Questioni urgenti di DEMOCRAZIA nel dopocoronavirus
In vista della necessità di tornare presto al voto per sette regioni (Valle d’Aosta, Liguria, Veneto, Toscana, Marche, Campania, Puglia), innumerevoli amministrazioni locali, il referendum costituzionale.
Siamo di fronte alla necessità di tornare presto a indire, organizzare e celebrare sette elezioni regionali (Valle d’Aosta, Liguria, Veneto, Toscana, Marche, Campania, Puglia), oltre che innumerevoli elezioni comunali e, ultimo ma non per importanza, il referendum costituzionale sulla riduzione del numero dei parlamentari.
Ci rivolgiamo al Governo, a tutte le forze politiche, ai parlamentari della Commissione di vigilanza RAI, ai vertici centrali e regionali della RAI, perché si prenda atto della necessità di un SUPPLEMENTO DI SERVIZIO PUBBLICO perché la democrazia abbia un senso, in un momento in cui siamo tutti ancora feriti e impediti nelle nostre libertà di movimento, quindi anche di manifestazione e organizzazione politica ed elettorale. Chiediamo con forza che le sedi regionali della RAI Interessate offrano ORE, NON MINUTI, di registrazione A TUTTI I CANDIDATI, non solo ai principali. Registrazioni che devono consentire approfondimento, non solo scambi di battute. ORE registrate che poi DEVONO RESTARE IN RETE, perché i cittadini possano ascoltarle e riascoltarle quando possono e vogliono.
Lanciamo anche un appello perché, senza ovviamente cambiare in corsa le leggi elettorali (cosa che ci trascinerebbe nel terreno scivoloso di pratiche ungheresi e polacche, contrarie alle raccomandazioni della Commissione di Venezia del Consiglio d’Europa), si proceda a consentire la DEMATERIALIZZAZIONE e quindi lo scambio per email di tutti i documenti necessari alle liste e ai candidati. Lo scambio di documenti digitali, che è già la regola nelle pubbliche amministrazioni, da anni, deve essere chiaramente ed esplicitamente previsto anche in tutto il processo elettorale. La stessa sottoscrizione delle liste, da parte di singoli cittadini, dovrebbe essere possibile anche attraverso mail personali indirizzate agli uffici elettorali comunali, i quali hanno già la possibilità, oltre che il dovere, di raccogliere e autenticare quelle apposte in presenza fisica, oltre che di controllare quelle raccolte dalle liste di loro iniziativa.
Questa richiesta di DEMATERIALIZZAZIONE possiede, a nostro parere, quei requisiti di necessità e urgenza che giustificherebbero un decreto legge. Fra le tante altre semplificazioni che sarebbero possibili, ne vogliamo segnalare una a favore di tutti i cittadini e a sollievo dei lavoratori degli uffici elettorali: l’abolizione senza se e senza ma della tessera elettorale.
Uno strumento ormai inutile, considerando che oggi un cittadino che ha facoltà e volontà di votare fuori dalla propria sezione elettorale di appartenenza, può comunicarlo in tempo reale, via cellulare, agli uffici elettorali di sezione interessati. Crediamo di sollevare questioni solo apparentemente piccole, in realtà sostanziali, che avrebbero meritato di essere risolte da tempo e anche prima di tutto ciò che ci sta succedendo con la crisi causata dal virus. Ora sono diventate insopportabili. Risolviamole e andiamo avanti.
Per maggiori informazioni si contatti la Presidenza di Autonomie e Ambiente (
Tutte e otto le forze di Autonomie e Ambiente sottoscrivono questa presa di posizione:
ALPE Valle d’Aosta -
Comitato Libertà Toscana -
Movimento Siciliani Liberi -
Patrie Furlane -
Patto per l’Autonomia – Friuli V.G. -
Patto per l’Autonomia – Veneto -
Pro Lombardia Indipendenza -
Slovenska skupnost Ssk -
Tutte e due le forze osservatrici aderiscono:
Comitato Autonomia Piemont -
Movimento Autonomia Romagna MAR -