Un ricordo di Alex Langer

Grazie alle ACLI e all'iniziativa del giornalista e studioso Francesco Lauria, giovedì scorso 18 settembre 2025 è stata ricordata a Prato in Toscana la figura di Alex Langer. Sono intervenuti il prof. Marco Deriu, professore di sociologia a Parma, e Uwe Staffler, amico personale e ultimo assistente di Langer, durante il suo mandato come eurodeputato capogruppo dei Verdi al Parlamento europeo. E' stata una delle iniziative che vengono organizzate nel trentesimo anniversario della morte dell'importante figura dell'ambientalismo europeo.
Alex (Alexander all'anagrafe) Langer nacque a Sterzing-Vipiteno il 22 febbraio 1946 in Sudtiriolo, da una famiglia borghese liberale e antinazista. Ricevette una formazione cristiano-socale nella sua terra natale. La Toscana e Firenze, dove si era laureato in giurisprudenza ed aveva potuto frequentare La Pira, don Milani, padre Balducci, erano una seconda heimat per lui. Nella sua ricerca di radicalità, abbracciò Lotta Continua e successivamente diventò un pioniere delle nuove sinistre radicali e libertarie, fino al momento in cui si impegnò totalmente nell'organizzazione di una risposta politica e culturale alla crisi ambientale dell'umanità su questo pianeta.
La sua scelta ambientalista è stata definita una vera e propria conversione all'ecologia. Langer riteneva necessari cambiamenti negli stili di vita individuali, insieme alle trasformazioni sociali. La sua vita personale era coerente con queste convinzioni, aspirando a un rigore quasi monacale. Come politico a tempo pieno, fu un esempio di rigore nell'amministrazione del suo appannaggio europarlamentare. In un mondo dominato dall'egemonia culturale del neoliberismo che impone di essere sempre "competitivi", veloci e feroci, lanciò il motto lentius, profundius, suavius (più lentamente, più profondamente, più dolcemente) e cercò sempre di metterlo in pratica.
Comprese molto prima di altri i pericoli della manipolazione genetica del creato e della stessa persona umana. Ben conosciuto è l'impegno del politico sudtirolese per le autonomie, la convivenza interetnica, la promozione dei diritti umani, la pace, la riconciliazione dopo il dramma della dissoluzione violenta della Federazione della Jugoslavia. Rifiutò gli schematismi e le rigidità delle vecchie divisioni sinistra-centro-destra. Fu sempre uomo di dialogo e promotore di cooperazione tra famiglie ed esponenti politici diversi, in particolare con il mondo cristiano-sociale e con le autonomie.
Alla soglia dei cinquant'anni, la sua radicalità gli divenne un macigno insopportabile e pose fine tragicamente alla sua vita, a Firenze, il 3 luglio 1995, lasciando un biglietto, scritto nella sua lingua madre, in cui quasi chiese scusa di non farcela più e ci pregò di continuare ciò che era ed è giusto fare.
Riposa in pace, Alex Langer.
Prato, 20 settembre 2025 - a cura della segreteria interterritoriale
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Per approfondire la figura e gli scritti di Alexander Langer :
https://www.alexanderlanger.org/it
http://www.ecologist.it/index.html (edita da Giannozzo Pucci, impegnato per l'ecologia profonda e mentore della Lista Verde di Firenze)