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Continua la lotta per leggi elettorali più giuste per tutti


Riceviamo e volentieri pubblichiamo questi aggiornamenti dagli esponenti della società civile e dagli attivisti con cui abbiamo condotto nel 2024 la lotta contro il Rosatellum. La lotta per avere leggi elettorali più giuste per tutti va avanti. Si fanno sempre più forti le voci che la maggioranza di centrodestra sarebbe disposta a correggere l'orrendo Rosatellum, abolendo almeno il mostruoso voto congiunto e restituendo ai cittadini la facoltà di scegliere almeno due nomi preferiti nella loro circoscrizione, di genere diverso. Questa possibilità va esplorata fino in fondo. Il tempo dei nominati dal Rosatellum - alcuni dei quali ormai da decenni in Parlamento - deve finire ora.

Comunicato su nuove iniziative legislative popolari per la democrazia

Il 10 settembre 2025 sono state presentate presso la sala stampa della Camera dei Deputati due leggi di iniziativa popolare (LIP) proposte dal Comitato Iniziative Popolari, una ordinaria e una costituzionale.

Quella ordinaria intende restituire ai cittadini il diritto di scegliere i propri rappresentanti e propone un sistema elettorale assolutamente proporzionale, senza soglie di sbarramento e senza premi di maggioranza, con facoltà di esprimere sino a due preferenze di genere diverso, con la particolarità che, ove l’elettore non esprima alcuna preferenza, s’intenderà che l’elettorale abbia voluto preferire il capolista del partito votato.

L'iniziativa popolare di riforma costituzionale riguarda invece l'introduzione di una sorta di cancellierato alla tedesca anche in Italia, in alternativa ai folli progetti plebiscitari di elezione diretta del "podestà" d'Italia.

Nel corso della Conferenza stampa sono intervenuti:
* avv. Mattia ORIOLI, promotore, presidente del Comitato Iniziative Popolari;
* on. avv. Enzo PALUMBO, promotore, giurista, già senatore e membro del CSM;
* dott. Ettore BONALBERTI, promotore, presidente Alef, saggista politico;
* on. Mario TASSONE, promotore, già deputato, sottosegretario e viceministro;
* on. Elisabetta TRENTA, promotore, già ministro della Difesa; già presidente del Comitato Besostri contro il Rosatellum
* dott. Raffaele BONANNI, promotore, già segretario generale CISL
* dott. Andrea LEVICO, autore del libro “perché votare ?” (Santelli editore, 2024) e di altri volumi in materia di leggi elettorali.

È possibile seguire il lavoro del Comitato Iniziative Popolari sul sito:

https://www.comitatoiniziativepopolari.it

Sul sito del Comitato si trovano anche i link per firmare le iniziative popolari.

In attesa della risposta della Cassazione al ricorso Palumbo

L'11 settembre è iniziato presso la Suprema Corte di Cassazione il dibattimento su un ricorso presentato contro il Rosatellum. A promuoverlo sono stati gli avvocati Enzo Palumbo (già senatore liberale e membro del CSM) e Andrea Pruiti Ciarello (Consigliere d’Amministrazione della Fondazione Luigi Einaudi). L'iniziativa è volta a contestare la legittimità costituzionale di numerose norme della vigente legge elettorale (il c. d. Rosatellum). Oltre a Palumbo e Pruiti Ciarello, sono ricorrenti anche gli avvocati Tommaso Magaudda, Francesca Ugdulena e Giuseppe Magaudda. Il ricorso era iniziato nel 2018 davanti al Tribunale di Messina.

Le questioni costituzionali sollevate riguardano in particolare:

– l’illegittimità dell’iter legislativo che ha portato all’approvazione del rosatellum;
– la soglia di sbarramento del 3% che lascia privi di rappresentanza milioni di elettori;
– l’obbligatorietà del voto congiunto tra candidati uninominali e liste plurinominali;
– la discriminazione verso i nuovi partiti nell’accesso alla competizione elettorale.

Incombe sul velenoso Rosatellum il ricorso Staderini presso la CEDU

Si avvicina la sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo (CEDU) sulla causa intentata contro il Rosatellum da Mario Staderini, ex segretario dei Radicali italiani. La Corte potrebbe condannare lo stato italiano per le sue leggi elettorali ingiuste e sollecitare una riforma. La riforma dovrebbe essere approvata entro la metà del 2026, nel rispetto delle indicazioni Commissione di Venezia, organismo consultivo del Consiglio d'Europa e massima autorità internazionale in materia di diritto elettorale. La Commissione di Venezia ha sancito che nessuna modifica alle leggi elettorali potrà essere fatta nell'anno precedente alle elezioni. Qualsiasi riforma della legislazione elettorale da applicare per le elezioni successive dovrebbe infatti avvenire con sufficiente anticipo, per consentire ai candidati e agli elettori di comprendere i cambiamenti. Le ultime elezioni politiche italiane si tennero nel settembre del 2022, quindi le necessarie correzioni dovrebbero essere approvate entro il settembre del 2026, un anno prima delle future elezioni del settembre 2027.

Per questo negli ambienti parlamentari sono sempre di più coloro che sono convinti che il governo Meloni e la maggioranza di centrodestra prenderanno una iniziativa per la correzione del Rosatellum già questo autunno.

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Roma, 13 settembre 2025 - a cura della segreteria interterritoriale