La costruzione di un contrassegno ispirante per Autonomie e Ambiente
Chi frequenta le pagine del sito di Autonomie e Ambiente (AeA) sa chi siamo: da cinque anni, per la precisione dal giorno di San Martino del 2019, abbiamo formato una innovativa sorellanza di storici autonomisti e di esponenti del civismo contemporaneo, presenti in tutti i territori italiani, collegati con la famiglia politica europea delle autonomie, EFA.
Ci onoriamo di essere i continuatori dei valori di Chivasso 1943, oltre che di storie e aspirazioni all'autogoverno ancora più risalenti.
Ci sono già stati i nostri simboli autonomisti, nella storia repubblicana:
Ci preme, a questo proposito, ringraziare la competenza (e vorremmo dire anche la simpatia) con cui siamo stati guidati nella storia dei simboli politici ed elettorali dal dott. Gabriele Maestri, forse il più grande esperto italiano in materia, il mentore del sito https://www.isimbolidelladiscordia.it/.
Dal 2022 a oggi abbiamo avuto, grazie alla generosità e all'inventiva di nostri simpatizzanti toscani ed emiliani, un simbolo di partenza, evocativo di molti significati, fra cui il richiamo anticentralista e antiautoritario al "ragazzo che sorride" della Rivoluzione di Velluto di Praga del 1990:
Come sapete non riuscimmo a partecipare alle elezioni politiche del 2022, ma eravamo invece pronti a partecipare con una lista dei territori, aperta a molti diversi apporti, chiamata "PATTO AUTONOMIE AMBIENTE", alle elezioni europee previste per il giugno 2024, guidati dalla nostra forza sorella più numerosa, il Patto per l'Autonomia - Friuli-Venezia Giulia (che ha come simbolo i "quattro mattoncini sovrapposti"). Se non fosse intervenuta una norma capestro, voluta dal centrodestra e in particolare dai "Fratelli" centralisti d'Italia, per impedirci di partecipare alle elezioni europee, il nostro simbolo sarebbe stato questo:
Oppure questo, se l'alleanza avesse potuto, come era possibile, allargarsi ulteriormente (ridimensionando quindi il peso specifico degli amici del Patto) e sottolineando il nostro ancoraggio, anche formale, alla famiglia politica europea di EFA:
Incassata l'ingiustizia di essere stati esclusi dalle elezioni europee, abbiamo continuato a lavorare con determinazione per le autonomie e contro l'erosione della democrazia. Grazie alla generosità e al coraggio della forza sorella di Romagna, Rumâgna Unida, abbiamo avviato la preparazione della nostra IV assemblea generale a Imola, convocata per i giorni 6-7 dicembre 2024.
A questo punto, nell'ottobre del 2024, una società di comunicazione di Ravenna, Pullover, ci ha offerto generosamente e cortesemente il suo aiuto per migliorare la nostra immagine:
Abbiamo fatto insieme a loro un piccolo viaggio in alcuni segni lasciati dall'autonomismo e dal civismo qua e là nella storia politica italiana ed europea. Ci siamo soffermati, fra gli altri, su alcuni elementi: la campana di Adriano Olivetti e del suo Movimento Comunità; i campanili e le campane di tante liste civiche; i segni floreali, in particolare quelli delle campanule, fiore pioniere come lo siamo anche noi; il potere del "tre", come antidoto alla divisione settaria delle nostre comunità, così spesso inutilmente spaccate in due; il simbolo EFA della E rovesciata, simbolo di una Europa diversa, l'Europa dei popoli, delle regioni, dei territori, fondata sulla sussidiarietà. Ecco alcuni degli spunti su cui abbiamo riflettuto, insieme alle giovani creative di Pullover:
Da questo lavoro, ricco di stimoli culturali e spirituali, abbiamo avuto in regalo due risultati straordinari: il nostro "motto" in un formato elegante e un "simbolo" che stimolerà nel tempo nuove riflessioni nella nostra storia, come le campane della libertà e le campanule pioniere:
Pullover per AeA-scritta-motto.pdf | Pullover per AeA-campane-campanule.pdf |
A questo risultato, la segreteria interterritoriale ha affiancato altre riflessioni, coinvolgendo il presidente Roberto Visentin e potendo contare sull'esperienza di Silvia Lidia Fancello, grafica indipendente che lavora a Olbia e che è anche la rappresentante EFA per la Sardegna. Abbiamo trovato nella storia di EFA e degli autonomismi europei e italiani non solo la E rovesciata, ma anche il segno floreale e quello delle diversità che stanno insieme nell'arcobaleno, che sono stati messi in dialogo con l'originale spunto regalatoci dalla Romagna:
EFA anni '80 | EFA anni 2000 | Civismo e autonomismo di oggi |
Ci sono state molte riflessioni e anche discussioni. Dopo una riflessione collettiva, il presidente e la segreteria interterritoriale hanno chiesto alla nostra Silvia Lidia Fancello di finalizzare un logo che contenesse il motto nella forma elegante realizzata da Pullover, insieme a due simboli grafici. Il primo è un fregio floreale a tre petali, ispirante il nostro pionierismo, quello delle campanule che sbocciano anche dove sembra impossibile; il secondo è un segno arcobalenico che ricorda la nostra capacità di tenere insieme tante operose e competenti diversità. Il tutto disposto in un cerchio molto arioso e molto aperto, per lasciare spazio a nuove idee, apporti diversi, storiche e nuove alleanze.
Questa è la proposta, che sottoporremo ai delegati delle forze sorelle e alla nostra comunità, in occasione della festa di Santa Cecilia, venerdì 22 novembre 2024, in vista della IV assemblea generale:
Il pdf originale del simbolo è archiviato fra i nostri documenti.
Imola, 22 novembre 2024, Santa Cecilia - a cura della segreteria interterritoriale