La storia spiegata male da Cazzullo


Di tutto la Repubblica e l'Europa avrebbero bisogno, fuoché di rinfocolare i nazionalismi dei vecchi stati centralisti e autoritari, per esempio quello dell'Italia. Un intellettuale come Aldo Cazzullo, che era già scivolato sulla buccia di banana dell'aver spiegato male la storia dell'impero romano, di recente ha rispolverato il grande classico del nazionalismo garibaldino (che peraltro lo stesso Giuseppe Garibaldi avrebbe considerato riduttivo della sua epopea come "Eroe dei due mondi"), sollevando diverse proteste dal mondo degli intellettuali del Sud anticentralisti e anticolonialisti.

Abbiamo ricevuto dai Lupi del Sud e volentieri pubblichiamo un estratto della vibrante e appassionata protesta inviata alla rete che ha trasmesso il melodramma garibaldino di Cazzullo.

2023 11 20 firma grafica lupi del sud

<<...durante la trasmissione andata in onda, su LA7, il 15.11.2023, condotta dal sig. Aldo Cazzullo, denominata “Una giornata particolare – Garibaldi, la spedizione dei mille”, nonché sull’articolo apparso sul giornale Corriere della Sera, del 16.11.2023, a firma del sig. Aldo Cazzullo, sono state trasferite nozioni il cui contenuto con la presente dobbiamo con decisione stigmatizzare.
Senza nulla togliere al diritto ad avere idee diverse, anche se quando sono così divergenti dalla realtà storica effettuale ed acclarata onestamente determinano un approccio comprensibilmente più complesso, non si può non stigmatizzare che davvero è incomprensibile digerire affermazioni che portano a dipingere Giuseppe Garibaldi come un “eroe romantico” venuto a liberare il Meridione di Italia dai perfidi Borbone accogliendo addirittura il “grido disperato di un popolo”.
Non ne possiamo più!! Veramente ... Vi invitiamo, con la massima cortesia e lealtà, a mettervi seriamente in testa che non solo la ricostruzione storica non è questa certamente nonostante i tentavi di persone che continuano a dimenarsi, in una maniera che riteniamo piuttosto goffa, magari argomentando che quasi grazie all’ignoranza di massa, al digitale, ha vinto il mito, presunto-non esistente secondo tale ricostruzione, neoborbonico: il punto è che i fatti storici, e non certo la propaganda risorgiletame, sono inoppugnabili, piaccia o meno!!
Davvero non ci interessa se alcuni soggetti si sentano magari traumatizzati perché hanno imparato storielle inventate per legittimare la vittoria dei vincitori, nel nostro caso violenti ed usurpatori, per cui ora sono sconvolti quando il velo della verità viene tranciato di netto e senza troppi indugi!

Ci teniamo a far presente che fino a che avremo alito di vita ricorderemo a tutti la verità e cioè che il popolo MERIDIONALE, nel 1861, è stato selvaggiamente depauperato e violentato: la cosa più terribile è che in qualche maniera purtroppo continua ad esserlo!

(...) Noi MERIDIONALI siamo stufi se non si fosse capito: siamo anche stanchi di quel sottile razzismo che traspare dai racconti, fandonie portate avanti per dileggiare, come se non bastasse, persino la memoria di soldati morti per difendere la propria Patria>>

dalla lettera di protesta inviata a LA 7 da Riccardo Marangio e Stefano Bouché, a nome dei Lupi del Sud

https://www.lupidelsud.it

email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

.Napoli, 17 novembre 2023


Autonomie e Ambiente
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