Skip to main content

Socialismo autonomista

Anche in Toscana qualcosa sta cambiando

Si sono tenute gli scorsi 12-13 ottobre 2025 le importanti elezioni regionali della Toscana. Dalla forza sorella OraToscana riceviamo le congratulazioni per due persone indipendenti e competenti la cui elezione nel nuovo parlamento toscano era tutt'altro che scontata (nell'immagine di corredo al post i loro ritratti estratti dai rispettivi manifesti elettorali): Federico Eligi, riformista antico amico dei civismi e dei movimenti per le autonomie e per i diritti civili, eletto a Pisa; Diletta Fallani, una ambientalista amica dei civismi, eletta a Livorno, anche con il sostegno di Città Diversa Livorno (una delle realtà costituenti di OraToscana).

Anche le elezioni toscane sono state trasformate dai media in una mera competizione diretta fra il candidato del centrosinistra - il presidente Eugenio Giani, riconfermato - e il candidato del centrodestra - il sindaco di Pistoia, Alessandro Tomasi. Fra di loro c'è stata la solita corsa a chi vince "perdendo meno voti", come si legge in una riflessione di Mauro Vaiani (garante di OraToscana, oltre che vicepresidente segretario di Autonomie e Ambiente), ma alla fine, nonostante i partiti verticali della Repubblica Italiana facciano di tutto per allontanare la gente dalle urne, qualcosa alla fine è cambiato.

Il nuovo consiglio regionale è, inaspettatamente, molto più plurale e articolato del precedente, nonostante la partecipazione al voto dei Toscani sia scesa a minimi storici: 1.435.329 votanti su un totale di 3.007.061 aventi diritto (47,73%). Hanno votato soprattutto i tifosi degli attuali partiti, è vero, ma la gran parte dei votanti ha anche utilizzato il voto personale e diretto ai candidati della propria circoscrizione, i cui nomi in Toscana sono già stampati sulle schede. Questo ha portato sorprese e novità. Non ci sono solo partiti confermati e partiti sconfitti. Anche all'interno delle diverse formazioni politiche e dei diversi territori della Toscana sono emerse figure nuove e diverse, che potrebbero correggere il grigiore, la pigrizia e i molti errori della precedente amministrazione Giani e di quelle che la hanno preceduta.

OraToscana ci trasmette anche l'affetto per diversi candidati che purtroppo non ce l'hanno fatta. Il movimento è loro grato per averci provato. Fra di essi: Francesco Carbini (civico riformista, circoscrizione di Arezzo); Andrea Ulmi (civico moderato, circoscrizione di Grosseto); Alessandro Giorgi (civico autonomista della circoscrizione di Pisa); Salvatore Bimonte (giovane esponente cristiano-sociale di Prato).

No, non è bastato ai Toscani l'ennesimo referendum fra sinistra e destra, secondo OraToscana. E' evidente che le persone, le famiglie, le piccole imprese, i contadini, gli artigiani, vogliano qualcosa di diverso. La rete di OraToscana si sente più impegnata che mai per leggi elettorali più giuste, per una diversa rappresentanza delle autonomie dei territori, per la promozione di civismi capaci di generare nuove autonomie personali, sociali, territoriali.

OraToscana ha convocato la propria III assemblea generale per il 22 novembre 2025, la festa di Santa Cecilia, a Nodica di Vecchiano.

Firenze, 15 ottobre 2025 - a cura della segreteria interterritoriale

 

Memoria e liberazione

 

Il Giorno della memoria del 27 gennaio 2023 viene ricordato dalle forze civiche, ambientaliste, autonomiste, come momento di consapevolezza che furono i grandi stati centralisti e autoritari ad organizzare persecuzioni, deportazioni e sterminio. Senza una enorme stato burocratizzato, industrializzato, militarizzato, interamente mobilitato, capace di invadere e occupare per anni l'intera Europa, non ci sarebbe stato l'abisso della "soluzione finale", non sarebbe stata possibile la Shoah. Non dobbiamo deflettere dal nostro sostegno a tutti i popoli del mondo in cammino verso la liberazione, in lotta contro.l'oppressione che è sempre possibile nei grandi stati centralisti. Vale per tutti i territori, non solo per chi resiste, si ribella e muore in Russia, Ucraina, Cina, Iran, Etiopia, Nigeria, America Latina. Vale anche per le nostre lotte decentraliste in Italia, in Europa e nei paesi dell'Occidente.

Massimo Moretuzzo, candidato civico, ambientalista, autonomista, alla presidenza della regione Friuli Venezia Giulia, ha ricordato il nostro impegno per una memoria che sia risveglio e liberazione, partecipando alla cerimonia di commemorazione per le vittime della Shoah alla Risiera di San Sabba,a Trieste.

In Toscana, gli esponenti civici, ambientalisti, autonomisti, raccogliendo un suggerimento della lista Un Cuore per Vecchiano e della rete OraToscana, celebrano la Giornata della memoria ricordando che siamo entrati nell'85° anno da quando furono firmate le infami leggi razziali del 1938, dall'infame Savoia, nella reggia di San Rossore (qui un post storico).

In Piemonte il mondo civico, ambientalista, autonomista, di difesa delle culture e delle lingue alpine, coordinato dai Liberi Elettori Piemonte, si avvia a promuovere, insieme con il Forum 2043, un anno di studi e celebrazioni dell'80° anniversario della Carta di Chivasso, che contiene parole vive, oggi più attuali che mai, contro il centralismo autoritario e per la promozione dell'autogoverno di tutti dappertutto.

Alla riflessione contro il centralismo autoritario, che fa strage di diritti e quindi di popoli, hanno contribuito i recenti incontri di Forlì del Movimento per l'Autonomia della Romagna (XXIV assemblea del 21 gennaio 2023, con la commemorazione di Stefano Servadei), e l'assemblea di Siciliani Liberi a Pergusa (22 gennaio 2023, nel settimo anniversario della loro costituzione).