Joël Farcoz alla guida di UV - Il messaggio AeA-EFA
Joël Farcoz, ingegnere trentaseienne di Gignod, è il nuovo presidente dell'Union Valdôtaine (nella foto, fonte ANSA). E' stato eletto al congresso straordinario di oggi domenica 16 giugno 2024, al termine di un processo di ricomposizione politica dell'autonomismo valdostano, la cosiddetta "Réunion".
Su 439 votanti, Farcoz ha raccolto 324 voti, una confortevole maggioranza. Il suo unico competitore, Daniele De Giorgis, ha ottenuto 113 voti (due i voti nulli).
Insieme al presidente Farcoz diventa vicepresidente Patrizia Morelli (che aveva in passato partecipato alla stagione di ALPE come movimento autonomo). Tesoriere diventa Michel Savin.
Si tratta di un evidente cambiamento. Nel programma politico di Farcoz abbiamo percepito una comprensione più nitida dei problemi del centralismo italiano ed europeo, che Autonomie e Ambiente ed EFA sperano di poter affrontare insieme all'Union.
Al congresso, EFA e Autonomie e Ambiente hanno inviato una lettera aperta, che pubblichiamo qui integralmente:
Lettre ouverte à la Union Valdôtaine
Gentili persone amiche della Union Valdôtaine,
vi scriviamo nell’occasione del vostro congresso straordinario per la ricomposizione dell’autonomismo valdostano, per augurarvi il miglior esito dei vostri lavori.
Ormai sono quasi cinque anni che Autonomie e Ambiente ha aperto una nuova stagione di collaborazione politica interterritoriale fra movimenti storicamente autonomisti e modernamente territorialisti di tutta la Repubblica Italiana, in stretto raccordo con la nostra famiglia politica europea, EFA-ALE, l’Alleanza Libera Europea.
Dopo una troppo lunga interruzione, la UV e le forze sorelle di Autonomie e Ambiente sono oggi di nuovo insieme in EFA. E’ stato un passaggio importante, ma a noi pare evidente che sia solamente un punto di partenza per affrontare insieme sfide ben più impegnative.
Nonostante i nostri limiti e i nostri errori, andrebbero colti alcuni segnali di speranza. Si stanno diradando gravi equivoci che sono stati la palla ai nostri piedi per decenni. I nostri valori autonomisti non sono più ostaggio di un leghismo degenerato in neonazionalismo. Alcuni autonomismi compromessi in liaisons dangereuses si stanno dissolvendo. Grazie anche al lavoro politico-culturale del Forum 2043, ci stiamo affrancando da parecchi ciarlatani.
Questo aumenta le nostre responsabilità in un tempo in cui le autonomie personali, sociali e territoriali sono in grave pericolo. Nuove forme di centralismo autoritario stanno stravolgendo la vita economica, sociale, culturale. Le concentrazioni di potere finanziario e tecnologico fanno tremare coloro che, come noi, hanno a cuore le diversità, le biodiversità, le generazioni future.
Pensare che le nostre identità territoriali possano sopravvivere al riparo degli attuali ordinamenti giuridici (gli Statuti, la Costituzione, i Trattati europei), senza una vigorosa ripresa d’iniziativa politica, sarebbe illusorio.
Due questioni politiche sono urgenti, fra tante altre, e pazienza se esse non sono considerate abbastanza “popolari”: 1) contrastare l’elezione diretta del “podestà” d’Italia, perché essa sarebbe la fine della Repubblica delle Autonomie come noi l’abbiamo ereditata dai nostri padri, oltre che un tradimento dei valori della Carta di Chivasso; 2) lottare per la rappresentanza, ponendo fine allo scandalo di leggi elettorali ingiuste, cominciando dall’abrogazione delle parti più vergognose del Rosatellum (Autonomie e Ambiente è copromotrice dei referendum abrogativi appena avviati) ed arrivando a correggerne molte altre, a cominciare da quella europea.
Rafforziamo quindi la nostra collaborazione, perché le libertà, la pace, la giustizia, la salvaguardia del Creato non saranno possibili senza l’energia delle autonomie!
Sin da ora vi invitiamo alla nostra prossima assemblea generale, che si terrà nel primo autunno in Romagna (entro il prossimo 11 novembre 2024, V anniversario della fondazione di Autonomie e Ambiente). Non come ospiti ma – speriamo – come coprotagonisti di una nuova stagione di lavoro politico interterritoriale, che torni a essere d’ispirazione per tutti i movimenti autonomisti d’Europa e del mondo, riprendendo in questo XXI secolo le luminose intuizioni di Bruno Salvadori.
Grazie e a presto, quindi.
Udine – Bruxelles, domenica 16 giugno 2024
Roberto Visentin
presidente di Autonomie e Ambiente
vicepresidente di EFA-ALE