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Senza la Sardegna e gli altri territori, non ci sarà Europa


Lo scorso 28 aprile 2024 Autonomie e Ambiente ed EFA sono state invitate dalla Assemblea Natzionale Sarda (ANS) a partecipare a Cagliari al "Sa Die de Sa Sardigna”.  La festa è stata istituita nel 1993 con una legge regionale, come giornata "natzionale" che ricorda la cacciata dei funzionari piemontesi e la ribellione del popolo sardo alla tirannia della dominazione sabauda, avvenuta il 28 aprile del 1794.

ANS è un’associazione culturale nata nel 2020, impegnata per il riconoscimento della nazione sarda, promuovendo una coscienza identitaria, linguistica, storica e ambientale. Da qualche anno si fa carico di commemorare e celebrare Sa Die e i suoi martiri, come un momento importante di presa di coscienza e ribellione agli oppressori, che la narrazione corrente italiana tende spesso a minimizzare o dimenticare.

Fra gli altri, erano presenti: Silvia Fancello, delegata EFA per la Sardegna e vicepresidente di Autonomie e Ambiente in rappresentanza del comitato "Sardigna Pro S'Europa"; Claudia Zuncheddu, di Sardigna Libera e associata ad Autonomie e Ambiente; altre persone esponenti della Coalizione Sarda.

Fancello e Zuncheddu hanno partecipato alla cerimonia di deposizione della corona di fiori ai piedi del cosiddetto “Arco dei Martiri di Palabanda“. Sono così chiamati gli ideatori della rivolta che in quel luogo si riunivano, i quali scoperti dai funzionari regi furono incarcerati e giustiziati. Dall’arco si è poi snodata una partecipata processione attraverso le più importanti vie cittadine fino ad arrivare ai bastioni Saint Remy, simbolo del potere costituito.

Come ha ricordato Claudia Zuncheddu “In tantissimi abbiamo partecipato alla fiaccolata che è andata in crescendo da Palabanda a Piazza Costituzione. Tuonava per tutto il percorso il monito 'Procurade' e moderare - Barones sa tirannia', de s' Innu Natzionale de sa Sardigna. Un momento di coinvolgimento, nel cuore di Cagliari, che ha coinvolto visitatori e turisti”.

Nella stessa giornata di domenica 28, nella suggestiva “Grotta Marcello” nel cuore di Cagliari, si è tenuto inoltre un partecipatissimo dibattito guidato da Lucia Cossu e Riccardo Pisu Maxia (presidente di ANS), nel corso del quale è intervenuta Silvia Fancello insieme a diversi rappresentanti di nazioni senza stato come la Catalogna, la Sicilia, la Scozia e i Paesi Baschi, in un confronto su identità, autodeterminazione, politiche europee e feste nazionali (con un focus sulla famosa Diada di Barcellona). L'evento è proseguito fino a sera con altri interventi, letture, canti, balli.

A pochi giorni dalla Festa dell'Europa, nonostante che i sostenitori dell'autogoverno dei territori siano ostacolati in tutti modi (dai falsi autonomisti che EFA ha dovuto cacciare dalla propria famiglia politica, dagli aspiranti podestà d'Italia, dalle leggi elettorali ingiuste, dal conformismo mediatico, dal centralismo in Italia e dalle prepotenze dei grandi stati centralisti in Europa), continuiamo ad osservare il risveglio culturale e politico dei territori, delle regioni, dei popoli, che sono le vere unità costituenti della futura confederazione europea. Senza l'autogoverno della Sardegna, senza quello di ogni altro territorio, regione, popolo, non ci sarà Europa.

Testimonianze dirette da Cagliari pubblicate a cura della segreteria interterritoriale, 3 maggio 2024