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Truccate le regole del gioco a meno di 90 giorni dalle Europee


Il Senato ha cambiato, a meno di 90 giorni dal voto europeo, le regole di presentazione delle liste.

Per i dettagli tecnico-giuridici rimandiamo alla lettura di uno dei pochi siti dove la questione è stata affrontata con la necessaria competenza: https://www.isimbolidelladiscordia.it/2024/03/senato-laula-discute-sul-decreto.html .

Il dimezzamento delle firme necessarie per la partecipazione (da 150.000 a 75.000), per le due o tre forze che le stavano raccogliendo da mesi, è una consolazione minima e avvelenata dall'ipocrisia. Le regole del gioco sono state alterate e questo è un vulnus irrimediabile.

Anche se nelle prossime settimane la Camera, o magari anche il Quirinale, decidessero di intervenire, il danno è già fatto: molti gruppi di sinistra (presenze storiche nel Parlamento europeo), di destra (anche estrema destra), Volt e altri gruppi di attivisti per la democrazia europea, vari gruppi dissenzienti, infine anche noi di Autonomie e Ambiente e di EFA, sono stati privati dell'esenzione di cui godevano praticamente da un decennio.

Nessuna forza (non solo le minori) può mettere in piedi una raccolta di candidature e di firme, ora.

L'iniziativa di Fratelli d'Italia, appoggiata dal resto della maggioranza, è stata portata avanti con una insopportabile leggerezza e, precisiamolo, nel silenzio della stampa. Anche i media più politici e più orientati al servizio pubblico hanno dedicato ben poco spazio a questa vergogna.

Viviamo in un mondo dove non mancano problemi ben più drammatici di questo, ma non dimentichiamo un'antica lezione liberale e radicale: fai strame del diritto e, prima o poi, farai strage di persone e comunità.

Prendiamo atto di questa continua erosione della democrazia, le cui cause remote, sia chiaro, non sono solo nell'avventurismo e nell'antiparlamentarismo del centrodestra. Il problema è ben più grave e più profondo e sia il centrodestra che il centrosinistra (con i pentastellati) hanno gravi responsabilità.

I media sono al servizio di un bipolarismo che è una competizione a chi è più ignorante e strumentale. Silenziano ogni voce dissenziente.

Le autonomie territoriali, personali, sociali sono strangolate dalla metastasi legislativa europea e statale.

Il personale politico è cooptato da vent'anni attraverso la vergogna del Rosatellum (e delle "porcate" che lo hanno preceduto).

Dappertutto, da destra e da sinistra, si chiede l'allentamento persino delle scarse regole esistenti di limitazione dei mandati (e di freno ai conflitti di interesse).

Gli elettori sono letteralmente spinti verso l'astensionismo. Che votino solo i tifosi, così non si metteranno mai in discussione le attuali elite.

Il tutto in una società che è percorsa da sinistre pulsioni centraliste e autoritarie.

È convinzione di chi scrive che le forze sorelle, associate, alleate, amiche di Autonomie e Ambiente e di EFA, costrette ad archiviare il proprio "PATTO AUTONOMIE AMBIENTE", dovranno intensificare la propria solidarietà e la propria capacità di collaborazione, dalla Valle d'Aosta al Salento, dalla Sicilia al Sudtirolo, pena la propria scomparsa.

È possibile che possano restare in campo alcune nostre voci, magari ospitate in altre liste che si offrissero come scialuppa di salvataggio pro-democrazia e aperte alle esigenze dei nostri territori. Non siamo persone facili, né fungibili, né arrendevoli. Vedremo.

Intanto è nostra modesta convinzione che questo ruvido attacco alla libertà di voto ci spingerà a moltiplicare il nostro impegno civico nei comuni della Repubblica, contro il Rosatellum, contro il conformismo dei media, contro questo bipolarismo fra ciarlatani e prepotenti, contro gli aspiranti "sindaco d'Italia" (che ne diventerebbero i "podestà"), contro i napoleoni d'Europa e i tiranni della globalizzazione.

Andiamo avanti, con umiltà, per una Repubblica di Autonomie personali, sociali, territoriali, e per una Europa di popoli, territori, regioni.

Prato, 14 marzo 2024 

Nota di
Mauro Vaiani - vicepresidente AeA per OraToscana - segreteria interterritoriale - comitato elettorale Patto Autonomie Ambiente