La nostra avventura, non avventata, verso elezioni a democrazia limitata
Firenze, 17 gennaio 2023, Sant'Antonio Abate
A meno di cinque mesi dalle elezioni europee (144 giorni al 9 giugno 2023, per l'esattezza), il nostro "Patto Autonomie Ambiente" continua a farsi conoscere. Siamo un'alleanza larga e inclusiva di civismo, ambientalismo, autonomismi, territorialismi, attivisti per le autonomie personali, sociali, territoriali di ogni angolo della Repubblica. Una sorellanza interterritoriale, orizzontale, plurale, confederale, così ampia non la si vedeva da decenni nello stato italiano. Insieme a ALE-EFA, famiglia politica europea dei territorialisti, ci presenteremo alle elezioni europee non solo in Italia, ma anche in Spagna, Francia, Germania, cercando un riscatto in un mondo in cui dominano paurose - vecchie e nuove - forme di centralismo autoritario.
Siamo coscienti che ci assumiamo il rischio di concorrere, con scarsi mezzi, in uno stato, quello italiano, a democrazia gravemente limitata (molto più della maggior parte di quelle che ci sono vicine), ma non possiamo sottrarci a questa sfida, perché siamo gli eredi di una storia preziosa per assicurare alle generazioni future un mondo fondato sulle autonomie locali, quindi una società a misura di persona umana. L'Europa è a un bivio: o si finirà per imitare la Cina e gli altri grandi stati centralisti e autoritari, o ci si ispirerà al federalismo della Svizzera. Saremo forse una piuma, sulla bilancia della storia, ma esserci o non esserci farà la differenza.
Prima ancora di raccontare per cosa lotteremo, per esempio per una agricoltura sostenibile o per una sanità pubblica e prossima, per la promozione delle diversità e biodiversità, per i beni comuni dell'umanità e per la pace, dobbiamo spiegare bene a chi ci rivolgiamo: a quei pochi milioni di persone che già conoscono e amano le autonomie personali, sociali, territoriali.
Questo è ciò che possiamo fare, con senso delle proporzioni, coraggio, pragmatismo, moderazione, in questo contesto in cui vigono leggi elettorali ingiuste; è al potere il governo più centralista della storia della Repubblica; i partiti di opposizione sono anch'essi dominati da leaderismi, populismi, centralismi; i media sono preda di un pigro conformismo.
Ciò nonostante ci saremo. Porteremo il "Patto Autonomie Ambiente" su tutte le schede elettorali delle cinque circoscrizioni della Repubblica, perché i valori della Carta di Chivasso siano un segno di speranza per tutti.
Ci rivolgiamo con fiducia ai cittadini che rifiutano di vedersi ridotti a tifosi di capi e capetti “nazionali”, che non vogliono più dare occasionali voti di protesta, che non si rassegnano alla fuga nell’astensione.
Insieme possiamo fermare il declino del pluralismo e della democrazia, dicendo basta a trent’anni di "bipolarismo", di questa falsa alternanza che non produce mai alternative serie e lungimiranti.
Da troppo tempo ormai centrosinistra, centrodestra, improvvisati movimentismi e collaudati tecnocrati si alternano al potere, ma tutti segnati dalla stessa mentalità centralista.
Il maggioritario all’ “italiana” ha ridotto la politica a una competizione a chi è più conformista, semplicistico, incompetente, spesso volgarmente opportunista.
In opposizione a questo degrado, il nostro "Patto Autonomie Ambiente" darà ai cittadini la possibilità di scegliersi, come rappresentanti, i nostri attivisti, studiosi e leader locali, persone che conoscono e che li conoscono.
Questo impegno è la nostra necessaria resistenza, qui e ora, contro ogni forma di centralismo autoritario e contro il declino economico e sociale, per una nuova primavera di senso civico, democrazia, libertà d’informazione, pluralismo politico e culturale, responsabilità verso le generazioni future, in Italia e in Europa.
A cura della segreteria interterritoriale