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lavoro locale

In lutto per Brandizzo

Come il resto dei territori e come tutte le comunità della Repubblica, osserviamo un giorno di lutto per la tragica morte degli operai ferroviari di Brandizzo. Esprimiamo le nostre più sentite condoglianze alle famiglie di tutte le vittime. Siamo addolorati ma anche a determinati a continuare a lottare per un cambiamento, perché ancora una volta il centralismo uccide, non solo metaforicamente, come tutte le persone che lavorano nelle organizzazioni complesse sanno bene: troppi dirigenti centrali seduti su comode poltrone lontano dalla fatica e dai problemi, troppa poca gente a lavorare e a controllare sul campo.

Questa strage terribile è accaduta a poca distanza da Chivasso, dove ci recheremo entro l'anno per concludere le celebrazioni degli 80 anni della Carta. In quell'occasione renderemo omaggio a queste vittime e a tutte le altre - troppe - che muoiono sul lavoro.

Chivasso - Prato, 1 settembre 2023 - a cura della segreteria interterritoriale

 

Invito a Melfi - 27 ottobre 2023

Amministratori, attivisti, studiosi e cittadini appassionati di autonomie personali, sociali, territoriali, si incontrano a Melfi per un incontro pubblico, voluto da alcuni degli autori della Charta di Melfi, dal Patto Autonomie e Ambiente, con la partecipazione dell'Alleanza Libera Europea-European Free Alliance (ALE-EFA). L'appuntamento per i partecipanti è presso l'albergo HOSTEL IL TETTO, piazza IV novembre a Melfi, nel cuore della Lucania, per venerdì 27 ottobre 2023 alle ore 9.30. La stampa è invitata alle 11.30 per documentare la conclusione dei lavori.

Il tema dei lavori sarà:

Una nuova economia virale
per i territori del Sud e dell’Europa,
per tutti, non per pochi

Interventi introduttivi di:

  • GINO GIAMMARINO, editore, attivista, referente del Patto Autonomie e Ambiente nel Sud
  • CANIO TRIONE, economista, attivista, autore del libro  “L’economia Virale” (pubblicato dalla Giammarino editore nel 2021)

Coordina: MAURO VAIANI, studioso e attivista, vicepresidente del Patto Autonomie e Ambiente

Conclude: LORENA LOPEZ DE LACALLE, presidente del partito politico europeo Alleanza Libera Europea - Free European Alliance

Saranno presenti dirigenti e rappresentanti di altre formazioni politiche territoriali impegnate, associate, associande, in dialogo con il Patto Autonomie e Ambiente, in vista delle elezioni europee 2024.

Importanti spunti per la discussione sono stati già diffusi, grazie a un lavoro coordinato da Gino Giammarino, dall'economista Canio Trione e da Mauro Vaiani (in coordinamento con gli studiosi che partecipano al Forum 2043, "think tank" civico, ambientalista e territorialista promosso dal Patto Autonomie e Ambiente).

Riassumiamo qui alcune delle tesi che saranno discusse:

Contro il gigantismo - A seguito della globalizzazione, l’economia è fagocitata da grandi conglomerati finanziari e da gigantesche multinazionali, incompatibili con la vitalità dell’economia locale, il bene comune, la democrazia.

Piuttosto che rovine, riforme - I giganti possono crollare sotto il peso delle loro disarmonie interne, certo, oppure per l’insostenibilità dell’economia globale distruttiva, ecocida e genocida, ma lascerebbero il mondo in rovina. Contro il conformismo dominante, contro il pensiero unico che in nome del “mercato” assiste impotente, vogliamo far parte di un movimento politico europeo che ponga una questione drammatica e urgente: i giganti sono troppo grandi per esistere, non troppo grandi per fallire.

Beni comuni, servizi pubblici e monopoli naturali - Nel campo dei beni comuni e dei servizi pubblici, a partire dall’acqua pubblica, siamo per il maggior decentramento possibile delle competenze e per lo spezzettamento dei gestori.

Banche al servizio non al potere - La parabola storica del risiko bancario è giunta, nella Repubblica italiana e nell’Unione Europea, alle estreme conseguenze, producendo posizioni dominanti incontrollabili, elite chiuse in bolle di lusso e di potere, non più in alcun modo al servizio delle persone, delle imprese, delle comunità: un fallimento epocale a cui dobbiamo porre urgentemente rimedio.

Pluralismo nel credito - Non ci interessa l’assistenzialismo, ma vogliamo un pluralismo creditizio ancora oggi sconosciuto: i mutui si allungano, certo, ma le banche pretendono di continuare a usare i soliti vecchi strumenti, mentre la società chiede forme radicalmente nuove di accesso al credito.

Attenuare i difetti dell’Eurozona - Non ci sottraiamo al grande e difficile processo di critica e correzione dei difetti intrinseci e strutturali di un’area valutaria forte ma non ottimale come l’Eurozona, ma vogliamo e dobbiamo cominciare a introdurre dei sollievi concreti. Si devono approntare, territorio per territorio, esperimenti di circolazione di credito locale agevolato con il fine di rendere possibile la partecipazione di tutti al mondo del lavoro e al consumo di beni locali. Si deve pensare, da subito, a rendere possibile che in regioni diverse non ci siano le stesse regole finanziarie e non vigano gli stessi tassi d’interesse: l’economia di una regione più povera non può sopportare lo stesso tasso di una regione ricca. Si veda in particolare la petizione Trione: Petition No 0941/2018 by Canio Trione - On reforming economic and monetary policy – https://www.europarl.europa.eu/petitions/en/petition/content/0941%252F2018/html/Petition-No-0941%252F2018-by-Canio-Trione-%2528Italian%2529-on-reforming-economic-and-monetary-policy.

Contro il nuovo vicereame ZES - Spesso, quando le autorità del centralismo italiano ed europeo parlano di “Sud” come di una realtà unitaria, il Meridione può tranquillamente aspettarsi altre ingiustizie. Analizziamo criticamente i limiti intrinseci la Zona Economica Speciale (ZES) unificata, che dovrebbe imporre le sue formule uniche a tutti i nostri territori (e anche alle isole di Sicilia e Sardegna).

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La Charta di Melfi è un documento giovane, pubblicato nel 2019, elaborato da attivisti per l'emancipazione dei territori del Sud dalla rassegnazione, dalla subalternità, dalla tristezza. Echeggia la Carta di Algeri del 1976, documento anticolonialista e internazionalista. Abbraccia i valori della Carta di Chivasso del 1943, il documento confederalista scritto ancora durante il tempo cupo dell'occupazione nazifascista dagli attivisti per l'autogoverno delle valli alpine, con parole di speranza per tutti i territori, prezioso testo di cui quest'anno celebriamo l'ottantesimo anniversario e che continua a ispirare un moderno territorialismo per il XXI secolo. 

Melfi abbraccia Chivasso e Algeri
e da Melfi si riparte per una Europa diversa
per tutti i popoli, per tutti i territori,
per la pace, per le generazioni future

Per informazioni e per preannunciare la propria partecipazione ai lavori:

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Contatto di Gino Giammarino, referente del Patto Autonomie e Ambiente nel Sud:

Luigi Giammarino (Gino) <Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

 

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Lavoro giustizia pace - Buon Primo maggio 2023

Buon Primo maggio 2023!

La festa internazionale dei lavoratori è da noi dedicata a ciò che stava a cuore ai nostri padri, sin dai tempi di Émile Chanoux e della Carta di Chivasso, cioè l'impegno interclassista per l'emancipazione dei contadini, degli operai, degli artigiani, di tutti i lavoratori, attraverso tre linee di azione politica:

1) assicurare a chiunque la possibilità di continuare a vivere nella sua terra, valorizzando l'economia locale e ponendo fine alle migrazioni forzate;

2) combattere lo spopolamento delle montagne e di ogni altro territorio che non sia "competitivo" nella globalizzazione, promuovendo sfere di economia locale liberate dalla necessità di competere sul mercato europeo o internazionale;

3) dare piena attuazione alle autonomie personali, sociali e territoriali, perché le comunità locali abbiano poteri sufficienti a trattenere sul proprio territorio quanto è necessario per le generazioni future.

A cura della segreteria di Autonomie e Ambiente - Primo maggio 2023

L'immagine a corredo di questo post è quella dedicata al lavoro, la giustizia, la pace, riprodotta sulle tessere del sindacato autonomo valdostano SAVT per il 2023.

 

Un Primo Maggio contro gli ipocriti manipolatori delle leggi elettorali

Oggi la festa del Primo Maggio è una giornata di lavoro per le cinque Commissioni elettorali circoscrizionali, costituite rispettivamente presso le Corti d'Appello di Milano, Venezia, Roma, Napoli e Palermo.

Viviamola con serenità, ma ricordiamoci che siamo retti da una classe politica ipocrita che ha escluso una mezza dozzina di famiglie politiche europee - fra cui la nostra EFA - dalle elezioni europee. Ricordiamoci che questo è avvenuto nel silenzio assordante dei media e della gran parte dei leader nazionali - comprese le sedicenti opposizioni.

Esprimiamo la nostra solidarietà alle comunità politiche che, nonostante la truffa votata da Fratelli d'Italia, Forza Italia, Lega Salvini, hanno comunque lottato fino all'ultimo per essere presenti alle elezioni europee.

Ci ricorderemo, invece, di coloro che hanno ignorato o assistito con ignavia a questa vergogna, compresi tanti sedicenti "autonomisti", che, in una situazione così brutta, si sono accodati a forze centraliste e autoritarie, oppure se ne sono stati rintanati a braccia conserte. Si meritano le norme Calderoli-Meloni, costoro. Si meritano di essere imbrogliati da una legge che s'intitola "autonomia differenziata" e in realtà contiene il seme di un neocentralismo penetrante, che metterà in pericolo non solo le sospirate autonomie ulteriori, ma tutte le autonomie esistenti.

Viviamola con coraggio, questa giornata. Abbiamo reagito all'ipocrisia e all'ignavia in tanti modi:

  • ci siamo impegnati in una grande iniziativa popolare, il referendum anti-Rosatellum;
  • si stanno moltiplicando le liste civiche pervase di valori territorialisti e localisti, come quelle di Lombardia Civica;
  • abbiamo avuto la bella notizia della candidatura di Giovanni Poggiali (Romagna Unita), nella circoscrizione Nordest (Sud Tirolo, Trentino, Friuli, Venezia Giulia, Veneto, Emilia, Romagna) nella lista allargata di Azione-Siamo Europei.

Della nostra resistenza contro la deriva anti-democratica del sistema politico e dell'informazione italiana, di tutte queste nostre iniziative e della prosecuzione  del nostro impegno politico-culturale per la Repubblica delle Autonomie e per l'Europa delle Regioni parleremo insieme a Milano, il prossimo 16 maggio, nell'iniziativa con  Maylis Roßberg. Animo!

Prato, Primo Maggio 2024, Festa dei lavoratori - a cura della segreteria interterritoriale

 

 

Una voce nella Repubblica contro la povertà del lavoro

Stiamo riorganizzando il nostro mondo civico, ambientalista, territorialista, delle autonomie, perché vogliamo avere una voce pacata e moderata in questa Repubblica, che abbiamo contribuito a fondare e a ispirare con i valori della Carta di Chivasso. Una voce che conti anche nella lotta al lavoro povero.

Gli attivisti delle autonomie personali, sociali, territoriali si candidano a porre fine a molti problemi sociali, perché siamo persone di buongoverno, di autogoverno, di resistenza alle storture della globalizzazione. Siamo amministratori fisicamente vicini alla nostra gente, al mondo del lavoro, ai nostri territori. Non viviamo nelle bolle di Bruxelles, Roma, Milano, ma nella bellezza e nella fatica quotidiana delle nostre economie locali.

Nella giungla normativa europea e italiana, ci sono già molte norme inattuate (sui minimi contributivi, sui contratti di riferimento, sull'equità delle pensioni, sul godimento effettivo di ferie e permessi, sui diritti dei lavoratori dipendenti, cooperatori e autonomi).

Aggiungere per legge anche un salario minimo orario di circa 9 o 10 Euro lordi, senza uno studio approfondito, senza prudenza, senza un enorme lavoro amministrativo e attuativo, senza studiare i contratti in vigore, senza tener conto delle diversità territoriali, finirebbe per essere un'altra grida manzoniana del solito centralismo - tecnocratico o populista che sia.

Eppure qualcosa bisogna fare, perché non meno di 700.000 i lavoratori sono privi di un serio contratto collettivo di riferimento, secondo alcune stime che si basano su dati INPS.

Qualcosa, ancora più urgentemente, bisogna fare per aumentare tutti gli stipendi e salari, a partire da quelli del lavoro manuale, che deve tornare ad essere onorato, rispettato, fatto in condizioni di sicurezza. I redditi da lavoro sono falcidiati dall'inflazione. Povertà e insicurezza dilagano, soprattutto per la guerra che il centralismo combatte, più o meno coscientemente, contro le piccole imprese e le autonomie locali.

In attesa che l'attuale governo e le attuali opposizioni escano dalle dichiarazioni di principio e si mettano al lavoro, noi facciamo nostre alcune considerazioni che sono circolate soprattutto nel mondo dei sindacati più vicini ai territori e agli umili:

  • si devono bandire gli appalti al ribasso, perché quegli appalti e i relativi subappalti vengono vinti da aziende che sfruttano i lavoratori più poveri che restano poveri pur lavorando;
  • le amministrazioni locali - i comuni e le regioni - devono porre fine alle finte esternalizzazioni; chi ha orecchi per intendere, intenda;
  • il legislatore deve porre mano alle regole della rappresentanza - settoriale, territoriale, aziendale - per restituire voce e dignità a tutti i lavoratori e a tutti i sindacati in cui essi liberamente si associano.

 

A cura della segreteria interterritoriale - Lucca, S.Lorenzo, 10 agosto 2023

La foto del post è tratta dal sito http://www.savt.org