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EFA

Da Chivasso verso un'Europa diversa

2023 12 16 Patto AeA ed EFA per Chivasso

Chivasso - sabato 16 dicembre 2023 - Si è conclusa la giornata a Chivasso organizzata da EFA (European Free Alliance - Alleanza Libera Europea) e dal patto Autonomie e Ambiente (AeA), la nostra rete di movimenti territorialisti, civici, ambientalisti, attivi in gran parte dei territori italiani.

Ci siamo riuniti per celebrare gli 80 anni della nota "Carta" delle autonomie firmata il 19 dicembre 1943 da un gruppo di antifascisti autonomisti delle valli alpine, fra i quali Émile Chanoux, illustre vittima valdostana della barbarie fascista.

Il nostro patto Autonomie e Ambiente, guidato dal Patto per l'Autonomia Friuli-Venezia Giulia, è la principale espressione della famiglia politica europea European Free Alliance - EFA nella Repubblica italiana. EFA rappresenta in Europa istanze di autonomia e di autogoverno di popoli, regioni, territori oppressi dal centralismo autoritario degli stati, degli aspiranti napoleoni d'Europa, dei tiranni della globalizzazione.

Al mattino, prima dei lavori, i dirigenti delle organizzazioni territorialiste si sono recati nella vicina Brandizzo, presso i binari ferroviari, per rendere omaggio ai cinque caduti sul lavoro morti nella notte fra il 30 e il 31 agosto di quest'anno: Michael Zanera, Giuseppe Sorvillo, Saverio Giuseppe Lombardo, Giuseppe Aversa e Kevin Laganà. Erano operai piemontesi con radici familiari in Sicilia, nelle Calabrie, in Campania. Erano esternalizzati e costretti a lavorare in condizioni precarie. Per Autonomie e Ambiente questi caduti sul lavoro sono da considerarsi vere e proprie vittime del centralismo, che allontana il controllo dei servizi pubblici dai territori, degradandoli e precarizzando il lavoro, creando una realtà ingiusta che è esattamente l'opposto dei valori confederalisti e localisti della Carta di Chivasso.

Alle 10, alla presenza dei rappresentanti di una dozzina di regioni e territori, si è tenuta la commemorazione della Carta davanti a Palazzo Tesio, dove essa fu scritta nel 1943. Ha introdotto Milian Racca, dei Liberi Elettori Piemontesi (realtà associata ad Autonomie e Ambiente). Si è ascoltata una lettura integrale del testo della Carta, che stupisce ancora oggi per la sua concisione, freschezza, attualità politica.

Dalle 11 alle 13, in una sala di piazza Garibaldi, si è riunita con puntualità svizzera un'assemblea politica, con la partecipazione di Lorena López de Lacalle(presidente EFA) e Roberto Visentin(presidente AeA). Ha moderato l'incontro Mauro Vaiani, il garante di OraToscana che coordina anche la segreteria interterritoriale di Autonomie e Ambiente. Oltre a esponenti AeA di diverse regioni, fra cui la Sicilia, la Sardegna, la Romagna, la Calabria, sono intervenuti gli esponenti di Alleanza per l'Autonomia (AxA) del Veneto e della Lombardia, fra i quali Giancarlo Pagliarini, storico esponente del confederalismo d'ispirazione svizzera. AxA, che è come AeA una rete di gruppi e realtà federaliste territoriali, ha stabilito con Autonomie e Ambiente e con EFA un accordo politico per partecipare insieme alle elezioni europee del 2024 e per una collaborazione a lungo termine per le autonomie personali, sociali, territoriali in Italia e in Europa.

Il patto Autonomie e Ambiente, allargato alle altre realtà presenti nell'assemblea politica di Chivasso e ad altre, si configura come una larga sorellanza di forze storiche dell'autonomismo, nuove realtà civiche e territorialiste, gruppi ambientalisti localisti. Parteciperà alle elezioni europee con un programma di radicale decentralismo, ispirato dai valori della Carta di Chivasso, in autonomia dagli attuali schieramenti di centrosinistra e centrodestra, entrambi malati di centralismo. Sarà la lista dei territori, della Repubblica delle Autonomie personali, sociali, territoriali, dell'Europa delle regioni e dei popoli.

In calce a questo post pubblichiamo alcuni scatti fotografici della giornata.

Gli interventi della mattinata

  • Mauro Vaiani, OraToscana, che ha introdotto e moderato l'assemblea
  • Milian Racca, Liberi Elettori Piemontesi
  • Alfonso Nobile (Alessandro), Siciliani Liberi
  • Claudia Zuncheddu, Sardigna Libera, associata di Autonomie e Ambiente
  • Angelo Russo, dalla Calabria, Lupi del Sud (realtà parte del Comitato Charta di Melfi)
  • Frédéric Piccoli, Union Valdôtaine
  • Giancarlo Pagliani, presidente dell'Alleanza per l'Autonomia (AxA)
  • Gianantonio Bevilacqua, Alleanza per l'Autonomia - Lombardia
  • Paolo Franco, Alleanza per l'Autonomia - Veneto
  • Samuele Albonetti, Rumâgna Unida
  • Roberto Visentin, Patto per l'Autonomia Friuli-Venezia Giulia, presidente di Autonomie e Ambiente
  • Lorena López de Lacalle, presidente EFA

Hanno inviato messaggi di saluto all'evento:

  • Cristina Machet, presidente della Union Valdôtaine
  • Diego Bovard, "Commission de dix" per la riunificazione dell'autonomismo valdostano
  • Mattia Pepino, Assemblada Occitana Valadas
  • Piercesare Moreni, associato di Autonomie e Ambiente in Trentino
  • Walter Pruner, associato di Autonomie e Ambiente in Trentino
  • Fausto Valentini, "Primavera dell'autonomia", dal Trentino
  • Guglielmo De Marinis, Movimento Autonomista Toscano, anche a nome del fondatore Alessandro Mazzerelli (il MAT è collegato con AxA)
  • Gino Giammarino, Comitato Charta di Melfi, anche a nome delle diverse organizzazioni del Sud che fanno riferimento al Comitato
  • Slovenska Skupnost
  • Giuseppe Di Bello (Beppe), Movimento "Liberiamo la Basilicata"

Erano presenti anche:

  • Roberto Gremmo, scrittore e storico pioniere dell'autonomismo in Piemonte e Valle d'Aosta
  • Enrico Chiapparoli, Lombardia Civica Alleanza per il territorio e il federalismo

Dei contenuti politici emersi nella mattinata, di ciò che unisce tante diversità per la costruzione di un'Europa diversa, più confederale nelle sue strutture, più coerente con i principi di sussidiarietà, dove si possano superare gli attuali stati senza che nasca un superstato continentale, che sia per le generazioni future più una grande Svizzera del domani che una opaca e soffocante piramide (stile la Cina di oggi), forniremo nei prossimi giorni degli approfondimenti e delle testimonianze.

Alcune immagini di oggi

2023 12 16 omaggio Brandizzo caduti lavoro

 

2023 12 16 davanti a Palazzo Tesio

 

IMG 20231216 WA0021

Chivasso, 16 dicembre 2023

a cura della segreteria interterritoriale

https://www.autonomieeambiente.eu

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Dalla parte della Corsica

Autonomie e Ambiente sta dalla parte del popolo còrso, che deve avanzare nel proprio cammino verso il pieno autogoverno della sua terra, la Corsica.

Esprimiamo solidarietà a tutte le vittime, passate e presenti, del centralismo dello stato francese. Il colonialismo interno deve finire, in Francia come ovunque. La persecuzione politico-giudiziaria di chi lotta per il proprio autogoverno deve terminare. L'esistenza stessa di prigionieri politici, per non parlare del loro maltrattamento, è una vergogna da cancellare.

Siamo affranti per i tragici fatti che hanno ridotto in fin di vita Yvan Colonna.

Vogliamo condividere il cauto ottimismo del leader di Femu a Corsica e presidente della istituzione di autogoverno, Gilles Simeoni, che ha dichiarato che siamo di fronte a un momento storico, ma che occorre fermezza. Il rischio che da Parigi arrivino solo parole da parte di un presidente screditato in cerca della sua rielezione, è grande.

Insieme alle forze sorelle di tutta Europa seguiamo con partecipazione l'evolversi della situazione politica in Corsica:

https://e-f-a.org/2022/03/03/assassination-attempt-colonna-corsican/

https://www.federation-rps.org/

https://www.femuacorsica.corsica/fr/

 

 

EFA a Milano - 16 maggio 2024 - conferenza stampa pubblica

European Free Alliance
e Autonomie e Ambiente
a Milano il 16 maggio 2024

DEMOCRAZIA PER TUTTI:
ELEZIONI CORRETTE
ED AUTONOMIE FORTI
IN UN'EUROPA PER TUTTI

Dove:
Centro Slow Mill
(
www.slowmill.it - Dora e Pajtimit, associazione no-profit italo-albanese "La mano della riconciliazione")
Via Volturno 32,Milano (quartiere ISOLA, stazione metroISOLA)

Alle ore 11 - Conferenza stampa
Maylis Roßberg, "spitzenkandidatin" EFA
Lorena López de Lacalle, presidente EFA
Mauro Vaiani, Autonomie e Ambiente


insieme ad altri leader civici, territoriali,
della prossimità e delle economie locali,
impegnati per le generazioni future

Sarà assicurato un servizio di traduzione Inglese-Italiano e Italiano-Inglese.

Ufficio stampa: Alberto Mazzotti, 338 8556129

Alle ore 14 - Incontro riservato
Maylis Roßberg incontra giovani leader di civismo, ambientalismo,autonomismo, territorialismo, solidarismo

Per maggiori informazioni:
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EFA a Milano, 16 maggio 2024, con Maylis Roßberg - SEGNATEVI LA DATA!

SEGNATEVI LA DATA! (English version)

European Free Alliance (EFA-ALE, Alleanza Libera Europea)
e Autonomie e Ambiente
a Milano il 16 maggio 2024

ELEZIONI CORRETTE
AUTONOMIE FORTI
IN UN'EUROPA PER TUTTI

Dove:
Centro Slow Mill (www.slowmill.it - Dora e Pajtimit, associazione no-profit italo-albanese "La mano della riconciliazione")
Via Volturno 32,Milano (quartiere ISOLA, stazione metroISOLA)

Con:
Maylis Roßberg, "spitzenkandidatin" EFA
Lorena López de Lacalle, presidente EFA
Mauro Vaiani, Autonomie e Ambiente

insieme ad altri leader di civismo e territorialismo

Programma della giornata (dettagli da confermare):

-11.00 - Conferenza stampa (giornalisti e operatori dei media si registrino via mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)

- 14.00 - Maylis Roßberg incontra i giovani leader di civismo,autonomismo and territorialismo (registrarsi via mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)

Sarà assicurato un servizio di traduzione Inglese-Italiano e Italiano-Inglese.

 

EFA e AeA insieme per la Repubblica delle Autonomie

Sono uscite questa settimana le newsletter di EFA e di Autonomie e Ambiente.

Sono strumenti indispensabili per capire chi siamo e perché le nostre famiglie politiche si sono organizzate per partecipare alle elezioni europee del 2024 con la lista PATTO AUTONOMIE AMBIENTE.

Per cui chi usa la mail, si iscriva, usando le caselle d'iscrizione che si trovano ai piedi di praticamente ogni pagina dei nostri siti.

Siamo in campo per l'autogoverno di tutti dappertutto, per progetti di buongoverno, contro il bipolarismo all'italiana (competizione fra sinistra e destra a chi è più ignorante e strumentale).

Cagliari, 23 febbraio 2024 - a cura della segreteria interterritoriale

- nella foto Roberto Visentin e Silvia Fancello (Lidia) durante l'ultimo congresso EFA a Strasburgo

 

 

 

EFA e AeA insieme, sin dall'inizio

Alcuni dei soggetti politici fondatori di AeA fanno parte dell'Alleanza Libera Europea (European Free Alliance / EFA).

Da questa appartenenza è nata sin dall'inizio la collaborazione di AeA con l'ALE, la quale ha partecipato con i suoi massimi dirigenti alla prima assemblea di AeA del 21 febbraio 2020 e al connesso evento pubblico che si è tenuto lo stesso  21 Febbraio a Udine sul tema "La forza delle autonomie per l'ambiente e il lavoro".

L'EFA opera per rendere l'idea di Europa dei Popoli una realtà politica e culturale a livello europeo e internazionale.

Raggruppa oltre 40 organizzazioni e partiti autonomisti di tutta l'Unione Europea che rappresentano nuovi stati emergenti, nazioni senza stati, regioni e minoranze tradizionali. Il diritto all'autodeterminazione dei popoli è il principio di base che orienta l'azione programmatica dell'EFA.

È presente nel Parlamento Europeo con 13 parlamentari, trai quali il leader catalano Oriol Junqueras.

Qui sono archiviati i link agli interventi dei dirigenti europei presenti a Udine.

Lorena Lopez de Lacalle (presidente EFA)

Jordi Solé i Ferrando (segretario generale EFA)

Anne Tomasi (vicepresidente EFA)

Nelida Pogačić (vicepresidente EFA)

Archivio AeA - Documentazione degli incontri e degli eventi della prima assemblea di AeA - Udine, 21 febbraio 2020

Forum Isole EFA sulla crisi abitativa nelle zone turistiche

In Frisia, l'11 novembre 2023, si è tenuto l'ultimo incontro del Forum Isole EFA, dedicato alla crisi dell' "housing", cioè dell'abitare nelle zone con massicce presenze turistiche. Di seguito pubblichiamo una sintesi dei lavori.

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Terschelling è un’isola di 4.700 abitanti, sul Mare del Nord. E’ un luogo ameno, che attrae molto turismo. Fa parte della Frisia, una delle province che costituiscono lo stato dei Paesi Bassi (quello che comunemente chiamiamo Olanda). EFA (European Free Alliance) lo ha scelto per un seminario di studio sull’ “housing”, ovvero la crisi degli alloggi dovuta alla pressione turistica.

Il problema esiste in tutti i continenti. Si sono studiati casi che spaziano dalla Malesia agli USA, passando per Europa e Mediterraneo.

La prospettiva, da parte dei proprietari di seconde case, di guadagni rapidi, gonfiati oltremisura in alcuni periodi dell’anno, senza la responsabilità della gestione legata ad un unico affittuario, costituisce il nocciolo del problema.

Per coloro che traggono benessere dall’accoglienza turistica, parlare di “problema” risulterà fastidioso, ma ciò che è un bene per alcuni non lo è necessariamente se praticato da troppi. Come ha ricordato la presidente dell’EFA, Lorena Lopez De La Calle, prima o poi la politica tutta e a ogni livello dovrà fare i conti con questo fenomeno negativo creato proprio dall’eccesso di turismo (overtourism).

Del problema alloggi fa parte anche il fenomeno – più antico e forse più studiato, ma mai risolto – della “signorilizzazione” (gentrification) dei centri storici e dei quartieri più residenziali.

Il tema è scottante anche nei territori turistici e nelle città d’arte – grandi e piccole – nello stato italiano.

Deve essere affrontato, anche con l’aiuto di fondi europei. Si devono avere più alloggi (meglio se riutilizzando edifici esistenti) riservati alla popolazione stabilmente residente. Non solo alloggi popolari per gli ultimi, ma più alloggi per tutti, perché anche le classi medie non possono più permettersi di abitare nei territori colpiti dall’eccesso di turismo di oggi e dalla “signorilizzazione” di ieri.

Al seminario ha contribuito Emilia Maggio, che segue il Forum Isole su incarico dei Siciliani Liberi. Per ciò che riguarda la Sardegna, la rappresentante EFA Silvia Fancello (la nostra Lidia), ha illustrato la situazione: il calvario di intere famiglie che da maggio a settembre sono costrette a lasciare l’alloggio in quanto questo viene affittato spezzettando i mesi e le settimane, a volte anche solo per qualche giorno. Spesso queste persone devono spostarsi nei paesi limitrofi o accontentarsi di vivere in locali non idonei ad una civile abitazione. Anche coloro che vengono ingaggiati per lavorare nella stagione turistica vengono costretti a vivere in situazioni precarie, oppure sono costretti a rinunciare al lavoro, perché lo stipendio non può coprire le spese dell’alloggio.

Si ricordi, come caso doloroso ed emblematico, che nel 2013, durante l’alluvione che colpì la Sardegna, un’intera famiglia di origini brasiliane, figli, padre e madre, tutti impiegati nel settore turistico, morirono annegati nello scantinato dove abitavano, proprio alle porte della Costa Smeralda.

Nei diversi territori dello stato italiano la discussione sul tema è ancora al livello delle parole. Ne parlano politici locali e regionali, ma tutti aspettano che faccia qualcosa il governo centrale. C’è ignavia, ma ci sono anche le conseguenze sempre presenti e sempre pericolose della complessità dell’ordinamento italiano, dovuta al centralismo autoritario e alla metastasi legislativa che caratterizzano l’Italia.

Piccoli segnali sono arrivati da Firenze, Venezia, ma anche Milano, dove le amministrazioni comunali hanno finalmente fatto divieto di affittare per meno di due giorni nei centri storici. Una goccia nell’oceano, ma dimostra che la sensibilità al problema sta finalmente emergendo.

Una notizia che segnala una inversione di tendenza viene da New York, dall’isola più costosa del mondo: il tribunale di Manhattan, dal 5 settembre 2023, ha vietato l’affitto per un lasso di tempo inferiore ai trenta giorni.

L’azione di realtà globali come AirBnB è sotto scrutinio, perché essa rischia di configurarsi come pratica abusiva di albergatore e dovrà essere punita con la stessa severità. In questa ricerca di un cambiamento politico, infatti, registriamo un segnale positivo da Federalberghi, che subisce una concorrenza sleale e chiede al governo Meloni di porre fine a questa sorta di “Far West”.

L’argomento “housing” è uno dei molti dibattuti dal “Forum delle Isole“, struttura politica di EFA, costituita nel 2021, impegnata per far emergere nell’Unione Europea i problemi specifici delle isole, ambientali, economici, sociali, oltre a ribadire il nostro tradizionale interesse verso le minoranze etniche, linguistiche e in genere verso l’autodeterminazione delle comunità e degli esseri umani.

Fra i relatori e le relatrici del convegno ricordiamo: Lorena Lopez De La Calle, presidente EFA; Francoise Alfonsi di “Femu a Corsica“, eurodeputato in EFA; Jan Arends presidente di FNP, Partito Nazionale della Frisia; Frank De Boer vicepresidente EFA e componente del FNP; Gea Van Essen, assessora all’Housing di Terschelling; Chris Van Hes assessore all’Housing all’unione dei comuni del sud est Frisia; Sijbe Knol ministro responsabile del nord est Frisia; Bert Koonstra, assessore per l’Housing del nord est Frisia; Sierdjan Koster, docente di economia geografica nella facoltà di Scienze Spaziali all’università di Groningen; Sita Land-Dotinga componente del parlamento frisone eletta con il FNP; Anton Nilsson, rappresentante a Bruxelles delle isole Aland e consigliere rappresentante della Finlandia presso il parlamento europeo; Caroline Van De Pol, sindaca di Terschelling; Barbara Steenbergen capo del collegamento con l'UE dell'Unione internazionale degli inquilini; Matthijs De Vries ministro responsabile delle quattro isole frisone; le già citate Emilia Maggio e Silvia Lidia Fancello.

 

A cura della segreteria interterritoriale del Patto Autonomie e Ambiente
Olbia, 17 novembre 2023

Giovanni Poggiali con alcuni leader delle autonomie della Repubblica

Nella serata di venerdì 31 maggio 2024 Giovanni Poggiali ha incontrato online diversi leader delle autonomie nella Repubblica Italiana. Il viticoltore romagnolo Poggiali, un esponente di rilievo dell'autonomismo europeo, è candidato indipendente di Romagna Unita (parte di Autonomie e Ambiente e quindi espressione della famiglia politica europea delle autonomie, dei popoli, delle regioni, dei territori, EFA - European Free Alliance), nella lista di Azione - Siamo Europei nell'Italia nordorientale.

Si è discusso delle motivazioni fondamentali di questa partecipazione autonomista nelle liste allargate di Azione - Siamo Europei: l'opposizione al bipolarismo sterile; la frenata contro l'elezione diretta del podestà d'Italia; problemi storici lasciati insoluti da trent'anni dai ciarlatani dell'autonomia "differenziata", come la territorializzazione delle imposte; i cambiamenti necessari per porre fine all'avvelenamento del mondo; un attenta revisione dei trattati di libero scambio (il cibo non è una merce qualsiasi); la necessità di una profonda democratizzazione dell'Europa e della piena attuazione del principio di sussidiarietà, in una Europa delle Regioni, più coesa ma anche più giusta.

Gli autonomisti non hanno potuto presentarsi in forma più visibile e con altri candidati, anche perché impediti da leggi elettorali ingiuste (e cambiate in corsa dalla maggioranza di centrodestra). Quella di Giovanni Poggiali con Azione è quindi anche un atto di generosità in un momento di emergenza democratica, in cui il centralismo e il conformismo vorrebbero cancellare le autonomie personali, sociali, territoriali.

Giovanni Poggiali ha potuto parlare agli altri autonomisti delle radici, dello spessore politico e culturale, dell'importanza dell'autonomismo romagnolo per il futuro di una rinnovata Repubblica delle Autonomie e nel cammino verso l'ideale di una Europa delle Regioni, dei territori, dei popoli.

Questa sotto il link a una registrazione della parte finale della conversazione a cui hanno partecipato, fra gli altri: Roberto Visentin (presidente di Autonomie e Ambiente, vicepresidente di EFA, mentore del Patto per l'Autonomia Friuli-Venezia Giulia); Alfonso "Alessandro" Nobile (Siciliani Liberi - siciliano che vive nel Nordest); Silvia "Lidia" Fancello (Autonomie e Ambiente - EFA in Sardegna); Danilo Lampis (Sardegna Chiama Sardegna); Samuele Albonetti (Romagna Unita); Manuel Pirino (lista civica Generazione Sassari); Mauro Vaiani (garante di OraToscana, vicepresidente segretario di Autonomie e Ambiente), che ha moderato la conversazione e la cui voce introduce e conclude l'intervento di Giovanni Poggiali.

 

Ravenna, 31 maggio 2024 - a cura della segreteria interterritoriale

 

Giovanni Poggiali per l'unica Europa possibile: quella delle regioni, dei popoli, dei territori

Giovanni Poggiali candidato autonomista alle elezioni europee nella circoscrizione “Italia nordorientale”

A chiusura di una campagna elettorale che lo ha portato, oltre che in giro per la Romagna, in tutti i territori della circoscrizione “Italia nordorientale” e in modo particolare in Friuli, a contatto con esponenti della politica e della società civile, Giovanni Poggiali, il viticoltore ravennate esponente della rete di Autonomie e Ambiente, manda un ultimo messaggio agli autonomisti.

Essendo stata preclusa agli autonomisti una partecipazione autonoma alle Europee (da sinistre modifiche normative fatte a partita iniziata), la candidatura indipendente dell’autonomista Giovanni Poggiali nella lista Azione-Siamo Europei è un segno di speranza.

Il bipopulismo, il leaderismo, i ciarlatani della “differenziata”, gli aspiranti “podestà” d’Italia, possono essere fermati solo con azioni positive, con il sorriso e con serietà, come questa generosa candidatura romagnola, il sostegno alle liste civiche locali, l’impegno – che sta per iniziare subito dopo le Europee – per la grande iniziativa referendaria contro il Rosatellum ispirata alle lotte e ai valori di Felice Besostri.

“Ho accettato di candidarmi in rappresentanza della rete Autonomie e Ambiente, che vorrei portare in Europa all’interno del gruppo EFA, la European Free Alliance che raggruppa decine di formazioni autonomiste dell’intero continente. Mi impegno per far contare sempre più l’autonomia dei singoli territori all’interno di una Europa delle regioni, dei territori, dei popoli. L’unica che potrà essere veramente coesa e insieme fondata sulla più ampia attuazione del principio di sussidiarietà. Ringrazio gli amici autonomisti, in particolare i Friulani, che mi hanno aiutato in questo percorso.”.

“Tanti autonomisti friulani appoggiano la candidatura di Giovanni Poggiali nella nostra circoscrizione. – sottolinea Roberto Visentin, presidente di Autonomie e Ambiente e vicepresidente EFA – L’esponente autonomista romagnolo da sempre si è speso per il riconoscimento delle autonomie territoriali. Se eletto a Bruxelles sarà una voce fondamentale per le autonomie, la nostra e tutte le altre.”.

Nella foto: Giovanni Poggiali

Ravenna, 6 giugno 2024

Ufficio stanpa: Alberto Mazzotti, 338 8556129

Approfondimenti:

https://autonomieeambiente.eu/forum-2043/318-romagna-italia-europa

https://europee.giovannipoggiali.it/

 

 

Giovanni Poggiali ringrazia elettori e sostenitori

Grazie ad Azione per aver permesso alla Romagna e alla rete di Autonomie e Ambiente di essere rappresentati a queste elezioni europee, attraverso la mia candidatura.
Grazie alla famiglia di European Free Alliance per il sostegno e l’incoraggiamento con cui ci hanno accompagnato, gettando le basi per un filo diretto Romagna-Europa che non si esaurirà in questa tornata elettorale.
E grazie a tutti coloro che hanno seguito me e Rumâgna Unida in questi mesi, dimostrando curiosità, interesse e attenzione verso questo progetto e verso le idee che ne sono alla base, un progetto che ha mosso i suoi primi passi e che si sta già preparando per i prossimi.

Giovanni Poggiali, da Ravenna, 11 giugno 2024

https://www.facebook.com/GiovanniPoggiali.pagina/posts/pfbid02LX1LgpQFD459Zn7y8JJXSjCvrurUq4xpW3fZQdLcGai9PhAewnUzwpSMnPJNGKtql

Grazie Giovanni Poggiali e ora guardiamo avanti

Le elezioni europee sono state difficili per noi e per le nostre idee. Lo diciamo con franchezza: speravamo di suscitare un pochino più di generosità, di convincere più autonomisti storici e moderni territorialisti ad attivarsi, anche solo per un voto tattico.

Dopo la nostra esclusione dalle elezioni, attraverso il coraggio di Giovanni Poggiali e degli amici di Romagna Unita, insieme ad altre realtà autonomiste e civiche, abbiamo portato un nostro piccolo contributo alla lista Azione-Siamo Europei, l'unica lista di una certa consistenza che si era messa di traverso rispetto al "bipolarismo all'italiana" e che ha frenato rispetto alla deriva degli aspiranti podestà d'Italia e napoleone d'Europa. La lista non ha raggiunto il 4%, purtroppo. Siamo comunque grati a Carlo Calenda e agli altri leader della lista per questa esperienza fatta insieme. La nostra collaborazione continuerà su alcuni cruciali temi di democrazia locale ed europea.

Ha votato meno della metà degli aventi diritto e questa è una grande sconfitta per tutti. Nessun progetto politico nuovo potrà affermarsi, se continuano a votare solo i tifosi dell'attuale bipolarismo.

Siamo consapevoli di ciò che sta erodendo la democrazia, perché ne siamo fra le prime vittime: leggi elettorali ingiuste, infodemia invece che informazione corretta, regole assurde e criminogene sul finanziamento dei partiti e delle campagne elettorali. Senza potere, senza denaro, senza continue esasperazioni e semplificazioni mediatiche, tante persone di valore non riescono nemmeno a far sapere agli elettori della loro candidatura.

La polarizzazione al vetriolo sta facendo galleggiare, in entrambi gli schieramenti, i peggiori, non i migliori.

Ciò detto, teniamo desta la speranza. Qualche buona notizia dalle Europee è venuta.

Romagna Unita c'è e GIOVANNI POGGIALI è riuscito a materializzare, dal nulla, oltre 500 cittadini in sostegno di un'idea audace e moderna di autonomia della sua terra.

Facciamo i nostri complimenti a esponenti amici delle autonomie che hanno raggiunto lusinghieri risultati personali: PAUL KÖLLENSPERGER (il leader di Team K),  11.000 voti; ELENA BONETTI (PER) , 8.700; MARIO RAFFAELLI (sostenuto da Casa Autonomia del Trentino), 5.695; LEONARDO LOTTO (giovane esponente valdostano di Azione, nella circoscrizione Nordovest) 7.048.

Complimenti vivissimi all'amico IGNAZIO MARINO, che è stato eletto nella circoscrizione Italia centrale per la lista "Alleanza Verdi-Sinistra". Ha ottenuto oltre 20.000 voti personali, senza mai poter contare su alcuna grancassa mediatica (come invece avevano quotidianamente alcune - spesso sconcertanti - figure e figurine della sinistra, del centro, della destra).

Con un sistema elettorale più giusto, in cui tutti gli elettori potessero (anzi dovessero) scegliere i propri rappresentanti, avremmo più persone come Poggiali, Raffaelli, Lotto, Marino e meno avventurieri e imbonitori.

A questo proposito un promemoria importante: SABATO 15 GIUGNO p.v. parte la grande campagna contro il #Rosatellum e per la rappresentanza. Per Autonomie e Ambiente e per tutti coloro che vogliono il ritorno a una politica meno cinica, meno mediatica, più seria, più riformista, è una grande sfida, che non possiamo perdere.

Altra piccola buona notizia è che si stanno diradando alcuni equivoci, nonostante la pigrizia dei media e la crescita dell'indifferenza. Le persone che amano le autonomie stanno cominciando a capire chi sono gli imbroglioni della "differenziata" e i loro nuovi leader neonazionalisti.

Qualcosa si sta muovendo, quindi.

Nel frattempo non toglieremo il disturbo. Non ci chiuderemo nelle nostre cose a fare da spettatori della deriva autodistruttiva imboccata dall'umanità. Continueremo con la forza dello "smiling boy", il ragazzo che sorride che dal 1989 è una icona per tutti coloro che amano la vita e la libertà delle proprie comunità locali.

Coloro che hanno ridotto la politica a uno spettacolo, stanno distruggendo la Repubblica, incrinando l'unità europea, avvelenando l'ecosistema, trascinando il mondo verso l'apocalisse nucleare.

Dobbiamo agire per riprenderci tutte le nostre autonomie personali, sociali, territoriali, per valorizzare tutte le nostre diversità, per proteggere tutte le biodiversità.

 

Prato, 10 giugno 2024

Mauro Vaiani (garante di OraToscana, vicepresidente segretario Autonomie e Ambiente)

 

 

Green Pass, una proposta controversa

Le 10 forze sorelle di AeA pubblicano un documento aperto, una richiesta di discussione e di riflessione critica su temi che a livello europeo e statale sono molto banalizzati, lasciando spazio a esibizioni mediatiche e torsioni centraliste e autoritarie.

Udine,23 aprile 2021

Alle forze territoriali alleate, candidate e in dialogo con AeA
A tutte le forze EFA

Covid-19 Digital Green Certificate:
Un provvedimento controverso
Richiesta di discussione

Introduzione

Nel marzo 2021 la Commissione ha proposto l’istituzione di un certificato europeo contenente informazioni personali relative al Covid-19: vaccinazione, test e guarigione. Il certificato è chiamato “Digital Green Certificate” ed è noto anche come Green Pass o, più trivialmente, come passaporto vaccinale.

Il 25 marzo 2021, il Parlamento Europeo ha approvato una procedura accelerata per la sua eventuale adozione (Rule 163), con 468 voti a favore, 203 contrari, 16 astensioni.

Il 6 aprile 2021, due organismi europei compenti sulla protezione della riservatezza, lo “European Data Protection Board” (EDPB) e lo “European Data Protection Supervisor” (EDPS) hanno pubblicato un parere congiunto nel quale invitano i legislatori europei a mitigare i rischi che tale strumento porrebbe ai diritti umani fondamentali, fra i quali il suo possibile uso per fini diversi da quelli della sicurezza sanitaria dei viaggiatori e possibili dirette o indirette discriminazioni, nel rispetto dei principi del principale regolamento europeo in materia, il “General Data Protection Regulation” (GDPR).

E’ utile ricordare che la Commissione si è attivata in attuazione degli artt. 21 e 77 del Trattato di funzionamento della UE (TFUE), relativi alla libera circolazione dei cittadini europei ed extraeuropei, peraltro trascurando che la pandemia è un problema di “sicurezza in materia di sanità pubblica” (art. 4, par. 2, lettera k del TFUE), quindi, indubitalmente, una materia in cui la competenzaè concorrente.

Gli stati membri e le autorità locali substatali sono da considerarsi pienamente legittimate ad adottare, di fronte all’emergenza sanitaria, restrizioni ai viaggi per limitare la diffusione del Covid-19, come già accade per altre malattie.

Domande

1) Sappiamo abbastanza riguardo all’immunità da Covid-19? Non ci sono dati o evidenze consolidate, né per le persone che sono negative ai tamponi, né per quelle positive ma non malate, né per quelle che sono guarite, né per le persone che sono state vaccinate. Nessuna di queste categorie è al momento esente dal rischio di essere portatrice sana della malattia. Il documento europeo proposto è quindi privo di solide basi scientifiche e altamente controverso. La fretta con cui lo si vorrebbe istituire ci pare quindi avventata.

2) Il certificato proposto potrebbe essere usato per qualcosa di diversodallafacilitazionedegli spostamenti?Corriamo il rischio che un tale passaporto vaccinale, una volta istituito e consegnato a coloro hanno voluto e potuto (cosa non certo scontata) vaccinarsi, possa diventare discriminatorio rispetto ad altro che il viaggio? Possiamo accettare di schedare la popolazione rispetto all’assunzione di tali farmaci? Non è rischioso un registro centralizzato europeo? Una volta digitalizzate informazioni così sensibili, chi le custodirà e per quanto tempo?

3) E’ veramente urgente e utile in questo momento? I problemi di un tale certificato europeo sono nei dettagli, più ancora che nella sua definizione generale. A chi sarebbe affidata la definizione dei dettagli? Si possono avere opinioni diverse (e anche molto discordanti) sulla politica centralizzata europea in materia di vaccini, ma di sicuro essa è stata fallimentare. Visti gli errori commessi riguardo a tempistica, logistica, costi, clausole di salvaguardia legale, è legittimo nutrire forti dubbi sull’adozione frettolosa di un provvedimento europeo in una materia così delicata.

Controproposta

Chiediamo ai legislatori europei di fermarsi e di non adottare un passaporto così controverso. Rispetto al bisogno diffuso di tornare a spostarsi in sicurezza, il Green Pass rischia di essere una scorciatoia molto mediatica, ma di difficile realizzazione, con inevitabili contraccolpi negativi.

Raccomandiamo, invece, attraverso una agile consultazione allargata a tutte le autorità statali e substatali della Unione Europea, del Regno Unito, della Confederazione Elvetica, dei paesi dell’area Schengen, la condivisionedi protocolli minimi comuni di sicurezza sanitaria per chi viaggia. Un test standard all’inizio e alla fine di un viaggio, per esempio, sarebbe utile a chi viaggia non solo tra gli stati, ma anche tra i diversi territori, senza gravare sui cittadini con nuovi adempimenti e costi burocratici.

Inoltre, e in conclusione, chiediamo una seria discussione, finora incredibilmente mancata, in materia di sospensione dei brevetti, cioè di licenze obbligatorie alla produzione pubblica e locale dei nuovi farmaci sperimentali che sono stati autorizzati per uso compassionevole per fronteggiare la pandemia.

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I nostri araldi per le europee 2024

Nel recente congresso di Strasburgo, Maylis Roßberg e Raül Romeva sono stati approvati all'unanimità come i due Spitzenkandidaten dell'Alleanza Libera Europea (European Free Alliance, EFA), il partito politico europeo a cui il nostro Patto Autonomie e Ambiente è strettamente connesso.

Chi è uno  Spitzenkandidat nel sistema politico europeo? Letteralmente la parola tedesca significa "candidato guida". E' una figura di punta, individuata da ciascuna famiglia politica europea, come candidato alla presidenza della Commissione Europea, in occasione delle prossime elezioni europee del giugno 2024. Non c'è alcun automatismo istituzionale (la nomina del presidente è riservata al consiglio dei capi di stato, al momento), ma il messaggio che queste designazioni politiche lanciano a tutti i popoli europei è sicuramente importante: il voto popolare conta per scegliere fra le diverse correnti politiche, che non sono tutte uguali e non vedono tutte il futuro dell'Europa nello stesso modo.

EFA vuole l'Europa come grande confederazione di diversità, nel rispetto delle biodiversità, una grande famiglia di popoli, territori, regioni, impegnata per la pace e per il bene delle generazioni future, attraverso strutture politiche di libertà e realtà economiche di giustizia. Per EFA e per il Patto Autonomie e Ambiente diversità, libertà, giustizia si reggono l'una con l'altra, per fermare ogni centralismo autoritario (a partire dalla urgente necessità di porre fine alle persecuzioni politiche, che ci sono in tutta Europa, ma in particolare in Catalogna dove le nostre forze sorelle lottano per l'amnistia).

I due Spitzenkandidaten di EFA, Raül Romeva e Maylis Roßberg, ne rappresentano la diversità interna e l'attaccamento dei nostri movimenti territoriali al principio di autodeterminazione e autogoverno per tutti, dappertutto. Sono i nostri araldi, messaggeri di pace, rispetto delle diversità e delle biodiversità, libertà e giustizia, per le prossime elezioni europee del 2024.

Raül Romeva (52 anni, della Catalogna) è già stato parlamentare europeo. E' stato membro del governo catalano al tempo del referendum di autodeterminazione del 2017 e per questo è stato in prigione. Incarna, anche come ex prigioniero politico, i nostri ideali di autogoverno democratico, da perseguire in ciascun territorio con metodi nonviolenti. Votare per l'autodeterminazione non può essere mai un crimine.

Maylis Roßberg (23 anni, della minoranza danese in Germania) è stata segretaria del movimento giovanile del partito regionale Südschleswigsche Wählerverband (SSW), che rappresenta l'autonomismo danese dello stato dello Schleswig-Holstein. E' una donna giovane, colta, brillante, che rappresenta la speranza che i nostri valori autonomisti si trasmetteranno e verranno anzi abbracciati sempre di più dalle generazioni future.

Per un approfondimento, sul sito EFA c'è un ampio commento in lingua inglese:

https://e-f-a.org/2023/10/23/maylis-rosberg-and-raul-romeva-efa-spitzenkandidaten/

A cura della segreteria interterritoriale - Bruxelles, 25 ottobre 2023

I territori protagonisti di EFA

Siciliani Liberi, Union Valdôtaine, Patto per l'Autonomia F-VG protagonisti nell'assemblea di European Free Alliance (EFA)

Si è svolta ieri, 4 maggio 2023, l'assemblea generale della famiglia politica europea European Free Alleance (EFA), raggruppamento di una quarantina fra partiti, movimenti, gruppi e attivisti territoriali. EFA ha una rappresentanza parlamentare al Parlamento europeo, nel gruppo Greens-EFA.

Il giovane movimento Siciliani Liberi e la nostra forza sorella maggiore, la Union Valdôtaine, sono state definitivamente confermate, senza opposizioni, come parte integrante di EFA.

"È una grande soddisfazione e motivo di orgoglio, per me, avere contribuito al raggiungimento di questo traguardo. Un percorso che parte da lontano e per il quale abbiamo lavorato da oltre quattro anni; lo abbiamo terminato anche grazie alle nostre forze sorelle in Italia che sono parte della rete Autonomie e Ambiente". È così che si esprime Alfonso Nobile, delegato di Siciliani Liberi all'assemblea generale EFA, nonché responsabile per i rapporti con EFA e con AeA e membro della Segreteria Politica di Siciliani Liberi.

Nel corso della stessa assemblea è stata approvata una mozione politica redatta e presentata da Siciliani Liberi, per la revisione in senso democratico delle leggi elettorali (un tema molto caro a tutte le forze della sorellanza AeA), abolendo le soglie elettorali. La mozione di Siciliani Liberi è stata appoggiata anche dal Patto per l'Autonomia Friuli - Venezia Giulia (la forza che guida la rete interterritoriale AeA) e altre forze territoriali.

Alfonso Nobile ha aggiunto che l'impegno siciliano e delle forze sorelle in Europa continuerà, per difendere posizioni importanti che sono trascurate dai media conformisti. Ha ribadito, per conto di tutta la sorellanza AeA, la nostra contrarietà al progetto di Ponte sullo Stretto di Messina (smargiassata tipica di tutti gli aspiranti "sindaci", podestà, napoleoni, faraoni d'Italia).

Udine, 5 maggio 2023

A cura della segreteria - Si ringrazia per la corrispondenza l'Ufficio stampa dei Siciliani Liberi - tel. 347 1671731 - mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

II Congresso nazionale Siciliani Liberi

Si è tenuto oggi, domenica 18 luglio 2021, il II Congresso nazionale del Movimento Siciliani Liberi, forza sorella di Autonomie e Ambiente. L'assise ha riunito in presenza e attraverso la rete i delegati eletti in tutti i distretti della Sicilia, attraverso una lunga e impegnativa stagione congressuale, che ha visto una grande partecipazione, in particolar modo giovanile.

Ciro Lomonte è stato rieletto segretario. A lui e a tutto il Movimento i nostri complimenti e i più sinceri auguri da parte di tutta la rete di Autonomie e Ambiente.

Per approfondire i contenuti del Congresso si visiti il link:

https://www.sicilianiliberi.org/2-congresso-nazionale/

Pubblichiamo qui un estratto della mozione con la quale Ciro Lomonte si è ripresentato al Congresso:

Bonu Statu e Libirtati!

I punti cardine del nostro progetto a breve

Attuazione integrale dello Statuto, con priorità alla parteeconomico-fnanziaria dello stesso: devoluzione agenzia delleentrate e di tutte le entrate maturate in Sicilia (salvo quantoserve allo Stato per la difesa, la rappresentanza diplomatica ela partecipazione al costo degli organi costituzionali centrali),fiscalità di vantaggio deliberata autonomamente dall’Assemblea Regionale Siciliana, perequazione infrastrutturale.

Sicilia Zona Economica Speciale Integrale (ZESI) da unpunto di vista doganale, fscale, fnanziario, compatibilmentecon quanto previsto dalTrattato sul Funzionamento dell’Unione Europea.

Moneta fiscale complementare,per immettere liquidità nelmercato siciliano, favorire il consumo dei prodotti locali (Km 0)ed aumentare di conseguenza il gettito fiscale regionale.

Devoluzione integrale di tutta l’amministrazione pubblica,inclusa la Polizia, e con la sola esclusione delle Forze Armate,costituite tuttavia in comandi separati.

La Sicilia è la nostra Nazione

Uno degli aspetti più inquietanti della globalizzazione è la distruzione dell’identità dei popoli.Siciliani Liberi si caratterizzacome partito di raccolta dell’Identità Siciliana e su questo non deve esserci alcuna ambiguità.

Esso potrà trovare punti di convergenza, sul piano economico esociale, con le regioni vittime del colonialismo interno italiano, ma nonpotrà mai esserci alcuna confusione politica con il meridionalismo o con ilrevanscismo neo-borbonico. La Sicilia ha bisogno della sua voce distintanelle istituzioni, e non potrà andare al traino di alcuna forza nazionale italiana, mentre può e deve ragionevolmente disporre, sul piano tattico,quelle alleanze e trattative che saranno necessarie alla nostra causa.

La difesa della nostraNazione è anche e soprattutto un fatto culturale ed etnico. Noi, e purtroppo solo noi sicilianisti, difendiamo ilPopolosiciliano da sicura estinzione, per assimilazione di modelli culturali anonimi e globali, per mancata difesa dei nostri confni meridionali marittimi dalla destabilizzazione in atto, per la distruzione delle nostre famiglie, per losvuotamento dei centri rurali e montani.

A questo bisogna contrapporre una valorizzazione della nostra storia, dei nostri beni culturali, della nostra identità nazionale, paralizzata,quasi atrofzzata, dal 1816 ad oggi. Ma noi non vogliamo costruire unmodello diNazione Siciliana ripiegata solo sulla nostra tradizione, per quanto unica al mondo, ma innestarci in questa tradizione per renderlacreativa e proiettata nel mondo di oggi. Le nostre città e i nostri borghi, il nostro modello di società e di cultura, il nostro patrimonio linguistico, letterario, artistico, musicale, dovrà trovare uno speciale impulso. Mai piùmitologia delle “dominazioni” o di “luogo di incontro tra popoli ma senza identità propria”, ma – al contrario – “Civiltà siciliana”, nata dalla felice sintesi tra Occidente e Oriente unica al mondo.

* * *

Il Fatto Quotidiano intervista Lorena López sulla sconcertante esclusione di EFA dallo Eurovision Debate

La presidente EFA, Lorena López de Lacalle Arizti, è stata intervistata oggi, 23 maggio 2024, da Marco Pasciuti per il Fatto Quotidiano, in merito alla sconcertante esclusione di EFA, una delle dieci famiglie politiche europee, dall'odierno Eurovision Debate:

https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/05/23/europee-european-free-alliance-noi-invitati-e-poi-esclusi-dal-dibattito-su-eurovision-tra-gli-spitzenkandidaten-il-nostro-romeva-che-e-catalano-da-fastidio/7559351/

 

Il Patto per l'Autonomia F-VG alla guida di una nuova stagione autonomista

Il Patto per l’Autonomia è stato eletto nel Consiglio direttivo dell'Alleanza Libera Europea (ALE-EFA, European Free Alliance) nella recente assemblea del 13-14 maggio 2022, tenutasi alle Canarie. Il segretario del Patto, Massimo Moretuzzo, lo ha definito «Un passaggio importante che riconosce il nostro impegno per le autonomie e la valorizzazione delle diversità».

2022 05 13 14 Bureau EFA conPatto AeA

L'Alleanza europea è una famiglia politica di movimenti politici territoriali che portano avanti valori localisti, territorialisti, autonomisti, federalisti e confederalisti. Vi partecipano quasi una cinquantina di gruppi politici ed, essendo ALE-EFA confederata con il gruppo Verdi europei, è la quarta forza politica del Parlamento europeo.

Ricordiamo anche che Lorena López de Lacalle è stata rieletta presidente di EFA. L’esponente di Eusko Alkartasuna guiderà il partito nei prossimi tre anni con Jordi Solé (Esquerra Republicana de Catalunya) e Anke Spoorendonk (SSW – Südschleswigscher Wählerverband), rispettivamente segretario generale e tesoriera.

Il nuovo Consiglio direttivo è ora composto da 15 componenti in rappresentanza dei partiti aderenti e a garanzia dell’equilibrio di genere, 2 componenti in più rispetto al precedente Bureau, a dimostrazione che il partito sta crescendo e includendo nuovi membri.

Durante la recente assemblea a Las Palmas de Gran Canaria, ALE-EFA ha accolto il ritorno al suo interno della storica forza autonomista Union Valdôtaine, una riunificazione frutto del fecondo lavoro svolto da Autonomie e Ambiente, sotto la guida organizzativa e politica del Patto per l'Autonomia Friuli-Venezia Giulia.

Qui il comunicato integrale del Patto:

https://www.pattoperlautonomia.eu/tutte-le-notizie/1097-il-patto-per-l-autonomia-entra-nel-consiglio-direttivo-di-efa-ale-european-free-alliance

 

 

Imola, 6-7 dicembre 2024: l'assemblea dei leader territoriali

Vi aspettiamo alla IV Assemblea generale di Autonomie e Ambiente i prossimi 6-7 dicembre 2024, a IMOLA, una delle città romagnole più cariche di storie e significati, per riflettere sull'Europa che vogliamo: l'Europa delle regioni, dei territori, dei popoli, della sussidiarietà, del decentramento, delle autonomie personali, sociali, territoriali.

Il nostro tema guida sarà: L'AUTONOMIA CURA (Autonomy cares).

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L'evento è organizzato dalla forza sorella attiva nel territorio, Rumâgna Unida. Sarà con noi Lorena López de Lacalle,presidente europea di EFA (European Free Alliance), insieme ad altri rappresentanti europei e italiani del civismo e del territorialismo contemporanei. A Imola, nei giorni 6 e 7 dicembre 2024, Autonomie e Ambiente (AeA), la sorellanza di forze territoriali che rappresenta in Italia la storica EFA (la famiglia politica europea dei territori in cerca di autogoverno), riunirà delegati dei territori, dirigenti politici, studiosi.

Rivendicheremo per le persone, le formazioni sociali, i territori un'autonomia differente, un'autonomia che cura: le crisi, le guerre, il terrorismo in Europa e nel mondo; la povertà e le malattie; gli anziani e i bambini; l'emarginazione e l'oppressione dei diversamente abili e delle differenze; il degrado urbano e il consumo di suolo nelle città, l'abbandono e lo spopolamento delle aree interne; vecchie e nuove forme di inquinamento (comprese quelle invisibili); l’ambiente e il pianeta nell'interesse delle generazioni future; il conformismo dei media; l’erosione della democrazia; l’incompetenza e l’autoritarismo di vecchi e nuovi centralisti.

La scena mediatica è occupata dai ciarlatani dell' "autonomia differenziata", da rigurgiti neonazionalisti, dagli aspiranti podestà d'Italia, napoleoni d'Europa, tiranni della globalizzazione. Intanto tutto declina, degrada, talvolta scivola verso la catastrofe: dalla sicurezza internazionale ai servizi pubblici del più piccolo dei nostri comuni. Dobbiamo reagire contro ogni inutile e pericolosa concentrazione di ricchezze e di potere. Il centralismo è contrario ai nostri più profondi valori umani e cristiani, liberali e sociali, che promuoviamo con fermezza sin dai tempi della Resistenza e della Carta di Chivasso (e in realtà da molto tempo prima!).

Dobbiamo riprenderci, comune per comune, territorio per territorio, il potere di cambiare le cose, tornando all'applicazione piena dei principi di sussidiarietà, che sono sanciti dagli statuti regionali e locali, dalla Costituzione e dai trattati europei.

Ne parleremo insieme, in vista di azioni politiche ed elettorali comuni, con leader civici e territoriali autonomi dal conformismo e dal bipolarismo coatto.

Ulteriori informazioni

I lavori si svolgeranno all'Hotel Donatello di Imola

2024 12 06 07 hotel donatello

Saranno così articolati:

  • Venerdì 6 dicembre 2024 dalle 15 alle 19 circa: ascolto di alcuni ospiti politici e istituzionali, esperti e attivisti amici delle autonomie, oltre che di rappresentanti di movimenti amici, alleati o in dialogo con AeA e con EFA
  • Venerdì 6 dicembre 2024 alle ore 20 circa: cena sociale di autofinanziamento
  • Sabato 7 dicembre 2024 dalle 9 alle 13 circa: dibattito politico fra i rappresentanti delle forze territoriali, i delegati di AeA ed EFA, oltre che dei rispettivi movimenti giovanili

Per restare informati è necessario iscriversi alla newsletter di AeA: https://www.autonomieeambiente.eu

I lavori della IV Assemblea generale saranno pubblici e si svolgeranno in lingua italiana.

Ufficio stampa:

Alberto Mazzotti - 338 8556129 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Prenotazione obbligatoria:

Per partecipare alla IV Assemblea è necessario iscriversi scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

 

Incontro EFA a Tagliu-Isulaccia in Corsica

Si è tenuta la settimana scorsa in Corsica la scuola estiva della "Fédération Régions et Peuples Solidaires" (RPS), organizzazione che riunisce le realtà EFA attive nella Repubblica Francese. L'evento si è svolto nella suggestiva comunità di Tagliu-Isulaccia.

La giornata di martedì 26 agosto è stata organizzata insieme con EFA e dedicata alla costruzione di una visione europea regionalista e autonomista per il Mediterraneo.

Nell'ambito della giornata europea, Silvia Fancello - la nostra "Lidia" - ha potuto presentare il lavoro di Autonomie e Ambiente nella Repubblica Italiana. In soli cinque anni di lavoro AeA ha riportato quattro forze politiche territoriali in EFA (rimpiazzando altre piccole realtà che nel frattempo erano scomparse), ha forme di presenza organizzate in circa metà delle regioni italiane e amici e contatti politico-culturali in tutte le altre. Siamo in prima linea contro il neocentralismo italiano (ed europeo) e siamo parte determinante della resistenza contro gli aspiranti "podestà" d'Italia, contro tutte le forme di presidenzialismo o premierato elettivo. In ultimo, non per importanza, AeA ha aperto canali di dialogo e collaborazione con decine di realtà e reti civiche in tutta la Repubblica. Siamo al servizio del civismo come grande generatore di autonomie personali, sociali, territoriali.

I convegnisti hanno potuto partecipare a una escursione in montagna, nel paese di Orezza, luogo in cui si riuniva la consulta dei patrioti di Corsica che riuscirono a conquistare l'indipendenza dalla dominazione genovese, sotto la guida del grande Pasquale Paoli. La prima repubblica di Corsica, indipendente e dotata di una costituzione democratica, fu fondata nel 1755, ben prima della Rivoluzione Francese, e sopravvisse fino al 1769. La presidente EFA, Lorena López de Lacalle, in questa suggestiva cornice, ha annunciato la formazione di una commissione EFA per i territori di montagna, un immenso patrimonio culturale e ambientale, centrale nella cultura EFA.

Olbia, 30 agosto 2025 - a cura della segreteria interterritoriale

Approfondimento - Un testimonianza personale di Silvia Fancello sulla sua pagina FB: