Primo congresso di Rumâgna Unida
Si è riunito a Imola ieri, sabato 26 ottobre 2024, il primo congresso di Rumâgna Unida.
Samuele Albonetti, già presidente pro tempore, è stato confermato presidente. E' stato eletto un " azdor " ("reggitore", un punto di riferimento politico, una sorta di segretario), nella persona del riminese Stafeno Pesaresi. L’azdor ha nominato Francesca Strada quale purtavós e Fabrizio Barbabè quale responsabile comunicazione. Il movimento politico si è dotato di una zonta direttiva, di cui fanno parte, insieme agli altri dirigenti, gli attivisti Andrea Maramotti, Paolo Principale e Giovanni Poggiali. Il presidente Albonetti ha nominato Bruno Castagnoli presidente del Collegio dei Probiviri.
Alcuni punti politici approvati all'unanimità nella mozione congressuale, intitolata La Romagna è una regione d’Italia e d’Europa:
- "Ci troviamo in un contesto delicato che presenta una Romagna ferita, colpita quattro volte in 16 mesi da drammatici eventi alluvionali, i cui cittadini saranno a breve chiamati alle urne per il voto regionale". Questo magnifica le responsabilità politiche del movimento per l'autogoverno della Romagna.
- La Romagna è una regione: La Romagna è una antica regione d’Italia e d’Europa che attualmente non vede riconosciuta alcuna autonomia amministrativa e istituzionale, e che pertanto soffre di una stabile sproporzione: causata dalla sistematica carenza di rappresentatività democratica all’interno degli organi decisionali delle istituzioni regionali che momentaneamente la comprendono.
- Lo Statuto di Rumâgna Unida come faro: Rumâgna Unida nasce dalla attivazione dell’art. 5 dello Statuto del M.A.R. (Movimento per la Autonomia della Romagna) e intende svolgere regolare attività politica nel territorio romagnolo, per la Romagna e per i suoi cittadini, nel pieno rispetto di tutte le forze che ne compongono la dialettica e nel solco di una concreta attuazione della Costituzione della Repubblica Italiana. Si sottolinea come l’articolo 5 della Costituzione reciti: “La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell’autonomia e del decentramento”.
- Romagna regione ma non solo: Scopo di Rumâgna Unida è giungere al riconoscimento politico e amministrativo della Romagna regione. Ma a questo primo scopo si aggiunge, come indica lo statuto, l’attività politica volta a colmare una grave lacuna dello scenario politico romagnolo dovuta alla mancata presenza sul territorio di forze politiche non centraliste. Le proposte politiche di Rumâgna Unida riguarderanno tutti gli argomenti, tutte le materie che toccano la Romagna, sempre in ottica autonomistica. Dai vari settori economici, fra cui agricoltura, turismo, commercio e artigianato, imprese e cooperazione, all’ambiente in senso lato e alla sua gestione, infrastrutture e trasporti, salute e sanità, università e istruzione, cultura, sport, sociale, politiche per le famiglie.
- Tanto da costruire! Rimbocchiamoci le maniche! Inteso che è estremamente proficua e fondamentale oggigiorno l’attività svolta a livello di social media, si ritiene opportuno affiancarvi anche una attività tradizionale, classica, di rapporto diretto con i cittadini romagnoli. Rumâgna Unida deve pianificare e realizzare una serie di banchetti e/o incontri con la cittadinanza in vari comuni al fine di coprire al meglio il territorio romagnolo.
- Posizione del Partito alle prossime elezioni regionali: Mancano poche settimane alle elezioni regionali in Romagna ed Emilia. Ad oggi nessun candidato e nessuna forza politica si è pubblicamente dichiarata favorevole ad un pieno riconoscimento della Romagna quale regione autonoma d’Italia. Nessuna forza politica ha preso in considerazione tale proposta, presentando concrete iniziative in tal senso. Neppur timidamente. Preso atto di tale contesto, non ci è possibile sostenere alcuno. Contestualmente invitiamo candidati e forze politiche, nei pochi giorni che rimangono a disposizione, a considerare seriamente le nostre proposte, volte a raggiungere una Romagna regione autonoma, senza pregiudizi, e ad inserire la “questione romagnola” in agenda, ponendo tali temi sul tavolo della discussione.La Romagna, un territorio ben distinto e caratterizzato, da secoli, merita più attenzione, più autonomia, merita di essere riconosciuta quale regione d’Italia al pari delle altre. Rumâgna Unida sosterrà convintamente in futuro solamente le proposte che andranno in tale direzione.
- Un primo fondamentale obiettivo è il riconoscimento e la definizione ufficiale dei limiti storico–geografici della Romagna all’interno dell’attuale ente regionale. Questa è una proposta da avanzare pubblicamente dopo l’insediamento del nuovo consiglio regionale. Il riconoscimento della Romagna dovrà avere conseguenze concrete nella ridefinizione dei vari enti che non vedono la Romagna definita e unita, come ad esempio “Visit Romagna” (agenzia di promozione turistica di emanazione regionale che non comprende Imola ma include impropriamente Ferrara).
- Oltre l’orticello: Rumâgna Unida fa già parte di AeA - Autonomie e Ambiente (rete italiana di partiti e movimenti autonomisti e localisti). E' in corso una interlocuzione con EFA - European Free Alliance (famiglia politica europa delle autonomie e della sussidiarietà), in vista della presentazione di una domanda di adesione. Il tutto nella logica di non rinchiuderci nel nostro “orticello” ma di collaborare a livello italiano ed europeo con forze politiche che condividano un reale percorso autonomista, per una Italia delle Autonomie e per una Europa delle Regioni.
Rumâgna Unida si è assunta la responsabilità di ospitare la IV Assemblea generale di Autonomie e Ambiente a Imola, i prossimi 6-7 dicembre 2024. L'evento viene reso possibile grazie anche alla collaborazione dello storico MAR e di alcuni cittadini imolesi che si sono messi a disposizione con grande senso civico e amore per le autonomie.
Imola, 27 ottobre 2024 - a cura della presidenza di Rumâgna Unida