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Referendum Besostri

Nulla di ciò che ci sta a cuore sarà possibile se non finisce il ventennio

L'ufficio stampa del Comitato Referendario per la Rappresentanza ha diffuso una nota, in vista dell'apertura, domani sabato 15 giugno 2024, della raccolta di firme sui quattro quesiti di un referendum popolare parzialmente abrogativo dell'odiosa legge elettorale nota come Rosatellum.

“Domani, sabato 15 giugno, parte la raccolta delle firme per il Referendum contro l’attuale legge elettorale, il cosiddetto Rosatellum. Sarà possibile firmare sulla piattaforma attraverso lo spid oppure ai banchetti che saranno indicati sul sito https://www.iovoglioscegliere.it che raccoglie informazioni sulle attività del Comitato Referendario” ha dichiarato Elisabetta Trenta (già ministro e presidente del Comitato Referendario per la Rappresentanza - CO.RE.RA.).

“Il comitato ha raccolto il testimone delle lotte del compianto Senatore Felice Besostri, scomparso a gennaio, che aveva dedicato tante energie alle battaglie per una legge elettorale democratica che riconsegnasse ai cittadini la possibilità di scegliere i propri rappresentanti. Entro i confini consentiti dallo strumento referendario, chiediamo, appunto, la cancellazione di parti indigeribili del Rosatellum”.

Si ricorda che Presidente d’onore del Comitato è Giorgio Benvenuto, mentre i vice presidenti sono Raffaele Bonanni, Sergio Bagnasco ed Enzo Palumbo. Ne fanno parte, tra gli altri, Paolo Antonio Amadio, Roberto Biscardini, Nicola Bono, Francesco Campanella, Marco Cappato, Vittorio Delogu, Giuseppe Gargani, Giuseppe Gullo, Matteo Emanuele Maino, Mario Walter Mauro, Erminia Mazzoni, Enzo Paolini, Mario Tassone, Nella Toscano, Mauro Vaiani.

Ricordiamo che i quattro quesiti su cui si raccolgono firme riguardano:

1) abolizione del vergognoso voto "congiunto"

2) abrogazione delle soglie di accesso, che impediscono a liste locali e candidati indipendenti di accedere alle istituzioni

3) abolizione dell'esenzione dalla raccolta di firme per i partiti già parte del sistema (la raccolta delle firme viene resa sempre più difficile per i nuovi movimenti, perché coloro che già fanno parte del sistema se ne sono esentati)

4) abrogazione delle scandalose multicandidature (che con la scusa di valorizzare in campagne mediatiche i leader, producono l'effetto perverso di togliere all'elettore ogni visibilità su chi sarà veramente eletto al posto del "caro leader")

Si potrà dire che sono solo delle picconate alle attuali elite politiche, ma questo è quanto possibile con lo strumento del referendum abrogativo. Il Comitato Referendario ha incoraggiato anche la presentazione di una legge di iniziativa popolare per introdurre nelle circoscrizione la possibilità per l'elettore di scegliere una donna e un uomo (non si tratta di un ritorno alle antiche preferenze che i cittadini abolirono nel 1991, sia chiaro!). Per approfondimenti si consulti il sito del Comitato: https://www.iovoglioscegliere.it/.

Mauro Vaiani, vicepresidente segretario di Autonomie e Ambiente, insieme a molti altri leader della rete autonomista, firmeranno già domani. Vaiani ha dichiarato: "Nulla di ciò che sta a cuore a chi conduce battaglie politiche nella Repubblica sarà possibile, se non si pone fine al ventennio dei 'nominati'. Dal 2005, anno di entrata in vigore del Porcellum, il Parlamento non è più composto da rappresentanti, ma da nominati selezionati dai rispettivi capo-partito. Siano essi stati di sinistra, centro, tecnici competenti o populisti impreparati, i risultati dei 'nominati' sono davanti agli occhi di tutti: da oltre vent'anni la politica non produce più riforme, ma solo slogan che avvelenano l'opinione pubblica. Sempre meno cittadini vanno a votare. Troppi elettori si sono ridotti a tifosi dell'uno o dell'altro leader che occupa la scena mediatica. Picconiamo il Rosatellum per riprenderci il diritto di eleggere, territorio per territorio, una nuova generazione di rappresentanti.".

"Un Parlamento composto in gran parte da persone che non devono rendere conto ai propri elettori - continua Vaiani - non può produrre nulla di buono e anche questo crediamo sia evidente a molti. Cerchiamo 500.000 concittadini, di ogni convinzione e cultura politica, che comprendano la gravità della crisi della rappresentanza e che siano disposti a unirsi in una battaglia per riparare la democrazia italiana.".

Tutte le forze sorelle e le persone associate di Autonomie e Ambiente si sono impegnate in questa campagna, che durerà tutta l'estate, per concludersi il 15 settembre.

Prato, venerdì 14 giugno 2024 - a cura della segreteria interterritoriale

 

 

Ora è tempo di avere coraggio, più che mai dopo il decreto #taglialiste

Nell'assordante silenzio dei media e delle elite politiche dominanti, abbiamo subito l'ennesima ingiustizia elettorale, il cosiddetto decreto taglialiste. Il nostro progetto "PATTO AUTONOMIE AMBIENTE", che stavamo costruendo da un anno insieme alla nostra famiglia politica europea EFA, è stato escluso dalle elezioni, assieme a un'altra mezza dozzina di movimenti europei minori.

I media ignorano le molte ingiustizie elettorali in Italia (ce ne sono anche altrove in Europa, ma l'Italia sfigura anche nel confronto con paesi che siamo abituati a considerare poco democratici).

Con tutti i problemi che abbiamo, ci viene detto, abbiamo ben altre priorità! Proviamo tuttavia a ribaltare il ragionamento: da ormai vent'anni abbiamo leggi elettorali verticiste, partitocratiche, centraliste, fondate sulla cooptazione, generatrici di corruzione. Nello stesso ventennio si sono aggravati tutti i nostri problemi: il declino dei servizi pubblici, l'abbandono dei beni comuni, l'inquinamento, l'impoverimento dei ceti medio-bassi, lo spopolamento dei territori marginali ed emarginati, la crisi della sanità pubblica, la guerra. La produzione legislativa non è mai stata così poderosa, siamo ormai alla metastasi normativa, sia in Europa, che in Italia, a ogni livello, ma la qualità non è mai stata così bassa. Tutte le autonomie personali, sociali, territoriali vengono messe in discussione da vertici politici che appaiono incapaci di produrre riforme, ma assolutamente in grado di produrre oppressione e povertà.

Il fatto che non abbiamo più consigli, assemblee, parlamenti, dove possiamo eleggere nostri rappresentanti che abbiano reali poteri, siamo sicuri che non c'entri nulla con questa rovina della Repubblica e dell'Europa? Il fatto che le minoranze politiche e culturali più creative non possano più varcare la soglia delle istituzioni, siamo sicuri che non abbia avuto conseguenze nefaste? Ci possiamo davvero dichiarare soddisfatti di questa lunga stagione politica in cui abbiamo eletto solo capi, persone (soprattutto uomini ma anche donne) sole al comando?

Ora è il momento di reagire, con più politica, non meno, perché politica è "sortirne insieme", avrebbe detto don Milani, mentre disprezzare le regole e rifiutarsi di fare politica sarebbe solo un miope egoismo.

Che fare, da subito?

Nel mondo di Autonomie e Ambiente si sta pensando a lungo termine, promuovendo la formazione e l'impegno di una nuova generazione di giovani leader locali, per le prossime elezioni comunali e regionali.

Si sta pensando anche a medio termine, aderendo massicciamente all'iniziativa del referendum anti-Rosatellum (e anti-premierato), insieme al costituendo comitato "Besostri".

Si deve infine pensare anche a breve e brevissimo termine, alle prossime europee dei giorni 8-9 giugno 2024. Se ci sono ancora delle possibilità, per candidati autonomisti seri, di esserci, queste possibilità vanno colte. Per questo abbiamo guardato con favore al coraggioso appello degli autonomisti del Nordovest perché la forza sorella della Union Valdôtaine, che ne ha ancora la possibilità, non rinunci a partecipare alle elezioni europee con una iniziativa autonomista per l'Europa. Per questo stiamo guardando con rispetto al coraggio di coloro che, nelle altre circoscrizioni, potrebbero impegnarsi personalmente in liste che siano chiaramente distinte e distanti dal trucido "bipolarismo all'italiana" e che frenino sulla scivolosa deriva di chi ci vuole portare all'elezione del "podestà d'Italia".

Per chi volesse aderire al comitato referendario anti-Rosatellum, cliccare qui.

Per chi volesse aderire all'appello degli autonomisti del Nordovest, che sarà aperto ancora per poche ore, cliccare qui.

Firenze, 3 aprile 2024 - A cura della segreteria interterritoriale

 

 

Passato Ferragosto, i "nominati" continueranno a far nulla

Passato il ponte di Ferragosto, anche se siamo stati bombardati di chiacchiere, sappiamo bene cosa succederà: i "nominati" continueranno a far nulla.

I parlamentari scelti dai loro capi con il Rosatellum non hanno forza politica personale e quindi non possono portare avanti alcuna riforma.

Il Comitato Referendario per la Rappresentanza, ispirato dalle idee e dalle lotte di Felice Besostri, continuerà a ripetere, opportune et importune, che si deve mettere in discussione il Rosatellum, l'ultima di una serie di leggi elettorali ingiuste, iniziata ormai vent'anni fa dal Porcellum di Calderoli.

Ci resta un mese scarso di campagna, ma fino all'ultimo giorno utile continueremo la nostra battaglia culturale e politica contro i nominati: #IoVoglioScegliere.

Non è giusto che i capi dei partiti riempiano il Parlamento di fedelissimi. Ci hanno promesso più e più volte di porre fine a questo disastro e la loro ignavia sta distruggendo la democrazia e allontando sempre più cittadini dalla partecipazione politica.

Finirà il silenzio assordante dei "giornaloni" e delle televisioni su questa crisi della rappresentanza? Alcuni media, almeno i più indipendenti e anticonformisti, parleranno della nostra iniziativa per porre fine al ventennio dei nominati? Svegliamoci!

Dobbiamo raggiungere 50.000 firme sulla proposta di legge per ripristinare il voto alle persone nei collegi plurinominali: https://pnri.firmereferendum.giustizia.it/referendum/open/dettaglio-open/500013.

E' indispensabile la sottoscrizione dei quattro quesiti referendari abrogativi proposti dal Comitato Besostri, per aggredire i peggiori difetti del Rosatellum:

Riprendiamoci la speranza di poter eleggere una nuova generazione di leader locali. Riprendiamoci la rappresentanza!

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Roma, 19 agosto 2024 - A cura della segreteria interterritoriale di Autonomie e Ambiente, in sostegno al Comitato Referendario per la Rappresentanza

 

 

 

Perché la democrazia risorga

Siamo tutti impegnati nelle nostre battaglie per le autonomie personali, sociali, territoriali, che ovviamente per noi sono prioritarie. Ci restano poche forze, poco tempo, forse. Tuttavia, approfittando anche della gioiosa pausa pasquale, fermiamoci a riflettere.

Se non facciamo qualcosa, qui e ora, per far ripartire il cuore pulsante della democrazia nella Repubblica Italiana, ogni nostro altro impegno civile e politico corre il rischio di essere vanificato!

Non è forse vero che proprio noi del mondo delle autonomie siamo stati cancellati dalle prossime elezioni europee? Non è abbastanza chiaro che cancellare alcuni cittadini dalle elezioni, non è che un altro sinistro passo avanti verso l'emarginazione e l'asservimento di tutti?

La nostra Repubblica era già malata ma dal momento in cui fu varata nel 2005 la legge elettorale nota come Porcellum, poi seguita da altre almeno altrettanto disastrose (Italicum, Rosatellum), la democrazia è entrata in una agonia drammatica. Non c'è speranza di rimettere in moto alcun riformismo nelle nostre regioni, in Italia e in Europa, se non torniamo a scegliere democraticamente dal basso i membri del Parlamento.

Bisogna porre fine all'era sinistra dei nominati dalle oligarchie delle due ali speculari del bipolarismo italiano. Bisogna rimediare al disastro provocato dall'antipolitica la quale, avendo tagliato il numero dei nostri rappresentanti, ha reso ancora più potenti e prepotenti i vertici di tre o quattro soli partiti.

Invitiamo tutti ad aderire al costituendo comitato referendario per attaccare questa legge elettorale vergognosa, nota come Rosatellum. A questo link il modulo per dare una prima disponibilità per il proprio territorio.

CLICCATE QUI PER DARE LA DISPONIBILITÀ A PARTECIPARE AL COMITATO ANTI-ROSATELLUM!

Il comitato nasce su iniziativa di un pugno di coraggiosi che hanno lavorato per anni con Felice Besostri, nelle sue battaglie per abbattere le leggi elettorali incostituzionali.

Il comitato "Besostri" ha già raccolto adesioni ampie e trasversali, fra cui quelle del nostro vicepresidente segretario Mauro Vaiani (OraToscana) e del vicepresidente Samuele Albonetti (Rumâgna Unida).

Saranno depositati, subito dopo Pasqua, diversi quesiti referendari abrogativi. Fra i più cruciali ci saranno le richieste di abolire il vergognoso "voto congiunto" e le inaccettabili "pluricandidature", che sono gli strumenti usati dai capi dei partiti per pre-definire la composizione del Parlamento, che essi riempiono di persone da loro nominate.

Per seguire da subito l'iniziativa per la partecipazione, contro le nostre infami regole elettorali: https://t.me/ReferendumBesostri .

Sì, viviamo in tempi oscuri. Siamo minacciati dalla guerra, dalla distruzione, dall'inquinamento, da vecchie e nuove forme di centralismo autoritario. Sarà molto difficile richiamare l'attenzione dei cittadini sulle questioni elettorali, ma dobbiamo tentare e anzi dobbiamo riuscire, perché se il cuore della Repubblica - il Parlamento - non ricomincia a battere, l'intero corpo morirà.

Questa battaglia referendaria per il ripristino dell'autonomia e della dignità degli elettori e degli eletti, ricordiamolo in conclusione, è un vero argine che possiamo alzare, qui e ora, contro la deriva verso cui ci stanno trascinando gli aspiranti "sindaci" d'Italia (che ne vogliono diventare i "podestà"), "napoleoni" d'Europa, tiranni della globalizzazione.

Coraggio! Buona Pasqua!

Milano - Roma, 29 marzo 2024, Venerdì santo

A cura della segreteria interterritoriale

 

Rompiamo il silenzio, picconiamo il Rosatellum

COMUNICATO STAMPA - GIORNATA PER ROMPERE IL SILENZIO
sul referendum per cambiare la legge elettorale.

ROMA, martedì 10 settembre 2024

Il Comitato Referendario per la Rappresentanza (CO.RE.RA.) organizza a Roma, martedì 10 settembre, una giornata di informazione sulle proprie iniziative referendarie contro il Rosatellum il cui scopo è restituire ai cittadini la possibilità di scegliere i propri rappresentanti in Parlamento.

 

Ore 11:00 – 13:00 Conferenza Stampa e Raccolta firme davanti alla sede RAI di V.e Mazzini
14, interverranno Elisabetta Trenta e Marco Cappato

Ore 15:30 – 16:30 Raduno a Piazzale Flaminio (Lato Tram)

Ore 17.30 – 18:30 Comizio in piazza Santi Apostoli e Raccolta firme. Interverranno i membri del Comitato per la Rappresentanza e i rappresentanti dei partiti che appoggiano la campagna (fra cui Mauro Vaiani, vicepresidente di Autonomie e Ambiente).

 

Il Comitato Referendario per la Rappresentanza promuove l’abrogazione dei punti più critici del Rosatellum: il voto congiunto, le soglie di sbarramento, l’esenzione della raccolta firme per presentare le liste elettorali solo per i Partiti già presenti in Parlamento, le pluricandidature, tutti meccanismi che rendono impossibile per gli elettori sapere chi sarà eletto con il proprio voto. Difetti che sono già sotto lo scrutinio dei giudici, in Italia e davanti alla CEDU (grazie alla causa promossa da Mario Staderini), perché sono gravi e inaccettabili in un’Europa fondata sul diritto dei cittadini alla conoscenza e alla trasparenza.

Il Comitato Referendario per la Rappresentanza, composto da cittadini e cittadine di diversa provenienza e cultura politica, si è formato il 17 aprile 2024 ed il 23 aprile ha presentato in Corte di Cassazione i 4 quesiti referendari. E’ presieduto da Elisabetta Trenta, già Ministro della Difesa (Governo Conte 1), il Presidente d’Onore è Giorgio Benvenuto, i vicepresidenti sono Enzo Palumbo, Sergio Bagnasco e Raffaele Bonanni.

Purtroppo del Referendum della Rappresentanza, proposto da cittadini, non è stata data alcuna diffusione nelle reti radiofoniche e/o televisive a differenza degli altri, proposti dai partiti e da altri movimenti politici. Questa iniziativa referendaria contro il Rosatellum è stata sin qui oscurata dai maggiori media! Restano pochi giorni perché l’opinione pubblica sia informata.

Il "claim" della campagna è #iovoglioscegliere e tutto il materiale che lo riguarda è sul sito https://www.iovoglioscegliere.it, da dove è anche possibile firmare con lo SPID o con la CIE.

I quattro quesiti referendari intendono abrogare il voto congiunto obbligatorio, le soglie di sbarramento, l'esenzione della raccolta delle sottoscrizioni per i soli partiti che sono già in parlamento e l'abrogazione delle pluri-candidature.

Quella contro il Rosatellum è una battaglia trasversale che abbraccia tutta la società italiana e tutti i territori, poiché, come affermato anche dal Presidente della Repubblica Mattarella, "il principio un uomo un voto non può essere distorto attraverso (....) marchingegni che alterino la rappresentatività e la volontà degli elettori.”

I proponenti non scelgono una legge elettorale specifica ma intendono correggere quella attuale, nella speranza che il prossimo Parlamento sia eletto sulla base di una legge elettorale non incostituzionale.

“Al momento non abbiamo avuto alcuna opportunità di un passaggio televisivo su una rete nazionale.Nel rispetto della direttiva europea per la democrazia partecipativa e deliberativa, che impegna gli Stati membri attraverso i progetti esecutivi finanziati con il PNNR, a favorire la partecipazione dei cittadini alla vita politica del paese, riteniamo che il referendum popolare, la legge di iniziativa popolare e la petizione popolare siano, per la nostra Costituzione, gli strumenti a disposizione della cittadinanza attiva per l’attuazione della democrazia diretta. Essa difficilmente si potrà realizzare se non è accompagnata da una puntuale informazione da parte del servizio pubblico radiotelevisivo”. (Elisabetta Trenta, Presidente del Comitato Referendario per la Rappresentanza).

Per maggiori informazioni e contatti stampa:
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Ricevuto dal Comitato Besostri e pubblicato a cura della segreteria interterritoriale di Autonomie e Ambiente - Roma, 9 settembre 2024

 

 

Sul degrado delle procedure elettorali in Italia

Abbiamo già dato conto della sinistra modifica delle leggi elettorali, voluta dal centrodestra nel silenzio assordante dei media e di gran parte della politica italiana. Quando si sono aperti gli uffici elettorali per le elezioni europee 2024, presso le Corti d'appello di Milano, Venezia, Roma, Napoli e Palermo, è successo di tutto e il degrado della nostra democrazia, se possibile, si è ulteriormente aggravato. Sono stati ammessi ciarlatani e avventurieri di ogni tipo (anche sé-dicenti "autonomisti", vergognosamente asserviti a coloro che praticano il centralismo autoritario e si stanno preparando a far eleggere direttamente il "podestà" d'Italia).

Per contribuire a rimediare a questo scempio dello stato di diritto e della correttezza democratica, abbiamo scelto di aderire massicciamente al Comitato Besostri contro il Rosatellum, che ha degradato il Parlamento a pollaio di "nominati", contribuendo alla morte della rappresentanza e del pluralismo.

A coloro che sono interessati a comprendere nei dettagli quanto sia degradata la nostra democrazia a causa di leggi elettorali scritte male, applicate peggio (o addirittura disapplicate da burocrati e magistrati che paiono privi di competenza, forse anche di equità), raccomandiamo di ascoltare questa intervista al dott. Gabriele Maestri (nella foto) con Lanfranco Palazzolo, dal sito di Radio Radicale:

https://www.radioradicale.it/scheda/727633/europee-la-battaglia-delle-firme-e-dei-nomi-intervista-a-gabriele-maestri

Lasciamo parlare il dott. Maestri, come sempre pacato e rispettoso, perché le sue riflessioni sono definitive.

Qui il suo ultimo post, aggiornato alle ultime discutibili decisioni prese dall'Ufficio elettorale centrale:
https://www.isimbolidelladiscordia.it/2024/05/europee-alternativa-popolare-ripescata.html

Roma, 4 maggio 2024 - A cura della segreteria interterritoriale

 

 

 

 

Trenta, presidente Comitato Besostri, sull'abolizione delle pluricandidature

Elisabetta Trenta, presidente del Comitato Referendario per la Rappresentanza, contro il degrado portato nella Repubblica dal Rosatellum, ha stigmatizzato il fenomeno tutto "italiano" delle pluricandidature.

L'abolizione delle pluricandidature è l'obiettivo di uno dei quesiti depositati dal Comitato per l'abrogazione parziale dell'odioso Rosatellum (nella foto Sergio Bagnasco, Elisabetta Trenta, Enzo Palumbo, Raffaele Bonani, nella conferenza stampa alla Camera il giorno del deposito in Cassazione dei quesiti, lo scorso 23 luglio).

Ha dichiarato la presidente Trenta che i capi dei partiti si candidano in quasi tutti i collegi delle elezioni europee per attirare voti, sapendo e anzi dichiarando che non andranno mai al Parlamento europeo. Le pluricandidature, se usate in modo spinto dai capi dei partiti, finiscono per impedire anche la libera competizione fra gli altri candidati della circoscrizione, limitando il diritto di scegliere dei cittadini.

Il Comitato Referendario per la Rappresentanza (noto anche come CO.RE.RA. o anche semplicemente come Comitato Besostri, in ricordo del grande difensore dei diritti elettorali dei cittadini, Felice Besostri), con i quesiti parzialmente abrogativi del Rosatellum, ha iniziato una lotta per  riportare uguaglianza fra i cittadini e correttezza democratica.

Roma, 4 maggio 2024 - Fonte: Ufficio stampa del Comitato Besostri e le principali agenzie - A cura della segreteria

 

Ultimi giorni di questa prima campagna per leggi elettorali più giuste per tutti

Ultime ore per firmare contro il Rosatellum, contro le liste bloccate: https://www.iovoglioscegliere.it

Cento anni fa, con il fascismo ormai insediato al potere, la legge Acerbo introdusse un veleno che ancora circola: l'idea che ogni elezione debba avere un vincitore ("sapere la sera chi ha vinto le elezioni", si ripete oggi con leggerezza). Secondo questa narrazione un leader, il suo partito, la sua alleanza devono poter vincere le elezioni e godere di una maggioranza parlamentare assoluta garantita.

Questa idea non c'entra nulla con la preferenza che in un territorio si può esprimere per una elezione uninominale o plurinominale, maggioritaria o proporzionale. I sistemi elettorali classici, fondati su collegi uninominali o comunque ristretti, non garantiscono affatto maggioranze automatiche.

Una maggioranza assoluta certa può essere data solo da "marchingegni", quelli recentemente condannati dal presidente Mattarella a Trieste, alla Settimana sociale dei cattolici italiani.

Senza trucchi, praticamente nessun capo del mondo cosiddetto "democratico" ha la garanzia di vincere tutto in una singola elezione. Né il primo ministro britannico, né il napoleonico presidente francese, né il potente presidente americano hanno alcuna certezza di poter dominare il parlamento con i propri fedelissimi.

Questo veleno, invece e purtroppo, gode in Italia di un favore irragionevole, se non di una vera e propria egemonia culturale.

C'è una maggioranza di persone di sinistra, centro o destra che crede che si opportuno garantire a una "parte" vincente una maggioranza sicura nelle rispettive assemblee.

Questa idea così profondamente sbagliata è incarnata nelle leggi elettorali per i comuni, le regioni, per la Camera e per il Senato. Il capo che ha vinto le elezioni può contare su una maggioranza di fedelissimi. A livello del Parlamento essi sono praticamente nominati direttamente da lui.

Il Rosatellum è una legge elettorale ingiusta anche per questo, perché è in continuità con i vergognosi sistemi del Porcellum e dell'Italicum ed è la pronipote della legge Acerbo.

Le inaccettabili proposte di "premierato elettivo" che il centrodestra pare voler portare avanti, presuppongono ancora una volta lo stesso: il capo eletto deve poter contare su una maggioranza garantita.

Contro queste leggi elettorali ingiuste, contro l'ingiusta pretesa dei capi degli esecutivi di avere una maggioranza precostituita di loro fedeli, contro il premierato elettivo, la nostra lotta andrà avanti negli anni e non defletteremo.

Il Comitato Referendario per la Rappresentanza, a cui abbiamo aderito con generosità, è stato praticamente costretto a lanciare nell'estate di questo 2024 la campagna "Io Voglio Scegliere". Il premierato elettivo sembrava essere in dirittura d'arrivo e si doveva tentare una resistenza.

Questa prima campagna è stata tutta in salita, perché "silenziata" dai media e surclassata da altre battaglie politiche. Tuttavia, se questa prima iniziativa concreta contro le leggi elettorali ingiuste, nel nome delle idee e delle lotte di Felice Besostri, dovesse fallire, continueremo.

Autonomie e Ambiente e, ne siamo certi, diverse altre reti e comunità politiche, continueranno.

Senza leggi elettorali più giuste per tutti, senza continuare a resistere contro gli aspiranti podestà d'Italia e napoleoni d'Europa, le nostre aspirazioni di autogoverno, la tenuta costituzionale italiana, il futuro dell'Europa e la stessa pace mondiale sono a rischio.

Per questo non ci arrenderemo mai.

Firenze, 22 settembre 2024, Equinozio d'autunno - a cura della segreteria interterritoriale

 

Una firma per la rappresentanza, quest'estate!

Non c'è altro modo di fermare l'erosione della democrazia, se non quello di ripararla, con umiltà e con coraggio, con azioni non solo a parole.

Centinaia di migliaia di cittadini della Repubblica hanno sofferto in prima persona le frustate delle leggi elettorali ingiuste, dell'assenza di informazione corretta, dell'arroganza delle elite, della violenza del conformismo. Ne cerchiamo 500.000 per indire quattro referendum abrogativi degli aspetti più vergognosi della legge elettorale detta "Rosatellum".

Sappiamo tutti che la democrazia non va mai data per scontata. Da vent'anni abbiamo accettato che i cittadini venissero privati del diritto di scegliere i loro rappresentanti nella Camera e nel Senato e i risultati sono davanti agli occhi di tutti.

Lo diciamo con rispetto ma con franchezza: nulla di ciò che ci sta a cuore - dalla pace alla salute, dall'ambiente alla sicurezza sul lavoro, dalle autonomie alla solidarietà interterritoriale, dall'attuazione della Costituzione al miglioramento delle nostre istituzioni locali, statali, europee - sarà mai risolvibile se non ricominciamo ad avere rappresentanti, invece che dei "nominati" dai capi dei maggiori partiti. Chi non ha compreso questo, ci pare che sprechi tempo ed energie, mentre tutto va in rovina.

Persone di tutte le convinzioni politiche, delle più diverse estrazioni culturali, provenienti da tutti i territori, si sono unite in questa iniziativa, formando il Comitato Referendario per la Rappresentanza, ispirato alle lotte per i diritti elettorali dei cittadini condotte con successo per tanti anni dal compianto Felice Besostri

Senza altro denaro che quello donato dai promotori e dai sottoscrittori, senza altra autorità che quella della nostra competenza, senza altro potere che quello di una parola sincera, rivolgiamo un appello a mobilitarci, insieme, in una azione unitaria di liberazione democratica.

Si firma a partire da sabato 15 giugno 2024 e per i successivi tre mesi di questa estate cruciale perché l'Italia ritorni a essere una Repubblica i cui parlamentari sono scelti dai cittadini, in digitale sul portale telematico oppure su carta presso i comitati locali.

Tutte le informazioni che servono per firmare, donare, dare una mano promuovendo un comitato locale o un gruppo d'azione le trovate qui:

https://www.iovoglioscegliere.it/

https://www.iovoglioscegliere.it/materiali

Poiché, al momento, molti media stanno evidentemente dalla parte dei "nominati" e quindi ci stanno ignorando, seguite e supportate il Comitato Referendario per la Rappresentanza anche sulle reti sociali:

https://www.facebook.com/profile.php?id=61558308164893

https://twitter.com/scegliere_io

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Autonomie e Ambiente, con tutte le forze territoriali sorelle e con tutti gli associati, ha aderito alla campagna referendaria per la rappresentanza, contro il Rosatellum. Il vicepresidente segretario Mauro Vaiani (OraToscana) è stato fra i primi tredici firmatari dei quesiti ed è membro fondatore del Comitato.

Roma, 12 giugno 2024 - a cura della segreteria interterritoriale

 

 

Vi sblocchiamo un ricordo...

Il ventennio dei nominati finirà solo con una mobilitazione popolare. Per questo Autonomie e Ambiente ha aderito alla campagna #IoVoglioScegliere. Si firma online su https://www.iovoglioscegliere.it . Potete fidarvi dei "cari leader"? Vi sblocchiamo il ricordo di quello che ci avevano promesso a margine del referendum sul taglio dei parlamentari, nel 2020. Guardate e datevi da soli una risposta.

Diffuso dal canale del Comitato Referendario per la Rappresentanza l'11 luglio 2024 - https://www.iovoglioscegliere.it