occasionale "sbandierare" l’esigenza di intervenire sulla legge elettorale per reinserire le preferenze, senza però fare mai riferimento alla raccolta firme in corso, è la prova di quanto i partiti abbiano “temuto” l’iniziativa del Comitato Referendario per la Rappresentanza.

Il secondo motivo è il rispetto dei numeri, dietro ai quali ci sono cittadini attivi e generosi:

  • 54.389 firme per il primo quesito contro l'odioso voto congiunto
  • 24.126 per il secondo (abolizione delle soglie elettorali farlocche, che fanno passare partitini con lo "zero virgola" e lasciano fuori liste che hanno ottenuto quorum utili nei loro territori
  • 27.366 per il terzo, contro le modalità assurde di presentazione delle candidature (facili per i potenti, impervie per gli outsider)
  • 36.140 per il quarto, contro l'abuso delle pluricandidature

Sono poche, certo, a confronto delle firme raccolte da altri quesiti, ma in effetti la campagna è stata fatta con scarse risorse finanziare (letteralmente poche migliaia di Euro); poche centinaia i volontari che si sono attivati in piena estate; l'oscuramento mediatico è stato tombale. Tuttavia, scrive il Comitato, ci sono 50.000 cittadini che hanno dato un importante messaggio politico.

Si ringraziano le adesioni arrivate al Comitato da alcune piccole organizzazioni politiche (dal mondo socialista a Possibile, da Insieme a diversi esponenti del mondo cristiano-sociale). Si ringraziano le reti che hanno promosso il Comitato, in particolare EUMANS, Partecipazione Attiva, Autonomie e Ambiente, per citarne solo alcune.

Stride invece l'ipocrisia di quelle organizzazioni più grandi (PD e CGIL, per esempio), i cui leader solo per “immagine” hanno dichiarato di voler eliminare il Rosatellum e rendere ai cittadini la possibilità di scegliere i propri rappresentanti in Parlamento, ma hanno fatto di tutto perché questa campagna del Comitato Besostri fosse silenziata.

Nel Comitato tutti sapevamo che sarebbe stato difficile e che sarebbe stata necessaria una preparazione maggiore, ma far partire questa prima campagna era urgente. Si doveva tentare questa "profilassi" democratica contro l'avvelenamento in corso. La democrazia in Italia viene erosa dalla pericolosa presunzione che ogni carica esecutiva debba avere, attraverso "marchingegni elettorali", come li ha definiti il presidente Mattarella, una maggioranza assicurata nella propria assemblea.

Era necessario seminare almeno qualche dubbio contro questa follia, anche per prepararci a resistere contro l'elezione diretta del premier e contro la pretesa che il nuovo podestà d'Italia debba poter contare su un Parlamento di nominati da lui o lei.

La vigente legge per le elezioni parlamentari, scrive ancora il Comitato, è incompatibile con i principi della democrazia rappresentativa e dell'antifascismo, quello vero e vissuto, non quello recitato e ostentato.

Il Comitato conclude facendo una osservazione acuta: nella primavera del 2025, quando qualche referendum più "famoso" e più "gradito" ai media e ai salotti buoni della sinistra, probabilmente, avrà problemi a raggiungere il quorum, si sentirà la mancanza di uno o due quesiti che sono vitali per arginare la crisi di una Repubblica in cui nessuno vuole più votare, perché non crede più che il suo voto conti qualcosa.

Ringraziamo comunque tutti coloro che pur essendo elettori e sostenitori di quei partiti che non hanno aderito, si sono impegnati nella campagna.”dichiara Elisabetta Trenta, Presidente del Comitato promotore del Referendum per la Rappresentanza (Co.Re.Ra) “Allo stesso modo, ringraziamo chi ha avuto il "coraggio" di occuparsi della nostra iniziativa, informando i lettori. Quindi, La7, Il Fatto Quotidiano, Avvenire, Fan Page, La Gazzetta del Mezzogiorno, La Sicilia,Il Tirreno,MicroMega, Nuovo Giornale Nazionale, Paese Italia Press, Radio Radicale, Radio Cusano, Radio Capri, Radio Centro Musica, RadioSanto Stefano, Ottolina TV, Irpinia TV, Tele Mia, Lazio TV ed altri, soprattutto impegnati nell'informazione locale e territoriale. Ringraziamo infine chi ha dato il proprio supporto professionale gratuitamente, credendo in questa iniziativa, buttando il cuore oltre l’ostacolo insieme a noi.”

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Roma, 3 ottobre 2024 - Redazionale a cura della segreteria territoriale di Autonomie e Ambiente
Per informazioni e contatti con il Comitato:
Andrea Lamberti Zanardi – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Sito: https://www.iovoglioscegliere.it

 

 

 

Lacrime, ma di speranza

Buon San Lorenzo e auguri di pace e bene per la settimana di Ferragosto, che culminerà nel ponte delle feste dell'Assunta e di San Rocco. Saranno giorni di vacanza per molti, speriamo per quanto possibile sereni, anche per le persone più fragili e più anziane, e meno frenetici per tutti.

Ci riposeremo per qualche giorno e magari qualcuno, che avrà la fortuna di trovarsi in un territorio meno inquinato dalle luci artificiali, potrà emozionarsi per l'eterno ritorno delle Perseidi, le lacrime di San Lorenzo.

I media e le reti sociali continueranno a bombardarci di notizie "acchiappa-clic", funzionali a distrarci e a intrattenerci, oltre che far loro guadagnare introiti pubblicitari. Le poche testate di servizio pubblico veramente indipendenti dalla pubblicità, come Radio Radicale, faranno quello che possono per informarci sulle cose importanti, a partire dalle terribili guerre che sono in corso. O per ricordarci che esistono problemi, come il disastro delle carceri, che nessuno di coloro che si sono succeduti al potere ha mai voluto o saputo affrontare.

La nostra sorellanza di Autonomie e Ambiente, insieme a esponenti di altre reti di cittadinanza attiva di varia estrazione politica e culturale, continuerà a sostenere la campagna #IoVoglioScegliere, del Comitato Referendario per la Rappresentanza. La rivista autonomista "Il Passo Giusto" ha pubblicato in proposito una guida riassuntiva efficace.

Sommessamente, agli attivisti di tante battaglie locali e generali, agli esponenti di tutti i partiti, a coloro che sono scandalizzati dallo stato miserevole della democrazia e dell'informazione in Italia e in Europa, a coloro che si considerano alternativi allo status quo e ai conformismi dominanti, vogliamo ricordare che NESSUNA DELLE VOSTRE BATTAGLIE AVRA' SUCCESSO, SE NON TORNIAMO AD AVERE LEGGI ELETTORALI PIÙ GIUSTE.

Il lavoro del Comitato ispirato dalle idee e dalle lotte di Felice Besostri per convincere 50.000 persone a firmare per il ritorno al voto personale ai nostri rappresentanti, è cruciale per il ritorno a un rapporto diretto fra elettori ed eletti.

L'impegno per convincere almeno 500.000 concittadini, soprattutto attraverso la nuova piattaforma pubblica, a firmare per quattro quesiti parzialmente abrogativi dell'odiosa legge elettorale detta "Rosatellum", è necessario (i nostri quesiti anti-Rosatellum sono i primi quattro visibili sulla piattaforma).

Che l'attacco alla legge elettorale vigente sia importante è dimostrato proprio dal silenzio assordante con cui questa iniziativa è stata accolta dai media conormisti e dai capi della maggior parte dei partiti. Se non venisse considerata "pericolosa" per le attuali elite al potere, i media ne parlerebbero!

Non molleremo, fino all'ultimo giorno utile, perché la nostra opposizione al Rosatellum è solo l'inizio di una campagna culturale e politica di lungo termine, contro la velenosa tentazione di introdurre nella Repubblica l'elezione diretta di un "podestà d'Italia", il quale, peraltro, una volta eletto, dovrebbe poter contare su un parlamento di "nominati" a lui fedeli.

Contro questo travestimento della democrazia, contro questo attacco al pluralismo politico, contro questa distruzione di autonomie personali, sociali, territoriali, siamo e restiamo determinati.

Roma, 10 agosto 2024 - San Lorenzo - A cura della segreteria interterritoriale

 

Non vota più nessuno perché non ci fanno scegliere i nostri rappresentanti

Non vota più nessuno? In realtà i tifosi di pochi leader pompati dai media continuano a votare, sempre più polarizzati e schierati come tifosi. I risultati, peraltro, sono davanti agli occhi di tutti: Berlusconi, Monti, Renzi, Grillo, Salvini, Conte, Draghi, Meloni, sono stati di volta in volta incensati con un conformismo rivoltante. Man mano che diventa evidente alla gente comune che questi pesonaggi soli al comando non sono stati facilitatori di riforme e compromessi, ma solo più o meno arroganti esecutori di agende bigotte e miopi, il loro declino mediatico ed elettorale è inevitabile, ma anche il crescere di una delusione popolare.

L'unica vera secessione che mette in pericolo la nostra Repubblica è quella degli elettori da questa politica bipopulista e ambidestra, estremizzata e polarizzata oltre ogni buon senso, tanto verbalmente retorica o addirittura violenta, quanto impotente e inconcludente.

Per iniziare a riparare la democrazia, è partito l'impegno per il referendum contro il Rosatellum, legge elettorale sbagliata e ingiusta, l'ultima di una serie che da vent'anni si stanno succedendo.

Di come potrebbe finire il ventennio dei nominati, parlano Elisabetta Trenta, Raffaele Bonanno, Enzo Palumbo, Sergio Bagnasco nel canale YouTube "La Miniera" di Ivan Grieco. La registrazione è stata fatta lunedì 1 luglio scorso. Ne consigliamo calorosamente l'ascolto:

Firenze, 3 luglio 2024 - a cura della segreteria interterritoriale