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EFA

Patto Autonomie Ambiente verso l'Europa

Gino Giammarino, giornalista, editore, attivista e rappresentante di AeA a Napoli e nella circoscrizione Sud, ha intervistato la presidente EFA, Lorena López de Lacalle Arizti, per un approfondimento su come sta crescendo e cambiando il partito politico europeo delle autonomie e su come avanzano i lavori per la partecipazione di una grande lista interterritoriale, il "Patto Autonomie Ambiente", alle prossime elezioni europee del 2024. E' in corso una grande chiamata per tutto il civismo, l'ambientalismo, il territorialismo, a una grande riscossa contro il centralismo autoritario. Una lettura da non perdere:

https://napolivera.info/2023/07/16/autonomia-autogoverno-europa-intervista-a-lorena-lopez-de-lacalle-presidente-dellefa/

Per la pace fra Ucraina, Donbass, Federazione Russa

Autonomie e Ambiente condanna l'invasione dell'Ucraina da parte della Federazione Russa. Invoca l'immediato cessate il fuoco e l'apertura di una conferenza di pace e di ricostruzione.

Ci attestiamo sulla posizione espressa, sin da poche ore dopo l'inizio dell'invasione, da ALE-EFA, la nostra famiglia politica europea:

https://e-f-a.org/2022/02/24/efa-condemns-russias-military-intervention-in-ukraine-which-could-have-devastating-effects/

Ricordiamo le parole pronunciate dalla forza sorella Patto per l'Autonomia Friuli-Venezia Giulia, attraverso il proprio Gruppo consiliare regionale:

:https://www.pattoperlautonomia.eu/gruppo-consiliare/1046-invasione-russa-dell-ucraina

Facciamo nostre le preoccupazioni espresse dalla forza sorella Siciliani Liberi, alla vigilia dell'invasione:

https://www.sicilianiliberi.org/2022/02/23/siciliani-liberi-preoccupati-per-la-politica-aggressiva-della-nato/

Tutto può essere discusso e aggiornato, attraverso mezzi pacifici e democratici. Come autonomisti e decentralisti, noi sappiamo bene che tra le prime vittime della guerra ci sono, dopo la verità, le autonomie personali, sociali e territoriali.

Attraverso il dialogo e il compromesso, invece, tutto può cambiare, anche i confini.

La foto di corredo di questo post è un messaggio di pace condiviso in rete dal fotografo toscano Fulvio Bennati (in arte Benful). Si tratta di uno scatto preso in Toscana nel 2018, che evoca i colori dell'Ucraina. Ringraziamo di cuore l'artista e vi invitiamo a visitare il suo profilo Facebook:

https://www.facebook.com/fulvio.bennati/posts/10225112912124295

 

Promemoria Chivasso 16 dicembre 2023

Confermati gli appuntamenti pubblici dell'evento EFA-AeA a Chivasso (attenzione: per la sala dell'incontro pubblico ci siamo spostati di pochi metri, sempre in piazza Garibaldi):

Chivasso, 16 dicembre 2023

CON EFA E AUTONOMIE E AMBIENTE
PER LE AUTONOMIE PERSONALI, SOCIALI, TERRITORIALI
PER L’EUROPA DEI POPOLI, PER LA PACE
#ForAll

La Carta di Chivasso compie 80 anni (19 dicembre 1943-2023) ma è più giovane, audace, attuale che mai, un manifesto cruciale per chi lavora per l’autogoverno del proprio territorio e per costruire una Europa confederale, nella libertà e nella sicurezza, pensando soprattutto alle generazioni future.

EFA (Alleanza Libera Europea)
e la rete di Autonomie e Ambiente (AeA)
ti invitano a celebrarla insieme a Chivasso
sabato 16 dicembre 2023:

 

alleore 10ritrovodavanti a Palazzo Tesio

il luogo in cui fu scritta dagli autonomisti antifascisti guidati da Émile Chanoux; sono gradite le bandiere dei diversi territori;

 

alleore 11 all’Albergo Italia in piazza Garibaldi 7

incontro sull’iniziativa EFA-AeA per le elezioni europee 2024 con

Lorena López de Lacalle (presidente EFA)

Roberto Visentin (presidente AeA)

 

alleore13 all’Albergo Italia in piazza Garibaldi 7

conferenza stampa

 

Con il contributo organizzativo dei Liberi Elettori Piemontesi

EFA ha dato ampio risalto all'evento sul suo sito:

https://e-f-a.org/2023/12/12/charter-of-chivasso-80-anniversary/

 

Per restare aggiornati:
canale Telegram https://t.me/Forum2043

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

https://www.autonomieeambiente.eu

 

 

Sa die de sa Sardigna 2023

Questo 28 aprile 2023 cogliamo l'occasione per raccontare al di fuori dell'isola cosa è “Sa Die de Sa Sardigna”, il giorno della Sardegna, che sta assumendo nell'isola il valore di una festa nazionale.

Si ricorda il 28 aprile 1794, la data che è diventata per tutti “Sa Die”, ovvero il giorno in cui furono cacciati da Cagliari, la capitale del regno di Sardegna, i funzionari piemontesi della dinastia straniera dei Savoia, in seguito ad una rivolta popolare.

I Savoia si fregiavano del titolo di "re di Sardegna", ma governavano l'isola dal Piemonte e il rapporto con il loro possedimento d'oltremare stava diventando sempre più "moderno", cioè colonialista.

Ciò che accese la ribellione fu il rifiuto da parte dei Savoia di soddisfare le richieste inviate dagli "Stamenti" di Sardegna, il parlamento dell'isola. Esse vertevano sul rendere i funzionari sardi partecipi delle decisioni prese a Torino (la residenza dei Savoia) in materie economiche, amministrative, civili, militari e anche culturali.

La rivoluzione sarda ebbe da subito i connotati di una lotta antifeudale, contro lo sfruttamento, le crudeltà e la pesante tassazione operata dai colonizzatori piemontesi.

Il vento illuminista aveva soffiato forte in Europa per tutto il Settecento e aveva accentuato, nei ceti più borghesi e colti, due necessità destinate a scontrarsi: molti individui cominciarono a immaginarsi di vivere in uno stato più forte e più giusto, ma molti altri, quelli appartenenti ad antiche nazioni sottomesse, pretendevano un loro proprio stato. La contraddizione avrebbe attraversato la Francia rivoluzionaria nei suoi rapporti con la Corsica e altri suoi possedimenti, ma anche il Piemonte nei confronti della Sardegna e poi anche di Genova e di altri territori nella penisola italiana.

Francesco Ignazio Mannu, un esponente della piccola nobiltà sarda, dovette rifugiarsi in Corsica dopo avere partecipato ai moti rivoluzionari e dall’isola sorella pubblicò clandestinamente una canzone in sardo ritenuta uno dei più antichi canti popolari d’Europa: “S’innu de su patriotu sardu a sos feudatarios” (Inno del patriota sardo ai feudatari). Tale pezzo, meglio conosciuto come “Procurade ‘e moderare”, chiamato anche “la marsigliese sarda” nel 2018 è stato dichiarato dal governo regionale, inno ufficiale della Sardegna.

La figura più emblematica della rivoluzione sarda rimane comunque quella di Giovanni Maria (Giommaria) Angioy.

Era un Intellettuale e funzionario sabaudo, di formazione illuminista. Chiamato a sedare la ribellione, venne direttamente a conoscenza delle condizioni dei suoi compatrioti. Si fece interprete delle loro richieste presso il re e divenne il loro più strenuo difensore fino a meritarsi una taglia sulla testa che lo costrinse all’esilio in Francia.

La riscoperta di queste memorie e l'adozione di esse nella costruzione di una identità civile (con la festa e l'inno nazionali che si sono aggiunti alla storica bandiera dei quattro mori), sono il frutto di un paziente lavoro che viene da lontano, a cui hanno contribuito persone di ogni appartenenza politico-partitica e della più diversa cultura. Non ultimo, deve essere ricordato il contributo che è venuto dalla diaspora sarda, presente in ogni territorio italiano e in molte parti del mondo.

E' ancora tutto molto simbolico, ma è anche un segnale che il tema dell'autogoverno, per il popolo sardo che sta riducendosi e impoverendosi in questi anni di crisi e di emergenze, è sempre attuale ed è qui per restare. I pochi giovani rimasti (o per fortuna tornati) in Sardegna dovranno entrare nella lotta per l'autogoverno, oppure l'isola declinerà fino a diventare poco più che un parco turistico per pochi ricchi oligarchi del pianeta.

Fino a non molti anni fa, motore di ideali di autogoverno era stato anche l'antico Partito Sardo d'Azione (PSDAz). Ebbe origini complesse e magari anche controverse nel reducismo post-Prima guerra mondiale (l'Inutile Strage, di tantissimi giovani sudditi del Regno d'Italia, quindi anche tanti sardi, in una guerra impopolare, vergognosa, dalle conseguenze storiche disastrose). Alla fine del regime fascista, i sardisti azionisti ottennero per l'isola uno statuto di autonomia speciale. Subito dopo l'avvio della nuova Repubblica, purtroppo, s'inaridirono e dispersero lungo fratture politiche "coloniali", imposte da fuori (allineamento con la DC e l'America, oppure con il PCI, per intendersi, e ovviamente scusandosi della sommarietà). L'autonomia fu tradita e restò inattuata almeno finché non si tornò a costruirla con le giunte progressiste guidate da Mario Melis negli anni '70-'80.

Negli anni '90, con il crollo del sistema dei partiti italiani, ai quali era diventato troppo somigliante, il PSDAz è sopravvissuto a se stesso, come forza clientelare di complemento, a volte dell'uno o dell'altro polo "italiano" della c.d. Seconda repubblica (il centrosinistra o il centrodestra).

Il declino è stato lento, anche per la resistenza interna di molte persone che credevano profondamente nell'autogoverno della Sardegna. La fine, invece, è stata drammatica e ingloriosa, con la svendita del "marchio" PSDAz, antica forza politica autoctona della Sardegna, a uno dei fenomeni più ambigui, deteriori e pericolosi apparsi sulla scena politica dello stato italiano, il "leghismo" finto-federalista, neocentralista, populista.

Chi crede nell'autogoverno e nell'emancipazione civile e sociale della Sardegna non è rimasto in un angolo a lamentarsi della morte cerebrale (politicamente parlando) del PSDAz. Si è elaborato il lutto e molte più persone, di tutte le generazioni, stanno lavorando in progetti alternativi per le autonomie, l'ambiente, il lavoro, la vita delle generazioni future, anche attraverso le reti di Autonomie e Ambiente (AeA) e dell'Alleanza Libera Europea - ALE (European Free Alliance - EFA).

Cagliari - Olbia, venerdì 28 aprile 2023

a cura di Silvia Fancello (Lidia) - rappresentante ALE-EFA in Sardegna - referente Autonomie e Ambiente AeA per la Sardegna

Spunti di approfondimento:

https://www.regione.sardegna.it/messaggero/2008_marzo_13.pdf

https://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2021/04/17/il-partito-sardo-dazione-100-anni-di-lotte-per-lautonomia_9b3690e3-be92-4d3c-a922-f60be23f27b5.html

https://diversotoscana.blogspot.com/2020/10/la-scelta-di-ale.html

 

 

 Flag of Sardinia bandiera Sardegna

 

Seminario per la lista Patto Autonomie Ambiente

Sabato 2 marzo si terrà, a partire dalle 15.30, un seminario politico, elettorale, organizzativo, fra tutti coloro che si sono resi disponibili a presentare la lista PATTO AUTONOMIE AMBIENTE, promossa da EFA e da Autonomie e Ambiente, da presentare alle prossime elezioni europee dell' 8-9 giugno 2024. La conclusione dei lavori è prevista per le 18.30.

Qui lo spot di invito, che è stato concepito dal dj Renzo Giannini, di Prato, per Autonomie e Ambiente:

Il seminario è pubblico e tutti possono collegarsi.

Per la prenotazione degli interventi (5 minuti a testa) si scriva a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e si veda qui:

https://autonomieeambiente.eu/news/255-seminario-politico-elettorale-preparazione-europee-2024

I temi di posizionamento politico da approfondire sono il nostro rifiuto del "bipolarismo all'italiana", l'impegno con i comitati "Felice Besostri" contro il Rosatellum e tutte le leggi elettorali ingiuste e per una nuova stagione di partecipazione, per l'Europa dei popoli, delle regioni, dei territori, per le autonomie personali, sociali, territoriali.

Sarà data la parola ad almeno un leader o rappresentante locale per territorio.

Il collegamento è, lo ripetiamo, a disposizione di tutti:

https://zoom.us/j/94158695080?pwd=Nkgvcm54WldIRkdGZ2RnNHVCMWVBZz09

Sarà attivato intorno alle 15.15 del 2 marzo 2024.

 

Roma, 25 febbraio 2024 - A cura della segreteria interterritoriale

 

Seminario politico-elettorale sulle elezioni europee 2024

PIÙ AUTONOMIE, meno stati

PIÙ SALUTE, meno veleni

PIÙ DIVERSITÀ, meno conformismi

PIÙ POLITICA, meno armi

 Seminario politico-elettorale

PATTO AUTONOMIE AMBIENTE

in preparazione alle elezioni europee 8-9 giugno 2024

Evento online della lista promossa

da Autonomie e Ambiente e da EFA

SABATO 2 MARZO 2024 ore 15,30-18.30

 

Per informazioni e per prenotare il proprio intervento: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Collegamento: https://zoom.us/j/94158695080?pwd=Nkgvcm54WldIRkdGZ2RnNHVCMWVBZz09

Spot:

 

Siciliani Liberi membro EFA

Da ieri, 15 ottobre 2021, il Movimento Si­ci­lia­ni Li­be­ri è diventato mem­bro ef­fet­ti­vo dell'Alleanza Libera Europea, ALE (Eu­ro­pean Free Al­lian­ce, EFA). Così ha deciso all'unanimità l'assemblea generale riunita a Bruxelles.

Alfonso Nobile (conosciuto anche amichevolmente come Alessandro), delegato del movimento siciliano, ha raccontato la storia giovane ma promettente di questo movimento per l'autogoverno della Sicilia, che ha radici profonde nell'indipendentismo anticolonialista dell'isola. Siciliani Liberi di­vie­ne il 49° mem­bro della famiglia politica europea che accoglie le istanze delle nazioni senza stato, gli autonomismi, i decentralismi e i localismi d'Europa.

Nobile ha voluto ringraziare anche tutta la presidenza di Autonomie e Ambiente, in particolare il presidente Roberto Visentin (Patto per l'Autonomia) e il vicepresidente segretario Mauro Vaiani (Comitato Libertà Toscana), per l'impegno che hanno profuso per il raggiungimento di questo traguardo.

Siciliani Liberi, oltre a essere già parte fondamentale del progetto di Autonomie e Ambiente per fermare il centralismo e l'autoritarismo nella Repubblica Italiana, diventa ora decisivo nell'impegno comune di tutta la famiglia EFA per fermare la deriva tecnocratica dell'Unione Europea e rafforzare la solidarietà internazionale tra i popoli e i territori.

I Siciliani Liberi, e le forze sorelle di Autonomie e Ambiente insieme a loro, sottolineano che questo importante passo avviene in coincidenza con il giorno - questo 15 ottobre 2021 - in cui è iniziata la resistenza nonviolenta di milioni di cittadini contro la sinistra deriva dello stato di emergenza e dell'imposizione discriminatoria del #GreenPass nello stato italiano.

Link al vi­deo con la pre­sen­ta­zio­ne di SL e la vo­ta­zio­ne una­ni­me del­l’As­sem­blea:

https://fb.watch/8F99vg7K8L/

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Siciliani votate per Siciliani Liberi

 

 

 

The Siciliani Liberi (Free Sicilians) political movement, SL, represents a decent, ancient, profound anti-colonialism of the largest island in the Mediterranean.

SL is the voice of those who resist decades of internal colonialism, depopulation, resource extraction, a scary decline for which Italian State’s centralism is responsible.

SL is the choice of those who demand a return to the letter of the Statute, which established a full self-government status of Sicily.

SL is the political tent of those who intend to work, with competence, moderation, realism, for a local economy capable of full water, food and energy self-sufficiency, as well as for the protection of the Sicilian environment and culture for future generations.

SL is the political umbrella for all citizens who still believe in personal, social and territorial autonomies, after having rejected the excesses of authoritarian centralism and, in particular, the infamous “greenpass”
(a sinister foretaste of universal surveillance and discrimination).

Sicilians, do not let yourself be gaslighted either by long-time politicians or by void, populist, centralist slogans.

Do not waste your vote!

Now it is time to vote

 

Il movimento politico Siciliani Liberi, SL, rappresenta un dignitoso, antico, profondo anticolonialismo dell'isola più grande del Mediterraneo.

SL è la voce di chi resiste a decenni di colonialismo interno, spopolamento, estrazione di risorse, un pauroso declino di cui è responsabile il centralismo dello Stato italiano.

SL è la scelta di chi pretende un ritorno alla lettera dello Statuto, che sanciva un pieno status di autogoverno della Sicilia.

 SL è la tenda politica di chi intende operare, con competenza, moderazione, realismo, per un'economia locale capace di piena autosufficienza idrica, alimentare ed energetica, nonché per la tutela dell'ambiente e della cultura siciliana per le generazioni future.

SL è l'ombrello politico per tutti i cittadini che credono ancora nelle autonomie personali, sociali e territoriali, dopo aver rifiutato gli eccessi del centralismo autoritario e, in particolare, il famigerato “greenpass” (un sinistro assaggio di sorveglianza e discriminazione universali).


Siciliani, non fatevi abbagliare né da politici di lungo corso, né da slogan vuoti, populisti, centralisti.


Non sprecate il vostro voto!

Ora è tempo di votare

SICILIANI LIBERI

https://www.sicilianiliberi.org/
Candidata presidente: Eliana Esposito - https://twitter.com/ElianaEspositoS
Candidato vicepresidente: Massimo Costa - https://t.me/massimo_costa

Per sostenere la campagna di Siciliani Liberi per le elezioni regionali 25/09/2022
DONATE: IBAN IT19K0623004609000015386713

 

 

Silvia Lidia Fancello rappresentante ALE-EFA in Sardegna

Lorena López de Lacalle, esponente basca di Eusko Alkartasuna, oggi presidente della Alleanza Libera Europea - European Free Alliance (ALE-EFA), ha nominato Silvia Lidia Fancello (nella foto) come proprio rappresentante in Sardegna.

ALE-EFA, coerentemente con il proprio impegno per supportare i popoli e i territori nel loro diritto all’autodeterminazione, attraverso la ricerca di una propria autonomia, inclusa l’opzione indipendentista, considera indispensabile essere presente in Sardegna, per approfondire assieme a tutte le componenti del movimento nazionale sardo come l'isola possa essere nuovamente protagonista nel panorama europeo, dopo la fuoriuscita dall'Alleanza europea del Partito Sardo d’Azione (PSd’Az).

Silvia Fancello, detta Lidia, ha 56 anni. E' una libera professionista, madre di tre figli. Vive e lavora ad Olbia. Ha militato per più di trent'anni nel PSd'Az, fino alla rottura del 2018, in seguito al rifiuto, da parte sua e di molti altri attivisti ed esponenti, dell'alleanza organica con il partito centralista e nazionalista italiano Lega Salvini Premier.

Nel 2013 ha dato vita al Laboratorio Gallura, un esperimento di dialogo del mondo identitario sardo, per costruire una piattaforma di condivisione e confronto fra le diverse forze e correnti nazionali sarde. Dal 2014 al 2016 è stata coordinatrice della Alleanza Popoli Liberi (APL), un tentativo di collaborazione tra forze territoriali, autonomiste, indipendentiste, attive nella Repubblica Italiana, tentativo che è stato fatto fallire da coloro che avevano già optato per la subalternità al leghismo nazionalista e centralista di Matteo Salvini.

Nel tempo, l'impegno politico di Silvia Lidia Fancello è stato dedicato alla sua città, Olbia, come dirigente politica sardista. E' stata impegnata nella Commissione regionale per le pari opportunità, dedicandosi alla lotta contro gli stereotipi di genere e contro l'uso del corpo femminile nella comunicazione commerciale. Ha partecipato al movimento anticolonialista (a partire dalla lotta contro l'assurda estensione delle servitù militari in Sardegna), al movimento ambientalista (in particolare con l'adesione al movimento NoNucle per contrastare il deposito unico nazionale delle scorie nucleari in Sardegna), all'impegno per la cultura, la lingua e l'identità sarda.

La rappresentante ALE-EFA in Sardegna avvierà incontri e consultazioni con tutte le forze nazionali sarde impegnate per l'autonomia, il federalismo, l'indipendenza, che siano autonome dai partiti italiani e libere dalla subalternità agli schemi del "bipolarismo" coloniale italiano (centrodestra-centrosinistra).

Tale incarico si svilupperà d’intesa con Autonomie e Ambiente (AeA), la nostra nuova rete di movimenti e partiti iscritti e osservatori all’ALE-EFA presenti sul territorio italiano. AeA sta lavorando per uno stretto raccordo tra gli autonomisti e gli indipendentisti storici con le nuove forze civiche, ambientaliste, localiste, che stanno crescendo in ogni territorio della Repubblica.

A Silvia Lidia Fancello la presidenza di Autonomie e Ambiente darà il suo totale sostegno.  A lei e a tutte le forze nazionali sarde che vogliano impegnarsi per il pieno autogoverno della Sardegna, rivolgiamo i nostri più sinceri auguri di buon lavoro.

- Dalla presidenza di Autonomie e Ambiente, domenica 29 novembre 2020 -

 

Solidarietà a Clara Ponsati e a tutti gli esiliati

Molti se n'erano dimenticati e qualcuno sperava che la questione tornasse d'attualità il più tardi possibile, ma le elezioni spagnole ed europee non sono più lontane e l'elefante è lì in cristalleria.

Clara Ponsati, già ministro del governo presieduto da Carles Puigdemont ai tempi del referendum dell'indipendenza catalana del 1 ottobre 2017, perseguitata da allora insieme allo stesso presidente e a molti altri, è stata arrestata, sia pure per poco, al suo primo ritorno in patria dopo cinque anni di esilio. Questi arresti di indipendentisti catalani, peraltro, non sono più una novità, grazie alle pesanti barbariche falle giuridiche del sistema dei mandati di arresto europeo.

La questione, nel suo caso, è ancora più grave, come lo è stata in passato per l'arresto o il tentato arresto di altri esponenti che, come lei sono eurodeputati.

La professoressa Clara Ponsati lavora all'università di St. Andrews come economista (l'università è la più antica e una delle più prestigiose della Scozia).

E' stata eletta nel 2019 come eurodeputata nella lista degli indipendentisti moderati, centristi e civici di https://it.wikipedia.org/wiki/Junts_per_Catalunya_(coalizione).

A lei e a tutti gli altri esiliati e perseguitati catalani la nostra totale solidarietà.

Il Regno di Spagna e l'Unione Europea, a nostro parere, dovrebbero affrontare la questione catalana in modo più energico di quanto è stato fatto finora, sia pure meritoriamente, attraverso il dialogo fra il governo di Madrid e il governo catalano.

Occorre il coraggio di pronunciare la parola AMNISTIA, per gli indipendentisti catalani e non solo per loro, in questo tempo in cui l'autoritarismo e il centralismo degli stati sono più pericolosi che mai.

* * *

La solidarietà di EFA (la nostra Alleanza Libera Europea) con Clara Ponsati: https://twitter.com/EFAparty/status/1640782614746243083?s=20

Un precedente intervento di Autonomie e Ambiente sull'amnistia 

La foto di corredo al post è un ritaglio dalla prima pagina web di  https://www.publico.es/

 

Solidarietà con l'Artsakh

A poco più di un anno dalla tregua che ha congelato l'ultimo grave conflitto azero-armeno, dopo un lungo e disumano blocco dell'enclave armena dell'Artsakh nei territori contesi del Nagorno-Karabakh, il cessate il fuoco è stato violato da un pesante attacco azero contro la capitale della regione, Stepanakert.

Non ci è possibile qui entrare nella complessità e nell'antichità di questa contesa territoriale fra Armenia e Azerbaijan. Tuttavia, siamo fermi sulla nostra posizione di assoluto rifiuto di conquiste e riconquiste, che sono foriere di deportazioni, pulizie etniche, aggravementi e prolungamenti di inimicizie e crisi.

Esprimiamo solidarietà al piccolo popolo della Repubblica dell'Artsakh, che è rappresentato nella nostra Alleanza Libera Europea (European Free Alliance, EFA) dal Partito Democratico dell'Artsakh (http://www.dpa.am/).

Invochiamo l'intervento delle autorità europee e internazionali perché si torni al più presto al cessate il fuoco e si ponga fine al disumano blocco dell'Artsakh imposto dai rigurgiti nazionalisti azeri.

Roma, 19 settembre 2023 - a cura della segreteria interterritoriale

 

Un anno di guerra russo-ucraina

Nell'anniversario dell'invasione russa dell'Ucraina, un messaggio di pace e di fermezza nella solidarietà, da parte della Alleanza Libera Europea (ALE - European Free Alliance, EFA), la nostra famiglia politica europea.

Lo scorso 24 febbraio 2022, la Federazione Russa ha intensificato il decennale conflitto nel Donbass, trasformandolo in una aperta invasione dell'Ucraina.
Un anno dopo, la guerra è ancora in corso e anzi se ne minaccia l'aggravamento e l'allargamento.
L'Alleanza Libera Europea (ALE-EFA) mantiene ferma la propria solidarietà con tutti i popoli coinvolti, senza dimenticare le minoranze nazionali.
L'Unione Europea è chiamata a mantenere solidarietà concreta agli 8 milioni di profughi ucraini, a coloro che vivono nelle città distrutte dell'Ucraina, ai dissidenti che fuggono dalla Federazione Russa.
L'indipendenza dell'Ucraina è al momento salva.
La Federazione Russa deve riconoscere che la propria aggressione è insostenibile.
I governi europei devono impegnarsi per il cessate il fuoco.
 

 

Un tentativo di attacco ai diritti politici ed elettorali

Con la leggerezza che contraddistingue molti di questi parlamentari "nominati" dal disastroso Rosatellum, alcuni senatori di Fratelli d'Italia hanno sottoscritto un attacco subdolo ai diritti politici ed elettorali di alcuni milioni di cittadini.

Lo apprendiamo da uno studio pubblicato dal noto sito di studi elettorali, I simboli della discordia, curato dal dott. Gabriele Maestri, forse il maggiore esperto di questioni elettorali in Italia.

E' iniziata al Senato, nella Commissione Affari Costituzionali, presieduta dal senatore ferrarese di Fratelli d'Italia Alberto Balboni, la conversione in legge del decreto Meloni-Piantedosi per le elezioni europee e amministrative previste per i giorni 8 e 9 giugno del 2024. In questo contesto i senatori di Fratelli d'Italia Marco Lisei, Costanzo Della Porta, Andrea De Priamo e Domenica Spinelli hanno sottoscritto un emendamento che, lasciando immutato (cioè altissimo, 150.000) il numero delle firme necessarie per partecipare alle elezioni europee, riduce drasticamente i soggetti esonerati dalla raccolta firme.

L'emendamento proposto interviene su una legislazione che è già fra le più oscure e complesse d'Europa. A una prima, piana lettura, la nuova normativa cancellerebbe l'esonero per una serie di forze autonomiste storiche, per gruppi politici locali che pure hanno eletto in collegi uninominali i propri deputati e senatori, per le famiglie politiche europee minori, fra le quali quella a cui fa riferimento Autonomie e Ambiente, EFA (European Free Alliance - Alleanza Libera Europea).

Insieme a EFA, la nostra rete sta costituendo la lista PATTO AUTONOMIE AMBIENTE, che intende concorrere alle Europee, nonostante i gravi problemi esistenti. Nessuna democrazia è perfetta, ma la mancanza di parità di condizioni fra le diverse parti politiche in Italia è già grave e preoccupante. Peggiorare ulteriormente la situazione, a poco più di tre mesi dal voto, sarebbe inaccettabile.

La presidenza di Autonomie e Ambiente e il segretariato di EFA stanno seguendo la situazione e faranno sentire la propria voce.

Roma - Firenze, 16 febbraio 2024 - a cura della segreteria interterritoriale

 

Una pietra sopra il ponte di Messina

 Un breve ma fulminante intervento contro il ponte sullo Stretto di Messina del professore Massimo Costa, mentore del movimento politico Siciliani Liberi, in campagna elettorale per le regionali siciliane del 25 settembre 2022, come candidato vicepresidente a fianco di Eliana Esposito, candidata presidente dei Siciliani Liberi. Parlare del ponte è il diversivo di tutti i politici che non sanno più cosa dire al popolo siciliano, un vero e proprio strumento di distrazione di massa.

Il ponte è un progetto faraonico, dai costi improponibili, contrario a ogni prospettiva di transizione ambientale. E' irrealizzabile ma se anche lo fosse sarebbe da respingere come progetto colonialista e centralista, che renderebbe la Sicilia ancora più periferica e marginale, un'area da cui continuare a estrarre risorse e da cui far emigrare manodopera per lo sviluppo delle capitali economiche italiane.
Autonomie e Ambiente diffonde questo conciso e duro intervento del professore Massimo Costa, perché il no a questa opera faraonica è un tema largamente condiviso nella nostra rete e già trattato sul nostro sito con un intervento dell'arch. Ciro Lomonte, segretario politico dei Siciliani Liberi.

Fermare la follia del ponte di Messina non è solo un dovere dei Siciliani Liberi e di Eliana Esposito, l'unica candidata presidente che si oppone (gli altri cinque - tutti subalterni al sistema politico centralista e privi di cultura dell'autogoverno - hanno già detto sì).

E' una scelta che necessariamente riguarda e coinvolge tutti i movimenti civici, ambientalisti, autonomisti, decentralisti d'Italia e d'Europa.

 

Vi aspettiamo a Chivasso sabato 16 dicembre 2023

80 ANNI DELLA CARTA DI CHIVASSO, FONDAMENTO DI UNA EUROPA DIVERSA

La Carta di Chivasso del 19 dicembre 1943 compie 80 anni. E’ un documento ancora incredibilmente attuale, che parla all’oggi e ancora di più a chi vuole un domani dal volto umano, ricco di autonomie personali, sociali, territoriali. Ci parla di autogoverno e federalismo, libertà e partecipazione, economia e turismo sostenibile, lavoro e giustizia sociale, valorizzazione delle diversità e tutela delle biodiversità. A Chivasso si è prefigurata un’Europa diversa, di piccoli territori autonomi, che voltasse la pagina dei vecchi e beceri nazionalismi che l’avevano dilaniata. E’ un manifesto cruciale per chi lotta per il proprio autogoverno, per la solidarietà interterritoriale, per costruire una Europa confederale in cui ciascun territorio si senta sicuro e libero.

Per commemorarla, ci troviamo a Chivasso
sabato 16 dicembre2023prossimo.
Il punto d’incontro sarà alle ore 10 davanti a Palazzo Tesio, lungo Piazza d'Armi, a Chivasso

E' il luogo in cui si trovarono per scriverla alcuni attivisti autonomisti antifascisti, guidati da Émile Chanoux.

La Carta di Chivasso sarà il solido fondamento del nostro impegno comune per le elezioni europee del 2024, occasione per la quale ci faremo trovare pronti, con una lista capace di unire le nostre diversità e di dare voce al nostro impegno comune per le autonomie in Italia e in Europa, per la solidarietà e per la pace in tutto il mondo.

Tutti gli aderenti, gli associati, gli alleati, i simpatizzanti della sorellanza di Autonomie e Ambiente e di EFA sono invitati. E' gradita la presenza di vessilli territoriali e bandiere dei nostri movimenti locali.

Civass – Chivasso, 30 novembre 2023 (Sant’Andrea)

E' un invito del Patto Autonomie e Ambiente
con la partecipazione di European Free Alliance
e l’organizzazione da parte dei Liberi Elettori Piemonte

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