Depositati i quattro quesiti anti-Rosatellum
DEPOSITATI IERI IN CASSAZIONE I QUATTRO QUESITI REFERENDARI
Roma, Palazzo Montecitorio 24 aprile 2024
Ieri (23 aprile), alla Camera dei Deputati, il neocostituito comitato promotore del referendum per l’abrogazione parziale delle attuali leggi elettorali per la Camera e per il Senato (il cosiddetto Rosatellum) ha presentato i quesiti referendari appena depositati al competente Ufficio presso la Suprema Corte di cassazione.
Ricordiamo che è necessario registrarsi per aiutare il neonato "Comitato Besostri":
Il comitato è costituito da cittadini, di diverso orientamento politico e formazione culturale, accomunati dal proposito di restituire a ciascun italiano il diritto di scegliere chi debba rappresentarlo.
“Con il Rosatellum, una minoranza sempre più esigua di elettori, finisce per trasformarsi in una maggioranza parlamentare. Onde possiamo dire che oggi, come ieri, a governare il paese non è la maggioranza dei cittadini, ma la meno debole delle minoranze. - ha spiegato il senatore Enzo Palumbo, vicepresidente del Comitato - A questo punto, visto che ogni tentativo per via giurisdizionale è risultato vano, l'unica possibilità di evitare che anche le prossime elezioni si svolgano con una legge elettorale invisa alla maggior parte dei cittadini, è per l'appunto il tentativo di fare pronunziare proprio i cittadini attraverso un referendum popolare, sui punti più palesemente incostituzionali di questa legge”.
I quesiti referendari sono quattro e intervengono su specifici aspetti della normativa in vigore:
1) ABOLIZIONE DEL VOTO CONGIUNTO TRA CANDIDATI UNINOMINALI E LISTE PLURINOMINALI, per consentire al cittadino elettore la libera scelta tra lista proporzionale e candidato uninominale;
2) VIA LE SOGLIE ELETTORALI PER LISTE AUTONOME E COALIZIONI, per ridurre la dispersione di voti validi e garantire, a chi ha un quorum utile anche in un solo collegio o in una sola circoscrizione, di essere rappresentato;
3) TUTTE LE LISTE DEVONO RACCOGLIERE LE FIRME PER PROPORRE CANDIDATURE, ponendo fine al privilegio dell'esonero dalla raccolta di firme per i partiti già presenti in Parlamento, ponendo tutte le liste in condizione di partire alla pari nella competizione elettorale;
4) FINE DELLE PLURICANDIDATURE, per impedire agli apparati di partito di predeterminare la composizione del Parlamento (contenendo il numero dei "nominati").
“A questa iniziativa, che sconta inevitabilmente i paletti costituzionali che la limitano all’essenziale, se ne accompagnerà un’altra: - ha concluso nel suo intervento Enzo Palumbo - una legge d’iniziativa popolare per consentire l’introduzione delle preferenze, in modo che il Parlamento cessi di essere il luogo dei nominati e diventi invece il luogo degli eletti dal popolo, con una nuova legge elettorale che, se approvata tramite il referendum, potremmo anche chiamare “Besostrellum”, come postumo omaggio a chi l'ha voluta fino a morirne”.
Nel corso della Conferenza stampa è stato proiettato un video di Giorgio Benvenuto, presidente d’onore del Comitato, che era impossibilitato a partecipare.
“Da anni in Italia, di elezione in elezione – ha affermato la presidente Elisabetta Trenta nel suo intervento – i votanti sono sempre di meno e, quindi, il Parlamento eletto, meno rappresentativo, perde progressivamente il suo potere a favore del potere esecutivo e di quella che chiamano governabilità. L’attuale legge elettorale nega uno dei principi della Costituzione e cioè che il voto dovrebbe essere personale ed uguale. I cittadini lo hanno capito e per questo non vanno più a votare, perché non siamo noi a scegliere coloro che ci devono rappresentare ma i capi dei partiti”.
Le sottoscrizioni saranno effettuate anche con l’utilizzo della firma elettronica mediante piattaforme private, a causa del ritardo nella messa a disposizione della piattaforma pubblica.
Questa iniziativa referendaria, ispirata dal compianto Carlo Felice Besostri, sta riscuotendo molte adesioni trasversali agli schieramenti politici e culturali, incontrando l’appoggio di gruppi spontanei di cittadini, associazioni della società civile e gruppi eterogenei di personalità pubbliche.
Sergio Bagnasco, uno dei principali ispiratori del Comitato Referendario per la Rappresentanza (questo il nome ufficiale del comitato promotore) ha spiegato come questa iniziativa anti-Rosatellum sarà un modo di dare voce ai cittadini in cerca di rappresentanza, delusi ed esclusi dall'attuale degrado delle leggi elettorali della Repubblica.
Mauro Vaiani, vicepresidente segretario di Autonomie e Ambiente, membro fondatore del Comitato e uno dei tredici firmatari del deposito in Cassazione, ha ricordato come ormai da vent'anni siamo privi di leggi elettorali che consentano ai cittadini la scelta dei propri rappresentanti (dai tempi del Porcellum, quindi in pratica dal 2004): "I giovani qui presenti non hanno mai visto nella loro vita una elezione libera e competitiva per la scelta del rappresentante del loro territorio. Picconare il Rosatellum è necessario per frenare la deriva dell'elezione diretta di capi, in particolare del podestà d'Italia".
Enzo Paolini, ha ricordato Felice Besostri (di cui è stato uno storico collaboratore) il quale, in occasione di un dibattimento in Calabria in difesa della minoranza etnico-culturale Arbaresh, gli consegnò uno scritto sulla lotta per la rappresentanza che sarà presto pubblicato. Le parole di Besostri sono state lette, nella commozione generale, e sono state sentite da tutti come un vero testamento spirituale del grande difensore dei diritti elettorali dei cittadini.
Ricordiamo che la segreteria organizzativa del comitato è affidata a Riccardo Mastrorillo, Luigi Spanu e Thomas Agnoli. Il tesoriere è Pietro Morace. Oltre ai già citati, ricordiamo che del comitato fanno già parte personalità come Marco Cappato, Nella Toscano, Paolo Antonio Amadio, Nicola Bono, Erminia Mazzoni, Mario Walter Mauro, Francesco Campanella, Mat teo Emanuele Maino, Vittorio Delogu, Giuseppe Gullo, Roberto Biscardini, Giuseppe Gargani, Mario Tassone, Marco Perduca.
Sul canale YouTube del COMITATO REFERENDARIO PER LA RAPPRESENTANZA sono già visibili un importante contributo video di Paolo Pagliaro e la registrazione della conferenza stampa alla Camera dei Deputati.
I quesiti appariranno ad horas sulla Gazzetta Ufficiale (https://www.gazzettaufficiale.it/attiAssociati/1/?areaNode=3):
- Primo quesito (contro il voto congiunto):
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2024-04-24&atto.codiceRedazionale=24A02178&elenco30giorni=false - Secondo quesito (contro le soglie):
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2024-04-24&atto.codiceRedazionale=24A02179&elenco30giorni=false - Terzo quesito (contro le esenzioni dalla raccolta di firme):
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2024-04-24&atto.codiceRedazionale=24A02180&elenco30giorni=false - Quarto quesito (contro le pluricandidature):
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2024-04-24&atto.codiceRedazionale=24A02181&elenco30giorni=false
Per info e contatti:
Fonti:
- Ufficio stampa del Comitato Referendario per la Rappresentanza
- Testimonianze dirette dalla giornata romana del 23 aprile 2024 (genetliaco di Felice Besostri)
- Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana