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Rumâgna Unida

8 - Dichiarazione di trasparenza di Romagna Unita

Dopo l'entrata in vigore del provvedimento #taglialiste (detta anche #tagliaesenzioni, #ammazzaliste) per le elezioni europee 8-9 giugno 2024, l'unico movimento della rete Autonomie e Ambiente che ha deciso di partecipare è Romagna Unita (Rumâgna Unida), nella coalizione "Siamo Europei - Azione", con un unico candidato, Giovanni Poggiali, nella circoscrizione Italia nordorientale (Nordest).

La relativa dichiarazione di trasparenza è disponibile sul sito del Ministero dell'interno:

https://dait.interno.gov.it/elezioni/trasparenza/europee2024

https://dait.interno.gov.it/documenti/trasparenza/EUROPEE_20240609/Documenti/4/(4_man_albonetti_samuele_6_1185)-4_-_romagna_unita_trasparenza.pdf

Il documento è anche archiviato qui:

https://autonomieeambiente.eu/files/9/Documentazione/40/2024-04-11-manalbonettisamueleromagnaunitatrasparenza.pdf

Dalla segreteria interterritoriale - Bruxelles – Udine - Firenze - Ravenna, 5 maggio 2024

 

 

 

 

 

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9 - Biografia, CV e casellario di Giovanni Poggiali

Dopo l'entrata in vigore del provvedimento #taglialiste (detta anche #tagliaesenzioni, #ammazzaliste) per le elezioni europee 8-9 giugno 2024, l'unico movimento della rete Autonomie e Ambiente che ha deciso di partecipare alle elezioni europee è Romagna Unita (Rumâgna Unida), nella coalizione "Azione - Siamo Europei", con un unico candidato autonomista, Giovanni Poggiali, nella circoscrizione Italia nordorientale (Nordest).

Sul sito del Ministero dell'interno sono disponibili il CV (biografia essenziale) e il casellario giudiziale di Giovanni Poggiali:

https://dait.interno.gov.it/elezioni/trasparenza/europee2024

La biografia - CV di Giovanni Poggiali è archiviata e disponibile anche qui:

https://autonomieeambiente.eu/files/9/Documentazione/41/2024-05-01-Giovanni-Poggialicandidato-EFA-AeA-RU-in-lista-Azione-SiamoEuropei-Bio.pdf

Il casellario di Giovanni Poggiali è archiviato e disponibile anche qui:

https://autonomieeambiente.eu/files/9/Documentazione/42/2024-06-01-GiovanniPoggialicasellariocp-20240424.pdf

Per maggiori informazioni visitare il sito per le Europee di Giovanni Poggiali:

https://europee.giovannipoggiali.it/

Dalla segreteria interterritoriale - Bruxelles – Udine - Firenze - Ravenna, 18 maggio 2024

 

 

 

 

 

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Benvenuta Rumâgna Unida

Insieme agli amici di Rumâgna Unida abbiamo scelto il 25 aprile 2023 come data ufficiale del loro ingresso nella sorellanza di Autonomie e Ambiente (AeA). Lo abbiamo deciso in omaggio alla festa della Liberazione, alle tradizioni antifasciste, anticentraliste, democratiche, libertarie, repubblicane, socialiste, popolari, che hanno radici così profonde in Romagna.

Non c'è forse alcuna altra terra italiana ed europea dove le migliori tradizioni del Risorgimento, richiamate dalla Carta di Chivasso, possono essere depurate da ogni nazionalismo e irredentismo, per essere usate come leva nel cantiere di una sempre più robusta Repubblica delle Autonomie, nel quadro di un nuovo confederalismo europeo, per la solidarietà internazionale, la pace, la giustizia, la salvaguardia del creato.

Benvenuta in Autonomie e Ambiente, Rumâgna Unida, come forza politica sorella, formatasi come nuovo ramo del trentennale lavoro politico-culturale del Movimento per l'Autonomia della Romagna e di un impegno autonomista romagnolo ormai secolare.

Qui la pagina di presentazione del nuovo movimento politico.

Nella III assemblea generale di Autonomie e Ambiente, che, possiamo anticiparlo, è stata indetta per sabato 10 giugno 2023 a Udine, ci sarà la ratifica del processo di adesione di Rumâgna Unida come forza sorella componente effettiva di Autonomie e Ambiente.

 

 

 

 

 

Con Giovanni Poggiali, per le autonomie e per l'Europa

Giovanni Poggiali, una delle figure più importanti, a livello italiano ed europeo, della nostra rete civica, ambientalista, territorialista, ha tenuto oggi a Ravenna un incontro con la stampa cittadina e della Romagna, per parlare della sua candidatura alle elezioni europee ormai imminenti, nella lista Siamo Europei-Azione. L'incontro si è tenuto al Caffé Corte Cavour. Erano presenti, fra gli altri, Filippo Govoni (Azione Ravenna), Samuele Albonetti (il presidente di Romagna Unita, il movimento di cui Giovanni Poggiali è uno dei promotori), Mauro Vaiani (vicepresidente segretario di Autonomie e Ambiente).

Dopo il sinistro decreto strozza-esenzioni e taglia-liste, con EFA e il nostro Patto Autonomie Ambiente esclusi dalle elezioni, questa candidatura è un segno di speranza, finalmente.

Le migliori tradizioni autonomiste della nostra storia repubblicana, da Chivasso a oggi, e i cinque anni di lavoro di Autonomie e Ambiente, sono rappresentati da Giovanni Poggiali nella circoscrizione nord-orientale (Sudtirolo, Trentino, Veneto, Friuli, Venezia Giulia, Emilia, Romagna). Romagna Unita - Rumâgna Unida ha accettato infatti di partecipare, con questa candidatura indipendente, alle liste che Azione ha allargato a molte altre realtà del riformismo italiano.

Giovanni Poggiali ha spiegato di essere in sintonia con Azione, per le sue convinzioni e la sua storia personale. La sua famiglia ha connessioni profonde con le diverse e vivaci tradizioni politiche repubblicane, socialiste, liberali, cristiane, anarchiche della Romagna, ma soprattutto con le radici più profonde (Giovanni Poggiali è nipote di Giordano Mazzavillani, importante poeta romagnolo). Autonomisti e azionisti erano insieme nella Costituente e nel prossimo futuro il dialogo fra queste due anime della Repubblica e dell'Europa avrà la possibilità di essere rinnovato. Magari proprio a partire da Ravenna, città che alle prime elezioni dirette del Parlamento europeo, nel 1979, ebbe la partecipazione al voto più alta d'Europa (il 94,47%, tanto da essere premiata dalla prima presidente, Simone Weil, nel 1980).

Con questa candidatura Giovanni Poggiali restituisce una voce agli ideali di una Europa delle Regioni e della Repubblica delle Autonomie, fondate sulla sussidiarietà e sulle più ampie autonomie personali, sociali, territoriali.

In questi tempi difficili di guerra, inquinamento, crisi dei valori, tutti i territori hanno bisogno di autorità locali forti e competenti in cui le comunità possano riconoscersi. Mentre il sistema politico italiano è da trent'anni paralizzato da un bipolarismo divisivo e sterile, incapace di riforme (ostinato a rifiutare cambiamenti anche minimi, come accadde con la vergognosa resistenza alla volontà di Montecopiolo e Sassofeltrio di passare dalle Marche alla Romagna), l'idea di una moderna amministrazione unitaria della Romagna non è più un sogno audace, ma una necessità per il bene delle generazioni future, dei giovani che si sono mobilitati, durante le terribili vicende dell'alluvione, per essere d'aiuto lavorando duramente nel fango, ma cantando "Romagna mia" ogni volta che ne avevano il tempo e il fiato.

La Romagna, riunita in una moderna forma di autogoverno - proprio come ogni altro territorio e regione d'Europa - può migliorare in tutto: dal fermare l'inquinamento, al riprendere il controllo di una diligente manutenzione del territorio, alla valorizzazione dell'economia locale in tutte le sue componenti, salvaguardandone l'originalità e promuovendone l'innovazione.

Romagna Unita, Autonomie e Ambiente, EFA coltivano l'unità nella diversità (anche al loro interno) e lavorano per una Europa forte e coesa proprio perché rispettosa di tutti i suoi territori e di tutte le sue diversità e biodiversità.

La campagna elettorale di Giovanni Poggiali è iniziata, alla romagnola, cioè con generosità, allegria e gentilezza, per portare la Romagna in Europa, per dare una voce a tutte le autonomie, per un'Europa di tutti e per tutti.

Ravenna, 3 maggio 2024 - Fonti: Ufficio stampa di Giovanni Poggiali e testimonianze dirette

Per conoscere Giovanni Poggiali e seguire la sua campagna:

https://europee.giovannipoggiali.it/

Nella foto, da sinistra a destra: Samuele Albonetti (presidente Romagna Unita), Giovanni Poggiali, Mauro Vaiani (vicepresidente segretario di Autonomie e Ambiente)

 

Documentazione video conferenza stampa EFA-AeA a Milano (16 maggio 2024)

Giovanni Poggiali annuncia al MAR la propria disponibilità per le Europee

Riceviamo e pubblichiamo la lettera con cui il presidente Giovanni Poggiali ha annunciato al Movimento per l'Autonomia della Romagna la propria disponibilità a candidarsi per le Europee nelle liste di Azione

Romagna, 10 aprile 2024

Cari amici,

come vi avevo anticipato durante il nostro ultimo comitato regionale del 23 marzo scorso e nelle successive riflessioni, si è concretizzata la possibilità di rappresentare la nostra istanza di autonomia della Romagna direttamente in una competizione elettorale. Si tratta delle prossime elezioni europee.

Come sapete la rete a cui siamo legati, Autonomie e Ambiente, rappresenta in Italia un vasto e variegato arcipelago di forze autonomiste di tutta la penisola ed è il braccio italiano della famiglia politica europea European Free Alliance (EFA), presieduta dalla nostra amica Lorena Lopez de Lacalle.

Una ingiusta legge votata nel nostro Parlamento italiano a poche settimane dalle consultazioni dei primi di giugno ha vanificato la possibilità per Autonomie e Ambiente ed EFA di presentare proprie liste nelle cinque circoscrizioni, liste in cui anche la Romagna avrebbe potuto avere degna rappresentanza. Davanti a un sopruso attuato con tempi che dimostrano un profondo disprezzo per ogni buona forma democratica non ci si poteva arrendere e stare a guardare dopo anni di lavoro.

Sono state sondate altre liste che potevano aprirsi a candidati autonomisti. L’accordo è stato trovato con il partito Azione, che ha peraltro aperto anche ad altre realtà riformiste e repubblicane, oltre che agli autonomisti. C’è quindi la possibilità di una candidatura autonomista distinta e indipendente nella circoscrizione Nord Est. E’ stato proposto a noi di rappresentare tutte le istanze di autonomia e in primis la nostra. Ho ritenuto, consapevole dei rischi e delle opportunità, di accettare io, personalmente, questa candidatura.

E’ il momento di far sapere anche in Europa che c’è una sua antica regione che chiede di avere voce. E’ un messaggio di identità, di valori, di speranza, che dobbiamo soprattutto alle giovani generazioni.

Pertanto, considerando anche le decisioni prese nel nostro ultimo comitato e la fiducia con la quale mi avete incoraggiato a proseguire sulla strada che avevamo già deciso di intraprendere insieme, anche riguardo alle proposte di revisione dello statuto del Movimento, comunico di sospendermi momentaneamente dalla carica di Presidente per meglio affrontare le poche settimane che ci separano dal voto europeo.

La gestione quotidiana del MAR resterà nelle mani del coordinatore e del direttivo, che cureranno anche l’organizzazione della prossima assemblea, già ipotizzata per la seconda metà di giugno.

Con affetto e nella speranza di aver interpretato un sentimento davvero diffuso fra di noi, vi saluto caldamente.

Giovanni Poggiali

 

Giovanni Poggiali in Veneto, a Trieste e in Friuli

Riceviamo dall'ufficio stampa di GIOVANNI POGGIALI candidato autonomista nella circoscrizione Italia Nordorientale nelle liste di Azione - Siamo Europei alle prossime elezioni europee 8-9 giugno 2024

Il candidato ravennate alle elezioni europee, Giovanni Poggiali, ha svolto una serie di incontri in Veneto, a Trieste, in Friuli

Una tre giorni di incontri importanti, con esponenti politici ma anche imprenditori, operatori economici, esponenti del mondo sportivo e sociale, giornalisti, giovani attivisti per le autonomie

Giovanni Poggiali, il viticoltore ravennate esponente della rete Autonomie e Ambiente (AeA), espresso da Romagna Unita, candidato alle prossime elezioni europee nella lista di Azione per quanto riguarda la circoscrizione elettorale Italia Nordorientale, ha trascorso alcuni giorni in diversi dei territori che fanno parte della circoscrizione: Veneto, Trieste, Venezia Giulia e Friuli.

Ha incontrato decine di persone interessate alla sua candidatura e al suo programma che coniuga le antiche battaglie per la Repubblica delle Autonomie e per l'Europa delle Regioni con il programma di serio riformismo di Azione.

Fra i vari incontri, vanno segnalati quello svoltosi nella sede della Regione a Udine, alla presenza di vari esponenti del Patto per l'Autonomia, in primis il consigliere regionale Massimo Moretuzzo e il vicepresidente degli autonomisti europei, Roberto Visentin (nella foto, da sinistra verso destra: Roberto Visentin - presidente AeA e vicepresidente EFA; Massimo Moretuzzo, consigliere e segretario del Patto per l'Autonomia Friuli-Venezia Giulia; Giovanni Poggiali; Gabriele Violino, dirigente dei giovani autonomisti europei EFAy; Giorgio Cavallo e Roberto Muradore, esponenti del Patto in Friuli).

A Trieste, allo storico Caffè San Marco, Giovanni Poggiali aveva avuto un incontro di lavoro con la segretaria regionale di Azione, Daniela Rossetti, sui temi più cruciali dell'impegno comune degli autonomisti e di Azione: la resistenza al bipolarismo sterile, estremista e divisivo, che oscura nei territori i leader locali, riducendo la politica nazionale ed europea a uno scontro polarizzato fra pochi capi mediatici; la necessità di porre un freno alla deriva della capocrazia, in particolare alla paventata elezione diretta di un "podestà" d'Italia.

Il prossimo appuntamento di campagna elettorale è per la mattinata di domani, giovedì 23 maggio, a Ravenna: Giovanni Poggiali sarà ospite di un incontro nella sede di Confagricoltura.

Ufficio stampa: Alberto Mazzotti, 338 8556129

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https://europee.giovannipoggiali.it/

 

 

Giovanni Poggiali per il Forum 2043

Per la Festa della Repubblica, Giovanni Poggiali ha scritto un contributo per il nostro Forum 2043. Cosa significa la Romagna per l'Italia e per l'Europa? L'autonomismo romagnolo può migliorare la vita delle generazioni future, non solo in Romagna. Leggete e approfondite sul Forum 2043:

https://autonomieeambiente.eu/forum-2043/318-romagna-italia-europa

Ravenna, 2 giugno 2024, Festa della Repubblica - a cura della segreteria interterritoriale e del coordinamento Forum 2043

 

 

Giovanni Poggiali ringrazia elettori e sostenitori

Grazie ad Azione per aver permesso alla Romagna e alla rete di Autonomie e Ambiente di essere rappresentati a queste elezioni europee, attraverso la mia candidatura.
Grazie alla famiglia di European Free Alliance per il sostegno e l’incoraggiamento con cui ci hanno accompagnato, gettando le basi per un filo diretto Romagna-Europa che non si esaurirà in questa tornata elettorale.
E grazie a tutti coloro che hanno seguito me e Rumâgna Unida in questi mesi, dimostrando curiosità, interesse e attenzione verso questo progetto e verso le idee che ne sono alla base, un progetto che ha mosso i suoi primi passi e che si sta già preparando per i prossimi.

Giovanni Poggiali, da Ravenna, 11 giugno 2024

https://www.facebook.com/GiovanniPoggiali.pagina/posts/pfbid02LX1LgpQFD459Zn7y8JJXSjCvrurUq4xpW3fZQdLcGai9PhAewnUzwpSMnPJNGKtql

Grazie Giovanni Poggiali e ora guardiamo avanti

Le elezioni europee sono state difficili per noi e per le nostre idee. Lo diciamo con franchezza: speravamo di suscitare un pochino più di generosità, di convincere più autonomisti storici e moderni territorialisti ad attivarsi, anche solo per un voto tattico.

Dopo la nostra esclusione dalle elezioni, attraverso il coraggio di Giovanni Poggiali e degli amici di Romagna Unita, insieme ad altre realtà autonomiste e civiche, abbiamo portato un nostro piccolo contributo alla lista Azione-Siamo Europei, l'unica lista di una certa consistenza che si era messa di traverso rispetto al "bipolarismo all'italiana" e che ha frenato rispetto alla deriva degli aspiranti podestà d'Italia e napoleone d'Europa. La lista non ha raggiunto il 4%, purtroppo. Siamo comunque grati a Carlo Calenda e agli altri leader della lista per questa esperienza fatta insieme. La nostra collaborazione continuerà su alcuni cruciali temi di democrazia locale ed europea.

Ha votato meno della metà degli aventi diritto e questa è una grande sconfitta per tutti. Nessun progetto politico nuovo potrà affermarsi, se continuano a votare solo i tifosi dell'attuale bipolarismo.

Siamo consapevoli di ciò che sta erodendo la democrazia, perché ne siamo fra le prime vittime: leggi elettorali ingiuste, infodemia invece che informazione corretta, regole assurde e criminogene sul finanziamento dei partiti e delle campagne elettorali. Senza potere, senza denaro, senza continue esasperazioni e semplificazioni mediatiche, tante persone di valore non riescono nemmeno a far sapere agli elettori della loro candidatura.

La polarizzazione al vetriolo sta facendo galleggiare, in entrambi gli schieramenti, i peggiori, non i migliori.

Ciò detto, teniamo desta la speranza. Qualche buona notizia dalle Europee è venuta.

Romagna Unita c'è e GIOVANNI POGGIALI è riuscito a materializzare, dal nulla, oltre 500 cittadini in sostegno di un'idea audace e moderna di autonomia della sua terra.

Facciamo i nostri complimenti a esponenti amici delle autonomie che hanno raggiunto lusinghieri risultati personali: PAUL KÖLLENSPERGER (il leader di Team K),  11.000 voti; ELENA BONETTI (PER) , 8.700; MARIO RAFFAELLI (sostenuto da Casa Autonomia del Trentino), 5.695; LEONARDO LOTTO (giovane esponente valdostano di Azione, nella circoscrizione Nordovest) 7.048.

Complimenti vivissimi all'amico IGNAZIO MARINO, che è stato eletto nella circoscrizione Italia centrale per la lista "Alleanza Verdi-Sinistra". Ha ottenuto oltre 20.000 voti personali, senza mai poter contare su alcuna grancassa mediatica (come invece avevano quotidianamente alcune - spesso sconcertanti - figure e figurine della sinistra, del centro, della destra).

Con un sistema elettorale più giusto, in cui tutti gli elettori potessero (anzi dovessero) scegliere i propri rappresentanti, avremmo più persone come Poggiali, Raffaelli, Lotto, Marino e meno avventurieri e imbonitori.

A questo proposito un promemoria importante: SABATO 15 GIUGNO p.v. parte la grande campagna contro il #Rosatellum e per la rappresentanza. Per Autonomie e Ambiente e per tutti coloro che vogliono il ritorno a una politica meno cinica, meno mediatica, più seria, più riformista, è una grande sfida, che non possiamo perdere.

Altra piccola buona notizia è che si stanno diradando alcuni equivoci, nonostante la pigrizia dei media e la crescita dell'indifferenza. Le persone che amano le autonomie stanno cominciando a capire chi sono gli imbroglioni della "differenziata" e i loro nuovi leader neonazionalisti.

Qualcosa si sta muovendo, quindi.

Nel frattempo non toglieremo il disturbo. Non ci chiuderemo nelle nostre cose a fare da spettatori della deriva autodistruttiva imboccata dall'umanità. Continueremo con la forza dello "smiling boy", il ragazzo che sorride che dal 1989 è una icona per tutti coloro che amano la vita e la libertà delle proprie comunità locali.

Coloro che hanno ridotto la politica a uno spettacolo, stanno distruggendo la Repubblica, incrinando l'unità europea, avvelenando l'ecosistema, trascinando il mondo verso l'apocalisse nucleare.

Dobbiamo agire per riprenderci tutte le nostre autonomie personali, sociali, territoriali, per valorizzare tutte le nostre diversità, per proteggere tutte le biodiversità.

 

Prato, 10 giugno 2024

Mauro Vaiani (garante di OraToscana, vicepresidente segretario Autonomie e Ambiente)

 

 

L'Alleanza Libera Europea si allarga in altre storiche regioni d'Europa

La nostra famiglia politica europea, EFA, ha tenuto oggi 19 marzo 2025 un'assemblea straordinaria online, a cui hanno partecipato circa 70 fra attivisti e delegati di decine di movimenti territorialisti, regionalisti, civici e locali d'Europa.

EFA ha accolto oggi tre nuovi movimenti regionali. Due di essi, Rumâgna Unida e OraToscana, sono forze sorelle di Autonomie e Ambiente, la rete italiana a cui fanno riferimento i movimenti territoriali attivi nella nostra Repubblica e che condividono i valori e la storia dell'Alleanza Libera Europea. Toscana e Romagna, due storiche regioni d'Europa, hanno ora un punto di riferimento in più nella politica europea. La terza forza politica è Chunta Aragonesista, una forza politica per l'autogoverno della storica Aragona, comunità autonoma del Regno di Spagna.

E' stato un momento importante, per l'avanzamento del nostro ideale di una Europa delle Regioni, dei territori, dei popoli, che rappresenta l'unica Europa possibile, nella sussidiarietà e contro ogni centralismo, per l'autogoverno di tutti dappertutto.

Firenze - Ravenna, 19 marzo 2025, festa di San Giuseppe e del babbo (il padre di famiglia, come si chiama in Toscana e in Romagna) - a cura della segreteria interterritoriale

 

 

 

Leonardo Lotto e Giovanni Poggiali dialogano su Europa e autonomie

 Mancano solo due settimane alle elezioni europee dei giorni 8-9 giugno 2024.

Leonardo Lotto (giovane candidato valdostano Azione-Siamo Europei nel Nordovest) e Giovanni Poggiali (viticoltore romagnolo candidato autonomista indipendente Azione-Siamo Europei nel Nordest) hanno dialogato sul tema "Europa significa Autonomie", insieme con Mauro Vaiani (vicepresidente segretario di Autonomie e Ambiente). Il video è disponibile sul canale YouTube di Autonomie e Ambiente: https://www.youtube.com/@autonomieeambiente.

Azione, che ha presentato liste allargate a molte componenti riformiste, incluso l'esponente autonomista romagnolo Giovanni Poggiali, si presenta come una lista civica di competenze e di generosità.

E' l'unica lista di una certa consistenza a opporsi nitidamente contro il bipolarismo becero e impotente degli ultimi trent'anni. Bipolarismo che sarebbe solo cristallizzato dall'elezione mediatica di capi (aspiranti podestà d'Italia e napoleone d'Europa), a danno della democrazia e di tutte le autonomie personali, sociali, territoriali.

Il federalismo europeo sarà possibile grazie alla valorizzazione di tutti i territori, in una Europa delle regioni, dei territori, dei popoli.

La conversazione è stata registrata ieri domenica 26 maggio 2024 dalle 21 alle 22 circa.

 

 

Ravenna, 27 maggio 2024 - a cura della segreteria interterritoriale in collaborazione con l'ufficio stampa di Giovanni Poggiali

https://europee.giovannipoggiali.it/

https://twitter.com/LeonardoLotto1

 

 

Per un Europa di autonomie personali, sociali, territoriali

Il viticoltore ravennate Giovanni Poggiali (nella foto, nel suo posto di lavoro), da sempre sostenitore dell’autonomia romagnola, di una Europa fondata sulla sussidiarietà e sulle autonomie personali, sociali, territoriali, fondatore del partito “Romagna Unita” (Rumâgna Unida), è candidato nelle liste di Azione alle prossime elezioni europee. Riceviamo e volentieri pubblichiamo dall'ufficio stampa del candidato autonomista nelle liste che Azione di Carlo Calenda ha allargato a civici, repubblicani, riformisti, popolari, autonomisti.

GIOVANNI POGGIALI CANDIDATO ELEZIONI EUROPEE

 Ravenna, 15 aprile 2024

 Comunicato stampa

Giovanni Poggiali, ravennate, viticoltore in Romagna e in Toscana, da sempre sostenitore dell’autonomia della Romagna, è candidato alle prossime elezioni europee nella lista di Azione, per quanto riguarda la circoscrizione elettorale Italia Nordorientale (che comprende Emilia-Romagna, Veneto, Trentino-Alto Adige/Südtirol e Friuli-Venezia Giulia).

La candidatura arriva a seguito di colloqui fra la rete nazionale “Autonomie e Ambiente” e il partito guidato da Carlo Calenda, e a valle di incontri diretti fra l’imprenditore ravennate e lo stesso Calenda.

Di Autonomie e Ambiente fanno parte sia la formazione politica territoriale Romagna Unita, fondata lo scorso anno dallo stesso Poggiali e da altri autonomisti, che lo storico Movimento per l’Autonomia della Romagna, di cui Giovanni Poggiali è presidente (si è autosospeso al momento dell'accettazione della candidatura).

Grazie all’accordo, Poggiali si presenta sotto l’egida di Azione, ma con la caratteristica peculiare di essere l’unico rappresentante della rete delle autonomie all’interno della lista del partito nella circoscrizione nordorientale, oltre che l’unico romagnolo presente fra i candidati di Azione.

Nei prossimi giorni, il candidato ravennate (attualmente impegnato al Vinitaly di Verona) incontrerà la stampa per spiegare nel dettaglio i motivi della sua scelta e gli obiettivi legati alla candidatura.

(fonte: ufficio stampa di Giovanni Poggiali - Alberto Mazzotti - 338 8556129 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. )

Chi è Giovanni Poggiali, una breve biografia personale, professionale, civile (in prima persona)

Sono nato a Firenze il 18 dicembre 1971 da Giuseppe e Paola Mazzavillani, entrambi ravegnani. Pochi giorni dopo il 25, Natale, ero a Fèlsina la tenuta agricola nel Senese acquistata da mio nonno Domenico Poggiali nel 1966 e della quale mi occupo da quando ho 18 anni. Lì, nella chiesina della fattoria, sono stato battezzato.

Sono sposato dal 2009 con Francesca ed abbiamo tre figli, Eugenia (2010), Rachele (2012) e Sebastiano (2013). Frequento da quando ho memoria la parrocchia ravegnana di sant’Agata Maggiore.

Insieme ai miei fratelli Nicolò e Domenico sono impegnato nelle aziende del Gruppo Setramar a Ravenna, fondato nel 1965 da nostro nonno Domenico con altri soci.

Ho studiato a Ravenna dove abbiamo sempre avuto residenza. Ho frequentato il nostro Liceo Scientifico in una classe fortunata, perché stimolata da buoni professori.

Mi iscrissi a suo tempo a legge a Siena, ma le ho subito preferito il lavoro quotidiano come viticoltore nella fattoria di Fèlsina, che è stata la mia vera università.

Oggi che la viticoltura italiana di eccellenza è esplosa, comprendo meglio il privilegio di essermi trovato nei miei vent’anni impegnato a tempo pieno in un’impresa già avviata verso la qualità. Da allora Fèlsina è passata da 100.000 bottiglie di vino vendute a 800.000, tutte di livello nelle rispettive categorie. Più del 70% della produzione è commercializzata all’estero, così da subito agli stivali per i campi e la cantina è stato necessario aggiungere il trolley per rappresentare il frutto del nostro lavoro nel mondo e in particolare nel Nord America.

A Ravenna mi sono iscritto al Gruppo Giovani di Confindustria Ravenna, in cui ho rivestito diversi ruoli fino a diventarne presidente per due mandati (2009 – 2013).

In quegli stessi anni sono entrato a far parte del Movimento per l’Autonomia della Romagna (MAR), di cui oggi sono presidente. In questa famiglia ho conosciuto persone di eccezionale valore. Fra gli altri, l’onorevole Stefano Servadei (+ 2016), fondatore del movimento, il senatore Lorenzo Cappelli (+2015), l’avvocato Riccardo Chiesa (a cui sono indegnamente succeduto come guida del MAR). Galantuomini da cui ho imparato moltissimo, figure indimenticabili e rappresentative di ciò che in cui crediamo, come storici autonomisti e moderni territorialisti.

La “questione romagnola” è sempre stata al centro dei miei interessi in tutti gli ambiti in cui mi sono impegnato, nella convinzione che il buongoverno della nostra terra richieda un avanzato, illuminato, responsabile autogoverno. Le incomprensioni fra campanili, le vecchie e stantie province, una regione artificiale come l’Emilia-Romagna, il centralismo statale, potrebbero essere superati di slancio, nell’ambito di una moderna regione Romagna, ambito storico, culturale, economico e sociale sufficientemente ampio ma allo stesso tempo coeso ed omogeneo, da poter essere una regione d’Europa.

Ho contribuito a promuovere la costituzione di Confindustria Romagna, proponendola per primo come necessaria dimensione per lo sviluppo economico del territorio.

Nello sport di cui sono da sempre appassionato, il rugby, ho promosso l’integrazione dei club romagnoli. Nel 2006 ho fondato il Romagna Rugby Football Club (www.romagnarfc.it).

Ho fondato insieme al mio amico più caro la Compagnia dell’Albero, con l’intento di contribuire all’educazione dei giovani tramite lo sport. Oggi è una polisportiva che opera a Ravenna nel calcio, nel rugby, nella pallacanestro e nella pallanuoto.

Tra le altre esperienze: socio e in passato dirigente dell’Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti; Rotary Club Galla Placidia; Società di Studi Romagnoli; Tribunato di Romagna; Casa Matha (antichissimo sodalizio risalente a prima dell’anno mille per la tutela delle valli e dei mestieri tra mare e paludi, nonché importante realtà di divulgazione culturale di Ravenna.

Attualmente sono consigliere del Consorzio del Chianti Classico e lo sono stato dell’Ente Tutela Vini di Romagna.

Leggo molto, tutte le volte che posso.

Sono fra i fondatori di Rumâgna Unida (Romagna Unita), un giovanissimo movimento politico territoriale fondato a Ravenna il 17 febbraio 2023, per contribuire alla realizzazione dei nostri ideali: una Romagna regione, in una rinnovata Repubblica italiana delle autonomie personali, sociali, territoriali, nel quadro di una Europa delle regioni, dei territori, dei popoli. Rumâgna Unidaè parte della rete di Autonomie e Ambiente, associazione politica italiana collegata alla famiglia politica europea delle autonomie, EFA (European Free Alliance).

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Primo congresso di Rumâgna Unida

Si è riunito a Imola ieri, sabato 26 ottobre 2024,  il primo congresso di Rumâgna Unida.

Samuele Albonetti, già presidente pro tempore, è stato confermato presidente. E' stato eletto un " azdor " ("reggitore", un punto di riferimento politico, una sorta di segretario), nella persona del riminese Stafeno Pesaresi. L’azdor ha nominato Francesca Strada quale purtavós e Fabrizio Barbabè quale responsabile comunicazione. Il movimento politico si è dotato di una zonta direttiva, di cui fanno parte, insieme agli altri dirigenti, gli attivisti Andrea Maramotti, Paolo Principale e Giovanni Poggiali. Il presidente Albonetti ha nominato Bruno Castagnoli presidente del Collegio dei Probiviri.

Alcuni punti politici approvati all'unanimità nella mozione congressuale, intitolata La Romagna è una regione d’Italia e d’Europa:

  • "Ci troviamo in un contesto delicato che presenta una Romagna ferita, colpita quattro volte in 16 mesi da drammatici eventi alluvionali, i cui cittadini saranno a breve chiamati alle urne per il voto regionale". Questo magnifica le responsabilità politiche del movimento per l'autogoverno della Romagna.
  • La Romagna è una regione:La Romagna è una antica regione d’Italia e d’Europa che attualmente non vede riconosciuta alcuna autonomia amministrativa e istituzionale, e che pertanto soffre di una stabile sproporzione: causata dalla sistematica carenza di rappresentatività democratica all’interno degli organi decisionali delle istituzioni regionali che momentaneamente la comprendono.
  • Lo Statuto diRumâgna Unida come faro:Rumâgna Unida nasce dalla attivazione dell’art. 5 dello Statuto del M.A.R. (Movimento per la Autonomia della Romagna) e intende svolgere regolare attività politica nel territorio romagnolo, per la Romagna e per i suoi cittadini, nel pieno rispetto di tutte le forze che ne compongono la dialettica e nel solco di una concreta attuazione della Costituzione della Repubblica Italiana. Si sottolinea come l’articolo 5 della Costituzione reciti: “La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell’autonomia e del decentramento”.
  • Romagna regione ma non solo:Scopo di Rumâgna Unida è giungere al riconoscimento politico e amministrativo della Romagna regione. Ma a questo primo scopo si aggiunge, come indica lo statuto, l’attività politica volta a colmare una grave lacuna dello scenario politico romagnolo dovuta alla mancata presenza sul territorio di forze politiche non centraliste. Le proposte politiche di Rumâgna Unida riguarderanno tutti gli argomenti, tutte le materie che toccano la Romagna, sempre in ottica autonomistica. Dai vari settori economici, fra cui agricoltura, turismo, commercio e artigianato, imprese e cooperazione, all’ambiente in senso lato e alla sua gestione, infrastrutture e trasporti, salute e sanità, università e istruzione, cultura, sport, sociale, politiche per le famiglie.
  • Tanto da costruire! Rimbocchiamoci le maniche! Inteso che è estremamente proficua e fondamentale oggigiorno l’attività svolta a livello di social media, si ritiene opportuno affiancarvi anche una attività tradizionale, classica, di rapporto diretto con i cittadini romagnoli. Rumâgna Unida deve pianificare e realizzare una serie di banchetti e/o incontri con la cittadinanza in vari comuni al fine di coprire al meglio il territorio romagnolo.
  • Posizione del Partito alle prossime elezioni regionali: Mancano poche settimane alle elezioni regionali in Romagna ed Emilia. Ad oggi nessun candidato e nessuna forza politica si è pubblicamente dichiarata favorevole ad un pieno riconoscimento della Romagna quale regione autonoma d’Italia. Nessuna forza politica ha preso in considerazione tale proposta, presentando concrete iniziative in tal senso. Neppur timidamente. Preso atto di tale contesto, non ci è possibile sostenere alcuno. Contestualmente invitiamo candidati e forze politiche, nei pochi giorni che rimangono a disposizione, a considerare seriamente le nostre proposte, volte a raggiungere una Romagna regione autonoma, senza pregiudizi, e ad inserire la “questione romagnola” in agenda, ponendo tali temi sul tavolo della discussione.La Romagna, un territorio ben distinto e caratterizzato, da secoli, merita più attenzione, più autonomia, merita di essere riconosciuta quale regione d’Italia al pari delle altre. Rumâgna Unida sosterrà convintamente in futuro solamente le proposte che andranno in tale direzione.
  • Un primo fondamentale obiettivo è il riconoscimento e la definizione ufficiale dei limiti storico–geografici della Romagna all’interno dell’attuale ente regionale. Questa è una proposta da avanzare pubblicamente dopo l’insediamento del nuovo consiglio regionale. Il riconoscimento della Romagna dovrà avere conseguenze concrete nella ridefinizione dei vari enti che non vedono la Romagna definita e unita, come ad esempio “Visit Romagna” (agenzia di promozione turistica di emanazione regionale che non comprende Imola ma include impropriamente Ferrara).
  • Oltre l’orticello:Rumâgna Unida fa già parte di AeA - Autonomie e Ambiente (rete italiana di partiti e movimenti autonomisti e localisti). E' in corso una interlocuzione con EFA - European Free Alliance (famiglia politica europa delle autonomie e della sussidiarietà), in vista della presentazione di una domanda di adesione. Il tutto nella logica di non rinchiuderci nel nostro “orticello” ma di collaborare a livello italiano ed europeo con forze politiche che condividano un reale percorso autonomista, per una Italia delle Autonomie e per una Europa delle Regioni.

Rumâgna Unida si è assunta la responsabilità di ospitare la IV Assemblea generale di Autonomie e Ambiente a Imola, i prossimi 6-7 dicembre 2024. L'evento viene reso possibile grazie anche alla collaborazione dello storico MAR e di alcuni cittadini imolesi che si sono messi a disposizione con grande senso civico e amore per le autonomie.

Imola, 27 ottobre 2024 - a cura della presidenza di Rumâgna Unida

 

 

 

Romagna, Italia, Europa

  • Autore: Giovanni Poggiali - Ravenna, 2 giugno 2024, Festa della Repubblica

La festa della Repubblica è per noi una felice occasione per ribadire il nostro impegno per le autonomie personali, sociali, territoriali. Nulla di meglio che una aspirazione concreta di autogoverno, moderno, responsabile, competente, solidaristico, come quello della Romagna in Italia e in Europa, rappresenta compiutamente il nostro impegno. Per questo ospitiamo l’intervento di Giovanni Poggiali, viticoltore ravegnano e romagnolo, candidato autonomista indipendente nella lista di Azione – Siamo Europei dell’Italia nordorientale alle ormai imminenti elezioni europee dei giorni 8-9 giugno 2024.

 

Nei giorni scorsi, passando per il Polesine per rendere omaggio al grande socialista riformista autonomista Giacomo Matteotti, ho ripensato a mio nonno Giordano Mazzavillani che, insieme ad amici come Benigno Zaccagnini, andò con le sue marionette e la sua poesia in quella terra sorella, a portare un po’ di solidarietà e di allegria alle vittime delle alluvioni.

Romagna non è solo una parola antica, una storia di 1500 anni, non è solo una cultura e una identità, che sono più forti e più vive che mai (come avviene peraltro, grazie al cielo, per moltissime “periferie” del mondo globalizzato): Romagna è emanciparsi dalla miseria e rialzarsi dalle disgrazie, insieme, attraverso una solidarietà che unisce dall’Appennino all’Adriatico e che ci unisce a tutti gli altri territori, a partire da quelli prossimi.

Romagna è lavorare duro ma sempre con il sorriso sulle labbra, cantando “Romagna Mia” (l’inno di Secondo Casadei che quest’anno compie 70 anni e che ormai è conosciuto in tutto il mondo).

Romagna è inclusione e protezione per chi ci viene a vivere e a lavorare, oltre che capacità di accogliere quelle che sono state e sono ancora oggi le grandi ondate del turismo di massa, senza perdere identità, originalità, qualità, cortesia, generosità.

Nella mia famiglia confluiscono grandi tradizioni repubblicane, socialiste e anarchiche della Romagna, in tutte le loro varianti, tutte incredibilmente capaci di coesione nel comune amore per la nostra terra e la nostra libertà.

Mio nonno Giordano Mazzavillani - dentista, poeta in lingua romagnola, sportivo e burattinaio – era di famiglia repubblicana e laica, ma aveva scoperto Cristo durante la malaria che lo aveva colpito durante una delle guerre d’Africa, dove serviva come medico militare.

Grazie a lui e ai suoi amici abbiamo potuto vedere da vicino l’operosità dei cattolici democratici impegnati in politica. Fu grazie a figure come Benigno Zaccagnini e Luciano Cavacoli (storico presidente della Camera di commercio di Ravenna dal 1951 al 1974) che fu favorito lo sviluppo della moderna Ravenna e del suo porto, in cui mio nonno Domenico Poggiali diventò, grazie ad alcune geniali intuizioni, il primo terminalista privato italiano.

Mio nonno Domenico, precisiamolo, era un monarchico liberale – una mosca bianca in Romagna – ma rispettoso e rispettato da tutti, amici, colleghi, concorrenti, concittadini. Non per nulla il suo punto di riferimento era Luigi Einaudi, il monarchico diventato presidente della Repubblica, liberale amico delle autonomie (autore di un pamphlet troppo spesso dimenticato: Via il Prefetto (Gazzetta ticinese, 17 luglio 1944).

La mia famiglia ha avuto anche la fortuna di vedere la zia Maria Cristina unirsi in matrimonio con il maestro Riccardo Muti. Così anche la grande musica colta e universale è entrata nella nostra casa, insieme alla poesia e alla politica. Tutto in modo leggero, sempre con umiltà e allegria, con cui sempre amano presentarsi le virtù e le competenze più profonde.

La Romagna, quando fu annessa al Regno unitario e centralista dei Savoia, essendo stata terreno fertile per il pensiero dei “perdenti”, pur essendo stata terra di sinceri sostenitori dell’unità italiana, fu politicamente emarginata.

A distanza di oltre un secolo e mezzo, alla luce dei disastri compiuti dal nostro e dagli altri “grandi stati”, siamo finalmente consapevoli che proprio a quei perdenti e quindi anche a noi Romagnoli si riferisce la Carta di Chivasso, quando evoca le migliori tradizioni del Risorgimento, quelle dei federalisti Carlo Cattaneo, Giuseppe Ferrari, Carlo Pisacane, oltre che del romagnolo Aurelio Saffi (ispirato da Giuseppe Mazzini ma anche da Antonio Rosmini).

Reagire all’emarginazione politica del nostro territorio in Italia e in Europa, ha richiesto un lungo cammino, tutt’altro che terminato!

Fra i pionieri dobbiamo ricordare il popolare Giovanni Braschi (1891-1959), fondatore della “Rivista agricola romagnola”. Portò avanti la richiesta di una regione per la Romagna, facendola votare da alcuni comuni addirittura durante il Ventennio. Naturalmente il regime fascista (che pure non mancò di strumentalizzare le identità locali riducendole a “folklore”), non si lasciò distogliere dal suo progetto di rendere sempre più autoritario e infine totalitario il centralismo che era già insito nello stato sabaudo.

Per inciso, le origini romagnole di Benito Mussolini e di molti altri gerarchi fascisti della prima ora, che lo avevano seguito nel suo culto del potere, della violenza e infine della guerra, contribuirono all’emarginazione della Romagna anche nella nuova Repubblica.

Dopo la catastrofe della Seconda guerra mondiale, l’occupazione nazifascista, giunta finalmente la Liberazione, la Costituente eletta nel 1946 si accinse a disegnare una moderna Repubblica delle Autonomie, formata da regioni.

Nella Costituente si fece portavoce della regione Romagna il repubblicano Aldo Spallicci (1886-1973), non per nulla ricordato come il “Babbo della Romagna”.

Spallicci era assolutamente convinto della necessità delle autonomie amministrative. «Siamo tutti italiani e la Repubblica è una ed indivisibile. La storia, la cultura, la stessa geografia ci ha, però, fatti diversi. È una opportunità da mettere a profitto nell'interesse generale del Paese responsabilizzando, nell'esercizio autogestionario, le varie popolazioni» disse alla Costituente, opponendosi alla prosecuzione di quello stato accentrato, napoleonico e infine autoritario che era stato voluto dai Savoia.

La Costituente, purtroppo, bocciò la proposta di istituire regioni più piccole e più omogenee, come sarebbero state la Romagna, ma anche il Salento e altre, magari avviando nel contempo l’eliminazione – secondo un’antica aspirazione autonomista trasversale a diverse famiglie politiche – le province e le prefetture d’impronta centralista napoleonica.

Nel 1970 partono finalmente le regioni ordinarie, fra cui l’ Emilia-Romagna. Non passano molti anni e in molti territori si comprende che alcuni di questi nuovi enti sono troppo grandi e, a loro volta, attori di un improprio centralismo regionale.

Un socialista romagnolo, Stefano Servadei (1923 – 2016), intuisce che dopo il crollo del muro di Berlino e nel momento in cui le grandi piramidi politiche della partitocrazia italiana entrano in crisi, è possibile riprendere il tema della regione Romagna.

Nel 1990 fonda il Movimento per l'Autonomia della Romagna (MAR). A lui e agli altri fondatori si unisce presto il democratico-cristiano Lorenzo Cappelli (1922 – 2015). Oltre che di promuovere l’identità, la cultura e la storia della Romagna, il proposito del MAR è arrivare, alla fine di un ampio e partecipato dibattito pubblico, a sottoporre la proposta dell’istituzione di una nuova regione Romagna ai cittadini, attraverso il referendum previsto dall'art. 132 della Costituzione.

Ho incontrato il socialista e romagnolista Servadei solo una decina d’anni dopo. Sono stato ispirato dalla sua cultura e dal suo impegno, che mi hanno permesso di scoprire le migliori tradizioni socialiste della Romagna. La presenza dell’espressione “l’etica del galantuomo romagnolo”, voluta fortemente dal fondatore, nello statuto del MAR, dice praticamente tutto e permette di comprendere bene ciò che unisce il socialista Servadei, il repubblicano Spallicci, il popolarismo di Braschi, Zaccagnini e Cappelli: l’amore condiviso, inclusivo, unificante per la propria gente, la propria terra, la libertà, la dignità, la responsabilità, le autonomie di tutti, dappertutto.

L’identità romagnola, come dicevo, è forte. Mi sono quindi impegnato con gioia e con energia perché essa potesse trovare delle forme moderne in cui esprimersi, con concretezza, superando le ingiuste e anguste divisioni delle attuali – ma assolutamente obsolete - province (e l’inevitabile, magari talvolta anche inconsapevole), centralismo con cui Bologna (la Dotta, la Grassa, la Rossa) amministra l’intera composita regione Emilia-Romagna.

Mi sono adoperato perché nascesse Confindustria Romagna, come esponente di una famiglia industriale. Come appassionato di sport - in particolare del rugby - ho sostenuto l’associazionismo sportivo romagnolo. Come viticoltore, avendo contribuito in prima persona nella mia azienda toscana al successo del vino di qualità, sto contribuendo alla riscoperta delle DOC della Romagna.

Non bastano, tuttavia, le iniziative economiche, sociali, culturali, in cui tante persone della Romagna si sono impegnate.

Non bastano la dignità, la generosità, il coraggio con cui i Romagnoli hanno affrontato le crisi degli ultimi anni e infine le terribili alluvioni del 2023.

Da trent’anni la politica italiana è paralizzata da uno sterile bipolarismo, inutilmente estremista e divisivo a parole, quanto incapace e impotente man mano che sinistre e destre si sono alternate al potere.

Abbiamo bisogno di riforme e, poiché non esistono soluzioni centraliste buone per tutti i territori, la prima riforma di cui abbiamo bisogno è la ricostruzione di autonomie locali moderne, forti, competenti (e profondamente democratiche, espressione di un ricostruito rapporto fra elettori ed eletti).

Esemplare, in negativo, della crisi politica e amministrativa della nostra Repubblica, è stata, secondo me e molti Romagnoli e romagnolisti, l’incredibile vicenda di Montecopiolo e Sassofeltrio. I due comuni, pur avendo votato in modo “bulgaro” per tornare in seno alla Romagna nel 2007, hanno dovuto attendere un quindicennio per vedere la loro volontà riconosciuta dalle piramidi politiche italiane. Forse, se non fosse intervenuta una attiva solidarietà interterritoriale da altri appassionati di autonomia da tutte le regioni d’Italia e d’Europa, quella loro legittima e costituzionale aspirazione sarebbe rimasta inascoltata persino più a lungo.

Perché dobbiamo lasciar passare i decenni, intere generazioni, per mettere mano a forme di autogoverno più avanzate, più al passo con quelle di paesi che pure ci sono vicini e ci ispirano, come la Svizzera?

Ecco perché l’impegno culturale dello storico Movimento per l’Autonomia della Romagna è stato così importante e deve continuare.

Ecco che comprendete perché abbiamo formato un partito territoriale per la Romagna, Romagna Unita (Rumâgna Unida), per l’unità e il benessere della nostra terra, per tutti i suoi circondari (Cesena, Faenza, Forlì, Lugo, Imola, Ravenna, Rimini,il Montefeltro) e tutte le sue comunità minori, fino all’ultima e più remota frazione a rischio di declino e spopolamento (come tante altre, lungo tutta la dorsale degli Appennini, a causa dell’arrogante incompetenza degli aspiranti “podestà d’Italia”).

Le nostre idee per un migliore e più moderno autogoverno della Romagna implicano maggiore e non certo minore solidarietà con i territori vicini (a partire da Bologna, Ferrara, Parma, Piacenza), con il resto d’Italia e con l’Europa. Sappiamo di stare remando controcorrente, dopo vent’anni che la scena politica è dominata dai ciarlatani dell’autonomia “differenziata”, ma siamo romagnoli, cioè serenamente determinati e testardamente sorridenti di fronte alle difficoltà.

Le migliori forze storicamente autonomiste e modernamente territorialiste d’Europa, raccolte nella European Free Alliance, avrebbero voluto partecipare alle elezioni europee dei prossimi giorni 8-9 giugno 2024 in una forma più visibile, attraverso la nostra rete italiana Autonomie e Ambiente, promotrice di un cartello elettorale “Patto Autonomie Ambiente”. Sinistre manovre dei centralisti, che hanno modificato leggi elettorali già ingiuste a poche settimane dalle elezioni, ce lo hanno impedito.

Era rimasto però aperto un canale di dialogo e collaborazione con Azione, che stava già per suo conto allargando le proprie liste per le Europee ad altre realtà riformiste, popolari, liberali, indipendenti. Romagna Unita ha deciso di accettare la sfida di una candidatura autonomista indipendente e chi scrive si è messo a disposizione. Gli azionisti e gli autonomisti di oggi si sono quindi alleati come già lo furono nel gruppo parlamentare delle Autonomie alla Costituente.

Mi sono ritrovato come unico candidato autonomista (nella sola circoscrizione del Nordest), nell’unica lista di una certa consistenza che stia nitidamente resistendo ai prepotenti (impotenti) del bipolarismo, agli aspiranti podestà d’Italia (e napoleoni d’Europa).

Non pretendo certo, con la mia candidatura indipendente, di rappresentare tutte le diversità e le culture presenti nella famiglia di Autonomie e Ambiente e di EFA, ma spero che comunque essa sia ritenuta utile per la Romagna, per l’Italia, per l’Europa delle regioni, dei territori, dei popoli.

I bipolaristi stanno già propinandoci le ennesime semplificazioni: più Italia vs più Europa; federazione degli stati (uniti?) d’Europa oppure confederazione degli stati (meno uniti?) d’Europa. Le loro “alternative” sono apparenti, fuorvianti e in definitiva slogan vuoti e falsi.

Non vogliamo e non ci lasceremo costringere a scegliere fra centralismo europeo e centralismo italiano. Pretendiamo invece ciò che è sancito dai Trattati europei e dalla Costituzione: la piena attuazione dei principi di sussidiarietà e autogoverno, al più basso livello possibile, secondo la volontà delle comunità locali.

Non ci sarà alcuna federazione o confederazione se gli stati restano quelli che sono oggi. Nessuno può pensare di governare un intero continente ricco di diversità come il nostro unendo solo i 27 attuali governi. Ci sono (almeno!) 270 regioni, territori e popoli che devono essere rispettati e avere una voce, uno dei quali è la Romagna.

La voce dei territori e delle regioni sembrerà forse fioca, oggi, in questo mondo messo in pericolo dai grandi stati, dalle grandi potenze, dai grandi apparati militari-industriali. Ragione di più per non tacere e non restarsene in disparte ad aspettare che altri, in alto o altrove, decidano per noi!

Romagna, Italia, Europa

di Giovanni Poggiali*

* Viticoltore, presidente dello storico Movimento per l’Autonomia della Romagna (autosospesosi per la campagna elettorale), uno dei fondatori del partito territoriale Romagna Unita (Rumâgna Unida), importante esponente della rete Autonomie e Ambiente (collegata con European Free Alliance, EFA)

Ravenna, 2 giugno 2024, Festa della Repubblica

 

Per conoscere meglio Giovanni Poggiali e per approfondire:

https://europee.giovannipoggiali.it/

https://rumagnaunida.eu/politica/

 

* * *

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Siamo persone d'altri tempi, quelli futuri

Un approfondimento sui lavori del 16 maggio 2024, giovedì scorso, a Milano, presso Slow Mill (quartiere Isola), nell'incontro promosso da EUROPEAN FREE ALLIANCE (EFA) e AUTONOMIE E AMBIENTE (AeA) - a cura dell'ufficio stampa (Alberto Mazzotti)

A Milano ci siamo ritrovati per una lunga giornata di lavoro, dimostrando ancora una volta che siamo persone d'altri tempi, quelli futuri. Siamo andati ben oltre l'agenda di protesta democratica e civile, contro tutte le leggi elettorali ingiuste e in difesa delle autonomie locali di fronte al governo italiano più centralista della storia, che era pianificata.

Il viticoltore ravennate Giovanni Poggiali, da sempre sostenitore dell’autonomia romagnola e candidato nelle liste di Azione-Siamo Europei alle prossime elezioni europee, è stato presentato ufficialmente nel nostro evento internazionale del 16 maggio scorso. Giovanni Poggiali è il principale punto di riferimento per l’impegno EFA e AeA per la democrazia, la sussidiarietà, il federalismo in Italia e in Europa.

L’incontro si è aperto, come sempre accade nella rete Autonomie e Ambiente, con l'appello alla liberazione di tutti coloro che soffrono: gli ostaggi, i civili straziati dalla forza degli eserciti moderni, di tutti i prigionieri politici.

Ha avuto come principali protagonisti la presidente di EFA, la basca Lorena Lopez, e la giovanissima leader europea Maylis Rossberg, della minoranza danese nel nord della Germania. Accanto a loro, il vicepresidente e segretario di Autonomia e Ambiente, Mauro Vaiani, e i membri di movimenti autonomisti di varie regioni d’Italia, dalla Lombardia alla Sardegna, dal Friuli al Veneto, dalla Romagna alla Toscana.

Mauro Vaiani ha introdotto l’incontro con una denuncia politica. “La rete autonomista europea EFA, con il proprio braccio italiano Autonomie e Ambiente, stava lavorando da un anno per partecipare alle Elezioni Europee con una proposta che sarebbe stata largamente inclusiva e rappresentativa di tutte le componenti più progressiste, liberali, popolari del territorialismo del XXI secolo. Ma la legge 38 del 25 marzo 2024 ha escluso dalle elezioni, a meno di due mesi dalla presentazione, una mezza dozzina di famiglie politiche europee più piccole, fra cui la nostra”.

L’incontro di Milano ha confermato però che Autonomie e Ambiente ha reagito con la veraforza di un sorriso a questa ingiustizia, mettendo in campo tante azioni positive e costruttive.

 1989 smiling boy ragazzo che sorride

Prima di tutto, AeA parteciperà comunque con un proprio rappresentante alle imminenti elezioni europee: il viticoltore romagnolo Giovanni Poggiali, un autonomista di prestigio italiano e internazionale, è candidato nella circoscrizione Nord-Est all’interno della lista “Azione-Siamo Europei”.

Inoltre, Autonomie e Ambiente ha promosso e sostiene centinaia di liste civiche e autonomiste presentatesi alle elezioni comunali in tutta Italia. Ne hanno parlato Riccardo Galimberti di RiBella Firenze, e soprattutto, come movimento ospite, Giuseppe Olivieri ed Enrico Chiapparoli di Lombardia Civica.

Infine, la rete autonomista ha aderito al Comitato Referendario per la Rappresentanza che, ispirandosi alle lotte dell'avvocato Carlo Felice Besostri per i diritti elettorali dei cittadini, propone l'abrogazione delle parti più deteriori del  Rosatellum.

“EFA è una delle dieci famiglie politiche europee riconosciute dall’Unione, l’unica che rappresenti davvero le autonomie regionali. Associa 40 partiti in 20 stati diversi.” – ha spiegato la presidente Lorena Lopez, che assieme alla giovane spitzenkandidatin Maylis Rossberg sta girando l’Europa in queste settimane, incontrando le reti autonomiste in varie regioni, dalla Tracia alla Macedonia, dalla Carinzia alla Catalogna, dall’Alsazia alla Corsica.

“Anche se una sinistra decisione della attuale maggioranza parlamentare italiana ha impedito a EFA di presentare una propria lista in Italia, siamo onorati di poter vedere comunque rappresentata la nostra rete grazie alla candidatura di Giovanni Poggiali. Noi continueremo a batterci per vari obiettivi che sono vitali per un futuro democratico europeo: il riconoscimento delle diversità territoriali e regionali all’interno degli stati membri e un processo decisionale che sia fondato su autentica sussidiarietà.” ha continuato Lorena Lopez.

Maylis Rossberg, la "spitzenkandidatin" di EFA per la prossima presidenza europea, ha spiegato: “La nostra è una candidatura simbolica, visti i rapporti di forza, ma incarna le minoranze, i territori, gli interessi delle comunità locali, a partire dalle più piccole e marginali. Stiamo ricevendo un seguito sempre maggiore in tutta Europa.”.

“Sono orgoglioso di rappresentare, unico in Italia, la rete di Autonomia e Ambiente alle elezioni europee.” – ha detto Giovanni Poggiali - “Essere riusciti a far partecipare le autonomie in una coalizione riformista seria e plurale come quella di Azione-Siamo Europei è già una vittoria per tutti noi. Credo fermamente che serva un’Unione Europea più forte e unita, ma basata sempre più sulle diversità dei singoli territori. L’esempio del vino – il mondo che conosco da sempre – va proprio in questa direzione: si diventa più forti quanto più si è in grado di evidenziare le singole specificità di ogni territorio”.

Mauro Vaiani ha sottolineato: "E' convinzione delle nostre reti di storico autonomismo e moderno territorialismo, impegnate per le autonomie personali, sociali, che l'Europa sia incompatibile con le concentrazioni di potere. Con questi 27 stati che esercitano insieme un centralismo europeo, senza rinunciare al proprio centralismo statale, non andiamo da nessuna parte. La nostra Europa sarà una confederazione di 270 popoli, territori, regioni. Questa sarà l'unica Europa possibile.".

La responsabile EFA-AeA in Sardegna, Silvia Lidia Fancello, ha portato a Milano un circostanziato e drammatico appello del mondo politico autonomista e identitario sardo contro il centralismo autoritario che vuole svendere la Sardegna alla speculazione dell’eolico facendone la “dinamo” d’Italia.

Thomas Agnoli, giovane attivista veneto, uno dei segretari del Comitato Referendario per la Rappresentanza, ha spiegato la natura dei quesiti con cui un ampio schieramento trasversale di attivisti per la democrazia si propone di abbattere il Rosatellum, una delle leggi elettorali più ingiuste di sempre (che non per nulla verrà esaminata anche dalla CEDU, la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, a seguito del ricorso presentato dallo storico attivista radicale Mario Staderini).

Sono stati presenti ai lavori di Milano esponenti di movimenti e reti di attivismo amiche delle autonomie, fra cui DEMOS, con lo storico ambientalista Piervito Antoniazzi; hanno inviato un messaggio di saluto Adalberto Notarpietro e Mattia Molteni di INSIEME.

Marco Cappato e Francesco Vecchi del movimento paneuropeo per la partecipazione dei cittadini, EUMANS, sono venuti ad incontrare i leader europei e italiani delle autonomie e a porre delle basi di collaborazione per iniziative comuni, dal referendum contro il Rosatellum in Italia, a nuove iniziative civiche dal basso in Europa.

Sul sito e nelle reti sociali di Autonomie e Ambiente sono disponibili ulteriori approfondimenti, materiali video e foto.

Nella foto in alto, da sinistra a destra:

Thomas Agnoli (Comitato Referendario per la Rappresentanza)

Mauro Vaiani (toscano, vicepresidente segretario Autonomie e Ambiente)

Silvia Lidia Fancello (rappresentante EFA-AeA Sardegna)

Lorena López de Lacalle (basca, presidente di EFA)

Maylis Roßberg (danese-tedesca, Spitzenkandidatin EFA)

Enrico Chiapparoli (Lombardia Civica)

Riccardo Galimberti (RiBella Firenze - civismo toscano)

Giovanni Poggiali (fondatore di Romagna Unita, autonomista candidato nel Nordest per la lista "Azione-Siamo Europei")

Giuseppe Olivieri (Lombardia Civica, civismo milanese)

* * *

Ufficio stampa: Alberto Mazzotti, 338 8556129  - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

da Milano, sabato 18 maggio 2024, vigilia di Pentecoste

 

Solidarietà alla Romagna

Riceviamo e volentieri diffondiamo questo comunicato degli autonomisti romagnoli che si stanno attivando attraverso Rumâgna Unida (da Faenza, 6 maggio 2023):

ANNO 2023: ALLUVIONE IN ROMAGNA

Romagna, 6 maggio 2023

Esprimiamo enorme dolore per quanto accaduto in Romagna nei giorni scorsi; condoglianze ai famigliari dei deceduti e solidarietà a chi è stato colpito da alluvioni e frane che hanno coinvolto abitazioni ed attività. L’augurio sincero è che quanto prima si possa tornare ad una situazione di normalità.

Ora non è il momento delle polemiche e nemmeno delle passerelle dei politici di turno. Ora è il momento di rimboccarsi le maniche e spalare il fango. Verrà in seguito anche il tempo di analizzare in profondità cause ed eventuali responsabilità.

Sebbene non si ricordino fenomeni simili in area romagnola da tempo, già oggi possiamo affermare che è sbagliato considerare tali eventi come “eccezionali”. Si rischia la sottovalutazione, che evidentemente c’è stata.

Le criticità idrauliche del Lamone e di altri corsi e canali, sono lì da sempre! Inoltre sappiamo da anni che il cambiamento climatico in atto ci pone di fronte a nuove sfide e ci deve portare ad adottare misure di prevenzione più efficaci. Le domande che ci poniamo a che porremo alle istituzioni competenti in materia sono numerose. Vi erano risorse stanziate per le opere di prevenzione e di manutenzione dei corsi d’acqua? Tali risorse erano adeguate? Correttamente ripartite? Utilizzate pienamente? Che ruolo ha giocato la attuale amministrazione regionale? Se emergeranno responsabilità, esse dovranno avere conseguenze.

Nel ringraziare vigili del fuoco, protezione civile e tutti coloro che si stanno adoperando per il ritorno alla normalità, auspichiamo un reale rapido ristoro economico, al di là degli annunci roboanti di queste ore, da parte degli organismi regionali e statali competenti.

Infine, siamo fermamente convinti che il governo del territorio debba essere locale. Chi è del posto meglio conosce le proprie specificità. Con adeguate e proporzionate risorse, pur sapendo che non si potranno del tutto evitare certi eventi, ci si potrà però difendere meglio. Certamente meglio di quanto mostrato in questi primi giorni di maggio 2023 quando è venuta a galla l'impreparazione, su diversi fronti della gestione idraulica, di quella regione troppo grande e troppo composita, formata da Romagna e province emiliane, che qualcuno dei suoi responsabili insiste nel definire esemplare... Mentre, a nostro parere, fuori da Bologna e a Est del fiume Sillaro, essa è uno strumento di governo inadeguato.

Un gruppo di autonomisti romagnoli di Rumâgna Unida

 

 

Tutto sui lavori della IV assemblea generale - Imola 2024

A Imola in Romagna, i giorni 6 e 7 dicembre 2024, Autonomie e Ambiente ha tenuto la propria IV assemblea generale, all'Hotel Donatello.

Qui l'agenda dei lavori.

Qui il documento politico e gli ordini del giorno finali.

Qui il comunicato stampa.

Qui l'approfondimento sul contributo dell'esperienza di sanità pubblica e prossima portataci da Ornella Mancin e Tiziana Mattiazzi, dalle comunità di Cavarzere e Cona, dove opera la cooperativa Medicina Futura.

Qui di seguito i quattro video che documentano ampiamente i lavori:

1) VENERDÌ 6 DICEMBRE 2024 - L'AUTONOMIA CURA (Autonomy cares) - sessione di ascolto di competenze ed esperienze – prima parte - h 15-17

Modera: Mauro Vaiani (v.p. segretario AeA) - Interventi:  Samuele Albonetti (RU); Giovanni Poggiali (MAR); Prof. Vittorio Daniele; Dott.ssa Ornella Mancin; Dott.ssa Tiziana Mattiazzi; Roberto Visentin (presidente AeA)

 

 

2) VENERDÌ 6 DICEMBRE 2024 - L'AUTONOMIA CURA (Autonomy cares) - sessione di ascolto di competenze ed esperienze – seconda parte - h 17.15-19.15

Modera: Mauro Vaiani (v.p. segretario AeA) - Interventi:  Dott. Sergio Bagnasco; Prof. Tiziano Bonini Baldini; Agostino D'Antonio; Joël Farcoz (Union Valdôtaine); Riccardo Galimberti (RiBella Firenze-OraToscana); Marco Mastacchi (cons. regionale civico E-R); Antonello Licheri; Fabrizio “Caveja” Barnabè (l'artista romagnolista nella foto)

 

3) SABATO 7 DICEMBRE 2024 - IL CIVISMO GENERA AUTONOMIE (Civism generates autonomies) - assemblea dei delegati - prima parte h 09-11

Purtroppo manca la registrazione dei primi minuti in cui si sono letti i saluti di Renato Soru  (Progetto Sardegna – Coalizione Sarda), Ciro Lomonte (Siciliani Liberi), Emiliano “Milian” Racca (Liberi Elettori Piemonte), Marco Cannito (Città Diversa - Livorno), Elia Mioni (Il Passo Giusto); Manuel Pirino (Generazione Italie);  Ettore Beggiato (autonomista veneto)

L’assemblea ha anche ricordato con un momento di raccoglimento gli ostaggi, i prigionieri politici, i feriti e i caduti di tutte le violenze politiche, di tutti i conflitti, su ogni fronte

Modera: Mauro Vaiani (v.p. segretario AeA) - Interventi: Roberto Visentin (presidente AeA); Samuele Albonetti (presidente Rumâgna Unida); Joël Farcoz (président de l'Union Valdôtaine); Michele Zuddas (promotore "Pratobello 2024"); Domenico Galbiati (Insieme); Paolo Guerra (AssoRaRo)

 

4) SABATO 7 DICEMBRE 2024 - IL CIVISMO GENERA AUTONOMIE (Civism generates autonomies) - assemblea dei delegati - seconda parte h 11.30-13.30

Modera: Mauro Vaiani (v.p. segretario AeA) - Interventi: Luigi Spanu (Partecipazione Attiva); Gino Giammarino in ricordo di Beppe Di Bello (Liberiamo la Basilicata); Enrico Chiapparoli (segretario Lombardia Civica); Maxhence Helfrich (segretario generale EFAy); Samuele Albonetti (Rumâgna Unida); Diego Genta (att. franco-provenziale – Lib. Elettori Piemonte); Riccardo Galimberti (RiBella Firenze – OraToscana); Gino Giammarino (Comitato Charta di Melfi); Giuseppe Olivieri (presidente Lombardia Civica); Francesca Marrazza (RiBella Firenze); Stefano Pesaresi (azdor Rumâgna Unida); Silvia “Lidia” Fancello (Comitato Sardigna Pro S’Europa); conclusioni di Lorena López de Lacalle (presidente EFA)

 

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I quattro video che documentano i lavori di Imola possono essere ascoltati tutti insieme attraverso il collegamento alla playlist creata dal canale YouTube Autonomie e Ambiente:

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L'assemblea di Imola non sarebbe stata possibile senza il supporto e la generosità della forza politica territoriale locale, Rumâgna Unida, dello storico Movimento per l'Autonomia della Romagna
e di alcuni cittadini impegnati nel civismo imolese.

Si ringrazia, per il costante supporto tecnico, organizzativo e politico Stefano Pesaresi (azdor Rumâgna Unida). Grazie al creativo e videomaker Renzo Giannini di Prato per il supporto nella pubblicazione della documentazione video.

AUTONOMIE E AMBIENTE (AeA)è orgogliosamente partner nella Repubblica Italiana di EUROPEAN FREE ALLIANCE (EFA) - https://www.e-f-a.org

Per maggiori informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - https://www.autonomieeambiente.eu

Imola, 23 dicembre 2024 - raccolta di documenti a cura della segreteria interterritoriale

 

 

Una notizia importante da Rumâgna Unida sulle Europee

Riceviamo e volentieri pubblichiamo daRumâgna Unida

Comunicato sull’apertura di Azione
al mondo delle autonomie

Al mondo delle autonomie è stata preclusa la partecipazione diretta alle elezioni europee, con un sinistro emendamento in extremis della legge elettorale, voluto dal centrodestra (ma nel silenzio assordante di gran parte delle élites politiche e dell’informazione).

Si è però sviluppato un dialogo con il movimento AZIONE, che ha allargato le sue liste ad alleati politici e ad esponenti della società civile, che condividono una speranza di rinnovamento politico e istituzionale della Repubblica e dell’Europa. Insieme, AZIONE ed esponenti delle autonomie, abbiamo riaffermato:

- il rifiuto del “bipolarismo all’italiana”, che vediamo come una competizione a chi è più ignorante e strumentale, che alimenta l’erosione della democrazia con estremismi e settarismi, soffoca il pluralismo politico, impedisce lo sviluppo di politiche riformiste a lungo termine;

- la necessità di porre un argine, nel dibattito politico italiano, alla prospettiva dell’elezione diretta del “podestà d’Italia”, che risulterebbe fatalmente una competizione mediatica, alimentata da concentrazioni di potere e di denaro, con il rischio di un ulteriore allontanamento dei cittadini e delle loro formazioni sociali e politiche locali dalla vita politica ed elettorale.

AZIONE ci ha dimostrato di essere una lista aperta e amica delle autonomie personali, sociali, economiche e territoriali, oltre che impegnata per una Europa rispettosa di tutte le sue regioni.

Per questo annunciamo la disponibilità alla candidatura come indipendente nella lista di AZIONE, nella circoscrizione Nordest, di un autonomista e territorialista di prestigio nazionale ed europeo, oltreché esponente da sempre impegnato per un moderno buongoverno e autogoverno della sua terra di Romagna: Giovanni Poggiali, viticoltore, presidente dello storico MAR (Movimento per l’Autonomia della Romagna), fra i promotori della nostra giovane formazione politica territoriale, Rumâgna Unida.

La disponibilità alla candidatura di Giovanni Poggiali è un gesto generoso e coraggioso. Rende visibili le nostre aspirazioni: una regione Romagna, una moderna Repubblica delle Autonomie, una Europa delle Regioni fondata sulla sussidiarietà, una politica meno cinica e più seria, per il bene delle generazioni future.

Ci siamo ispirati ai nostri costituenti, madri e padri sia di azionismo che di autonomismo, come Piero Calamandrei, Maria De Unterrichter Jervolino, Emilio Lussu, Aldo Spallicci. Mai come oggi c’è urgente bisogno di testimoniare la forza e l’attualità dei nostri valori.

Romagna, 8 aprile 2024

Samuele Albonetti (presidente Rumâgna Unida – vicepresidente Autonomie e Ambiente)

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Nella foto a sinistra in alto: Giovanni Poggiali, leader autonomista della Romagna, al centro; Marco Lombardo, segretario Azione Emilia-Romagna, a sinistra; Carlo Calenda, leader di Azione, a destra (foto propria, Roma, 3 aprile 2024)