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Amarezza dei cristiani friulani per il no al messale


Trieste, 17 novembre 2023 - "La Conferenza episcopale italiana (Cei) non ha approvato il Messale in lingua friulana, un riconoscimento atteso da molti anni, per il quale molto si sono spesi i sacerdoti di Glesie Furlane, e che l'esito della votazione della Cei di ieri rinvia ancora una volta. I vescovi italiani continuano a negare alle friulane e ai friulani il diritto naturale (che è un diritto di ogni popolo) di poter pregare nella propria lingua madre, utilizzando il friulano nella celebrazione della messa". Lo ricordano, in una nota, il capogruppo del Patto per l'autonomia-Civica F-VG, Massimo Moretuzzo, e Diego Navarria, componente del direttivo e già presidente dell'Assemblea della comunità linguistica friulana: "Esprimiamo profonda amarezza per quanto accaduto - si legge ancora nella nota - auspicando una ampia mobilitazione da parte della società friulana per denunciare la netta contrarietà a una decisione che è anche negazione di una identità culturale, quella friulana, le cui radici affondano nel Patriarcato di Aquileia".