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Per un Europa di autonomie personali, sociali, territoriali


Il viticoltore ravennate Giovanni Poggiali (nella foto, nel suo posto di lavoro), da sempre sostenitore dell’autonomia romagnola, di una Europa fondata sulla sussidiarietà e sulle autonomie personali, sociali, territoriali, fondatore del partito “Romagna Unita” (Rumâgna Unida), è candidato nelle liste di Azione alle prossime elezioni europee. Riceviamo e volentieri pubblichiamo dall'ufficio stampa del candidato autonomista nelle liste che Azione di Carlo Calenda ha allargato a civici, repubblicani, riformisti, popolari, autonomisti.

GIOVANNI POGGIALI CANDIDATO ELEZIONI EUROPEE

 Ravenna, 15 aprile 2024

 Comunicato stampa

Giovanni Poggiali, ravennate, viticoltore in Romagna e in Toscana, da sempre sostenitore dell’autonomia della Romagna, è candidato alle prossime elezioni europee nella lista di Azione, per quanto riguarda la circoscrizione elettorale Italia Nordorientale (che comprende Emilia-Romagna, Veneto, Trentino-Alto Adige/Südtirol e Friuli-Venezia Giulia).

La candidatura arriva a seguito di colloqui fra la rete nazionale “Autonomie e Ambiente” e il partito guidato da Carlo Calenda, e a valle di incontri diretti fra l’imprenditore ravennate e lo stesso Calenda.

Di Autonomie e Ambiente fanno parte sia la formazione politica territoriale Romagna Unita, fondata lo scorso anno dallo stesso Poggiali e da altri autonomisti, che lo storico Movimento per l’Autonomia della Romagna, di cui Giovanni Poggiali è presidente (si è autosospeso al momento dell'accettazione della candidatura).

Grazie all’accordo, Poggiali si presenta sotto l’egida di Azione, ma con la caratteristica peculiare di essere l’unico rappresentante della rete delle autonomie all’interno della lista del partito nella circoscrizione nordorientale, oltre che l’unico romagnolo presente fra i candidati di Azione.

Nei prossimi giorni, il candidato ravennate (attualmente impegnato al Vinitaly di Verona) incontrerà la stampa per spiegare nel dettaglio i motivi della sua scelta e gli obiettivi legati alla candidatura.

(fonte: ufficio stampa di Giovanni Poggiali - Alberto Mazzotti - 338 8556129 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. )

Chi è Giovanni Poggiali, una breve biografia personale, professionale, civile (in prima persona)

Sono nato a Firenze il 18 dicembre 1971 da Giuseppe e Paola Mazzavillani, entrambi ravegnani. Pochi giorni dopo il 25, Natale, ero a Fèlsina la tenuta agricola nel Senese acquistata da mio nonno Domenico Poggiali nel 1966 e della quale mi occupo da quando ho 18 anni. Lì, nella chiesina della fattoria, sono stato battezzato.

Sono sposato dal 2009 con Francesca ed abbiamo tre figli, Eugenia (2010), Rachele (2012) e Sebastiano (2013). Frequento da quando ho memoria la parrocchia ravegnana di sant’Agata Maggiore.

Insieme ai miei fratelli Nicolò e Domenico sono impegnato nelle aziende del Gruppo Setramar a Ravenna, fondato nel 1965 da nostro nonno Domenico con altri soci.

Ho studiato a Ravenna dove abbiamo sempre avuto residenza. Ho frequentato il nostro Liceo Scientifico in una classe fortunata, perché stimolata da buoni professori.

Mi iscrissi a suo tempo a legge a Siena, ma le ho subito preferito il lavoro quotidiano come viticoltore nella fattoria di Fèlsina, che è stata la mia vera università.

Oggi che la viticoltura italiana di eccellenza è esplosa, comprendo meglio il privilegio di essermi trovato nei miei vent’anni impegnato a tempo pieno in un’impresa già avviata verso la qualità. Da allora Fèlsina è passata da 100.000 bottiglie di vino vendute a 800.000, tutte di livello nelle rispettive categorie. Più del 70% della produzione è commercializzata all’estero, così da subito agli stivali per i campi e la cantina è stato necessario aggiungere il trolley per rappresentare il frutto del nostro lavoro nel mondo e in particolare nel Nord America.

A Ravenna mi sono iscritto al Gruppo Giovani di Confindustria Ravenna, in cui ho rivestito diversi ruoli fino a diventarne presidente per due mandati (2009 – 2013).

In quegli stessi anni sono entrato a far parte del Movimento per l’Autonomia della Romagna (MAR), di cui oggi sono presidente. In questa famiglia ho conosciuto persone di eccezionale valore. Fra gli altri, l’onorevole Stefano Servadei (+ 2016), fondatore del movimento, il senatore Lorenzo Cappelli (+2015), l’avvocato Riccardo Chiesa (a cui sono indegnamente succeduto come guida del MAR). Galantuomini da cui ho imparato moltissimo, figure indimenticabili e rappresentative di ciò che in cui crediamo, come storici autonomisti e moderni territorialisti.

La “questione romagnola” è sempre stata al centro dei miei interessi in tutti gli ambiti in cui mi sono impegnato, nella convinzione che il buongoverno della nostra terra richieda un avanzato, illuminato, responsabile autogoverno. Le incomprensioni fra campanili, le vecchie e stantie province, una regione artificiale come l’Emilia-Romagna, il centralismo statale, potrebbero essere superati di slancio, nell’ambito di una moderna regione Romagna, ambito storico, culturale, economico e sociale sufficientemente ampio ma allo stesso tempo coeso ed omogeneo, da poter essere una regione d’Europa.

Ho contribuito a promuovere la costituzione di Confindustria Romagna, proponendola per primo come necessaria dimensione per lo sviluppo economico del territorio.

Nello sport di cui sono da sempre appassionato, il rugby, ho promosso l’integrazione dei club romagnoli. Nel 2006 ho fondato il Romagna Rugby Football Club (www.romagnarfc.it).

Ho fondato insieme al mio amico più caro la Compagnia dell’Albero, con l’intento di contribuire all’educazione dei giovani tramite lo sport. Oggi è una polisportiva che opera a Ravenna nel calcio, nel rugby, nella pallacanestro e nella pallanuoto.

Tra le altre esperienze: socio e in passato dirigente dell’Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti; Rotary Club Galla Placidia; Società di Studi Romagnoli; Tribunato di Romagna; Casa Matha (antichissimo sodalizio risalente a prima dell’anno mille per la tutela delle valli e dei mestieri tra mare e paludi, nonché importante realtà di divulgazione culturale di Ravenna.

Attualmente sono consigliere del Consorzio del Chianti Classico e lo sono stato dell’Ente Tutela Vini di Romagna.

Leggo molto, tutte le volte che posso.

Sono fra i fondatori di Rumâgna Unida (Romagna Unita), un giovanissimo movimento politico territoriale fondato a Ravenna il 17 febbraio 2023, per contribuire alla realizzazione dei nostri ideali: una Romagna regione, in una rinnovata Repubblica italiana delle autonomie personali, sociali, territoriali, nel quadro di una Europa delle regioni, dei territori, dei popoli. Rumâgna Unida è parte della rete di Autonomie e Ambiente, associazione politica italiana collegata alla famiglia politica europea delle autonomie, EFA (European Free Alliance).

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