Dalla segreteria interterritoriale - Roma, 11 febbraio 2024
Abbiamo lanciato un allarme sulla scarsa par condicio concessa dai media e dalla stampa di questa repubblica a democrazia limitata e declinante. Per ora, ammettiamolo, incontrando ben poca attenzione, con le eccezioni di alcune testate e blog che ci seguono regolarmente.
Le forze sorelle e gli alleati, i gruppi, i singoli attivisti devono quindi organizzarsi bene e per tempo, visto che il conformismo dei media sarà spietato con la nostra iniziativa politica ed elettorale.
Un po' di parità di accesso ai media ci sarà garantita dalla legge 22 febbraio 2000, n. 28 sono nelle ultime settimane. Almeno quella non dobbiamo lasciarcela sfuggire e ci dobbiamo preparare sin da ora ad occuparla, nei territori in cui siamo presenti. Vediamo alcuni dettagli, tratti dall'art. 4 della legge pomposamente chiamata "Disposizioni per la parità di accesso ai mezzi di informazione durante le campagne elettorali e referendarie e per la comunicazione politica".
Da ora alla presentazione delle liste, che sarà effettuata il 30 aprile e il Primo Maggio, si può accedere a spazi pubblicitari a condizioni di mercato. Molti concessionari di pubblicità offrono prezzi scontati. Informatevi e, se ne avete le risorse, fate qualche investimento per far conoscere i temi e le persone che vi stanno a cuore.
Dal Primo Maggio in poi ci saranno spazi ripartiti equamente fra le liste in competizione che si saranno presentate in almeno un quarto dei collegi (come il nostro Patto Autonomie Ambiente, che si presenterà in tutte e cinque le circoscrizioni delle elezioni europee).
Depositate le candidature, le emittenti radiofoniche e televisive possono trasmettere messaggi autogestiti per la presentazione non in contraddittorio di liste e programmi, secondo modalità che verranno stabilite dalle autorità di vigilanza sulle comunicazioni. Gli spazi per i messaggi sono ripartiti tra i diversi soggetti politici a parità di condizioni, anche con riferimento alle fasce orarie di trasmissione.
I messaggi autogestiti sono trasmessi gratuitamente e devono avere una durata sufficiente alla motivata esposizione di un programma o di un'opinione politica, e comunque compresa, a scelta del richiedente, tra uno e tre minuti per le emittenti televisive e tra trenta e novanta secondi per le emittenti radiofoniche;
Quindi prepariamoci, provando e riprovando. Sono cose in cui, ripetendo correggendosi, si possono raggiungere buoni risultati.
I messaggi dovranno recare l'indicazione "messaggio autogestito" e l'indicazione del soggetto committente (ogni nostra persona candidata alle elezioni europee dovrà avere un committente responsabile).
Le reti pubbliche sono tenute a darci questi spazi. Le emittenti private locali e territoriali sono incentivate a dare questo spazio, con dei contributi pubblici.
Dalla segreteria interterritoriale - Roma, 18 febbraio 2024
Entro l' 11 marzo 2024 le persone cittadine dell'Unione Europea che intendono votare per il Parlamento europeo in Italia devono presentare domanda di iscrizione alle apposite liste elettorali aggiunte.
Come si legge nella circolare recentemente pubblicata dal Ministero dell'interno "cittadini dell'Unione residenti in Italia, per poter eserci tare il diritto di voto per i membri del Parlamento europeo spettanti all'Italia, devono presentare al sindaco del comune di residen za, ove non lo abbiano già fatto in occasione di precedenti elezioni europee, domanda di iscrizione nell'apposita lista aggiunta istituita presso lo stesso comune per il voto alle elezioni europee. Tale domanda deve essere presentata, ai sensi dell'art. 2, comma l, del [ ] decreto-legge n. 408/94, convertito dalla legge n. 483/94, "non oltre il novantesimo giorno anteriore alla data fissata per la consultazione" e cioè entro 1'11 marzo 2024 (considerando data della votazione domenica 9 giugno 2024).".
I comuni della Repubblica sono tenuti a pubblicizzare questa possibilità di opzione in varie forme, a partire dall'aggiornamento del proprio sito web.
Nell'occasione, i cittadini europei che risiedono in Italia, in comuni in cui nello stesso giorno delle Europee si vota anche per il sindaco e per il consiglio comunale, possono presentare una domanda aggiuntiva per essere iscritti anche nella lista aggiunta dei cittadini europei che intendono votare per gli organi amministrativi locali, sempre seguendo le informazioni che i comuni sono tenuti a pubblicare sul proprio sito web.
Riassumendo: presso i comuni esistono due liste elettorali aggiuntive in cui i cittadini dell'Unione Europea residenti in Italia possono iscriversi, una per l'elezione del Parlamento europeo e un'altra per l'elezione del sindaco e del consiglio comunale. La persona europea che intende avvalersi di questa opportunità deve attivarsi al più presto, per iscriversi a una o a entrambre le liste.
Dalla segreteria interterritoriale - Roma, 4 marzo 2024
Informazioni per le persone cittadine italiane che non sono nel territorio della Repubblica nei giorni del voto europeo dell'8-9 giugno 2024
Come ricorda la circolare del Ministero dell'interno del 1 marzo 2024, i cittadini italiani che risiedono in altri paesi UE possono optare per votare per il Parlamento europeo nei seggi del paese di residenza, secondo le informazioni che saranno rese disponibili dallo stato in cui abitano. I comuni italiani, dopo aver ricevuto dal Ministero un riassunto di tutte le opzioni, li cancelleranno dalle proprie liste elettorali.
Le persone cittadine italiane che sono residenti in altri paesi UE e iscritte AIRE, votano nei seggi istituiti nelle sedi diplomatiche italiane. Riceveranno al loro domicilio nel paese UE di residenza, un apposito certificato. In alternativa, con lo stesso certificato e portando con sé la propria tessera elettorale, possono decidere di rientrare in Italia e votare nel proprio Comune di iscrizione AIRE (magari per avere la possibilità di votare anche per gli organi comunali, che verranno rinnovati in molti comuni nello stesso giorno delle Europee, presentando apposita richiesta al Sindaco entro il giorno precedente alle votazioni (ma è consigliabile scrivere al proprio comune il prima possibile).
In quegli stessi seggi nelle sedi diplomatiche italiane, nei paesi UE, potranno votare anche gli elettori che si trovino temporaneamente in altro paese UE per motivi di lavoro o di studio, nonché gli elettori familiari con essi conviventi. A tal fine, gli elettori che sono temporaneamente in altro paese UE devono presentare, entro il 21 marzo p.v. (ottantesimo giorno precedente il 9 giugno 2024) apposita domanda diretta al sindaco del comune nelle cui liste elettorali sono iscritti. Maggiori informazioni sul sito del proprio comune, oppure sul sito del Ministero degli affari esteri.
Gli elettori che si trovano, invece, all'estero in paesi non UE, per votare per le Europee dovranno tornare in Italia. Per le Europee non è previsto il voto per corrispondenza.
Avviso alle forze sorelle, associate, amiche, in dialogo sulla proposta PATTO AUTONOMIE AMBIENTE
Raccolta delle candidature per le elezioni europee 8-9 giugno 2024
Dalla presidenza - Bruxelles – Udine - Firenze, 7 marzo 2024
Iniziamo la raccolta delle disponibilità a candidarsi per le elezioni europee dei prossimi 8-9 giugno 2024, nelle liste promosse da EFA e da Autonomie e Ambiente.
Istruzioni
Le candidature vanno inviate a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., per essere affidate alla presidenza, che le tratterà con la necessaria riservatezza.
Si ricorda che sono candidabili persone che abbiano compiuto, il giorno delle elezioni, 25 anni e che sono iscritte nelle liste elettorali di uno dei comuni della Repubblica Italiana.
Sono candidabili altresì cittadini di altri paesi dell’Unione Europea, purché siano in grado di procurarsi nel loro paese i documenti richiesti dalla legge italiana (attestazione di godimento dei diritti politici e certificato di assenza di carichi penali pendenti).
La mail di candidatura deve contenere nome, cognome, luogo e data di nascita, codice fiscale. Le donne coniugate o vedove possono aggiungere il cognome del marito. Si può aggiungere un nomignolo, con il quale si è conosciuti (esempio: Luigi Giammarino, detto Gino).
Si devono aggiungere i propri recapiti: telefono, mail, reti sociali (almeno X-Twitter).
Sarà utile indicare la somma che si è disposti a investire nella campagna elettorale.
La persona disponibile alla candidatura deve indicare il nome, cognome, data e luogo di nascita, codice fiscale, della persona che sarà eventualmente il proprio mandatario elettorale (che è obbligatorio, è diverso per ciascun candidato, non può essere a sua volta candidato).
La persona che si candida dovrà inoltre indicare nome, cognome, data e luogo di nascita, codice fiscale, recapiti, dialmenoun’altra persona, di sesso diverso, che sia a sua volta disponibile a candidarsi insieme a lei (per formare dei ticket intergenerazionali e/o interterritoriali).
Devono essere allegati due documenti, entrambi massimo una pagina, in formato editabile (DOC, ODT, DOCX): 1) un curriculum personale e politico, con foto a colori; 2) una dichiarazione di adesione al programma comune, con l’impegno ad aderire al gruppo parlamentare EFA in caso di elezione, insieme a eventuali altri intendimenti. Le due pagine, in caso di candidatura, saranno rese pubbliche. Eventuali candidature di alleati che non fanno riferimento a EFA o di personalità indipendenti saranno trattate a parte. Sarà nostra cura avvertire i candidati delle modalità e del momento in cui faremo firmare l’accettazione di candidatura e la dichiarazione di candidabilità (che dovranno essere in formato cartaceo).
Chiederemo noi al comune di residenza il certificato elettorale.
Secondo le buon pratiche invalse e salvo indicazioni contrarie da parte del Ministero dell’interno, dovrebbe essere possibile al nostro ufficio interterritoriale chiedere il certificato penale (in formato digitale PDF/A). Ricordiamo che anche quest’ultimo sarà pubblicato sul sito del Ministero dell’interno e sul nostro sito “Elezioni trasparenti”.
Devono essere allegate le scansioni digitali, fronte e retro, di un proprio documento in corso di validità e del proprio codice fiscale.
Si devono indicare le circoscrizioni in cui si è disponibili a candidarsi, in ordine di preferenza. A questo proposito riportiamo uno schema che, salvo modifiche che interverranno con il decreto d’indizione delle elezioni, riporta le circoscrizioni con i seggi assegnati:
N
D-UFFICIALE
D-ABBREVIATA
SEGGI
Corte d’appello
1
Circoscrizione I – Italia nord-occidentale
Nordovest
20
Milano
2
Circoscrizione II – Italia nord-orientale
Nordest
15
Venezia
3
Circoscrizione III – Italia centrale
Centro
15
Roma
4
Circoscrizione IV – Italia meridionale
Sud
18
Napoli
5
Circoscrizione V – Italia insulare
Sicilia e Sardegna
8
Palermo
Totale
76
Per maggiori informazioni:Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Avviso sull'aggiornamento delle norme di accesso alle elezioni europee:
In vigore il provvedimento #taglialiste (detta anche #ammazzaliste) per le elezioni europee 8-9 giugno 2024
Dalla segreteria interterritoriale - Bruxelles – Udine - Firenze, 30 marzo 2024
Sono entrate in vigore le norme #taglialiste, con le quali Fratelli d'Italia e la maggioranza di centrodestra, nel silenzio assordante di gran parte delle opposizioni e dei media, hanno voluto eliminare con una manovra sinistra la possibilità di partecipare alle prossime elezioni europee dei giorni 8-9 giugno 2024 per una mezza dozzina di movimenti, fra cui la nostra iniziativa "Patto Autonomie Ambiente", promossa da EFA e da Autonomie e Ambiente.
Le istruzioni ministeriali sono state aggiornate e sono disponibili qui:
Dopo l'entrata in vigore del provvedimento #taglialiste (detta anche #tagliaesenzioni, #ammazzaliste) per le elezioni europee 8-9 giugno 2024, l'unico movimento della rete Autonomie e Ambiente che ha deciso di partecipare è Romagna Unita (Rumâgna Unida), nella coalizione "Siamo Europei - Azione", con un unico candidato, Giovanni Poggiali, nella circoscrizione Italia nordorientale (Nordest).
La relativa dichiarazione di trasparenza è disponibile sul sito del Ministero dell'interno:
Dopo l'entrata in vigore del provvedimento #taglialiste (detta anche #tagliaesenzioni, #ammazzaliste) per le elezioni europee 8-9 giugno 2024, l'unico movimento della rete Autonomie e Ambiente che ha deciso di partecipare alle elezioni europee è Romagna Unita (Rumâgna Unida), nella coalizione "Azione - Siamo Europei", con un unico candidato autonomista, Giovanni Poggiali, nella circoscrizione Italia nordorientale (Nordest).
Sul sito del Ministero dell'interno sono disponibili il CV (biografia essenziale) e il casellario giudiziale di Giovanni Poggiali:
Il Comitato federale della Union Valdôtaine, lo scorso 13 novembre 2023, e nello stesso giorno gli esecutivi di Alliance Valdôtaine e MOUV’-Vda Unie, hanno nominato i 10 membri della Commission Spéciale, che è incaricata di dare attuazione alla ricomposizione dell'area autonomista valdostana. Sarà la stessa "Commission de dix" a coordinare l'impegno unitario degli autonomisti valdostani per le elezioni europee 2024. La Commissione nominerà nel suo seno un "Président-Rapporteur".
I dieci eletti sono: Diego Bovard, Osvaldo Chabod, Daniele De Giorgis, Diego Empereur et Sylvie Hugonin (i cinque espressi dalla Union Valdôtaine); Alessandro Giovenzi, Patrizia Morelli, Sandro Nogara, Flavio Peinetti et Eloïse Villaz (i cinque designati da Alliance Valdôtaine e MOUV’-Vda Unie).
Riceviamo oggi 21 novembre 2023, dalla Assemblada Occitana Valades, un forte appello a un lavoro comune per le elezioni europee 2024
La forza sorella delle Valadas scrive a tutto il Patto Autonomie e Ambiente, ma anche alle altre realtà della grande Occitania e ai territorialisti di tutta Europa.
È tempo di prepararsi insieme, scrivono, alle elezioni europee del 2024. Ci dobbiamo proporre come alfieri di idee nuove per il bene delle valli occitane, dell'Occitania nel suo complesso, di tutti i popoli e territori d'Europa.
E' stato già lanciato un primo appello a tutte le forze politiche occitaniste per una lista transnazionale e transpartitica:
Siamo in attesa che sia raccolto nel mondo occitano e oltre.
Lo facciamo risuonare anche nella grande rete di Autonomie e Ambiente, in EFA e, in modo particolare, nella vicina Valle d'Aosta.
Le elezioni europee del 2024 sono ormai all' orizzonte. Non ripetiamo gli errori del 2019 (quando il simbolo di Autonomie per l'Europa uscì troppo tardi).
Si lavori in modo unitario e forte. Dobbiamo osare quello che sembra impossibile: eleggere degli autonomisti in Europa anche dai territori della Repubblica Italiana, per portare le istanze delle aree periferiche al centro del mondo politico e creare un vero rilancio di tutti i territori, concludono gli amici dell'Assemblada Occitana Valadas.
A questo appello si unisce il nostro Patto Autonomie e Ambiente.
Abbiamo già un simbolo che può garantirci di essere riconosciuti alle elezioni europee 2024 ed è quello che abbiamo già in uso da mesi (riprodotto in questa pagina nella sua forma basica).
Abbiamo già un progetto, che è quello deciso dall'Assemblea generale di Udine (10 giugno scorso):
Il prossimo 16 dicembre, infine, saremo a Chivasso, per gli 80 anni della Carta di Chivasso.
Sarà necessario molto lavoro. Dobbiamo ancora confrontarci con molte realtà, a partire dalla sorella maggiore Union Valdôtaine. Saranno indispensabili altri adempimenti politici e amministrativi, ma la decisione è presa.
Dobbiamo quindi chiedere a tutti un maggior impegno:
più iscrizioni alla mailing list di Autonomie e Ambiente (per non perdere le ultime notizie - la casella di adesione è in fondo a ogni pagina di questo sito)
disponibilità a figurare nelle liste del Patto Autonomie e Ambiente (donne, uomini, persone giovani)
presenza a Chivasso il prossimo 16 dicembre, per gli 80 anni della nostra magna Carta
A cura della segreteria interterritoriale - Chivasso, 21 novembre 2023
Giovanni Poggiali, una delle figure più importanti, a livello italiano ed europeo, della nostra rete civica, ambientalista, territorialista, ha tenuto oggi a Ravenna un incontro con la stampa cittadina e della Romagna, per parlare della sua candidatura alle elezioni europee ormai imminenti, nella lista Siamo Europei-Azione. L'incontro si è tenuto al Caffé Corte Cavour. Erano presenti, fra gli altri, Filippo Govoni (Azione Ravenna), Samuele Albonetti (il presidente di Romagna Unita, il movimento di cui Giovanni Poggiali è uno dei promotori), Mauro Vaiani (vicepresidente segretario di Autonomie e Ambiente).
Dopo il sinistro decreto strozza-esenzioni e taglia-liste, con EFA e il nostro Patto Autonomie Ambiente esclusi dalle elezioni, questa candidatura è un segno di speranza, finalmente.
Le migliori tradizioni autonomiste della nostra storia repubblicana, da Chivasso a oggi, e i cinque anni di lavoro di Autonomie e Ambiente, sono rappresentati da Giovanni Poggiali nella circoscrizione nord-orientale (Sudtirolo, Trentino, Veneto, Friuli, Venezia Giulia, Emilia, Romagna). Romagna Unita - Rumâgna Unida ha accettato infatti di partecipare, con questa candidatura indipendente, alle liste che Azione ha allargato a molte altre realtà del riformismo italiano.
Giovanni Poggiali ha spiegato di essere in sintonia con Azione, per le sue convinzioni e la sua storia personale. La sua famiglia ha connessioni profonde con le diverse e vivaci tradizioni politiche repubblicane, socialiste, liberali, cristiane, anarchiche della Romagna, ma soprattutto con le radici più profonde (Giovanni Poggiali è nipote di Giordano Mazzavillani, importante poeta romagnolo). Autonomisti e azionisti erano insieme nella Costituente e nel prossimo futuro il dialogo fra queste due anime della Repubblica e dell'Europa avrà la possibilità di essere rinnovato. Magari proprio a partire da Ravenna, città che alle prime elezioni dirette del Parlamento europeo, nel 1979, ebbe la partecipazione al voto più alta d'Europa (il 94,47%, tanto da essere premiata dalla prima presidente, Simone Weil, nel 1980).
Con questa candidatura Giovanni Poggiali restituisce una voce agli ideali di una Europa delle Regioni e della Repubblica delle Autonomie, fondate sulla sussidiarietà e sulle più ampie autonomie personali, sociali, territoriali.
In questi tempi difficili di guerra, inquinamento, crisi dei valori, tutti i territori hanno bisogno di autorità locali forti e competenti in cui le comunità possano riconoscersi. Mentre il sistema politico italiano è da trent'anni paralizzato da un bipolarismo divisivo e sterile, incapace di riforme (ostinato a rifiutare cambiamenti anche minimi, come accadde con la vergognosa resistenza alla volontà di Montecopiolo e Sassofeltrio di passare dalle Marche alla Romagna), l'idea di una moderna amministrazione unitaria della Romagna non è più un sogno audace, ma una necessità per il bene delle generazioni future, dei giovani che si sono mobilitati, durante le terribili vicende dell'alluvione, per essere d'aiuto lavorando duramente nel fango, ma cantando "Romagna mia" ogni volta che ne avevano il tempo e il fiato.
La Romagna, riunita in una moderna forma di autogoverno - proprio come ogni altro territorio e regione d'Europa - può migliorare in tutto: dal fermare l'inquinamento, al riprendere il controllo di una diligente manutenzione del territorio, alla valorizzazione dell'economia locale in tutte le sue componenti, salvaguardandone l'originalità e promuovendone l'innovazione.
Romagna Unita, Autonomie e Ambiente, EFA coltivano l'unità nella diversità (anche al loro interno) e lavorano per una Europa forte e coesa proprio perché rispettosa di tutti i suoi territori e di tutte le sue diversità e biodiversità.
La campagna elettorale di Giovanni Poggiali è iniziata, alla romagnola, cioè con generosità, allegria e gentilezza, per portare la Romagna in Europa, per dare una voce a tutte le autonomie, per un'Europa di tutti e per tutti.
Ravenna, 3 maggio 2024 - Fonti: Ufficio stampa di Giovanni Poggiali e testimonianze dirette
Per conoscere Giovanni Poggiali e seguire la sua campagna:
Nella foto, da sinistra a destra: Samuele Albonetti (presidente Romagna Unita), Giovanni Poggiali, Mauro Vaiani (vicepresidente segretario di Autonomie e Ambiente)
Si è concluso ieri a Strasburgo il congresso di Alleanza Libera Europea-European Free Alliance (ALE-EFA), la famiglia politica europea dei popoli, dei territori, delle regioni, di coloro che credono nella sussidiarietà, nell'autodeterminazione, nelle autonomie personali, sociali, territoriali, resistendo a ogni forma di centralismo. I lavori si sono svolti il 13 e il 14 ottobre 2023, nella storica capitale dell'Alsazia, città simbolo della riconciliazione e della costruzione della casa comune europea.
Per ALE-EFA è stato il primo raduno congressuale politico-elettorale nella sua storia ultraquarantennale (come prevedono gli statuti, il partito politico europeo ha sin qui celebrato delle assemblee generali che coinvolgevano un pubblico molto più ristretto di soli delegati delle forze politiche assorellate).
Il congresso ha ratificato all'unanimità un agile manifesto per le elezioni europee del prossimo 9 giugno 2024, che sarà reso pubblico a breve.
Inoltre sono state scelte e presentate all'opinione pubblica europea due persone che saranno il ticket degli autonomisti europei per la presidenza della prossima Commissione europea, cioè quelli che la stampa europea chiama gli "spitzenkandidaten" (nella foto sotto): la giovane attivista Maylis Roßberg (Rossberg) del partito regionale Südschleswigsche Wählerverband (SSW), che rappresenta l'autonomismo danese dello stato dello Schleswig-Holstein (uno dei sedici Bundesländer della Repubblica Federale Tedesca); Raül Romeva i Rueda, economista e dottore di relazioni internazionali, già parlamentare civico-ecologista europeo dal 2004 al 2014 (gruppo Verdi-Ale), già consigliere agli affari esteri della Generalitat (il governo regionale della Catalogna) ai tempi del referendum per l'indipendenza catalana del 1 ottobre 2017 (consultazione duramente repressa dallo stato post-franchista), perseguitato politico imprigionato dalla Spagna per due anni, dalla fine del 2017 alla fine del 2019, oggi aderente al partito Esquerra Republicana de Catalunya (ERC).
Maylis Roßberge Raül Romeva i Ruedahanno ottenuto il consenso unanime, anzi l'entusiasmo dal congresso, per il loro impegno per un'Europa diversa, per tutti non per pochi (#ForAll è stato uno degli hashtag più popolari del congresso).
Non senza fatica, il congresso ha lavorato su un documento di approfondimento e lavoro politico, non impegnativo per tutte le formazioni politiche che fanno parte dell'Alleanza ma che ha ottenuto il consenso della maggioranza delle forze sorelle. La basca presidente ALE-EFA, Lorena López de Lacalle Arizti, il catalano segretario generale Jordi Solé i Ferrando (che è anche il capogruppo dei parlamentari europei di ALE-EFA, che sono una componente del gruppo Verdi-ALE nel Parlamento europeo) e il giovane consulente politico scozzese Paul Butcher hanno supervisionato questo delicato momento di confronto politico-programmatico. Segnaliamo alcune questioni su cui il dibattito è stato complesso e l'apporto delle forze politiche territoriali della Repubblica Italiana è stato particolarmente ficcante: l'impegno per il superamento del nucleare (non solo per i suoi rischi intrinseci, ma anche per le sue connessioni con il centralismo politico-economico); il nitido rifiuto di ogni forma di presidenzialismo europeo (l'elezione diretta di capi politici europei sarebbe dominata dai media e dalle lobby, una caricatura della democrazia); la necessità di passare dal pur necessario supporto all'Ucraina all'ancora più urgente "cessate il fuoco", per evitare non solo la distruzione dei territori contesi, ma pericoli ancora più grandi per l'Europa e per il pianeta.
Il congresso ha confermato la solidarietà internazionale come cifra costitutiva dell'identità dell'Alleanza. C'è stato un commosso omaggio agli Armeni dell'Artsakh (Nagorno-Karabakh), che sono stati cacciati dalle loro terre ancestrali dallo sciovinismo azero, una tragedia che non sarà dimenticata, come vorrebbero i fascisti centralisti delle grandi potenze. E' stato confermato il supporto di ALE-EFA per la causa dell'autogoverno della RASD (Repubblica Araba Saharawi Democratica) e dei curdi. E' stata espressa piena solidarietà per le vittime israeliane e palestinesi della violenza, del terrorismo, della guerra, auspicando che si continui a lavorare per la pacifica convivenza fra Gaza, Israele e Cisgiordania.
Sono stati ricordati con commozione dal congresso una madre e un padre del nostro movimento europeo per l'autogoverno di tutti dappertutto: Winifred Margaret (Winnie) Ewing (1929–2023), a lungo deputata europea per la Scozia, che meritò il nomignolo di Madame Écosse; Max Simeoni (1929–2023), medico e politico còrso, già parlamentare europeo per la Corsica, uno dei padri della rinascita dell'autogoverno dell'isola.
Ricordiamo infine i partecipanti provenienti dalla Repubblica Italiana. Erano rappresentate tre forze politiche territoriali cruciali per il futuro della Repubblica delle Autonomie, da Sicilia, Valle d'Aosta e Sardegna.
Il Movimento Siciliani Liberi è stato rappresentato da Elena Gumino (Giuvintú Siciliana Lìbira), Alfonso (Alessandro) Nobile ed Eliana Esposito (foto sotto).
Per la Valle d'Aosta era presente la Union Valdôtaine (UV), rappresentata da Frédéric Piccoli, Diego Bovard e dalla giovane Sylvie Hugonin.
Infine, per il Friuli-Venezia Giulia, era presente il Patto per l'Autonomia (PA-F-VG), rappresentato da Roberto Visentin (che è anche vicepresidente EFA e presidente della nostra rete Patto Autonomie e Ambiente) e, per il giovanile, Gabriele Violino.
Il Patto per l'Autonomia F-VG ha voluto portare al congresso due delegati da altri territori in cui non ci sono ancora forze politiche territoriali strutturate e assorellate a EFA: Silvia (Lidia) Fancello, che in Sardegna è la rappresentante di EFA e AeA; Mauro Vaiani, il garante di OraToscana e, nel Patto Autonomie e Ambiente, impegnato a coordinare la segreteria interterritoriale.
Nella foto di gruppo in alto a sinistra, di corredo al post, da sinistra: Diego Bovard (UV), Gabriele Violino (PA-F-VG), Sylvie Hugonin (UV), Maylis Rossberg (EFA spiztenkandidatin), Frédéric Piccoli (UV), Silvia Lidia Fancello (EFA-AeA in Sardegna), Mauro Vaiani (OraToscana).
A cura della segreteria interterritoriale - Prato, 15 ottobre 2023
Si è svolto oggi il seminario politico-elettorale sulle Europee 2024 della sorellanza Autonomie e Ambiente, che promuove, per le prossime elezioni europee, il PATTO AUTONOMIE AMBIENTE.
Siamo una realtà, magari piccola, ma presente nella Repubblica e in Europa, una speranza contro la secessione dei cittadini dalle istituzioni, dai loro territori, dalla socialità, dalla natura, dalle generazioni future.
Hanno partecipato al seminario oltre 55 attivisti, studiosi, leader locali, da gran parte dei territori della Repubblica Italiana, oltre a ospiti significativi, come il prof. Sergio Bagnasco, anima del costituendo comitato anti-Rosatellum; Alfonso Barbarisi, vicecoordinatore del movimento politico cristiano-sociale INSIEME; Luigi Spanu, garante del movimento politico PARTECIPAZIONE ATTIVA.
Fra i temi cruciali affrontati dagli intervenuti, c'è stato quello del crollo della partecipazione dei cittadini di questa Repubblica alle elezioni di ogni ordine e grado. E' da trent'anni un fenomeno in continua crescita, quello dell'astensionismo. Si tratta del più grande fallimento del bipolarismo "all'italiana", centralista e autoritario.
Leggi elettorali ingiuste, un sistema mediatico al servizio di un bipolarismo "ambidestro", una sterile alternanza fra ceti politici di centrodestra o centrosinistra prigionieri degli stessi pregiudizi centralisti e tecnocratici, hanno prodotto ben poco riformismo, impoverimento, spopolamento delle aree marginali, una metastasi legislativa nemica dei contadini, degli artigiani, delle piccole imprese, delle famiglie. Questo fallimento si è visto anche nelle recenti elezioni regionali sarde, in cui la Coalizione Sarda, guidata da una figura di grande rilievo, Renato Soru, è stata oscurata dal sinistro conformismo dei media.
Sono stati rilanciati allarmi specifici e drammatici contro la desertificazione non solo delle colonie interne (la Sardegna, la Sicilia, il Sud), ma dell'intero Appennino; contro lo scandaloso scambio fra autonomie finte, sbagliate, irrealizzabili (autonomie differenziate come impostate dai ciarlatani leghisti) e centralismi veri (il premierato); contro la distruzione delle autonomie e della sussidiarietà, che è cominciata con il soffocamento dei comuni e continua con la distruzione dei servizi pubblici universali; contro un'economia che si pretende di rendere "green" ma che continua a inquinare, ad avvelenare, a perseguire grandi opere faraoniche, come il ponte di Messina.
I partecipanti al seminario, esponenti di movimenti politici territoriali di ogni angolo della Repubblica Italiana, hanno confermato la propria adesione al coraggioso programma comune del Patto Autonomie Ambiente, che si può leggere qui sul nostro sito, sotto il menu ELEZIONI TRASPARENTI. La scelta degli aderenti al Patto è quella d'impegnarsi per temi avanzati, spesso radicali, ma sempre con grande moderazione dei toni e con sapiente riformismo.
Nel programma comune non ci sono ricette, né promesse, né slogan, ma piuttosto una grande ambizione, quella di mobilitare tante diversità locali - movimenti civici, municipalisti, urbani, rurali, territorialisti, regionalisti, storici autonomisti - per la Repubblica delle Autonomie personali, sociali, territoriali; per la sussidiarietà, le comunità locali, le piccole imprese; contro il centralismo dei nostri tempi e le sue paurose concentrazioni di potere industriale e militare; contro la sorveglianza universale e le concentrazioni di potere tecnologico; contro gli aspiranti podestà d'Italia (eletti direttamente da centrali di potere mediatico, come vorrebbe il governo Meloni), napoleoni d'Europa, tiranni della globalizzazione (multinazionali, centrali di potere mediatico, autocrazie, grandi potenze).
Una comunità politica di europeisti nativi, come la nostra, si è ritrovata sia contro il ritorno di vecchi e sinistri "nazionalismi", sia contro il progetto di "Stati Uniti d'Europa", un superstato inaccettabile. Si guarda alla Svizzera, alle autonomie, al federalismo, non certo agli Stati Uniti d'America, tanto meno alla Cina e altre grandi potenze centraliste e autoritarie, con le loro multinazionali.
Nelle conclusioni, il presidente di Autonomie e Ambiente, Roberto Visentin (Patto Autonomia Friuli-V.G.), e il vicepresidente segretario, Mauro Vaiani (OraToscana), hanno ribadito la validità del lavoro interterritoriale di Autonomie e Ambiente e hanno chiesto a tutte le realtà locali di mantenere e valorizzare le proprie diversità, per un progetto a lungo termine, magari affidando a dei giovani competenti il ruolo di "ministri degli esteri" attraverso i quali contribuire alla crescita della sorellanza e all'impegno di tenere in vita la nostra storica famiglia politica europea, EFA (European Free Alliance).
EFA, un'antica famiglia politica dei popoli e dei territori ancora senza autogoverno, tiene viva una speranza politica e geopolitica per le diversità, all'interno di un continente attraversato da conformismi e scetticismi.
Il seminario è stato registrato ed è pubblicato in tre parti sul canale YouTube di Autonomie e Ambiente.
Parte prima - Introduzione e primi interventi
Mauro VAIANI
OraToscana
Vicepresidente AeA – Segreteria interterritoriale
Alfonso BARBARISI
Vicecoordinatore INSIEME
Movimento politico cristiano-sociale amico delle autonomie
Sergio BAGNASCO
Comitato referendum anti-Rosatellum
Per la partecizione, ispirato a Felice Besostri
Stefano PESARESI
Rumâgna Unida
Marco CANNITO
Lista civica Città Diversa Livorno
Elia MIONI
Patto Autonomia F-VG
Rivista “Il Passo Giusto"
Antonio CAPUTO
Comitato Charta di Melfi
Cavaliere del lavoro e sostenitore dell’autogoverno napoletano
Parte seconda - Interventi
Claudia ZUNCHEDDU
Comitato Sardigna Pro S'Europa
Sardigna Libera
Enrico CHIAPPAROLI
Lombardia Civica - Alleanza Territorio Federalismo
Comitato AeA per la Lombardia
Gennaro FERRILLO
Altro Modo Flegreo
Laboratorio per la cittadinanza attiva
Giovanna CASAGRANDE
Sardegna Possibile
Sostenitrice della Coalizione Sarda
Luigi SPANU
Garante di Partecipazione Attiva
Comitato referendum anti-Rosatellum
Mattia PEPINO
Assemblada Occitana Valadas
Stefano BOUCHÉ
Comitato Charta di Melfi
Lupi del Sud
Giuseppe DI BELLO (Beppe)
Liberiamo la Basilicata
Riccardo GALIMBERTI
Lista civica Ri-Bella Firenze
Comitato italiano contro l’overtourism
Stefano NESTA
Comitato Collevecchio in Europa
Attivismo in Sabina
Fausto VALENTINI
Primavera dell’Autonomia
Trentino
Ciro LOMONTE
Segretario Siciliani Liberi
Pasquale MUSARRA
Siciliani Liberi
Parte terza - Conclusioni
Alfonso NOBILE (Alessandro)
Siciliani Liberi
Vicepresidente AeA
Luigi GIAMMARINO (Gino)
Comitato Charta di Melfi
Vicepresidente AeA
Milian RACCA
Liberi Elettori Piemonte
Vicepresidente AeA
Samuele ALBONETTI
Rumâgna Unida
Vicepresidente AeA
Silvia FANCELLO (Lidia)
Comitato Sardigna Pro S'Europa – Rappr. EFA in Sardegna
Vicepresidente AeA
Stefania TARAS
IRS - indipendèntzia Repùbrica de Sardigna
Vota Sardigna – Coalizione Sarda
Luigi GIAMMARINO (Gino)
Comitato Charta di Melfi
Vicepresidente AeA
Roberto VISENTIN
Patto Autonomia F-VG
Presidente AeA – Vicepresidente EFA
Mauro VAIANI
OraToscana
Vicepresidente AeA - Segreteria interterritoriale
Note
Si sono giustificati per non essere potuti intervenire:
Francesca MARRAZZA
Lista civica Ri-Bella Firenze
Bruno RUBATTINO
Associazione Repubblica di Genova
ARGE
Edoardo VITALE
Comitato Charta di Melfi
Sud e Civiltà
Vincenzo GULÌ
Comitato Charta di Melfi
Neoborbonici attivisti
Si ringrazia il creativo (e storico popolare DJ) Renzo Giannini, per il supporto tecnico e artistico dato allo svolgimento del seminario.
Prato, 2 marzo 2024 (aggiornato il 3 marzo 2024) - A cura della segreteria interterritoriale
Riceviamo e pubblichiamo la lettera con cui il presidente Giovanni Poggiali ha annunciato al Movimento per l'Autonomia della Romagna la propria disponibilità a candidarsi per le Europee nelle liste di Azione
Romagna, 10 aprile 2024
Cari amici,
come vi avevo anticipato durante il nostro ultimo comitato regionale del 23 marzo scorso e nelle successive riflessioni, si è concretizzata la possibilità di rappresentare la nostra istanza di autonomia della Romagna direttamente in una competizione elettorale. Si tratta delle prossime elezioni europee.
Come sapete la rete a cui siamo legati, Autonomie e Ambiente, rappresenta in Italia un vasto e variegato arcipelago di forze autonomiste di tutta la penisola ed è il braccio italiano della famiglia politica europea European Free Alliance (EFA), presieduta dalla nostra amica Lorena Lopez de Lacalle.
Una ingiusta legge votata nel nostro Parlamento italiano a poche settimane dalle consultazioni dei primi di giugno ha vanificato la possibilità per Autonomie e Ambiente ed EFA di presentare proprie liste nelle cinque circoscrizioni, liste in cui anche la Romagna avrebbe potuto avere degna rappresentanza. Davanti a un sopruso attuato con tempi che dimostrano un profondo disprezzo per ogni buona forma democratica non ci si poteva arrendere e stare a guardare dopo anni di lavoro.
Sono state sondate altre liste che potevano aprirsi a candidati autonomisti. L’accordo è stato trovato con il partito Azione, che ha peraltro aperto anche ad altre realtà riformiste e repubblicane, oltre che agli autonomisti. C’è quindi la possibilità di una candidatura autonomista distinta e indipendente nella circoscrizione Nord Est. E’ stato proposto a noi di rappresentare tutte le istanze di autonomia e inprimis la nostra. Ho ritenuto, consapevole dei rischi e delle opportunità, di accettare io, personalmente, questa candidatura.
E’ il momento di far sapere anche in Europa che c’è una sua antica regione che chiede di avere voce. E’ un messaggio di identità, di valori, di speranza, che dobbiamo soprattutto alle giovani generazioni.
Pertanto, considerando anche le decisioni prese nel nostro ultimo comitato e la fiducia con la quale mi avete incoraggiato a proseguire sulla strada che avevamo già deciso di intraprendere insieme, anche riguardo alle proposte di revisione dello statuto del Movimento, comunico di sospendermi momentaneamente dalla carica di Presidente per meglio affrontare le poche settimane che ci separano dal voto europeo.
La gestione quotidiana del MAR resterà nelle mani del coordinatore e del direttivo, che cureranno anche l’organizzazione della prossima assemblea, già ipotizzata per la seconda metà di giugno.
Con affetto e nella speranza di aver interpretato un sentimento davvero diffuso fra di noi, vi saluto caldamente.
Nella serata di venerdì 31 maggio 2024 Giovanni Poggiali ha incontrato online diversi leader delle autonomie nella Repubblica Italiana. Il viticoltore romagnolo Poggiali, un esponente di rilievo dell'autonomismo europeo, è candidato indipendente di Romagna Unita (parte di Autonomie e Ambiente e quindi espressione della famiglia politica europea delle autonomie, dei popoli, delle regioni, dei territori, EFA - European Free Alliance), nella lista di Azione - Siamo Europei nell'Italia nordorientale.
Si è discusso delle motivazioni fondamentali di questa partecipazione autonomista nelle liste allargate di Azione - Siamo Europei: l'opposizione al bipolarismo sterile; la frenata contro l'elezione diretta del podestà d'Italia; problemi storici lasciati insoluti da trent'anni dai ciarlatani dell'autonomia "differenziata", come la territorializzazione delle imposte; i cambiamenti necessari per porre fine all'avvelenamento del mondo; un attenta revisione dei trattati di libero scambio (il cibo non è una merce qualsiasi); la necessità di una profonda democratizzazione dell'Europa e della piena attuazione del principio di sussidiarietà, in una Europa delle Regioni, più coesa ma anche più giusta.
Gli autonomisti non hanno potuto presentarsi in forma più visibile e con altri candidati, anche perché impediti da leggi elettorali ingiuste (e cambiate in corsa dalla maggioranza di centrodestra). Quella di Giovanni Poggiali con Azione è quindi anche un atto di generosità in un momento di emergenza democratica, in cui il centralismo e il conformismo vorrebbero cancellare le autonomie personali, sociali, territoriali.
Giovanni Poggiali ha potuto parlare agli altri autonomisti delle radici, dello spessore politico e culturale, dell'importanza dell'autonomismo romagnolo per il futuro di una rinnovata Repubblica delle Autonomie e nel cammino verso l'ideale di una Europa delle Regioni, dei territori, dei popoli.
Questa sotto il link a una registrazione della parte finale della conversazione a cui hanno partecipato, fra gli altri: Roberto Visentin (presidente di Autonomie e Ambiente, vicepresidente di EFA, mentore del Patto per l'Autonomia Friuli-Venezia Giulia); Alfonso "Alessandro" Nobile (Siciliani Liberi - siciliano che vive nel Nordest); Silvia "Lidia" Fancello (Autonomie e Ambiente - EFA in Sardegna); Danilo Lampis (Sardegna Chiama Sardegna); Samuele Albonetti (Romagna Unita); Manuel Pirino (lista civica Generazione Sassari); Mauro Vaiani (garante di OraToscana, vicepresidente segretario di Autonomie e Ambiente), che ha moderato la conversazione e la cui voce introduce e conclude l'intervento di Giovanni Poggiali.
Ravenna, 31 maggio 2024 - a cura della segreteria interterritoriale
Riceviamo dall'ufficio stampa di GIOVANNI POGGIALI candidato autonomista nella circoscrizione Italia Nordorientale nelle liste di Azione - Siamo Europei alle prossime elezioni europee 8-9 giugno 2024
Il candidato ravennate alle elezioni europee, Giovanni Poggiali, ha svolto una serie di incontri in Veneto, a Trieste, in Friuli
Una tre giorni di incontri importanti, con esponenti politici ma anche imprenditori, operatori economici, esponenti del mondo sportivo e sociale, giornalisti, giovani attivisti per le autonomie
Giovanni Poggiali, il viticoltore ravennate esponente della rete Autonomie e Ambiente (AeA), espresso da Romagna Unita, candidato alle prossime elezioni europee nella lista di Azione per quanto riguarda la circoscrizione elettorale Italia Nordorientale, ha trascorso alcuni giorni in diversi dei territori che fanno parte della circoscrizione: Veneto, Trieste, Venezia Giulia e Friuli.
Ha incontrato decine di persone interessate alla sua candidatura e al suo programma che coniuga le antiche battaglie per la Repubblica delle Autonomie e per l'Europa delle Regioni con il programma di serio riformismo di Azione.
Fra i vari incontri, vanno segnalati quello svoltosi nella sede della Regione a Udine, alla presenza di vari esponenti del Patto per l'Autonomia, in primis il consigliere regionale Massimo Moretuzzo e il vicepresidente degli autonomisti europei, Roberto Visentin (nella foto, da sinistra verso destra: Roberto Visentin - presidente AeA e vicepresidente EFA; Massimo Moretuzzo, consigliere e segretario del Patto per l'Autonomia Friuli-Venezia Giulia; Giovanni Poggiali; Gabriele Violino, dirigente dei giovani autonomisti europei EFAy; Giorgio Cavallo e Roberto Muradore, esponenti del Patto in Friuli).
A Trieste, allo storico Caffè San Marco, Giovanni Poggiali aveva avuto un incontro di lavoro con la segretaria regionale di Azione, Daniela Rossetti, sui temi più cruciali dell'impegno comune degli autonomisti e di Azione: la resistenza al bipolarismo sterile, estremista e divisivo, che oscura nei territori i leader locali, riducendo la politica nazionale ed europea a uno scontro polarizzato fra pochi capi mediatici; la necessità di porre un freno alla deriva della capocrazia, in particolare alla paventata elezione diretta di un "podestà" d'Italia.
Il prossimo appuntamento di campagna elettorale è per la mattinata di domani, giovedì 23 maggio, a Ravenna: Giovanni Poggiali sarà ospite di un incontro nella sede di Confagricoltura.
Ufficio stampa: Alberto Mazzotti, 338 8556129
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Per la Festa della Repubblica, Giovanni Poggiali ha scritto un contributo per il nostro Forum 2043. Cosa significa la Romagna per l'Italia e per l'Europa? L'autonomismo romagnolo può migliorare la vita delle generazioni future, non solo in Romagna. Leggete e approfondite sul Forum 2043:
Giovanni Poggiali candidato autonomista alle elezioni europee nella circoscrizione “Italia nordorientale”
A chiusura di una campagna elettorale che lo ha portato, oltre che in giro per la Romagna, in tutti i territori della circoscrizione “Italia nordorientale” e in modo particolare in Friuli, a contatto con esponenti della politica e della società civile, Giovanni Poggiali, il viticoltore ravennate esponente della rete di Autonomie e Ambiente, manda un ultimo messaggio agli autonomisti.
Essendo stata preclusa agli autonomisti una partecipazione autonoma alle Europee (da sinistre modifiche normative fatte a partita iniziata), la candidatura indipendente dell’autonomista Giovanni Poggiali nella lista Azione-Siamo Europei è un segno di speranza.
Il bipopulismo, il leaderismo, i ciarlatani della “differenziata”, gli aspiranti “podestà” d’Italia, possono essere fermati solo con azioni positive, con il sorriso e con serietà, come questa generosa candidatura romagnola, il sostegno alle liste civiche locali, l’impegno – che sta per iniziare subito dopo le Europee – per la grande iniziativa referendaria contro il Rosatellum ispirata alle lotte e ai valori di Felice Besostri.
“Ho accettato di candidarmi in rappresentanza della rete Autonomie e Ambiente, che vorrei portare in Europa all’interno del gruppo EFA, la European Free Alliance che raggruppa decine di formazioni autonomiste dell’intero continente. Mi impegno per far contare sempre più l’autonomia dei singoli territori all’interno di una Europa delle regioni, dei territori, dei popoli. L’unica che potrà essere veramente coesa e insieme fondata sulla più ampia attuazione del principio di sussidiarietà. Ringrazio gli amici autonomisti, in particolare i Friulani, che mi hanno aiutato in questo percorso.”.
“Tanti autonomisti friulani appoggiano la candidatura di Giovanni Poggiali nella nostra circoscrizione. – sottolinea Roberto Visentin, presidente di Autonomie e Ambiente e vicepresidente EFA – L’esponente autonomista romagnolo da sempre si è speso per il riconoscimento delle autonomie territoriali. Se eletto a Bruxelles sarà una voce fondamentale per le autonomie, la nostra e tutte le altre.”.
Grazie ad Azione per aver permesso alla Romagna e alla rete di Autonomie e Ambiente di essere rappresentati a queste elezioni europee, attraverso la mia candidatura.
Grazie alla famiglia di European Free Alliance per il sostegno e l’incoraggiamento con cui ci hanno accompagnato, gettando le basi per un filo diretto Romagna-Europa che non si esaurirà in questa tornata elettorale.
E grazie a tutti coloro che hanno seguito me e Rumâgna Unida in questi mesi, dimostrando curiosità, interesse e attenzione verso questo progetto e verso le idee che ne sono alla base, un progetto che ha mosso i suoi primi passi e che si sta già preparando per i prossimi.
Le elezioni europee sono state difficili per noi e per le nostre idee. Lo diciamo con franchezza: speravamo di suscitare un pochino più di generosità, di convincere più autonomisti storici e moderni territorialisti ad attivarsi, anche solo per un voto tattico.
Dopo la nostra esclusione dalle elezioni, attraverso il coraggio di Giovanni Poggiali e degli amici di Romagna Unita, insieme ad altre realtà autonomiste e civiche, abbiamo portato un nostro piccolo contributo alla lista Azione-Siamo Europei, l'unica lista di una certa consistenza che si era messa di traverso rispetto al "bipolarismo all'italiana" e che ha frenato rispetto alla deriva degli aspiranti podestà d'Italia e napoleone d'Europa. La lista non ha raggiunto il 4%, purtroppo. Siamo comunque grati a Carlo Calenda e agli altri leader della lista per questa esperienza fatta insieme. La nostra collaborazione continuerà su alcuni cruciali temi di democrazia locale ed europea.
Ha votato meno della metà degli aventi diritto e questa è una grande sconfitta per tutti. Nessun progetto politico nuovo potrà affermarsi, se continuano a votare solo i tifosi dell'attuale bipolarismo.
Siamo consapevoli di ciò che sta erodendo la democrazia, perché ne siamo fra le prime vittime: leggi elettorali ingiuste, infodemia invece che informazione corretta, regole assurde e criminogene sul finanziamento dei partiti e delle campagne elettorali. Senza potere, senza denaro, senza continue esasperazioni e semplificazioni mediatiche, tante persone di valore non riescono nemmeno a far sapere agli elettori della loro candidatura.
La polarizzazione al vetriolo sta facendo galleggiare, in entrambi gli schieramenti, i peggiori, non i migliori.
Ciò detto, teniamo desta la speranza. Qualche buona notizia dalle Europee è venuta.
Romagna Unita c'è e GIOVANNI POGGIALI è riuscito a materializzare, dal nulla, oltre 500 cittadini in sostegno di un'idea audace e moderna di autonomia della sua terra.
Facciamo i nostri complimenti a esponenti amici delle autonomie che hanno raggiunto lusinghieri risultati personali: PAUL KÖLLENSPERGER (il leader di Team K), 11.000 voti; ELENA BONETTI (PER) , 8.700; MARIO RAFFAELLI (sostenuto da Casa Autonomia del Trentino), 5.695; LEONARDO LOTTO (giovane esponente valdostano di Azione, nella circoscrizione Nordovest) 7.048.
Complimenti vivissimi all'amico IGNAZIO MARINO, che è stato eletto nella circoscrizione Italia centrale per la lista "Alleanza Verdi-Sinistra". Ha ottenuto oltre 20.000 voti personali, senza mai poter contare su alcuna grancassa mediatica (come invece avevano quotidianamente alcune - spesso sconcertanti - figure e figurine della sinistra, del centro, della destra).
Con un sistema elettorale più giusto, in cui tutti gli elettori potessero (anzi dovessero) scegliere i propri rappresentanti, avremmo più persone come Poggiali, Raffaelli, Lotto, Marino e meno avventurieri e imbonitori.
Altra piccola buona notizia è che si stanno diradando alcuni equivoci, nonostante la pigrizia dei media e la crescita dell'indifferenza. Le persone che amano le autonomie stanno cominciando a capire chi sono gli imbroglioni della "differenziata" e i loro nuovi leader neonazionalisti.
Qualcosa si sta muovendo, quindi.
Nel frattempo non toglieremo il disturbo. Non ci chiuderemo nelle nostre cose a fare da spettatori della deriva autodistruttiva imboccata dall'umanità. Continueremo con la forza dello "smiling boy", il ragazzo che sorride che dal 1989 è una icona per tutti coloro che amano la vita e la libertà delle proprie comunità locali.
Coloro che hanno ridotto la politica a uno spettacolo, stanno distruggendo la Repubblica, incrinando l'unità europea, avvelenando l'ecosistema, trascinando il mondo verso l'apocalisse nucleare.
Dobbiamo agire per riprenderci tutte le nostre autonomie personali, sociali, territoriali, per valorizzare tutte le nostre diversità, per proteggere tutte le biodiversità.
Prato, 10 giugno 2024
Mauro Vaiani (garante di OraToscana, vicepresidente segretario Autonomie e Ambiente)